Psicologia

Costruzioni Mentali

Quando i Pensieri non Aiutano

Costruzioni Mentali

Parlare per comprendersi è diventato sempre più difficile tra le persone. Spesso a causa delle costruzioni mentali che ognuno di noi si è creato oppure ha subito in modo inconsapevole.

Le nostre costruzioni mentali spesso rendono difficile il dialogo con le altre persone

Cercare di vedere le cose per quello che sono, oggettivamente, evitando di attribuirgli attinenze che non hanno, è un dovere morale oltre che intellettivo. Questo ci permette di accettare la verità e di vivere in armonia con chi ci circonda. Il problema è che, per via delle nostre costruzioni mentali, tendiamo ad alterare la realtà a nostro piacimento. Oppure tendiamo renderla talmente complicata da non capirci più nulla.

Le costruzioni mentali spingono le persone ad abusare delle parole per concetti che in realtà sarebbero semplici. Le spingono a mascherare in argomenti falsamente intellettuali delle giustificazioni per il proprio (cattivo) comportamento. Ed a furia di confondere le acque ci si allontana sempre di più dalla verità.

“Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno”Matteo 5,37

Costruzioni Mentali: La Giustizia

Prendiamo la giustizia, ad esempio.

La giustizia non è un colore e nemmeno un sentimento. Non ha sfumature. Così come c’è il giusto e lo sbagliato, c’è il bene e il male. Le vie di mezzo sono soltanto parole, scuse atte a giustificare i nostri errori. Di solito a questo punto mi viene detto che invece dipende dalla cultura, dalla legge, da quello che ci viene insegnato…  insomma, dipende dalle costruzioni mentali!

Io invece credo che qualsiasi essere umano, per la natura stessa della sua intelligenza, non rimane indifferente di fronte all’ingiustizia ed al male. Ovunque si trovi, qualunque sia la legge, qualsiasi cosa gli abbiano insegnato. Poi sono le costruzioni mentali che lo portano a domandarsi se intervenire o meno, se è davvero ingiusto o no. La verità è istintivamente chiara a tutti, salvo poi finire seppellita sotto cumuli di parole.

Penso sinceramente che sia compito dell’intelligenza umana ricercare la verità. Quando poi per pigrizia, desiderio o semplice sfizio, non la usiamo per questo scopo ma soltanto per parlare a vanvera, abusiamo della nostra migliore qualità.

Le costruzioni mentali non ci permettono di vedere come stanno davvero le cose e ci confondono.

La verità è semplice e lineare, sono il nostro desiderio di apparire e di parlare continuamente a creare confusione e a complicarci la vita. Ogni tanto farebbe bene a tutti noi chiudere la bocca ed aprire il cuore.

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21 Commenti

  1. L’azione che segue l’analisi che facciamo delle situazioni, sono frutto dell’esperienza, dell’educazione, della cultura e anche del momento che viviamo. Il famoso ‘contare fino a dieci’ prima di reagire, è un buon sistema. Però richiede un buon allenamento ed essere almeno un po’ “zen”. Di questi tempi, con lo stress che pervade ogni aspetto della vita, è un compito non facile. A presto

    1. Hai proprio ragione. Ormai lo stress è talmente alto e diffuso che spesso davanti ad un nonnulla la gente reagisce in modo esagerato e/o inappropriato. Non ci si prende più il tempo di valutare tutto quello che ci accade per ciò che è.
      Perché credimi, nella maggior parte dei casi, perdiamo le staffe o andiamo in crisi per delle vere sciocchezze.
      Ciao Surfinia, ti auguro una lieta serata.

  2. Non saprei, mr Loto, io sono sempre piena di dubbi e mai sicura di quello che è giusto o sbagliato ma penso che molto dipenda dalle nostre costruzioni mentali. Noi diciamo che qualcosa è giusta perché siamo nati in questi tempi, perché siamo occidentali, perché siamo cristiani. Se fossimo nati in Giappone o in Nigeria, se fossimo vissuti settecento anni fa, o se vivessimo in un Paese, che so, islamico o induista, non pensi che avremmo un’idea diversa della realtà?

    1. Se fossimo nati in luoghi diversi o in epoche differenti avremmo certamente avuto un’idea diversa della realtà. Ma tutti, indistintamente, soffrono ed hanno sofferto per le stesse cose e quindi tutti, di riflesso, sappiamo cosa non è giusto fare a qualcun altro.
      Ti faccio un esempio. Se vieni a sapere che qualcuno di cui ti fidavi ha parlato male di te alle tue spalle o ha raccontato i tuoi segreti in giro, ne soffri? Io credo di si.
      Lo stesso accade in Giappone, ai mussulmani e sicuramente accadeva anche nel Medioevo. Perché gli uomini, fondamentalmente, sono tutti uguali nei sentimenti e nelle emozioni. La giustizia di cui parlo non è quella delle leggi fatte dagli uomini, ma quella suprema, quella che quando viene a mancare provoca sofferenza, rancore, rabbia etc.
      Spero di essere riuscito a spiegarmi meglio.
      Ciao, buon settembre!

      1. Beh, ti dirò che… do ragione ad Happysummer. Se fossimo nati in luoghi e tempi diversi… probabilmente saremmo figli di una diversa cultura, e quindi valuteremmo gli stessi eventi con un’ottica diversa. Alcune cose sono eternamente valide, ma non tutte. Ed il giudizio umano è sicuramente variabile in funzione dell’emotività, quindi del momento in cui viene formulato, ed alle personali esperienze. E non credo che gli uomini siano tutti uguali nei sentimenti e nelle emozioni, ma solamente simili. E molto diversi nelle reazioni, che a loro volta possono influenzare sentimenti ed emozioni di altri, generando una catena di reazioni molto imprevedibile. Se fosse come dici tu… reagiremmo tutti allo stesso modo (e non ci sarebbero guerre).
        A raccontarlo sembra complicato, anche perché ho cercato di stringere il discorso, ma è molto più semplice di quanto sembri.
        Ciao.

        1. Infatti io non parlo di reazioni ma di quello che si prova dentro.
          Davanti a certi fatti soffrono tutti allo stesso modo anche se magari manifestano il dolore in modi differenti.
          Saluti.

          1. Fosse come dici tu Mr. Loto, allora non esisterebbe l’insensibilità.
            Alcune persone riescono a soffrire anche per cose che non le riguardano direttamente, mentre altre soffrono solo quando tocchi la loro sfera personale, degli altri se ne infischiano totalmente.
            Ammiro il tuo pensiero positivo 🙂
            Buona giornata, con un sorriso!

          2. Allora, cerco di spiegarmi meglio.
            Sono d’accordo sul fatto che ci sono persone più sensibili, altre meno. Ma quando veniamo toccati su certe cose, ne soffriamo tutti.
            Se qualcuno mi ferisce posso manifestarlo o meno, posso reagire male o no, ma ne soffro. Non parlo del dolore altrui ma del proprio.
            Se si riconoscesse questa fondamentale uguaglianza, si partirebbe da una base importante.
            Compreso questo, la cosa che farebbe la differenza, e che renderebbe il mondo un posto meraviglioso, consiste nel cercare di applicare la regola aurea, cioè nel non fare agli altri quello che non vorresti che fosse fatto a te.
            Tutto qui.
            Poi certo, esistono persone insensibili e si, anche persone volutamente crudeli. Ma questo è un altro discorso.
            Anche le brave persone spesso tendono a dimenticare che ciò che dà fastidio a loro dà fastidio anche agli altri.
            Ciao!

  3. Le costruzioni mentali non sono altro che un cumulo di regole fissate con un grosso chiodo nel proprio cervello, e non importa se siano giuste o sbagliate, l’importante è tenerle sempre lì, pronte e utili all’occorrenza. Parole su parole per confondere e avere il sopravvento.
    Io le chiamo persone “prevenute”, quelle che si fanno già prima un’opinione senza conoscenza, basandosi solo sull’apparenza, che ai loro occhi dice tutto!
    Negano l’evidenza per mantenere fede al loro falso pensiero. Altrimenti non so cosa succederebbe… forse ne verrebbe meno la loro autostima (?)
    Non so se tutti abbiamo gli stessi sentimenti, ma quello che so è che non li abbiamo sviluppati tutti allo stesso modo. C’è chi soffre di più per ingiustizie e chi meno, chi addirittura per nulla!
    L’intelligenza occorre averla si… ma nel cuore!
    L’ultima tua frase dovremmo metterla in pratica molto più spesso.
    Buona serata Mr. Loto, un abbraccio!

    1. È così e nessuno di noi purtroppo, ne è totalmente immune… perché per quanto si possa essere aperti agli altri, tolleranti e disposti ad ascoltare, dobbiamo sempre combattere contro quella parte di noi che ci fa essere prevenuti e che ci fa saltare alle conclusioni troppo velocemente.
      Nella vita c’è bisogno di tanta pazienza e della capacità di prendersi il tempo di valutare ogni situazione ed ogni persona con la massima oggettività possibile. Anche se non è facile!
      Un caro saluto.

    1. Ai giorni nostri, con tutta questa mescolanza di razze, culture ed abitudini, abbiamo davvero bisogno di riuscire a superare i muri che ci rendono distanti… perché, di base, siamo tutti esseri umani ed abbiamo quindi molto in comune. Dobbiamo soltanto avere la pazienza di ascoltare con maggiore attenzione.
      Ciao Vikibaum, a presto!

      1. Ma dovremmo anche dettare le regole comuni per tutti, cosa che per ora non é. Dovremmo formare allo stesso modo tutti i cervelli e tutte le coscienze. E poi, forse…
        Per ora… mi sembra sia ancora un’utopia.
        Ciao, inguaribile ottimista. Quasi quasi ti invidio (anche se non si deve fare). ?

  4. M.Loto ciao, buona domenica…….Sai ho imparato in comunità a non giustificarmi mai, in nessuna situazione e per nessuna ragione al mondo. Si, io se vedo cose sbagliate, tipo dare ad un cane, vado ed affronto la persona, è tanto semplice. Sappiamo bene quanto siamo bravi a giustificare o a far sentire in colpa una persona. Comodo, è solo una situazione di comodo che poi si ritorce contro. Sempre essere sinceri al massimo con se stessi senza giustificare nulla……..il mondo è pieno di persone che incolpano la società, il sistema, per tanti tutto funziona male ma mai per colpa loro ma degli altri. Chi ha coraggio delle proprie azioni, si “arma” di voglia di essere se stessi e allora ogni cosa è sempre molto piu’ sopportabile e leggera…………Odio la parola “giustificarsi”…..non amo chi giustifica si giustifica…..Tutti noi sappiamo quando incontriamo la Verità o il Male, noi dobbiamo agire di conseguenza senza giustifaresi…………..quanto mi piace questo argomento, buon fine settimana e inizio con stima e affetto sempre…

    1. Proprio così.
      Se fossimo tutti più consapevoli delle nostre azioni e del mondo circostante in modo più obiettivo, impareremmo anche ad affrontare con maggiore responsabilità ogni sfaccettatura della nostra vita. Come hai giustamente notato, oggi si cerca sempre di evitare la responsabilità cercando scuse… in tutti i modi possibili. Oppure si gira la testa davanti a certe oscenità pensando che tanto non è compito nostro o non possiamo fare nulla. Invece quando si cerca di fare qualcosa, anche se magari da soli non si ottiene un granché, l’attenzione si alza e le cose possono cambiare.
      Grazie Lulu, ti abbraccio.

  5. Non ” … Ogni tanto farebbe bene a tutti noi chiudere la bocca ed aprire il cuore.”, ma … aprire il cervello e non subire, passivamente, tutto ciò che gli altri dicono, raccontano, quasi fossero i detentori di verità assolute.

    Ciao

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