Società

Mancanza di Servizi Igienici

Uno dei Problemi più Diffusi al Mondo

Uno dei problemi più gravi e diffusi al mondo è la mancanza di servizi igienici. Difficilmente ci pensiamo, ma due miliardi e mezzo di persone nel mondo devono convivere con la totale mancanza di servizi igienici.

Mancanza di servizi igienici

A prima vista la mancanza di servizi igienici può non sembrare un grave problema ma basta rifletterci sopra per capire la portata di questo disagio. Provate ad immaginare intere comunità che sono costrette ad espletare i loro bisogni fisiologici all’aperto e che non hanno la possibilità di lavarsi con acqua pulita.

Oltre ad una generica assenza di pulizia, è chiaro che la mancanza di servizi igienici e di tubature corrisponde ad un grave problema di contaminazione che genera malattie.

Le Malattie Tropicali Neglette, tra le quali figurano i parassiti intestinali, la schistosomiasi ed il tracoma, causano gravi infermità permanenti. Possono portare alla morte e colpiscono più di un miliardo di persone. Se non ci fosse questo problema quasi tutte queste malattie potrebbero essere prevenute salvando moltissime vite.

Purtroppo la dove c’è mancanza di servizi igienici e di acqua è anche difficile gestire delle strutture sanitarie e questo aggrava ulteriormente la situazione. È davvero complicato svolgere dei normali servizi sanitari, anche quelli più basilari, se mancano i servizi igienici per i pazienti e l’acqua pulita per i medici.

Mancanza di Servizi Igienici ed Infezioni

Senza queste necessità primarie è infatti impossibile controllare la diffusione delle infezioni. La mancanza di servizi igienici e di acqua si traduce infatti nella necessità per i malati di uscire dalla struttura che li accoglie per espletare i loro bisogni.  Ed è anche una triste realtà quella dei medici che si trovano a visitare molte persone senza potersi lavare le mani con il sapone.

Immaginate poi l’estremo disagio che questo può causare nelle donne. Donne e bambine sono costrette a cercare luoghi appartati per le loro necessità. Purtroppo spesso questo le rende vittime di abusi sessuali, aggressioni e rapimenti. Non è un caso che nei Paesi con mancanza di servizi igienici la maggior parte delle ragazze lascia prematuramente la scuola. Avere la necessità di andare in bagno lontane dalle persone di fiducia e dai luoghi conosciuti comporta un grave rischio per loro.

Non date nulla per scontato nella vostra vita, neppure la possibilità di avere un bagno. Al mondo una persona su tre non ce l’ha.

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49 Commenti

  1. E’ ancora un grave problema in molti paesi..purtroppo..eh si che con la globalizzazione…
    Cariissimo, un saluto e felice serata

    1. … dovremmo iniziare a pensare agli esseri umani come ad una grande famiglia; ci sono davvero ancora troppe persone come noi, al mondo, che soffrono e muoiono per cose che potrebbero essere cambiate dai Paesi che godono di maggiori disponibilità economiche.
      Un caro saluto anche a te, a presto!

  2. E’ assolutamente vero ciò che dici, ma sinceramente penso che la mancanza di servizi igenici sia solo una parte della totale mancanza del “tutto” che invece noi abbiamo, anche le cose più basilari.
    Buona giornata!

    1. Certamente la mancanza di servizi igienici è un problema che si inserisce in un contesto di estrema povertà ma che non riguarda, come tendiamo ad immaginare, soltanto l’Africa dove fanno fatica a trovare l’acqua ed il cibo, ma anche alcune zone dell’Asia e del Sud America.
      Spesso più che le risorse primarie, mancano le infrastrutture ( come le tubature, i pozzi, le fogne … ) e senza infrastrutture l’acqua non può arrivare molto lontano ed i bagni non possono esistere… e senza bagni e senza acqua corrente le malattie si propagano in modo terribile! 🙁
      Buona giornata anche a te.

  3. E’ tutto verissimo, anche se, egoisticamente, lamento la inspiegabile scomparsa dei vespasiani su tutto il territorio nazionale. Si ha un bel dire, ma, pur non avendo problemi d’incontinenza, e, ringraziando il cielo, al presente, nemmeno di prostata, trovarmi in una città, non importa quanto grande, e essere colto da un bisogno fisiologico impellente, cosciente dell’assenza assoluta di un cesso, mi procura una certa trepidazione, al punto che, se sono in viaggio, ogni autogrill è buono per mettermi al riparo da quell’emergenza. Intanto l’interrogativo sul tramonto degli orinatoi, per quanto mi riguarda, rimane aperto, in attesa di una risposta da parte di politici e amministratori, che, ne sono quasi certo, non verrà.

    1. Infatti questo della mancanza di servizi igienici è un problema grave; a noi infastidisce non trovare un bagno quando ci spostiamo, anche se abbiamo bagni ed acqua corrente a casa e al lavoro. Immagina la situazione di chi, magari ricoverato in ospedale, è costretto ad uscire fuori per espletare i suoi bisogni … sembra una cosa incredibile per noi eppure in molte parti del mondo questo succede!
      Ciao, ti auguro una buona giornata.

    2. Ciao, Nova. Manco a farlo apposta, proprio oggi (30/08), in centro a Piazzola sul Brenta, ho visto dei vespasiani, di quelli di ultima serie, in cemento, ovviamente in disuso, che riportavano l’incisione “Prodotto da U. Renzi”. Mi è scappato un sorriso. Volevo quasi fotografarli per renderli “pubblici”, ma mi è sembrata fin troppo cattiva. Ciao.

  4. Mentre leggevo a bocca aperta il post nella mia mente “martellava” la frase che hai scritto che poi ho letto come conclusione : Non dare niente per scontato. E vero , non diamo niente per scontato , apprezziamo tutto e ringraziamo per quello che abbiamo. Anche la minima cosa, come girare con il cucchiaino lo zucchero nel caffè appena ci svegliamo è un gesto di una qualità incredibile .Ogni giorno soffermiamoci un minuto a osservarci.
    un abbraccio e… buonanotte (in un letto! altro gesto di inestimabile valore…)
    Grazie mr.Loto che mi fai soffermare la mente 😉

    1. È così.
      Noi ci lamentiamo di continuo ma non ci rendiamo conto che nulla, proprio nulla di quello di cui disponiamo ci è dovuto.
      Moltissime persone come noi non hanno acqua e non hanno bagni, altre non hanno un letto e nemmeno un tetto sotto il quale dormire, altre ancora non hanno cibo a sufficienza e non possono curarsi neppure una polmonite, altre non possono camminare o respirare da soli.
      Ogni piccola cosa che ci permette di stare bene è un DONO ed è un dono che ci viene fatto senza alcun merito.
      Dovremmo sempre essere grati e pensarci tutte le volte che ci sentiamo scontenti!
      Ti abbraccio.

      1. Però, Mr. Loto, ti faccio notare che qualcuno definisce tutto questo una CONQUISTA. Io mi dichiaro fuori, ma… chissà chi ha ragione! Ciao.

        1. Non è una conquista del genere umano dato che 1 essere umano su 3 non ne dispone.
          Non è una conquista di chi questi diritti se li gode oggi perché di certo noi non abbiamo fatto nulla per guadagnarceli.
          L’unica nostra “conquista” è essere nati al posto giusto nel periodo storico giusto….ed è forse un merito questo?

          1. Ribadisco che mi tengo fuori dall’argomento, ma ti rispondo lo stesso, cercando di vedere la situazione “super partes” (si dice così?). E’ lo stesso merito che vivere nel benessere creato (conquistato?) dai nostri padri. Solo che qualcuno non ammetterà mai di godere di qualcosa non suo, bensì sosterrà che gli spettava di diritto. Questo è il punto. Puoi anche chiamarla arroganza, ma credo pochissime persone abbiano l’onesta, l’umiltà, di riconoscere che quanto hanno oggi non è frutto del loro operato. Anche se ne godono i frutti. Mi sembra chiaro che sto parlando in senso lato, non solo dei servizi igienici.
            Una facezia: vista l’ora, vedo che anche tu non sei di quelli che consumano molto il letto. Ciao.

          2. … il problema è proprio questo: dobbiamo cercare di diventare maggiormente consapevoli (almeno) di noi stessi e di quel che ci circonda.
            E adesso, a proposito di consapevolezza, vado a dormire. 🙂
            Buonanotte, a presto.

  5. BELLISSIMO il commento che hai fatto Al poggiogoloso. Faccio mia questa frase: “Ogni piccola cosa che ci permette di stare bene è un DONO ed è un dono che ci viene fatto senza alcun merito. Dovremmo sempre essere grati e pensarci tutte le volte che ci sentiamo scontenti!”, perchè credo proprio che sia così.
    I tuoi post sono sempre molto belli, unici e utili per tante riflessioni, GRAZIE a Te!
    Un caro saluto ed un grande abbbraccio!
    Buon fine settimana!

  6. Ciao M.Loto, bel argomento, difficile trovare blog o altri articoli che ne parlino…Ora si dà tutto per scontato, ricordo da piccola e anche di piu’, il nostro gabinetto era un buco altissimo che sbucava direttamente nelle fogne….Quando sono venuta a vivere qui nelle case ITEA, riscaldamento e bagno, una favola, ancora ora mi sento contenta……………Di bagni pubblici non ce ne sono, sai si trovano angoli di palazzi attorniati dal ferro, di modo che gli uomini non facessero sul muro i loro bisogni…….Malattie come la scabia arrivano dalla sporcizia………….Per qualche anno vedevi spuntare delle casette blu o rosse, erano gabinetti pubblici sporchi e sempre piu’ sporchi mano a mano che il tempo passava, poi hanno tirato via tutto………………….Buon fine settimana M.Loto con stima e affetto sempre, il mio bagno ha pure la finestra, sono fortunata…

    1. Grazie a delle associazioni umanitarie in molto luoghi disagiati si stanno costruendo dei bagni pubblici per dare modo ad intere comunità di usufruirne. In questi bagni vengono “assunte” delle persone, appartenenti alla stessa comunità, che si occupano di tenere i bagni puliti e di monitorare che tutto funzioni a dovere. Ho visto un video in cui uno di questi addetti ai bagni pubblici spiegava sorridendo che il suo lavoro contribuiva a ridurre l’incidenza di molte malattie … e mi ha fatto tanta tenerezza il suo sorriso e l’orgoglio con cui svolgeva il suo compito …
      Purtroppo hai ragione, di questo problema se ne sente parlare davvero troppo poco.
      Buon fine settimana anche a te cara Lulù, ti abbraccio.

  7. La mancanza di servizi igienici (o la trascuratezza di quelli che ci sono) è, come tutti dicono, un grave problema, e soprattutto trascurato da chi gestisce la società. Basta pensare che, nelle città italiane ad alta densità turistica, occorre andare al bar per fare la pipì (cosa che gli stranieri non sanno, e mal digeriscono). Ma, da buon “Bastian Contrario”, penso che questo sia uno degli scotti da pagare per una società “civile”. Infatti penso che gli animali (ben più numerosi della specie umana) non hanno di questi problemi, non si ammalano come conseguenza delle loro eiezioni, non si fanno scrupoli dinnanzi ad una necessità naturale. Siamo ancora una volta vittime della “troppa igiene”, che ha indebolito le nostre difese naturali, e della manipolazione di un ambiente, che vorremmo su misura del nostro modo di pensare, ma che è ben diverso da come è stato creato. Ciao a tutti.

    1. In realtà anche gli animali si ammalano se vivono in ambienti limitati e sporchi di escrementi, magari di altri animali infetti. La differenza è che in natura gli animali si spostano spessissimo da un luogo all’altro per trovare del cibo, per trovare dell’acqua, per cacciare o evitare di essere cacciati … invece gli esseri umani preferiscono stabilirsi in un luogo fisso, dove è più facile per una comunità di persone organizzarsi in modo stabile la sopravvivenza e le attività quotidiane.
      Probabilmente hai ragione sul fatto che nella nostra società c’è un eccessiva ricerca dell’igiene, basta pensare ai detersivi “igienizzanti” ed alle malattie della pelle dovute all’eccessivo uso di saponi e deodoranti, ma ci sono molti Paesi in cui, purtroppo, anche volendo, non hanno la possibilità di mantenere degli standard di igiene atti ad evitare contaminazioni pericolosissime.
      Ciao, buon fine settimana.

      1. Ciao Mr. Loto. Rispondo alla prima parte della tua risposta. E’ vero che gli animali si ammalano se ammassati in zone malsane, piene di escrementi, ma, di solito, questi sono gli ambienti creati dall’uomo, magari solo per stupidità: in natura succede molto raramente. E’ vero, anche in natura ci sono le epidemie, per piante ed animali, ma, a meno che non centri l’uomo, dobbiamo vederle come un’autoregolamentazione, una necessità per ristabilire gli equilibri fra le diverse specie, per non provocare danni all’ambiente, e non come un affronto che la Grande Madre vuol fare ad altri (cioè noi). E quando succede, se ci pensiamo con attenzione e senza preconcetti, c’è sempre una spiegazione logica. Ti saluto.

        1. Senza dubbio è così, come ti avevo scritto sopra, gli animali in natura si spostano di continuo e questo garantisce loro ambienti più salubri … ma sarai d’accordo con me sul fatto che noi esseri umani preferiamo organizzare la nostra vita con tutto quello che ci occorre nelle vicinanze! Pensa se dovessimo andare a caccia ogni volta che dobbiamo mangiare, andare ad una sorgente ogni volta che dobbiamo bere, andare ad un fiume ogni volta che dobbiamo lavarci, cercare altri esseri umani per qualsiasi necessità, anche soltanto per compagnia etc … di sicuro saremmo tutti più snelli ma chi lo farebbe pensando che l’essere umano è in grado di accorciare queste distanze usando la ragione? Per gli uomini è sempre stato naturale creare dei gruppi e stabilizzarsi in un luogo per organizzare la propria vita, ci è necessario fare così … ma questo in assenza di servizi igienici diventa un problema…
          Buona domenica.

          1. Sicuramente è, come dici tu, molto più comoda, e utile, la vita sociale organizzata. E questo è indiscutibilmente vero. Ma dovremmo avere l’umiltà di renderci conto che anche i migliori dei nostri schemi di vita hanno degli effetti collaterali, dannosi per noi, ed ancor più per gli altri, e per altri intendo tutto il pianeta, in tutte le sue forme, di vita e non. Non siamo i padroni della terra, anche se ci dichiariamo tali, e soprattutto ci mancano le qualità (chiamala intelligenza, se vuoi) per gestirla come si deve. E non puoi negare, per quanto triste sia, che è quello che stiamo vivendo nell’ultimo secolo, e via via sempre più, ogni giorno che passa. Ciao.

          2. Su questo sono assolutamente d’accordo te.
            Abbiamo bisogno di meno arroganza e più intelligenza … ma di quella intelligenza che è guidata dall’amore, per il pianeta ed il prossimo.
            Buona serata, a presto.

  8. Vero. Ci sono tante cose che diamo per scontato, ma non dovremmo. Pensa solo a come restiamo allibiti nel vedere un “bagno esterno”, ovvero uno di quei bagni, anche chiusi, ma ricavati all’esterno dell’appartamento, ad esempio sul balcione. Figuriamoci pensare a posti dove il bagno non c’è proprio.
    Ricordo di aver visto un documentario sulla peste e su altre epidemie che falcidiavano la popolazione europea nel Medioevo. Certo, questi virus e batteri sono pericolosi di per sé, ma ciò che li rendeva devastanti erano le condizioni igieniche. Il “popolino” viveva in condizioni che oggi sono per noi inimmaginabili, e non era affatto strano che le malattie diventassero epidemiche in un attimo.
    … e pensiamo anche cosa abbiamo perso nel corso dei millenni! Pensiamo agli antichi romani ed ai loro sbalorditivi sistemi di acquedotti e fognature, ad esempio. Eravamo avanti, poi corruzione, desiderio di potere e quant’altro hanno fermato l’umanità per secoli e secoli. Chissà dove saremmo oggi! 😐

    1. … già, chissà dove saremmo! Purtroppo non abbiamo ancora imparato a dominare i nostri vizi anche se, fortunatamente, qualche forma di evoluzione c’è stata comunque.
      Con l’assenza di igiene è davvero difficile controllare la diffusione batterica di certe malattie e pensare che in certi Paesi la nostra ovvietà di avere un bagno è soltanto un sogno, mi rende infinitamente triste perché la dignità ed il diritto alla salute sono cose delle quali nel 2015 tutti gli uomini dovrebbero poter disporre … e la cosa più tremenda è che di questi problemi non si parla! Eppure ci sarebbe bisogno di tanta sensibilizzazione nei confronti delle condizioni in cui versano ancora tanti, troppi esseri umani e che potrebbero essere cambiate.
      Ciao, a presto.

    2. Ebbene sì, caro Wolfghost (riprendo l’espressione di Nick Carter)! Abbiamo perso moltissimo. In parte per povertà economica, in parte per carenza culturale. Ma più ancora dell’assenza dei bagni, era una carenza di igiene in senso lato (lavarsi/nutrirsi/vestirsi, curarsi dalle malattie, sepolture, grande concentrazione abitativa) che provocava le grandi epidemie. Prova ne sia che i grandi sovrani (fatalità, raramente italiani, dopo l’Impero Romano) hanno spesso dovuto legiferare sull’argomento, sia pur tenendo conto se nei tempi passati la scienza medica era quella che era, piena di credenze e povera di basi scientifiche. Torno a pensare che abbiamo sempre rotto i delicati equilibri della natura, motivandoli come necessità, e che ne abbiamo pagato lo scotto. Teniamo inoltre presente, che per quanto contestato possa essere il concetto, anche noi dovremmo far parte dell’equilibrio imposto dalla selezione delle specie, dalla vita sul pianeta. Questo equilibrio è da intendersi anche in forma di numero di abitanti (le epidemie, ricordiamocelo, ridimensionavano gli eccessi). Infatti solo negli ultimi anni si parla di “sostenibilità”, anche se siamo ancora ben lontani da comprendere il vero significato di tale parola, ed ancor più lontani dal metterlo in pratica. Ciao.

  9. Che strana società…andiamo nello spazio, facciamo tante scoperte, abbiamo tante comodità, ma in troppi luoghi albergano ancora la miseria, la sporcizia, la mancanza di servizi igienici…Fortunati noi che viviamo in Italia e che ci possiamo permettere un caffè ogni qualvolta abbiamo la necessità di trovare un bagno al bar…

    1. … probabilmente accade perché chi sta bene non pensa a chi soffre.
      Nell’aiutare davvero la povera gente non c’è guadagno economico e, purtroppo, l’avidità e l’egoismo fanno da padrone, soprattutto nel cuore di chi detiene il potere e le risorse necessarie per fare la differenza.
      Però se la maggior parte di noi cambiasse mentalità, i governi, tutti i governi, sarebbero costretti ad intervenire per placare l’opinione pubblica e mantenere saldi i consensi ed il loro potere.
      Purtroppo non siamo abituati a pensare come fratelli e questo ci rende terribilmente deboli, soli ed ininfluenti!!Ed è per questa ragione che i governi fanno di tutto, da secoli, per continuare a creare separazione nel popolo …

  10. E’ un post molto interessante che fa riflettere sulle assurdità e le contraddizioni di questo nostro mondo, in cui miliardi di persone non hanno lo stretto necessario per sopravvivere e gli altri miliardi di persone ci lamentiamo perché il caffé non è abbastanza ristretto o il condizionatore è troppo basso.

      1. Giustissimo, Mr. Loto. Come dice il proverbio… volere è potere. Peccato che per tutti i greggi di pecoroni ci sia bisogno di un pastore, che pensa e decide per loro. Quindi… Ciao.

  11. Siamo così egoisti che non pensiamo ai doni che abbiamo, dobbiamo ringraziare ogni giorno per ciò che abbiamo e combattere, aiutare chi non è fortunato come noi a riuscire a conquistarsi almeno una parte
    di diritti per noi sono abitudine.
    un sorriso
    Chiara

    1. Sono d’accordo; credo che il modo migliore di essere grati per quello di cui si dispone sia proprio aiutare gli altri a conquistarsi gli stessi diritti.
      Un sorriso anche a te e l’augurio di una buona domenica.

  12. Beh. Mr. Loto. Per augurarti un buon risveglio, ti do una bella notizia. Oggi porto il computer a fare il tagliando, e quindi per alcuni giorni vi lascerò tranquilli (anche se non è detto che non vi raggiunga con lo smartphone). Quindi, vi saluto un po’ tutti (Te, Lulù, Wolfghost, Lara, e tutti quelli che, partecipando attivamente a questo scambio di opinioni, lo fanno stare uno scalino più su di quello che sentiamo tutti i giorni). Ciao. A presto.

    1. Mi spiace molto che tu non sia riuscita ad inserire i commenti! Se mi fai sapere quali sono gli articoli che ti hanno creato questo problema controllo eventuali problemi tecnici…
      Ciao, buona serata.

  13. Sono ben tre giorni che ti giro intorno!….Ma sai che non c’ho mai pensato? In ogni situazione in cui mi sono trovata, la risoluzione era semplice: tutto naturale, cioè campeggio libero….libero tutto. E non mi sono mai scandalizzata.
    Un’estate trascorsa con i ragazzi della Parrocchia e due famiglie al completo, nella pineta vicino alle carceri ad Assisi, nessuno rideva o evidenziava quando, rotolo di carta igienica in mano ci si allontanava….
    Però avevamo un piccolo rubinetto con un rivolo d’acqua e noi, femminucce, riempivamo un catino e….ci si allontanava. dal gruppo. Di notte, idem, pila di scorta e via, se sentivi dei passi un piccolo cenno, e la persona si allontanava.
    Certo io sto srotolando il problema con facilità, dove non è semplice. Hai ragione. E li vedo quei bambini con i piedi nell’acqua sporca mentre riempiono catini in cui berranno e si laveranno…..e li amo e chiudo gli occhi…Sì anch’io chiudo gli occhi…. anche se mi rimorde la coscienza, ma ora, cosa posso fare?
    Quand’ero più giovane ho cercato di rendermi utile verso il popolo Peruviano, sì ho partecipato, con i miei figli, a tanti “campi” di lavoro….Ora a 75 anni è il tempo della riflessione e della preghiera.A voi giovani lascio il loro grido d’aiuto. Grazie Mr. Loto.

    1. Per noi, che abbiamo la fortuna di vivere in una società che ci permette molte comodità, avere la necessità di “seguire la natura” all’aperto, di tanto in tanto non è un problema, soprattutto perché la maggioranza, in ogni caso, usufruisce sempre di un bagno. Il problema nasce nei luoghi dove tutti gli abitanti hanno la necessità di riversarsi all’aperto, intorno alle case, per svolgere le loro necessità quotidiane; è davvero una brutta situazione.
      Hai ragione cara Lucia, cercare di cambiare queste ingiustizie, adesso è compito dei più giovani … a quelli della tua splendida età però, tocca ancora il compito di sensibilizzare quanti più ragazzi e ragazze all’altruismo, all’onestà ed alla giustizia.
      Un caro saluto, a presto!

      1. Questo post può essere una “lettera-aperta al nostro caro Papa Francesco? Comunque dobbiamo dire che nel sociale, la nostra Italia non è che primeggia…..il nostro meridione a servizi igienici come va?
        Nella istruita Inghilterra non usano il bidet
        In Francia da poco tempo. Prima 1970 circa ancora c’era il catino. Parlo per esperienza e non erano Hotal di infimo livello!!!! Dai tetti dobbiamo gridare come funziona la raccolta differenziata .
        Buona serata a tutti e scusatemi se ho fatto un po’ la saccente! Abbraccio.

        1. Nella cultura anglosassone il bidet non è molto conosciuto, ma questo non toglie che gli inglesi hanno comunque l’acqua corrente in casa e le fognature!
          Eh si, anche la differenziata è un passo avanti che molte, troppe persone ancora non hanno compreso.
          Senza alcun dubbio abbiamo tanto su cui lavorare anche a casa nostra ma credo sia un dovere morale tendere la mano a chi è rimasto indietro … tra l’altro non per colpe individuali ma per questioni politico/economiche dello stato in cui vive!
          Un abbraccio manche a te! 😉

  14. Negli ultimi anni mi è capitato spesso di viaggiare in paesi poveri e se da un lato è stato bello scoprire un senso di comunità più primitivo ( nel senso collaborativo e di condivisione ) che noi occidentali abbiamo perso nel corso della nostra evoluzione, dall’altro è stato tutt’altro che piacevole assistere a scene di vita quotidiana che escludevano in tutto o in parte il nostro concetto di “igiene” personale.
    Non solo i servizi igienici sono spesso carenti dal punto di vista della pulizia ma più di tutto è la mancanza di politiche generali a sostegno dello smaltimento dei rifiuti e questo comporta che ci siano vere e proprie fogne a cielo aperto in mezzo a centri abitati. C’è da dire che poi ogni popolazione sviluppa degli anticorpi specifici a seconda dei tipi di virus più diffusi ma questo non giustifica che non si possano attuare politiche di miglioramento delle condizioni di vita essenziali.
    Poi da italiano non commento mai molto… dopo tutto non siamo proprio l’esempio nel mondo per questo tipo di problematiche..non trovi ?
    buona settimana!
    Isaac

    1. Purtroppo il potere politico di cambiare le cose si inchina più volentieri di fronte ai soldi che alle necessità dei cittadini bisognosi … ed in questo tutto il mondo è paese! Se però ci fosse una forte sensibilizzazione al problema, le cose potrebbero cambiare … semplicemente perché l’opinione pubblica è importante per mantenere il potere!
      Buona settimana anche a te, a presto!

  15. La mancanza di bagni pubblici è una cosa vergognosa! Ovviamente anche se ci fossero non sarebbe svolta alcuna manutenzione o un minimo di pulizia! In poco tempo nessuno potrebbe più entrarci! Così ci si deve arrangiare! Proprio ieri a Roma ho visto una bella donna africana e il suo compagno fermi davanti una pubblica aiuola. In questa aiuola delle brave persone avevano messo a dimora diverse piante ed alberi. Oggi è una piccola foresta. La donna e il suo uomo sono dunque entrati nell’aiuola, la donna si è appartata dietro una pianta e si è accovacciata per urinare. Inguardabili i suoi mutandoni celesti modello pantaloncino! Comunque ho subito pensato all’opera meritoria di quelle persone che comprarono e sistemarono quelle piante! Giustamente la donna ha urinato dove ha potuto! Non è civile costringere le persone ad espletare i propri bisogni in questo modo!

    1. Purtroppo la mancanza di servizi igienici pubblici è un problema anche nelle città dove i bagni domestici sono (fortunatamente) in ogni casa. La scena alla quale hai assistito è davvero triste… e meno male che da noi almeno c’è l’acqua! C’è davvero bisogno di reinventare un mondo che sia più a misura d’uomo.
      Un saluto

  16. Leggendo, mi è tornato alla mente un articolo che parlava dei fanghi di depurazione delle acque nere. Si da qualche tempo la legge ne permette l’utilizzo nei campi, da quel che ho capito è una soluzione trovata anche perchè I costi di smaltimento non sono proprio bassi… A me questa notizia fa riflettere… Ma con la salute siamo al sicuro??? ?

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