Bisogna imparare a saper ascoltare perché al mondo c’è davvero tanto bisogno di essere ascoltati. Andiamo sempre così di fretta da aver perso di vista non soltanto il bisogno di attenzione degli altri, ma perfino il nostro!
Pensiamo tutti che sia bello saper ascoltare gli altri. Quando però incontriamo qualcuno che ha bisogno della nostra attenzione pensiamo sempre di essere troppo occupati per fermarci a sentire cosa ha da dirci. Eppure il tempo per la palestra, la televisione e lo shopping lo troviamo sempre.
Saper ascoltare un bimbo che con i suoi tanti perché ha voglia di scoprire il mondo, o un anziano che ci regala i suoi ricordi. Saper ascoltare un’ anima inquieta con tanti dubbi nel cuore, sono tutte esperienze preziosissime per la nostra vita e la nostra evoluzione spirituale. Perché quando si impara ad ascoltare veramente gli altri, si apprendono cose che nessun libro e nessun maestro potrà mai insegnarci.
Ogni persona che incontriamo sul nostro cammino, dalla più umile alla più potente, è uno scrigno colmo di tesori. Lo possiamo soltanto se siamo è in grado di ascoltare.
Quando è stata l’ultima volta che ti sei sentito davvero compreso da qualcuno?
Nell’era dei social e dei reality siamo tutti pronti a metterci in mostra e ad esprimere la nostra opinione su tutto. Quando però sentiamo il bisogno di essere ascoltati, di qualcuno con cui parlare intimamente, di solito non troviamo nessuno che sia in grado ascoltarci.
Lo stesso vale per il nostro modo di socializzare. Frequentiamo locali pieni di gente dove però c’è talmente tanto rumore o senso di stordimento da rendere difficile perfino una banale conversazione, figuriamoci essere ascoltati!
Saper Ascoltare non è da Tutti
È davvero raro trovare qualcuno che sia in grado di saper ascoltare gli altri anche perché non siamo più educati all’ascolto. Tutto è così veloce e superficiale da non darci il tempo né il desiderio di entrare davvero in contatto con l’essenza di chi abbiamo davanti. Ci priviamo così di una delle sensazioni più belle della vita. E se non siamo in grado di ascoltare gli altri, nemmeno noi, a dispetto del nostro egocentrismo,saremo mai ascoltati e compresi sul serio.
Per trovare la comprensione profonda in un’altra persona dobbiamo prima di tutto saper ascoltare per riuscire poi a comunicare al di là delle semplici parole.
Per chi è interessato all’argomento segnalo qualche lettura:
Comunicare non basta di Tommaso Traetta
Ciao Mr. Loto
Sempre ricordandomi della mia infanzia devo nominare mio padre, quando iniziavo andare a scuola mi disse.. sai Rebecca a scuola devi molto ascoltare cosi impari molto veloce, poi già da piccola mi ha insegnato ad ascoltare e a fare finire il discorso di una persona.. mi disse interrompere un discorso e maleducato, anzi meglio ascoltare cosi poi anche imparare qualcosa..
Dopo tutti questi anni ascolto sempre con attenzione quando parlo con qualcuno.. ho una amica di ben 94 anni, anche se avvolte mi pipette alcuni racconti lo ascolto con pazienza..
Caro amico ti abbraccio Rebecca
Saper ascoltare è una pratica che richiede esercizio e a volte un po’ di pazienza… però, come giustamente diceva tuo padre, ne vale la pena perché è sempre possibile imparare qualcosa, se non sull’argomento di conversazione, di certo sulla persona che parla, e questo può essere illuminante.
Un abbraccio anche a te, a presto!
Buongiorno Mr.Loto ti invito a partecipatre al “Tag Autunnale” ti ho nominato 😉
Buongiorno Rebecca, ti ringrazio molto per la tua nomina a questo bel Tag autunnale ma preferisco non partecipare; dovrei scegliere cinque blogger e non ne sono in grado! Ognuno di voi per me è speciale! 😉
Quel che mi piace dell’autunno te l’ho già scritto brevemente nei commenti del tuo Tag autunnale!
Un abbraccio!
Ciao carissimo non è obbligatorio di partecipare .. anche io solo a volte partecipo a queste cose.. ho notato che hai cambiato il tuo avatar l’altro era più morbido 😉 abbi un sereno weekend un abbraccio Rebecca
… si, sono diventato un po’ più magro ma anche un po’ più sorridente! 😉
Buon fine settimana.
sorridere e salutare 😀 … fra pocco si parte un bacio 😉
Eh si! A presto!
… anche se adesso assomigli un po’ più ad un personaggio di Zagor, Bleck Macigno, Tex Willer, etc, tutte cose di qualche anno fa.
Non volermene.
Ciao.
…anche io sono di qualche anno fa! 😉
Buona serata.
hai ragione M.Lotto. Sempre più di corsa e sempre più poco originali e molto con gli stessi discorsi.
Il pentolone della comunicazione diluisce tutto e attenua i sapori della genuinità e allora perchè ascoltare sempre le stesse cose? Una noia una condivisione forzata e solo la buona educazione ci fa fermare ad ascoltare.
Manca spesso la cosa più importante l’amore per il prossimo e la forza di essere ottimisti per cederlo agli interlocutori che se ti fermano per scambiare due chiacchere è perché li conosci.
Proprio così; spesso quando qualcuno scambia due chiacchiere banali con noi non è per raccontarci qualcosa di specifico quanto per stabilire una sorta di contatto emotivo… c’è bisogno di un po’ più di umanità per riuscire ad andare oltre le parole!
Ciao, a presto.
Qunato bisogno d’ascolto c’è………Sai Mr Loto me ne rendo conto ogni giorno di più. Se inizi a voler dialogare con qualcuno ecco che appena può l’altro inizia con lanciarti un messaggio su quale sarebbe la cosa di cui ti vorebbe parlare e che magari lo fa star male. E’ iniziato così proprio la scorsa settimana con il tecnico che è venuto a fare la pulizia e prova dei fumi della caldaia. Mentre la puliva abbbiano iniziato a parlare del più e del meno, ma lui poi ne ha aprrofittato per dirmi che non c’è parità di diritti tra uomini e donne e che ci vogliono leggi per tutelare di più anche loro. Tutto questo perchè voleva raccontarmi della sua separazione con la moglie e di quanta sofferenza questo gli provocava, sembrava un fiume in piena, mi ha raccontato della difficoltà di lasciare l’appartamento in cui viveva, di non poter avere sempre con sè il piccolo di due anni, degli alimenti che doveva passare anche alla moglie che non lavorava, mi ha detto che sua moglie si è messa con un altro da cui ha avuto due figli ed ora si è già separata di nuovo, con la differenza che questo è sparito e non gli passa niente, per cui è ritornata da lui piangendo chiendendogli di aiutarla, lui dice cha già non riesce a passare gli alimenti a suo figlio, figuriamoci se è in grado di mantenere gli altri due. Ho visto tantissima sofferenza in questo ragazzo e mi ha fatto male, perchè aveva degli oocchi così da buono, Si dice che la colpa non è mai di uno solo, io penso che forse ha avuto fretta di sposarsi e non si sono conosciuti bene. Morale è che ora lui proprio per problemi economici è tornato a vivere con i suoi genitori.
Scusa se mi sono dilungata a raccontare della conversazione con questo ragazzo, anzichè limitarmi ad esprimere il mio parere siul tema di “saper ascoltare”, ma la cosa è fresca e il tuo post mi ha fatto pensare subito a lui.
Quando se ne è andato, mi ha riongraziato per l’ascolto, mi ha confermato che questa separazione lo fa star male e che il parlarne lo aiuta un po’ a sentirsi meglio. E’ stato proprio come condividere il dolore altrui e, pensandoci bene credo che sia andata propro così, perchè io non sono stata bene, per un po’ continuavo a pensare alle parole di questo ragazzo e mi dispiaceva, lui invece si è sentito meglio dopo averne parlato.
Mai come di questi tempi credo che ci sia un grande bisogno di saper ascoltare.
Buona giornata Mr Loto.
Un caro saluto ed un grande abbraccio!
Scusa se mi sono dilungata a raccontare ciò che mi ha detto questo ragazzo, ma era per spiegare come da un piccolo aggancio subito l’altro ne approfitta se vede l’ascolto dall’altra parte per sfogarsi e sappiamo tutti che più parliamo di ciò che ci angoscia, meglio stiamo, anche se alla fine nulla in concreto è cambiato. Il parlarne è come dimezzare il dolore, almeno così è stato anche per me.
Guarda il tuo racconto di quello che ti è successo chiarisce l’argomento meglio di cento riflessioni filosofiche; perché non c’è nulla che ci fa capire meglio la vita che viverla, specialmente quando abbiamo abbastanza sensibilità da vedere e comprendere quello che ci propone ogni giorno.
Capisco il fatto che ti sentivi triste, perché è davvero terribile vedere delle persone in difficoltà, soprattutto emotiva, e non poter fare molto per loro; ogni anima deve fare il proprio percorso e portarsi addosso le proprie croci… però accorgersi che qualcuno ci ascolta ed è partecipe delle nostre difficoltà è certamente un piccolo supporto per aiutarci a tenere duro.
Un’abbraccio.
Ed io ci metto la pezza, aggiungendo che saper ascoltare, oltre che consentire uno sfogo prezioso per chi racconta, serve, a chi ascolta, a rendersi conto della realtà, magari aiutando noi stessi in momenti tormentati. Fa sì che entrambi ci sentiamo parte di un insieme che vive, gode, o soffre, delle stesse cose (la tanto osannata fratellanza?).
Ciao.
Ottima osservazione; direi che è proprio così ed in tempi come questi in cui è facile sentirsi divisi è molto importante ritrovare un po’ di fratellanza…
A presto.
Ho fatto un po’ un pasticcio, non so cosa ho combinato quanto ho schiacciato invia, ho visto che si è ripetuto una parte del commento, poi perdona sempre gli errori di battitura.
Non preoccuparti, sono cose che capitano con la tastiera, il tuo commento è chiaro comunque! 😉
Ciao, a presto.
Il saper ascoltare è un grande dono, donato solo a persone sensibili, quelle che riescono ad ascoltare… non con le orecchie… bensì con il cuore!
Chiunque abbia bisogno d’esser ascoltato, deve trovarsi innanzi una persona capace d’immedesimarsi nei panni altrui; perché solo in questo modo potrà ASCOLTARE anche ciò che non dice.
Saper ascoltare significa saper accogliere…
Per ii pettegolezzi invece… le orecchie sono sempre ben tese!
Un caro saluto e un sereno fine settimana a te Mr Loto 🙂
Sai che non ci avevo mai pensato? in effetti quando c’è da ascoltare qualche pettegolezzo o qualche malignità su qualcuno l’attenzione viene immediatamente catalizzata!
Sono d’accordo sul fatto che per saper ascoltare davvero è necessario cercare di “sentire” anche il non detto… perché spesso le cose più importanti si trasmettono proprio con il silenzio e, purtroppo, non tutti sanno coglierle. eppure basterebbe semplicemente un po’ di sensibilità ed interesse per gli altri.
Ciao Betty, buon fine settimana anche a te, di cuore.
Saper ascoltare è un dono riservato a pochi, è bello sentirsi compresi e sentire che qualcuno è interessato davvero a ciò che hai da dire….però spesso ci si dimentica che tutti hanno bisogno di essere ascoltati, anche coloro che sanno farlo.
Buona giornata 🙂
A volte succede che proprio chi ha sempre dedicato del tempo agli altri si ritrovi senza nessuno sul quale fare affidamento ma sento di poter dire che non è la norma; quando si è davvero sempre ben disposti verso gli altri e si cerca di ascoltarli soprattutto con il cuore, di solito non si è mai soli.
Ciao Silvia, buona giornata e buon fine settimana.
Sai poco tempo fa, io e mio marito facevamo una passeggiata sul lungo lago di Iseo a Lovere, ci siamo fermati su di una panchina ad osservare il paesaggio quando si è accostato un uomo sui 45/50 anni un po’ alticcio a detta sua: ha cominciato a raccontarci la sua vita, era sconsolato perché diceva che nessuno si era fermato e quasi tutti lo avevano evitato. Lo abbiamo ascoltato per più di una buona mezz’ora, ogni tanto ci faceva domande e noi rispondevamo. Alla fine, per noi è venuto tardi e ci siamo salutati. Dopo qualche giorno siamo tornati nello stesso luogo e per puro caso lo abbiamo rincontrato: è diventato tutto rosso, forse si vergognava un po’, ma ci ha sorriso con un bel saluto come se ci conoscessimo da sempre.
Un abbraccio e un sorriso
Chiara
Il tuo racconto mi ha fatto provare tenerezza per quell’uomo. Certe volte si ha così tanto bisogno di parlare con qualcuno che si finisce per farlo con degli sconosciuti; questo aiuta ad aprirsi perché si pensa che chi non ci conosce abbia meno pregiudizi nei nostri confronti… ma poi, quando si ritrova la serenità ci si sente in imbarazzo perché, in fondo, non è “compito” degli sconosciuti ascoltarci!
Se solo facessimo più attenzione a chi ci circonda queste cose non accadrebbero.
Un abbraccio ed un sorriso anche a te, a presto!
Ascoltare è pratica desueta, nell’era dei social network poi… sembra che ci sia un bisogno scomposto di dire qualsiasi cosa, blaterare su tutto, urlando più forte degli altri per essere ascoltati, poco importa se l’effetto che si ottiene è un vociare confuso ed indistinto! Il mio punto d’osservazione privilegiato di insegnante mi fa tremare le vene ai polsi giacché è questa la regola tra gli adolescenti: ti faccio una domanda, ma è solo un pretesto per guadagnare qualche secondo di ribalta, della tua risposta non mi importa nulla, né mi importa più di tanto delle domande degli altri, tanto meno delle risposte che riceveranno.
Che condizione triste! Tu fai un lavoro davvero interessante ed importante, che ti permettere di osservare ma anche di ascoltare. Credo che i giovani siano quelli ai quale l’ascolto autentico manca terribilmente; secondo me alcuni di loro non immaginano nemmeno che possa esistere qualcuno a cui importa sul serio quello che sentono, quello che vivono… proprio perché, in quest’epoca dell’apparire, alcuni valori non li hanno mai conosciuti.
Mi auguro davvero che le famiglie, prima o poi, inizino a preoccuparsi più della felicità dei loro figli che dei loro desideri materiali.
Un saluto, buon fine settimana.
“Perché quando si impara a saper ascoltare veramente gli altri, si apprendono cose che nessun libro e nessun maestro potrà mai insegnarci.
Ogni persona che incontriamo sul nostro cammino, dalla più umile alla più potente, è uno scrigno colmo di tesori che può essere aperto soltanto se si è in grado di saper ascoltare.”
Parole vere,,,ma a volte il nostro saper ascoltare come nemico più che la fretta del nostro temo ha un filtro: il nostro ego.Un ego che non vuole ascoltare.
Hai ragione, alla fine tutti i nostri vizi più gravi, tutte le nostre mancanze hanno sempre quella radice comune: l’egocentrismo, l’egoismo e la superbia, il nostro metterci sempre sul gradino più alto.
Forse è proprio da qui che dovremmo iniziare a combattere la nostra battaglia per un mondo migliore, diventando persone migliori.
Buona serata, a presto.
Mi fai venire in mente la “legge” base della comunicazione (fra persone) e cioè che i due (chi parla e chi ascolta) devono stare all’incirca sullo stesso piano di conoscenza, altrimenti la comunicazione non avviene: per noia se chi parla dice cose troppo banali per chi ascolta, e per incapacità di comprensione se invece dice cose troppo complesse, o con un linguaggio troppo tecnico.
Scusate l’intromissione. Ciao.
Non saprei; da chi dice cose troppo banali cerco di “sentire” quel qualcosa che è dietro alle parole, la persona in se e quello che prova.
Da chi invece dice cose troppo complesse o tecniche cerco invece sempre di imparare… quindi sono convinto che una comunicazione, in un modo o nell’altro, possa sempre esserci. Anzi, credo che più due persone sono diverse e maggiore è quello che possono scambiarsi. Però ci vuole disponibilità da entrambe le parti.
Ciao.
In effetti, rileggendo il mio post, noto che avevo inserito un “o” di troppo, che ha alterato il senso dell’affermazione. Quindi provo a chiarire, anche se non è semplice.
Se cerco di spiegarti qualcosa che già conosci benissimo, non stimolo il tuo interesse, e la comunicazione decade per noia (vabbé, se del caso, possiamo far due chiacchiere, ma nulla più, e difficilmente di utile/costruttivo).
Se ti parlo di qualcosa che non conosci, e che quindi dovrebbe stimolare il tuo interesse, ma uso un linguaggio ostico (magari troppo scientifico, o troppo tecnico, come, per fare qualche esempio, certe schede tecniche, o il testo di qualche legge…) prima o poi vai in tilt, e la tua mente rifiuta di immagazzinare le informazioni. E quindi la comunicazione si interrompe.
Ovvio che se per te l’informazione è di “vitale importanza” farai di tutto per riuscire a recepirla, con enorme sforzo.
Come vedi, non era un commento strettamente legato al “saper ascoltare”, ma una cosa che mi è venuta in mente, e che ho ritenuto utile diffondere anche perché a volte non ci rendiamo conto del perché non riusciamo a dialogare, ed il motivo è, banalmente, proprio quello che ho descritto.
Ciao.
Buon giorno MisterLoto, ritrovo con grande piacere le tue perle di saggezza, sono stata molto tempo latitante nel blog, ma ora ho ripreso le belle abitudini di ASCOLTARE perché ascoltare è vivere in armonia con quello che ci circonda, e la bellezza dell’ascolto è fonte di crescita e di apprendimento.
Serenità
Che bello sapere che sei tornata!:)
Si, quando si è ben predisposti, con l’ascolto si può davvero migliorare se stessi, oltre che aiutare chi ha bisogno di essere ascoltato…
Ciao, buon fine settimana.
ahah hai sicuramente ragione! 😉 Perché la risata? Perché inevitabilmente c’è sempre chi degli ascoltatori cerca di approfittarne e non li molla più 😉 Ci sono persone che si sono letteralmente rovinate la vita facendo la parte dello “ascoltatore” 😛 Ma ciò non toglie che l’ascolto è vita, molto più dell’espressione. Tutto ciò che sappiamo, e quindi che facciamo, nasce dall’ascolto, anche se di solito non ci pensiamo.
Quindi… ascolto sia, ma… ricordiamoci che nessuno deve approfittare di noi e che non possiamo farci carico dei problemi di tutti. Pena: essere trascinati sul fondo con loro.
Io credo che non sia molto difficile capire chi è in buona fede e chi invece si approfitta della nostra disponibilità; se è vero che non si possiamo farci carico dei problemi di tutti è anche vero che la maggior parte delle persone cerca l’ascolto soltanto per un po’ di comprensione e di appoggio più che per scaricare i propri problemi a qualcun altro. Per valutare è necessario comunque fermarsi ad ascoltare! Spesso siamo noi ad avere dei pregiudizi che magari poi non sono supportati dai fatti…
Ciao, buon fine settimana.
Credo che, se oltre che ascoltare ci lasciamo coinvolgere fino al punto che ci facciamo carico dei problemi altrui, sia perché anche noi in quel momento abbiamo noi stessi bisogno di uno sfogo, tanto che aiutare chi ne ha bisogno ci da una sensazione di appagamento, se non addirittura ci mette su un piano di (inconscia) superiorità nei confronti dell’altro. Forse è per questo che spesso le persone più disponibili all’ascolto sono quelle che non hanno una vita particolarmente serena, felice. Talvolta, quando tutto va bene, ascoltare qualcuno sembra quasi un fastidio, contrariamente da quando tutto va di traverso.
Ciao.
Anche io penso che sia così; e torniamo al discorso dell’ego che ci spinge spesso verso considerazioni errate…
Vi ho letto con attenzione e… concordo sul fatto che le persone che “usano” gli altri per egocentrismo, ovvero per raccontare solo di sé stessi e dei propri problemi, sono una minoranza, infatti non ho scritto che è sempre così ma che esiste sempre qualcuno (tra i tanti) che se trova la sponda giusta non la molla più, e non tanto per bisogno, quanto per, appunto, egocentrismo. Concordo anche sulla spiegazione di Loris, ma… non è sempre vero, ci sono persone che cercano sincera amicizia trovando però dall’altra parte uno sfruttamento egocentrico. Ne conosco diverse. Infatti, quando poi ne escono, si stupiscono di quanto si fossero fatte “sfruttare”.
Attenzione però, dai vostri controcommenti mi è parso di capire che sembri che io la penso così in generale, non è così: esistono persone che “succhiano” l’energia altrui per… avidità egoica, ma la maggioranza sono persone realmente in difficoltà alla semplice ricerca di una spalla.
Buonasera Mr. Loto : Tu sei una persona che sa “leggere!” Anche il cuore, quindi ascoltare.
Io sono una chiacchierona ma al momento opportuno so ascoltare! Bisogna guardare la persona che ti parla negli occhi! Lì capisci tutto il cuore! Poche parole perchè sono raffreddatissima e non vedo l’ora d’infilarmi nel lettone!
Domani festeggiamo San Francesco nel mio piccolino. Buona notte a tutti a presto!
Ciao Lucia.
E’ tempo di melograni, che ti possono dare un buon carico di sostanze per tener lontano il raffreddore. Che spero ti passi in fretta.
Ciao.
Guardare negli occhi (quando questo è possibile… ) una persona è sempre importante, perché ti permette un contatto diretto con le sue emozioni, con quello che sta provando. Ti ringrazio per il tuo apprezzamento e mi dispiace molto per il tuo raffreddore… Loris ti ha dato un buon consiglio! 😉
Ti auguro una pronta guarigione e ti abbraccio.
Saper ascoltare, non è scontato. Davvero un bel post. Complimenti!
Grazie Jan, a presto!
M.Loto ciao, uno scritto stupendo perchè pieno di amore, pieno di voglia di trasmettere le cose piu’ importanti nella vita. Ho trovato dopo anni e anni una amica che mi sà ascoltare con il cuore, emozioni, paure, sentimenti che pochi, rarissime persone sono in grado di fare, lasciare ogni cosa che si fà e mettersi a disposizione della persona che ha bisogno di essere ascoltata e supportata………….Vedo molta gente, sento molta gente che soffre di crisi di panico ed ansia, molti cercano senza vergogna di curarsi e capire il disagio, la maggior parte si tiene tutto dentro e esce il disastro………….Troppo stress, troppa fretta, troppo di tutto e basta tanto poco……………….Grazie e buon inizio settimana con affetto e stima…
È interessante l’osservazione che hai fatto: l’ansia potrebbe effettivamente derivare da una mancanza di ascolto e purtroppo la società odierna non ci offre dei ritmi adatti a dedicarci agli altri. Solo noi possiamo decidere di rallentare per cercare di restare umani, di non perdere il contatto con i valori che contano.
Ti ringrazio per il tuo costante apprezzamento e ti abbraccio. Buona settimana!
M.Loto perdonami, mi piaceva di piu’ l’avatar la tua faccia di prima, poco importa. Volevo aggiungere che sono molto d’accordo con Loris, saper ascoltare insegna a chi ascolta a superare a volte i momenti difficili, l’esperienza se trasmessa in maniera sincera, se ne fà tesoro. E poi ci sono quelle persone che assorbono come spugne i problemi di chi ascolta, gli fà suoi e si ammala, uno pscichiatra di mio marito è diventato schizzofrenico conclamato per dire. Si dovrebbe come sempre avere un equilibrio tale da non farsi coinvolgere dai problemi, non si aiuta così……………..quando lavoravo con gli anziani mi dicevano sempre di ascoltare ma poi lasciare andare via ogni cosa, sensazioni o emozioni dolorose alle quali non si puo’ porre rimedio, buona serata con affetto e stima, ascoltando la mia amica mi ha insegnato tante cose e ogni volta glielo dico cosa mi ha dato, ciao……………notte!!!
Quando si ascoltano i problemi degli altri e non si può far nulla per dare una mano è certamente importante riuscire a non farsi trascinare nella disperazione o nella tristezza ma, piuttosto, essere il “salvagente” di chi si confida con noi anche se non è sempre facile. Fortunatamente spesso le persone hanno più bisogno di essere semplicemente ascoltate che di un aiuto vero e proprio…
Ciao, buona serata.
P.S. Visto che il nuovo avatar non ha riscosso molto successo, tornerò a quello precedente. 😉
Beh, questa dell’avatar… non me l’aspettavo proprio. Di’ la verità: il furor di popolo ti ha messo paura!
Ma bando alle facezie, e torniamo alle cose serie.
Mi è successo più di una volta di appoggiare lo sfogo verbale di persone che ne avevano assoluto bisogno. Ho purtroppo vissuto anche la triste esperienza di vedere queste persone svuotarsi, quasi some un sacco che, man mano che uscivano le parole, si afflosciava su sé stesso, quasi fossero le parole a tenerlo in piedi, un sacco che non riesci di trovare il modo si sostenere. Ti trovi con la triste sensazione di aver contribuito, se non provocato, questo cambiamento in peggio. Credo pertanto che bisognerebbe riuscire a restare estranei, e non farsi coinvolgere. Ma so che se sei di animo sensibile… diventi vulnerabile, e nell’intento di far del bene…
Per contro… c’è la possibilità di veder nascere una nuova Amicizia (notare la A maiuscola). Il guaio è che a priori non si riesce proprio a distinguere, e quindi bisogna accettare il rischio.
Ciao Lulù, ciao Mr.Loto, e ciao a tutti gli altri che si danno da fare per tener alto il tono della discussione.
… quando in questi casi vedi una persona “svuotarsi” non devi vederlo come un cambiamento in peggio, anche se questo è il primo impatto. Tenersi dentro dei pesi è uno sforzo terribile e riuscire a liberarsene, almeno per un po’, è qualcosa che lascia sfiniti, distrutti. Ma dona anche un po’ di quiete!
Se si è sensibili è impossibile non lasciarsi coinvolgere sotto il profilo emotivo; quello che conta è riuscire comunque a mantenere la lucidità… per questo è importante avere dei punti saldi nella vita, dei valori profondi che possano fare darci un appiglio per noi e per gli altri nei momenti più difficili.
Per quanto riguarda l’avatar… beh, dopo un post intitolato “saper ascoltare” non potevo proprio non tener conto dei vostri giudizi! 😉
Ciao, a presto.
Quello che dici è verissimo. Il guaio è che questo coinvolgimento può far nascere nuovi legami, talvolta pericolosi perché sono in grado di toglierti energie che normalmente DEVONO essere riservate ad altri, che magari non capiscono, o non condividono. Ancora una volta dobbiamo tener presente che, nella vita, non siamo liberi di fare tutto quello che vogliamo.
Per la terza affermazione… ti rispondo con un enorme sorriso.
Ciao.
M.Loto sei un cavaliere gentile oltre che saggio nel ascoltarmi sulla bellezza dell’avatar, grazie! Mi capita di cercare di mettermi al posto di chi ha il problema o il disagio, cerco una forma di empatia che mi faccia comprendere. Sai quante volte ho cercato, fallendo a volte di immedesimarmi nella testa di mio marito, difficilissimo perchè ha mille paure ma mi ha insegnato a non mollare mai, a capire di piu’ la mente umana e la sua anima, buona serata e grazie…
Sicuramente cercando di immedesimarsi si imparano molte cose; è molto bello, un vero gesto d’amore, che tu provi a farlo nei confronti di tuo marito… deve essere difficile ma, se ci riesci, ti da la chiave di volta per cercare di aiutarlo di più. Quello che conta è riuscire a mantenere sempre l’equilibrio, anche per lui…
Ciao Lulu, ti abbraccio.
Ciao Lulu.
Siccome siete voi donzelle a scegliere l’uomo della vostra vita (e non noi maschietti)… magari sono state proprio queste mille paure ad averti dato la spinta giusta, ad averti fatto decidere per quel particolare uomo, magari in mezzo a chissà quanti altri. Ricordati che abbiamo dei sensi che non sappiamo utilizzare, né valutare. Dico solo che, ancora una volta… quello che conta è il risultato. E siccome parlo per esperienza personale, col senno del poi, dico… “che culo!”. Non sei d’accordo?
Ciao.
Ascoltare con il cervello è importante e … discernere.
Ciao
Esatto. Ma qualche volta fa bene anche ascoltare il cuore e… fidarsi.
Il software risiede nel cervello, il cuore si “agita” dopo impulso di là.
Seguirlo, senza pensarci un po’ su è pericoloso; io mi ritrovo coniugato da oltre 46 anni.
Ciao
Ah ah ah… beh, se sei ancora sposato vuol dire che il tuo cuore non si sbagliava!
“Non tutti i mali vengono per nuocere!”, ma poteva accadermi un guaio; fortuna che ho filtrato il battito in aumento con il software del cervello e ci ho preso.
Sono felicemente “accudito” da donna – coniuge, con rito civile tanto per non farTi fare illusioni su mie, non, conversioni – meravigliosa!
Ciao
Non mi ero fatto nessuna illusione, non ci avevo neppure pensato, ma la coerenza è una qualità che apprezzo molto. 😉
Ciao, buona giornata.
Rispondo, con ritardo di cui mi scuso, a Wolfgost 6 ottobre 20.07.
Hai ragione: generalizzare è sbagliatissimo, e non l’ho fatto (se ne ho dato l’impressione me ne scuso)
Piuttosto preferisco parlare di infiniti casi particolari, ognuno a modo suo, che spesso si assomigliano.
Ciao.
M.Loto ciao, volevo dire a Loris, si sotto certi aspetti dico che fortuna, sotto altri aspetti ho semplicemente accettare e cercare di capire……………Ho un marito buono ma malato e allora i problemi spesso sono proprio nel confrontarci, lui introverso e pieno di paure, io estroversa direi quasi spumeggiante…ahahhah. Amare per me significa tante volte, soffrire……………..grazie Loris per le tue chiare condivisione di pensiero, grazie M.Loto e buona serata………….
Ciao Lulu, buona serata anche a te.
Ciao Lulu.
Purtroppo la vita è piena di cose di cui si farebbe volentieri a meno. E spesso non riusciamo a dar loro un senso. Però io ho imparato che nulla non serve a nulla: a volte questo “soffrire insieme” rafforza i legami, e di solito riusciamo a trovare la forza non solo per andare avanti, ma anche per continuare a dare sostegno a chi ne ha ancor più bisogno. So che talvolta lo sconforto si assale, ci viene voglia di mollare tutto e scappar via, ma poi emergono le nostre vere qualità, quelle che vorremmo sempre vedere nella gente, e ci ributtiamo nella mischia. Non dobbiamo aspettarci un premio, che comunque arriverà quando e come meno ce lo aspettiamo.
Pensa se tu avessi al tuo fianco una persona sana, ma cattiva, che ti maltratta, e che ti rende la vita impossibile. Non credo sarebbe meglio, anzi. Dovresti fare quello che fai per paura, non per amore… e non sarebbe mai abbastanza.
Non mi dilungo oltre: credo tu abbia capito.
Un abbraccio. Ciao.
….saper ascoltare un po’ di più, senza perdere le staffe o farla innervosire…
Beh non a caso le ho postato quella bellissima citazione (buddha), riguarda proprio la capacità di saper comunicare senza ledere nessuno , lei mi ha insegnato non solo a saper ascoltare ,ma soprattutto al sapersi ascoltare …..e credo di averlo espresso nel suo blog senza prevedere reazioni che mettevano addirittura in dubbio l’ esistenza di Dio x aver incontrato una persona che contesta l ‘idea che il nostro spirito possa essere supportato dalla materialità…va bè poi vi era altro ma nn mi sembra il caso di ribadirlo qui,sembrerebbe che io voglia avere, come lei giustamente ha detto ,avere tutte le ragioni x chissà quale premio.
Se l’effetto che le mie parole fanno è negativo o portano lei ad innervosire, non posso non considerarlo….Quindi quella riappacificazione x me vale più del “mio sapermi ascoltare “cercando di sapere ascoltare anche gli altri, magari usando l’opzione di astenermi nel commentare.
Grazie per gli auguri….e grazie davvero per NON ESSERE IN GUERRA CON ME, PERCHÈ COL MIO CUORE LE DICO CHE MAI IO SIA STATA IN GUERRA CON LEI,MI CREDA..