Riflessioni

L’Origine della Violenza

Spesso à l'Ingiustizia

L’origine della Violenza

Ti sei mai chiesto qual è l’origine della violenza? Ultimamente mi è capitato più volte di discutere su alcuni dei fatti violenti che la cronaca ci mette sotto gli occhi ogni giorno.

L'origine della Violenza

La violenza ha probabilmente sempre fatto parte della convivenza tra molte persone diverse. È sufficiente aprire un libro di storia per accorgersene. Senza tralasciare  tutte le piccole violenze, anche semplicemente psicologiche, che non vengono riportate nei libri o nella cronaca. Molti di noi probabilmente le hanno provate sul lavoro, in famiglia o durante la scuola.

Quando chiedo alla gente qual è l’origine della violenza le risposte sono molto varie. Si va dalla povertà alla rabbia, dall’invidia alla cattiveria. Sebbene sia inverosimile trovare una sola causa, penso che l’origine della violenza più comune sia sicuramente l’ingiustizia, soprattutto quella sociale.

Credo che ognuno di noi abbia sperimentato l’ingiustizia sulla propria pelle. Quando sei vittima di un’ingiustizia ti senti in preda alla rabbia, perdi fiducia nel prossimo o nella società, ti disinteressi ad un comportamento moralmente corretto.

Se sei vittima di un’ingiustizia senti il diritto di riequilibrare le tue sorti anche comportandoti male nei confronti degli altri. Voglio dire, se nessuno si è preoccupato per te, perché tu dovresti farlo per gli altri? Non è difficile scorgere in questo stato d’animo l’origine della violenza. Fortunatamente la maggior parte di noi fa i conti con la propria coscienza e si ferma. Ma i più fragili o semplicemente quelli che hanno un’indole più cattiva, reagiscono all’ingiustizia con la violenza.

L’origine della Violenza e L’Ingiustizia

Se si cercano notizie sulla vita di chi ha commesso uno o più atti di violenza ci si rende subito conto che queste persone sono quasi sempre state vittime di ingiustizia sociale, familiare o lavorativa. Ovviamente non voglio giustificare queste persone perché non tutti coloro che subiscono ingiustizie, anche gravi, scelgono di usare la violenza. Ritengo però interessante osservare come l’origine della violenza trovi le sue fondamenta in una società imperfetta. Una società ancora totalmente incapace di garantire a tutte le persone le stesse opportunità.

Io credo che sia davvero necessario tenere conto del fatto che spesso l’origine della violenza è nel tessuto sociale in cui crescono i criminali. Gli atti di violenza sono l’amaro conto presentato ad una società troppo avida ed individualista che è sorda e cieca davanti alle necessità delle persone.

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43 Commenti

  1. Buongiorno mio caro amico, mi sono spesso domandato da dove viene la violenza.. Allora posso solo parlare di quello che io approvo.. un esempio “quando parlo con una persone o con un gruppo, e voglio spiegare una cosa e nessuno ha intenzione di sì ascoltarmi, nel senso ignorano quello che dico inizio a nervosismi.. a volte vorrei urlare per farmi capire.. poi ci sono momenti in cui penso ma forse con una sberla mi notano..” ovviamente sono solo le miecose che approvo dentro di me.. in altri occasioni per esempio quando sento una storia terribile, mi domando ma a cosa serve a fare un processo a questa persona, ci penso io a sistemarlo.. in alcune occasioni sento dentro una rabbia che non mi fa nemmeno ragionare..
    Ma a volte posso anche capire se qualcuno diventa improvvisamente violento.. forse si ha tenuto tutto dentro da anni e poi un giorni improvvisamente scoppia..
    Ma poi sono quelli che hanno bisogno di avere il potere, di quelli ho paura.. questi sono pericolosi e non si sa mai finché sono pacifici..
    Credo in tutti noi c’è un scatto del essere violento, e fondamentale tenersi sotto controllo, e usare la testa e non le mani o armi..
    La violenza inizia con schiaffo, e nessun schiaffo poi essere giustificato.. io picchierei nemmeno la mia cagnetta.. figuriamoci una persona… (anche se a volte quando Gianni mio marito mi stressa dico ti stacco la testa, quello che dico anche a Tatanka quando rompe 😀 )
    Comunque io penso il dialogo e la cosa fondamentale nella nostra società.. ti abbraccio Rebecca

    Mio padre ha detto una volta: Quando uno alza le mani, non ha più risorse vocabolari nella testa, e ragiona con la testa vuota, e non trova nemmeno dispiacerei per quello che fa..

    complimenti per il post

    1. Vedi che, anche nel tuo caso, le reazioni dello spirito più violente si manifestano a causa dell’ingiustizia? Quando una persona non viene ascoltata, soprattutto quando ha bisogno di spiegare, è un’ingiustizia. Allo stesso modo, quando chi commette un crimine non viene messo in carcere si percepisce ingiustizia nei confronti delle vittime dei crimini di questa persona.
      Come sempre tuo padre era molto saggio. Dovresti raccogliere tutte le sue riflessioni, magari per argomento, in un libro… anche soltanto per te stessa. Sarebbe davvero un bel modo di onorarlo e la sua saggezza non andrebbe perduta.
      Ti auguro una splendida giornata!

      1. Caro amico, sai ho ancora i miei Diari da quando so scrivere… e li dentro sono tutte perle di saggezza del mio padre.. alcune mi sono già scritti fuori e me lo sono trdotto in italiano…

        sai quando ho momenti che ho bisogno consulenze del mio padre sfoglio fra questi libri… e leggo i nostri coservazioni…
        sono felice di verli coservati già a qui tempi nei miei diari e in tutti questi anni ho mai puttato via uno di questi diari…

        ancora oggi lo scrivo… e anche tu ci sei dentro con alcune di tuoi post di cui mi sono fatte notizie..

        buona giornata 😉

        1. Bene! Mi fa piacere che tu abbia scritto tutto per avere memoria di quello che ti ha detto tuo padre ed anche che tu abbia voluto “salvare” qualcuno dei miei post nel tuo diario.
          A presto.

  2. Concordo anch’io che il motivo che più domina sia l’ingiustizia.
    Quando si ha una sete terribile di giustizia cerchiamo di farcela da soli, anche se sappiamo che è una cosa sbagliatissima.
    La violenza comunque, è quella parte insita nell’uomo che scaturisce normalmente dall’istinto di sopravvivenza.
    Ma molto spesso invece sfocia in modo rabbioso nelle persone che non riescono a controllarsi, e ancor più nelle persone che non sono in grado di farsi capire con le parole, quindi credo che anche l’ignoranza sia uno dei motivi a generarla.
    Un caro saluto e buona serata Mr Loto 🙂

    1. Senza dubbio l’ignoranza è un aggravante anche se mi pare che ormai esistano tante forme di violenza quanti sono i livelli di cultura e conoscenza dell’essere umano!
      Sogno una società giusta, in grado di garantire a tutti gli individui uguaglianza e giustizia… ma per arrivare a questo è necessario che ogni persona diventi consapevole! Credo sia questa la vera grande sfida dell’umanità e non le missioni su Marte! 😉
      Ciao, a presto.

  3. E’ un argomento molto vasto e sfaccettato, con implicazioni enormi. Mi limiterò a ciò che ho osservato nei bambini. Il prepotente, il bullo, il teppista, spesso è un bambino ‘etichettato’ come tale, senza scavare e capire l’origine di quello che è sempre un mal di vivere. Ancora più triste quando riguarda l’infanzia e l’adolescenza. Spesso si tratta di bambini timidi, magari oggetto di violenze fisiche e/o psicologiche. Per ‘sopravvivere’ reagiscono in modo violento, perchè è l’unico linguaggio che conoscono, pensando così di guadagnarsi il rispetto attraverso la paura che i loro atti generano negli altri. L’approccio con loro deve essere pugno di ferro in guanto di velluto. Osservare, comprendere, portarli ad aprirsi guadagnando la loro fiducia, ma essendo intransigenti quando non restituiscono il rispetto che viene loro mostrato. Da ragazzina ero molto timida e sono stata oggetto di molestie per fortuna solo verbali. Ero un maschiaccio e reagivo come una bestia in gabbia, con botte o improperi all’indirizzo di chi mi sfotteva. Ma sapevo bene quanta sofferenza nascondevo nell’anima. Ci sarebbe molto da dire. Ma mi fermo qui. Buona serata

    1. I bambini hanno ancora l’anima semplice, senza tutte le costruzioni mentali che ci creiamo noi adulti. Penso che le motivazioni della loro aggressività, fondamentalmente, siano le stesse degli adulti e l’approccio nei confronti di chi manifesta la violenza dovrebbe essere lo stesso. Regole ferree, valide e chiare ma con modi gentili e sincero interesse nei confronti del loro benessere emotivo.
      Il tipo di sofferenza che sperimentiamo di persona è l’unica che possiamo comprendere davvero, quindi sono certo che tu avresti molto altro da dire in merito e mi interesserebbe molto…
      Buona serata anche a te.

  4. Ciao, l’ultimo mio post nel ringraziarti che l’hai trovato bello ha un retroscena amaro, visto che nasce dalla riflessione per la scomparsa prematura di un amico, collega di lavoro coetaneo.

    La violenza genera senza dubbio violenza ma in certi casi, è una strada a senso unico senza via di sbocco. difficile rispondere sempre con la conosciuta risposta del porgere la guancia. L’istinto, anche quello della sopravvivenza a volte non collima con il resto e fa danni.

    1. Mi dispiace molto per la tua perdita; ora vedo in quello che hai scritto qualcosa di ancora più bello.
      Per quanto riguarda la violenza hai perfettamente ragione; spesso è difficile porgere l’altra guancia o anche soltanto perdonare… perché probabilmente ognuno di noi ha un lato dell’animo pronto a scattare con altrettanta violenza davanti alla violenza. E così si entra in una spirale infinita. Soltanto affievolendo le cause della violenza si può sperare di raggiungere un equilibrio diverso…
      Un caro saluto.

  5. Ciao mr Loto,
    credo che hai ben spiegato le origini della violenza. Di certo le ingiustizie fomentano la rabbia e modificano anche l’animo dell’essere più pacifico. Tuttavia credo che la miseria sobilli la ribellione e l’atto di violenza solo in parte. A volte la mancanza assoluta di valori e di rispetto della vita altrui insieme a un basso livello etico è la molla disibitoria degli atti più atroci di violenza. Saggiamente i miei genitori mi hanno insegnato che la rabbia scaricata con azioni di violenza non toglie le cause che l’hanno generata, l’aggravano per cui è meglio sbollirla in una passeggiata e guardando la bellezza della natura.
    Un salutissimo. dif

    1. Tu sei stata fortunata perché hai avuto dei genitori che hanno saputo dare una direzione giusta alle tue emozioni… purtroppo molte persone non hanno alcuna indicazione morale nella vita e si ritrovano in balia di quello che provano, finendo a volte per commettere azioni irreparabili. Anche se credo che ognuno di noi nasca con una predisposizione naturale al bene o al male, i valori ed il rispetto per la vita sono cose importanti che devono essere insegnate! Se dietro ad una persona non c’è una famiglia, si crea un vuoto. Una volta insegnare religione a scuola serviva a questo, adesso l’ora di religione è “facoltativa”! Se il problema è davvero il rispetto delle altre religioni e del pensiero di chi non crede, troverei doveroso inserire in tutte le scuole almeno un’ora di “etica morale” che insegni a tutti i ragazzi, di qualsiasi fede o pensiero, qualcosa che sia una piccola guida per i problemi interiori che abbiamo tutti, specialmente in giovane età.
      Un grande saluto anche a te e l’augurio di una buona serata.

  6. Sempre molto attuale quello che scrivi e lo fai con passione. Mi auguro che la NON VIOLENZA venga prima di tutto, venga insegnata ed educata come valore cardine. Un abbraccio!

    1. Il problema è che bisogna essere educati alla non violenza e, soprattutto, è necessario intervenire sull’origine della violenza più che sulla violenza stessa. Per far si che questo accada ognuno di noi ha il dovere di lavorare su se stesso, dando così anche un buon esempio a chi ci circonda… oltre, ovviamente, a cercare di tendere una mano alla vittima ogni volta che assistiamo ad un’ingiustizia.
      Un abbraccio anche a te.

      1. Ciao mister …ho letto una poesia di vita su qualcuno che per eccessiva modestia non si ritiene poeta….ecco dice più o meno queste parole:

        Il problema è
        che bisogna
        essere educati
        alla non violenza e,
        soprattutto,
        è necessario
        intervenire sull’origine della violenza
        più che sulla violenza stessa.

        Per far si che questo accada
        ognuno di noi
        ha il dovere
        di lavorare su se stesso,
        dando così anche
        un buon esempio a chi ci circonda… oltre,
        ovviamente,
        a cercare
        di tendere una mano
        alla vittima
        ogni volta
        che assistiamo
        ad un’ingiustizia.

        Poi magari arriva qualcuno e risponde:
        ”Fai il bravo e il prossimo post fallo più leggere. Auguri sinceri e non ti far mancare nulla in queste feste, se poi ….manca qualcosa compratelo.”

        @ andreapac

        Ciao….
        credo che tu avessi ragione…forse a Mister mancava qualcosa…
        ma non ha bisogno di comprarlo
        se lo è guadagnato da se, in base ad i suoi errori, le sue esperienze e la pienezza del suo spirito….

        trovo soprattutto nelle sue risposte quel qualcosa che non credo sia materiale o commerciale, forse tante persone nel suo blog ricevono da lui ciò che la quotidianità ne è priva…ed è molto triste tutto questo….ci vorrebbero tante ”gocce” di saggezza interiore nella realtà, per far si che nuovi mari, nuovi fiumi nuovi laghi e torrenti confluiscano ed affluiscano nelle nostre distese esistenziali …
        Un caro saluto a tutti voi lì dietro

  7. quanto hanno scritto, hai snidato un vespaio Mister. C’è poco da aggiungere, ringraziamo di essere nati in Italia , io in alta toscana e e vivere in una borgata dove il clima non solo quello meteo è disteso e non inquinato da stranezze. Oggi la briscolata non s’è fatta mancava il quarto e farla col morto non è divertente.
    Fai il bravo e il prossimo post fallo più leggere. Auguri sinceri e non ti far mancare nulla in queste feste, se poi ….manca qualcosa compratelo.

    1. Mi hai fatto ridere… hai proprio ragione Andrea! Ma questo blog è nato per parlare di cose “pesanti” che per scrivere post leggeri ci sono blogger molto più bravi, ironici e simpatici di me!
      Passerò tra qualche giorno a lasciarti i miei auguri per Natale nel tuo blog.
      A presto! 🙂

  8. E’ strano che l’uomo abbia perso pezzi consistenti della propria natura istintuale, come quella che, all’interno d’una ormai dimenticata nicchia ecologica, lo conduceva al rispetto della natura che lo circonda, ed invece mantenga quella parte ferina che induce violenza, quasi abbia scelto quale direzione l’evoluzione biologica dovesse seguire affiancata a quella culturale che è condizione specie specifica dell’Homo sapiensa (sic!)

    1. Facci caso, anche nelle “tradizioni” quello che resta nel tempo è sempre ciò che conviene, quello che è più facile o piacevole continuare a fare. L’essere umano sceglie sempre la strada in discesa senza accorgersi che quasi sempre porta all’inferno…
      Ciao Gió, ti auguro una buona serata.

    1. …eh si, molto imperfetta! Però non dobbiamo perderci d’animo ma continuare a lavorare verso la costruzione di un futuro migliore.
      Grazie Violetta, i tuoi sono i primi auguri che ricevo! Buon Natale anche a te, con tutto il cuore!

  9. Ciao M.Loto, credo esistano persone cattive e basta, sono d’accordo con quello che dici ma inoltre allegherei la cattiveria e violenza innata di certe persone. A volte osservando i bambini si vedono quelli che soccombono e quelli che reagiscono con la violenza. La violenza la usa chi è fragile e poco equilibrato, vedi quando rapinano una casa, uccidono, ferisco, insultano e violentano senza pietà. Si, l’ingiustizia sfocia in rabbia ma come dici tu, se non incanalata con equilibrio se liberata diventa violenza…Ho molti dubbi perchè esistono veramente persone malvagie e persone buone, persone buone e cattive…Vivo con mio marito che ha una malattia psichiatrica importante ma non ho mai avuto paura perchè ho visto che sà fermare i pensieri cattivi, quante volte l’ho messo alla prova ma di cattiveria nulla e ne ha subito violenze da piccolo. Quindi non è relativamente valida la teoria che se da piccoli si sono subiti soprusi o violenze da adulti o da grandi si puo’ essere persone estremamente buone, proprio perchè consapevoli che con la violenza si alimenta altra violenza……………Buon week-end M.Loto con stima e affetto sempre…….

    1. Certo, purtroppo è vero che esistono persone cattive. È vero che ognuno ha dalla nascita la propria indole che ci spinge naturalmente più verso il bene o più verso il male ed è anche vero che, nonostante questo, possiamo sempre scegliere. Ed è sempre questa la cosa più importante: avere una buona conoscenza di se stessi per poi arrivare a quella consapevolezza di cui hai giustamente scritto che ti fa capire quanto usare la violenza sia sbagliato e sterile.
      Quando dico che l’origine della violenza è nell’ingiustizia lo dico in senso generale, riferendomi alle persone medie (ne santi ne criminali) che sono tendenzialmente buone quando tutto va bene mentre tendono a diventare cattive quando vedono troppe cose contro di loro e non conoscono altri modi per reagire se non appunto la violenza.
      Grazie Lulu, buon fine settimana anche a te, con stima e affetto.

      1. M.Loto, ottima osservazione, concordo. Molte persone tirano la corda e spesso si spezza e si guardano in giro persi, smarriti, hanno perso la loro centralità…………pensiamo in positivo e buon sabato………

  10. La violenza ha origini lontanissime che si perdono nella notte dei tempi e nel mistero più inesplorato di tutti: la mente e il cuore dell’uomo. L’ingiustizia sociale, economica o di altro tipo non bastano da sole a spiegarla. La violenza inoltre è andata sempre a braccetto con il sacro. Le morti violente dei capri espiatori ne sono la testimonianza più evidemte.

    1. Certamente l’ingiustizia non basta a spiegare ogni forma di violenza ma sono comunque convinto che sia una parte sostanziosa della sua origine. Quando una persona vede che i suoi meriti gli vengono riconosciuti, che chi si comporta male viene punito, che a lui vengono date le stesse opportunità che vengono date agli altri penso proprio che abbia molte poche occasioni per scatenare la violenza intorno a se. Ovviamente ci sono la cattiveria innata, forme di squilibri mentali, condizione anomale come le guerre… ma io in questo post parlo dell’essere umano medio dei giorni nostri.
      La violenza con il “sacro” non ha proprio nulla a che vedere. La violenza è sempre e solo un affare degli uomini piccoli che, purtroppo, hanno sempre trovato molti mezzi e molti nomi per usarla.

  11. Parlare di violenza… credo sia un argomento senza fine. E sintetizzarlo in poche parole… praticamente impossibile.
    Secondo me la violenza è frutto di uno squilibrio che la mente non riesce a controllare, vuoi per motivi culturali, vuoi perché vittime di reazioni emotive. E’ innata nell’uomo, che in origine l’ha usata per difendersi, poi per procurarsi cibo, poi per sottomettere. Diciamo che originariamente è l’allontanamento da un potenziale pericolo. Ad esempio penso che se sul nostro cammino troviamo un sasso… gli diamo un calcio, per allontanarlo: è una forma di violenza, banale se vogliamo, ma… forse che il sasso è finito lì per farci un affronto?
    Però la nostra illusione di superiorità, su tutto e su tutti, ci ha fatto reagire. Se non ci sentissimo superiori non useremmo forme di violenza, in quanto avremmo paura della reazione. Penso ad esempio a come trattiamo gli animali, che sottoponiamo alle nostre vicissitudini giustificandole come necessità (penso solo a guinzaglio e museruola per i cani, tanto per fare un misero esempio fra milioni possibili), verso i quali usiamo violenza perché di crediamo padroni del creato, dominatori dell’universo, ma soprattutto, in virtù della forza della collettività, superiori a tutte le specie viventi.
    Quando qualcuno, come giustamente suggerisce Rebecca, passa alla violenza perché non ha altri metodi da utilizzare, probabilmente è per difendersi dalla possibilità che qualcuno comprenda la sua reale situazione di inferiorità, e sopperisce con l’uso della forza. Ma mi chiedo: se io fossi 2 m di altezza, con 2 spalle da scaricatore di porto, 2 bicipiti alla Schwarzenegger… reagirebbe allo stesso modo?
    Vediamo poi perché alcune persone diventano cattive, al di là del ragionamento che probabilmente stanno mascherando la loro vulnerabilità. Probabilmente in passato hanno avuto una reazione violenza che gli ha fatto “vincere” in una particolare situazione. Magari, col senno del poi, hanno anche riconosciuto l’atto di violenza, giudicandolo negativo, ma lo hanno giustificato come necessario ed inevitabile. Questo ripetersi di giustificazione “valida” ha fatto sì che si instauri un pensiero che “qualunque violenza è motivabile, e giustificabile”, e comporta dei vantaggi in quanto consente comunque di affermare una forma di superiorità. Alla lunga, non si considera più il danno che tale violenza fa agli altri, ma solo il vantaggio. Inoltre, spesso, chi è più bravo ad usare la violenza… viene sostenuto da chi ne ha paura e cerca di emularlo (vedi le bande) e si finisce col considerare la violenza lo strumento di base in qualsiasi rapporto umano.
    Aggiungiamo poi che l’attuale società contesta la violenza, la aborrisce, ma in definitiva la delega ad altri (vedi eserciti, forze dell’ordine, ecc), facendo perdere la sensazione che sempre di violenza si tratta. E quindi, non sporcandosi le mani… anche la coscienza è pulita, ed è più facile pensarla alla violenza come una cosa “necessaria”. Perché, come dice Lulu, osserviamo che alcuni bambini tendono a sopraffare gli altri coetanei, visto che come dici tu, Mr.Loto, sono “anime pure”? Probabilmente perché un genitore, per non dover continuamente intervenire in difesa del bimbo, lo incita ad una reazione diversa: in realtà delega il bambino a risolvere da solo un problema (la storia del rafforzare il carattere è solo una scusa bella e buona).
    Ma per adesso… basta!
    Un saluto a tutti.

    1. Ho trovato interessante il tuo pensiero e lo condivido.
      Concordo sul fatto che l’uomo si senta superiore a tutte le altre forme di vita del pianeta e probabilmente lo è… ma non fraintendermi. Questa possibile superiorità gli conferisce la responsabilità di tutelare e gestire amorevolmente ogni cosa mentre non gli dà assolutamente il diritto di sfruttare, distruggere, uccidere ed inquinare. Come un adulto è responsabile di un bambino, semplicemente perché dovrebbe avere maggiore consapevolezza, allo stesso modo gli esseri umani dovrebbero essere responsabili dell’intero creato. Ma non lo sono. Purtroppo non lo sono. Con tutte le tragiche conseguenze che vediamo.
      Considero i bambini anime pure perché non hanno ancora delle sovrastrutture mentali ed in loro è molto facile vedere la natura dell’indole umana. Quando un bambino è “violento” di solito è facile capire che c’è qualcosa che sta subendo in silenzio. Altre volte, molto raramente in realtà, è semplicemente la sua naturale propensione all’aggressività. Ed in questo ultimo caso l’educazione può davvero fare miracoli, aiutando il bimbo violento a diventare un adulto che, nonostante la sua propensione naturale, sceglie di controllarsi.
      La nostra attuale società non contesta assolutamente la violenza anzi, a parer mio, la provoca volutamente. Una scazzottata in un bar è giudicata sconveniente ma poi questa falsa repressione sociale di comprensibili sfoghi giovanili (chiamiamoli così) porta all’esplosione di fatti ben più gravi. A me ad esempio fanno paura molti tifosi negli stadi. In quelle situazioni c’è sempre una tensione nervosa percepibile, pronta a scoppiare.
      E poi, sempre riguardo alla società che secondo me alimenta la violenza, pensa agli oggetti che decreta la moda. Oggetti costosi che portano differenze e nette separazioni tra le persone. Per non parlare della politica. Loro con stipendi e pensioni sfacciate e molti che non riescono neppure a portare il pane a tavola due volte al giorno. Queste cose scatenano la violenza. Questo prototipo di società alimenta la violenza perché crea persone di serie A e persone di serie B. Invece abbiamo tutti lo stesso valore!!
      Se ti guardi dentro anche tu lo sai che come persona vali quanto il Papa o quanto il Presidente della Repubblica… e se ti accorgi che le differenze sociali non sono dovute a dei reali meriti o capacità delle persone che sono trattate molto meglio di te o che guadagnano molto più di te, potrebbe montarti la rabbia dentro!
      Ovviamente ho estremizzato il concetto per cercare di farti capire meglio il mio punto di vista.
      E dopo tutte queste parole ti auguro una lieta domenica!

      1. Ciao Mr. Loto. Come sempre, ormai… rispondo con ritardo.
        Faccio solo un appunto sulla contestazione/alimentazione della violenza.
        La società attuale contesta la violenza, ma a parole, più che nella vita reale. Abbiamo esposto, un po’ io ed un po’ tu, due facce della medaglia.
        A tal proposito, credo sarebbe da rivedere il film “ROLLERBALL”, il primo, non il remake, quello di 40 anni fa, nel quale veniva messo in evidenza, in maniera secondo me meravigliosa, come il potere possa strumentalizzare la violenza quale strumento di sfogo/controllo sulla popolazione. E magari pensarci un po’ su.
        Un salutone.

  12. Concordo con l’articolo, se fossimo piú empatici(evoluti),verrebbe normale agire nel pieno rispetto di noi stessi e dell’altro…la terza soluzione, che stá nel trovare un’azione che vada bene a me e a te, difficile, ma non impossibile.

  13. Alice Miller, una psicoterapeuta afferma che non si nasce cattivi ma vi si diventa. Il parere è frutto di studi condotti su infanzie difficili e problematiche. Si può far notare che non tutti i figli nati in una famiglia hanno un destino comune, chi non lo diventa è perchè all’interno della cerchia familiare o di amici ha trovato una figura, che lei chiama testimone una specie di anima buona che è riuscita a dare conforto e calore ad un bambino nato nella miseria affettiva, così riuscendo ad avere una visione diversa. Se da quando si nasce si conosce solo il dolore la vita per noi è quello… In quanto non conosciamo altro. Che grande tristezza, speriamo che sempre meno persone debbano fare simili esperienze.

    1. Personalmente credo che ognuno di noi abbia un indole predisposta al bene o al male… e chi è predisposto al male può avere la fortuna di nascere in una famiglia che lo ama e che quindi gli insegnerà cosa vuol dire bene, Inoltre può avere una vita “facile”, che non gli dia il modo di sfociare mai nella cattiveria. Al contrario, di certo le ingiustizie sociali sollecitano la parte peggiore di ogni essere umano, spingendolo a comportarsi molto peggio di come avrebbe fatto in condizioni di normale giustizia.
      Bisognerebbe cercare di risolvere il più possibili le radici della violenza perché se nhon si fa questo è del tutto inutile fare campagne di sensibilizzazione.
      Ciao, a presto!

      1. …e adesso stavo notando che da sette anni scrivo in questo blog,non pensavo fosse trascorso tutto questo tempo,credo di aver avuto il privilegio di imbattermi in temi di cui non sento mai un senso di sazietà…anche se so che l’amore come assenza o presenza è la chiave di accesso per entrare in tutte le stanze dell’animo umano,in quelle stanze piene di luce o buie, dove tutto ha origine come qui in questa pagina dedicata alla violenza…

        A volte però confesso di sentirmi un po al punto di partenza…altre in viaggio senza mai partire e mai arrivare a destinazione…Non saprei,forse sono solo stati d’animo che viaggiano con noi ,poi scendono ad una fermata e risalgono assieme ad un nuovo passeggero…e mentre pensiamo accada solo a noi poi capiamo che fanno un po parte del tutti noi…chissà:)

        Ciao mister

        1. Credo proprio che questi stati d’animo facciano parte di ognuno di noi, solo che molti non sanno interpretarli o dar loro un nome, un senso… mi sento anche io spesso così, e forse è proprio il bello della vita, il sentirsi sempre in viaggio e mai arrivati.
          Saluti.

  14. …stati d’animo che fanno parte di ognuno di noi e che molti non sanno interpretarli o dargli un nome,è possibilissimo.

    – Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te” (Confessioni I, 1, 1).

    Io penso di aver inquadrato il mio stato d’animo con un nome :inquietudine,un senso anche di ricerca spirituale per portare fuori di me ciò che sperimento nel quotidiano.Si è cercato di raggruppare in tre punti il senso d’inquietudine di S.Agostino ,su cui magari nelle sue confessioni è stato scritto e lasciato all’uomo come un orma da seguire per cercare la via della verità.1) l’inquietudine della ricerca spirituale, 2)l’inquietudine dell’incontro con Dio, 3)l’inquietudine dell’amore.

    In questi tre punti ci finiamo tutti ,e la mia inquietudine o forse anche la tua è quella in cui tutti si ricade , ma dandone un senso distorto.Penso inoltre che le tre interpretazioni siano strettamente connesse tra loro ,senza l’una l’altra è incompleta…un viaggio verso l’infinito,un bellissimo viaggio…vero?

    Grazie …ti auguro un lieto fine settimana

  15. Sì Lara, quando si entra nella verità tutto è incredibilmente concatenato ed è bellissimo sperimentare, giorno dopo giorno, come tutto torna, tutto è coerente.
    Buon fine settimana anche a te.

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