Comportamento

Fatti non Parole

Le Nostre Azioni Dicono chi Siamo, Non le Parole

In questo società delle apparenze a volte è difficile riconoscere il vero volto delle persone. È possibile capire subito con chi abbiamo a che fare? Certo, è sufficiente tenere a mente il vecchio adagio fatti non parole!

Fatti non parole, quello che facciamo indica chi siamo, non quello che diciamo

I fatti, cioè le azioni che un individuo compie, sono la materializzazione dei pensieri. Non possiamo attuare qualcosa che prima non abbiamo pensato, anche con un margine di anticipo di soli pochi secondi. Non vale però il contrario, perché possiamo pensare cose che non faremo mai.

Da questa semplice realtà possiamo capire l’importanza del detto fatti non parole nell’ordine di capire chi ci circonda. Possiamo infatti scegliere di vedere chi ci circonda per quello che a parole dice di essere, ma che potrebbe non corrispondere alla realtà. Oppure potremo basarci sui i fatti, dalle azioni che compie e che sono il vero indicatore dei suoi pensieri.

Ricorda, fatti non parole! Questa frase può aiutarti ad evitare spiacevoli delusioni.

Perché le parole sono gratuite. È facile imparare ad usarle bene per raggirare il prossimo o per apparire diversi da quello che si è in realtà. I fatti invece costano fatica, impegno e non possono essere finzione o almeno non possono esserlo a lungo.

Fatti non parole dovrebbe essere un mantra anche nelle relazioni sentimentali.

È infatti facile in campo sentimentale essere vittime di belle parole che ci fanno credere quello che vorremmo. Questo però può non corrispondere alla realtà se i fatti ci dicono un’altra cosa. Quando qualcuno dice di amarci ma si comporta come se non ci amasse, ricordate che sono i fatti non le parole a rivelare i suoi veri sentimenti.

Insomma, quando siamo confusi nei riguardi di qualcuno è utile chiedersi: quali sono i fatti? Si comporta secondo i pensieri che dice di avere oppure no? Un albero si riconosce dai suoi frutti.

Tra l’altro le parole, proprio per la leggerezza che comportano, possono essere usate a nostro vantaggio per rivelare la realtà di una persona.

Fatti non Parole: La Vera Essenza

La vera essenza della gente infatti, viene fuori quando questa è sollecitata dalle pressioni.

Osservate come una persona reagisce davanti ad una vostra provocazione, contrariatela a parole, toccate i suoi punti deboli.

Se questa reagisce con aggressività, superbia, vittimismo, e quant’altro ci sia nel suo cuore, renderà queste realtà subito palesi. In pochi minuti di discussione, magari conclusi con una stretta di mano ed un sorriso, scoprirete quello che probabilmente non avreste mai visto in centinaia di amichevoli conversazioni.

Sant’Agostino scriveva che “sotto lo stesso fuoco l’oro brilla e la paglia brucia”. È dai fatti e non dalle parole che si distinguono le persone.

E quando attraverso i fatti e non parole si scopre qualcuno  che è davvero d’oro,  la sensazione che si prova è la migliore del mondo.

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38 Commenti

  1. Sì, sono perfettamente d’accordo con te, tanto che ho più volte scritto post su questo argomento, sull’importanza delle parole, sulla lora ingannevole fuggevolezza. Oltre alle tue personali e interessanti considerazioni, è molto bella anche la frase di S. Agostino, anche se troppo spesso più che l’oro capita di vedere la paglia che brucia sotto il fuoco…

  2. Nulla da aggiungere, è la mia filosofia di vita da sempre, ne ho parlato tante volte, ma tu l’hai fatto meglio, porterò questo post anche da me, sono d’accordo con ogni singola parola!
    Buona serata! 🙂

  3. …..non riesco a scindere le parole dai fatti. Quando parlo, scrivo soppeso ogni termine quasi fosse l’ingrediente di un piatto prelibato. Allo stesso modo se sono adirata, volano parole poco armoniose e di pari passo mi rifiuto di ordinare camere in particolare disordine o altro. Se facessi uso di belle parole e non darei seguito ad altrettanti bei fatti, starei male in prima persona. Buona giornata Mr. Loto:

    1. In effetti le persone coerenti e sincere non riescono a dire una cosa e farne un’altra; l’importante è tenere bene a mente che purtroppo, non tutte le persone che ci troviamo di fronte sono fatte allo stesso modo. Nel dubbio sempre meglio attenersi a quello che uno fa e non a quello che dice… con i fatti non si mente mai!
      Ciao, buona serata.

  4. Beh… dico “fatti e non parole” se i propositi sono buoni. In caso contrario… meglio tante parole, e pochi fatti! 🙂
    Anche se qualche volta, forse… 🙁
    Ciao.

    1. Ovviamente! Però quando uno ha buoni propositi a parole e con i fatti mostra il contrario è bene ricordare che i suoi pensieri aderiscono ai fatti e non alle parole che dice! 😉
      Ciao, buona serata.

  5. Io credo che le parole debbano eserci ma…seguite dai fatti!
    Purché parole e fatti coincidano, altrimenti è tutta fuffa. Sono laica domenicana, è la mia vocazione è Predicare. Il motto dell’ordine domenicano é :”Contemplari et contemplata aliis tradere” Un motto che si fa vita.
    La parola non è disgiunta dalle opere.
    Non porto la mia Parola ma quella del Vangelo.
    Ciao Mr.Loto, grazie.
    Buona giornata.
    Dani

    1. La parola non dovrebbe essere disgiunta dalle opere ma purtroppo, spesso lo è! E nel dubbio è sempre meglio attenersi ai fatti e parlar poco e fare molto!
      Ciao Daniela, ti auguro una lieta serata.

  6. Sai MrLoto il tuo scritto è una verità , solo sul punto di contrariare una persona desidero fare un piccolo appunto, a volte anche dentro chi reagisce con aggressività ,ecc può esserci in realtà del buono in loro. Le persone sono anche debolezza fragilità , subiscono mancanza di autostima, vivono conflitti, ignorano l’esistenza di un ego di troppo in loro…dire che sì i fatti contano ma se veniamo provocati tutti difendiamo la nostra fragilità palese o meno che sia a noi stessi, una reazione non credo possa essere giudicata a priori una reazione non è un’azione.
    Un saluto, lo rimando corretto con il tablet ho fatto casino??

    1. È vero. Infatti quando si provoca volontariamente qualcuno bisogna anche poi essere in grado di interpretare la sua reazione. Certamente una reazione aggressiva può indicare non soltanto aggressività ma anche insicurezza, perfino paura. Ma io non ho mai detto che questo significa che non c’è del buono in quella persona! Semplicemente è bene capire subito con chi si ha a che fare per comportarsi di conseguenza…
      Un saluto e l’augurio di una lieta giornata.

  7. Parlo molto e produco moltissimo, con il “sudore” (anche fisico talvolta) della mia fronte, sempre in linea con ciò che “predico”; non razzolo di certo male.
    La coerenza mi è sempre stata riconosciuta, anche dagli avversari; sulla bontà delle mie azioni/iniziative parla la mia coscienza.
    Non mi piacciono affatto coloro i quali hanno scelto la parola quel mestiere/professione, senza far seguire atti ed azioni “pulite” degne dell’animale Uomo dotato di raziocinio e correttezza comportamentale.

    Ciao da luigi

    P.S.:
    Se mi indichi una Tua mai Ti farò leggere e poi giudicherai.

    1. Mi fa molto piacere. Del resto, per quel poco che ti conosco attraverso il blog, mi era già chiaro che fosse così! 🙂
      Ciao, buona giornata.

      P.S. La mia mail la trovi cliccando su “contatti” in fondo a questa pagina a destra.

  8. Ed ecco siamo arrivati al dunque!
    E’ proprio di questo che parlavo in un altro mio intervento… la coerenza con ciò che si dice e che si fa…
    La maggior parte delle persone (di quelle che ho conosciuto, reali e virtuali) si riempie la bocca di tante parole, di promesse buttate lì, senza esser chieste, di tanti “ti voglio bene” raramente o mai dimostrati, parole gettate lì, come a farti un favore…
    Promette magari anche con tutte le buone intenzioni, ma poi non porta a compimento nulla!
    Potrei capire, ed essere comprensiva se questo accadesse qualche volta, ma la cosa purtroppo è recidiva!
    Le mie ex amicizie sono terminate proprio per questo motivo….
    Ma con le persone reali, il problema è percepito ancor di più… non tanto per me, ma per mio figlio.
    Il loro comportamento andava a discapito della sua serenità, una persona con i suoi problemi non può ricevere simili colpi.
    Perché chiederà sempre ogni ora di ogni santo giorno, e di ogni anno, quando quella persona adempirà alla promessa fatta.
    E non sto scherzando… è una loro caratteristica… fare e chiedere sempre le stesse cose.
    Ancora oggi mi chiede quando arriverà quella persona che aveva promesso di venire a trovarlo 2 anni fa…
    Io potevo anche sopportare certi comportamenti, ma per mio figlio non potevo permetterlo… e da qui la nostra solitudine.
    La cosa sorprendente è che dove abitiamo noi, le persone hanno tutte questo vizio, promettono e non mantengono, dicono e non fanno…
    Io e mio marito abbiamo pensato che fosse una “tara” del luogo, perché altrimenti non si spiegava, ma mi sto accorgendo che è la moda attuale… la maggior parte delle persone con cui abbiamo a che fare si comportano così!

    Le ultime due frasi sono meravigliose!
    Grazie Mr Loto, ti auguro un fine settimana di sole nel cuore 🙂

    1. Purtroppo viviamo in un’epoca in cui le parole si usano davvero troppo e spesso fuori luogo. E così perdono irrimediabilmente valore. Pensa a quanti contratti di lavoro una volta venivano siglati con una stretta di mano, basandosi esclusivamente sulla fiducia, sulla dignità e sull’onestà delle persone! Oggi è un continuo ricorrere agli avvocati, anche per i più semplici e brevi rapporti di lavoro. Ormai c’è talmente tanto bisogno di apparenza che la sostanza è passata in secondo piano, sembra non accorgersene più nessuno… tranne quando a farne le spese siamo direttamente noi! Tutti cercano di apparire politicamente corretti, dicendo sempre le cose giuste ma poi, al di là di questa facciata, non resta quasi più nulla… perché FARE la cosa giusta richiede un impegno ed a volte dei sacrifici che nessuno ha voglia di fare.
      La storia della visita negata a tuo figlio mi ha rattristato. Se è brutto e scorretto promettere qualcosa che non verrà mantenuta a chiunque, farlo con chi avrebbe il diritto di avere maggior rispetto è davvero vergognoso. Ma sai che ti dico cara Betty? Comportarsi in quel modo non porta bene nella vita… perché alla fine si raccoglie sempre quello che si semina.
      Ti abbraccio.

      1. Le visite negate sono tante purtroppo… gli anni passano e lui non se ne fa una ragione… non riesce a comprenderne il motivo, anche spigandoglielo in modo appropriato… da parte mia cerco di proteggerlo da altre delusioni, ma il mio cuore piange…
        Grazie Mr. Loto 🙂

        1. Ciao Betty.
          So che quella che ti do è forse la risposta più triste che tu possa ricevere: “che ci puoi fare?”. Certa gente non si rende conto del mondo che la circonda, e tanto meno di cosa può provocare. Ed è altrettanto vero che non ci è dato capire perché si comportano così.
          Credo che hai fatto bene a chiudere i rapporti, anche se uno oggi, uno domani, rischi di restare isolata da tutti, mentre un punto d’appoggio qualche volta sarebbe utile (sono comunque d’accordo col detto… meglio soli che mal accompagnati).
          Perdonami un’osservazione un po’ cattivella: il “non farsene una ragione”… è di tuo figlio, o è più tuo? Anche a mia madre sono successi casi simili al tuo, ma, pensandoci oggi, mi vien da pensare che dava fastidio più a lei che a tutti gli altri. Ti ricordo che è tipico dell’autismo ripetere all’infinito le stesse cose, anche senza un motivo, mentre noi crediamo il contrario.
          Attenta inoltre a non diventare troppo protettiva: sei una persona saggia, che capisce le cose e la gente, ma il pericolo rimane. E poi, non pretendere si poter spiegare sempre tutto a tuo figlio: anche tu, credo, per quanto mamma di qualità, hai una base umana, con i suoi limiti.
          Ciao.

          1. Hai ragione Loris, è una risposta alquanto triste…
            no, non corro nessun rischio di restare sola, non mi fa paura la solitudine, perché la conosco da sempre.
            Ma che qualcuno vada ad influire negativamente sulla vita di mio figlio non posso permetterlo!
            Si parla tanto di autismo, ma al di fuori di chi lo vive in prima persona, nessuno sa realmente cosa comporta il conviverci.
            E non credo che tu abbia avuto l’occasione, altrimenti non saresti arrivato a pormi quella domanda…
            La vita di una madre è annullata in quanto la consacra al proprio figlio. Ma le parole, a voi che ascoltate o leggete, non potranno mai farvi percepire il nostro reale vivere.
            Forse pensate che loro siano dei bambinoni che restano lì immobili, buoni e calmi, o che non hanno pensieri o ancor più desideri… e soprattutto che non capiscano nulla! Da qui la tua affermazione “Ti ricordo che è tipico dell’autismo ripetere all’infinito le stesse cose, anche senza un motivo, mentre noi crediamo il contrario. Il motivo c’è Loris…
            E al contrario di quanto affermano gli specialisti, e di quanti lo pensano.. mio figlio RAGIONA! E lo fa anche molto meglio di un normale adulto, solo che per altre cose è come se avesse 3 anni.
            Ha una sensibilità che altri si sognano… tanto che io e mio marito abbiamo ipotizzato scioccamente che sappia leggere nella mente, in quanto percepisce i nostri stati d’animo in modo impressionante.
            A volte è dolcissimo, comprensivo, pacato…
            Ma poi c’è l’altro risvolto che ti annienta… le fissazioni, la testardaggine… la prepotenza e i comportamenti violenti…
            La tua vita viene stravolta… non puoi parlare come vorresti, non puoi cantare, non puoi piangere se ne hai voglia… non puoi guardare la tv…non puoi permetterti di stare male, di fare una passeggiata, di mangiare in santa pace, o di dormire quando ne hai voglia, e il telefono diventa tabù… guai a vedertelo in mano… praticamente la vita ti mette in prigione per sempre… Questo è avere l’autismo in casa!
            Ma dobbiamo vivere per questi nostri figli perché hanno bisogno di noi e loro sono la nostra vita, l’aria che respiriamo, perché senza di loro nulla ha più senso… potrebbe sembrare un paradosso, ma è così!
            E tu mi vieni a dire che “il non farsene una ragione” è una cosa mia?
            No Loris, non anelo più alle amicizie, a cosa pensa o non pensa la gente… vorrei solo che capissero ciò che provocano, e soprattutto vorrei che mio figlio potesse abbracciare esseri umani come tanto desidera, e non solo pupazzi di peluche…
            E non mi chiedere di non essere troppo protettiva con lui, o di non spiegargli le cose, sarebbe come privare della protezione un bimbo di tre anni e l’istruzione in età scolare. Quale madre lo farebbe?
            Passo la mia vita qui fra 4 mura, seduta su questa sedia… senza potermi allontanare…
            L’unico mio modo d’essere libera è questo web che mi dà modo di viaggiare, di istruirmi, di sfogarmi, di ascoltare musica (solo con le cuffie), e soprattutto di nutrire la mia anima che ha sempre fame…
            Tu hai scritto: “Certa gente non si rende conto del mondo che la circonda, e tanto meno di cosa può provocare”
            Io ti rispondo che invece se ne rende conto.. eccome! Ma non gliene importa nulla! Perché più che fargli notare i loro sbagli e dove vanno a colpire…
            Anche questa mia risposta forse è un po’ triste, che dici?
            Mi dispiace… ho ancora una volta inquinato quest’oasi di pace… chiedo scusa, non succederà più!
            Un caro saluto

          2. Non hai inquinato nulla Betty. È lecito e giusto esporre il proprio pensiero e la propria esperienza.
            Ti abbraccio.

  9. facile a dirsi… e se il tutto è sul libro delle faccine?
    se tutto inizia da una più o meno approfondita virtualità?
    come la mettiamo?
    solo andando a trovare una camera da prenotare si possono trovare commenti più o meno favorevoli su chi ha già approfittato dello stesso bene…ma con le persone…
    immagina se ognuno avesse una pagella pubblicata e da poter leggere…
    parole anche le mie per cui niente fare.

    1. Nei rapporti on line è molto più difficile valutare i fatti perché appunto, tutto è “virtuale”… ma si possono comunque intuire molte cose.
      I commenti sulle camere ed i ristoranti sono utili ma sempre oggettivi, esattamente come potrebbero essere delle eventuali pagelle sugli esseri umani. A me è capitato di frequentare persone delle quali mi avevano parlato malissimo senza che mai mi facessero uno sgarbo o una cattiveria.
      Ognuno di noi a volte si comporta in modo diverso a seconda di chi ha davanti… quindi dovremmo sempre basarci sulla nostra esperienza per valutare chi abbiamo davanti, mai basarsi su quello che dicono gli altri!
      Ciao Andrea, buon fine settimana.

  10. in buona sostanza sembrerebbe una formula semplicissima per un discernimento quasi titale dell’essere che ci passa accanto nella vita, ma nel mio essere sospettosasempre e sfuggentesempre penso che nel mio evitare di farmi comprendere a fondo stia la diffidenza nel non credere neppure ai fatti
    compplicato? Forse ma essenzialmente vero
    buon tutto MRL.

    1. Se posso permettermi di darti un consiglio, cerca di essere meno “sospettosa sempre e sfuggente sempre”… perché così ti perdi il meglio della vita e dei rapporti umani! Lasciati andare! Essere feriti o delusi di tanto in tanto è infinitamente meglio che vivere con il sospetto o la convinzione che nessuno meriti la nostra totale fiducia.
      Buon fine settimana, a presto! 😉

    2. Ciao Ventiqueras.
      Di complicato… c’è solo il tuo modo di descriverti.
      Forse ti senti più al sicuro vivendo una vita “da osservatore”, ma dalle tue (poche) parole non mi sembra ti manchino le capacità per “partecipare” alla vita. Forse un piccolo sforzo… Vivere al buio per paura di scottarsi col sole… scusami, ma non lo trovo saggio. Semmai, e non dirmi che non lo sai fare, cerca di scoprire il meglio di te, ed usalo tutti i giorni. E’ un passetto dopo l’altro che si conquista un po’ di fiducia nel mondo. Senza fretta.
      Ciao.

  11. “Prima di parlare conta fino a…” Intanto le parole sono già volate nell’aria e i fatti? Com’è difficile essere coerenti! Il cuore è zeppo di buone intenzioni: domani mattina come mi alzo faccio questo e quest’altro….poi? Quasi tutti gli appuntamenti importanti sono serali. Alla sera per Lucia i propositi non valgono più: sono stanca. Le preghiere, un libro e il lettone!
    Mi piacerebbe parlare con Betty . E vorrei che le parole fossero carezze.
    Il dentista da cui sono in cura, mi disse un giorno, “Lei è una persona di cui ci si ricorda. Lascia il segno!” Ho riso perchè sapevo che era un’apprezzamento. Oggi mi presenterei al Signore come sempre: in sorriso e le mani vuote: deciderà poi Lui di cosa riempirle. “Ho peccato, ma ho tanto amato” e amo ancora. Grazie Mr. Loto caro amico, sto aspettando Giacomo che torna da scuola per pranzo e poi bisogna riportarlo; Elena che ha mandato un messaggio che non si sente bene e Ada che lascia il lavoro preoccupata per Elena. Il sugo è pronto anche l’arrosto. L’acqua per la pastsciutta starà per bollire. E’ ora di ricominciare ad essere nonna e lasciare la tecnologia. Buon pomeriggio arrivederci.

    1. …ed ecco nel tuo essere nonna le parole che diventano fatti! 🙂
      Ti abbraccio con tanto affetto Lucia!

      P.S. Vai nel bel sito di Betty per contattarla, di certo le farà piacere e troverai anche tante idee divertenti per i tuoi nipotini!

    2. Cara Lucia, le tue parole sono sempre carezze, ogni volta che ti leggo, perchè hai il cuore talmente colmo d’amore che non si può fare a meno di sentirlo vibrare.
      Grazie, ti abbraccio!

  12. Betty 23/05 12:05
    Ti dico 2 cose:
    – dalla tua risposta mi sembra di essere riuscito a scatenare le tue ire, cosa che da una parte mi dispiace, ma contemporaneamente spero che sfogarti ti abbia fatto bene; 🙂
    – so benissimo di cosa parli… e non ti fornisco spiegazioni. Non voglio insegnare nulla a nessuno, ma ti dico soltanto che spesso il mondo è quello che ci costruiamo attorno, giorno dopo giorno. E solo il senno del poi… Se poi pensi che la gente si renda conto di… proprio no, o solo a parole: come dici tu, solo chi ha provato sulla propria pelle può sapere.
    Ciao.

  13. “Osservate come una persona reagisce davanti ad una vostra provocazione, contrariatela a parole, toccate i suoi punti deboli.

    Se questa reagisce con aggressività, superbia, vittimismo, e quant’altro ci sia nel suo cuore, renderà queste realtà subito palesi. In pochi minuti di discussione, magari conclusi con una stretta di mano ed un sorriso, scoprirete quello che probabilmente non avreste mai visto in centinaia di amichevoli conversazioni.”

    Assomiglia troppo ad un consiglio che mi dette fa un grande amico. Tenteró di praticarlo. Grazie.

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