Spiritualità

Il Dolore Dell’Anima

Le Nostre Scelte ci Condizionano

Il dolore dell’anima è un tipo di sofferenza che soltanto di rado si riconosce immediatamente, specie se la proviamo in prima persona. Quando avvertiamo questo strano malessere ci sembra quasi sempre inspiegabile ed immotivato quindi, per istinto, cerchiamo delle soluzioni ovunque.

Il Dolore dell'anima è una questione di scelte

Visto che il dolore dell’anima ci porta a soffrire di qualcosa che è davvero difficile da spiegare agli altri, tendiamo a parlarne poco con chi abbiamo intorno ma cerchiamo delle risposte nei libri, dai medici o drammaticamente dai maghi, magari convincendoci che ci hanno fatto chissà quale maleficio. Il fatto è che il dolore dell’anima possiamo curarlo soltanto noi.

Presi come siamo a vivere correndo di qua e di là, spesso dimentichiamo che certi nostri comportamenti ci creano delle ferite interiori. Queste non si vedono come quelle fisiche ma si sentono benissimo. Il dolore dell’anima infatti, si fa sentire proprio quando interpretiamo la vita nel modo sbagliato per noi.

La cosa strana è che quando sentiamo questa sofferenza interiore non riusciamo o non vogliamo mai collegarla alle nostre scelte. Preferiamo attribuirla sempre a qualcosa che è al di fuori di noi.

Dolore dell’Anima e Giudizi Esterni

La cosa ancor più triste è che se qualcuno riconosce la nostra sofferenza ed ha la faccia tosta di dirci che il disagio che proviamo è causato dal nostro stile di vita, ci provoca rabbia ed ostilità. E lo sai perché? Perché ci dice quello che non vogliamo sentire ma che, in fondo in fondo, sappiamo essere la verità.

Ma nessuno ha il diritto di giudicarci! Lede la nostra libertà! Come si permettono di dire che il dolore dell’anima che proviamo, dipende dal fatto che siamo troppo materialisti o che viviamo senza regole morali. Oppure che è perché siamo egocentrici e concentrati solo su noi stessi? Ci sembra scontato che la nostra sofferenza sia colpa dei nostri genitori o del partner, o del lavoro o dei soldi che scarseggiano. Ma non è mai così.

Non teniamo conto del fatto che come il corpo, anche il nostro spirito va nutrito e mantenuto in salute, perché ci piace pensare che tutto funzioni secondo la nostra logica e secondo quello che a noi sembra giusto.

Il dolore dell’anima è il campanello d’allarme che qualcosa nella nostra vita non è in equilibrio. Cerchiamo di usare questa sofferenza per provare ad ascoltarci di più ed apprendere qualcosa di nuovo su noi stessi.

Lettura consigliata: L’anima di Aristotele

L'anima. Testo greco a fronte

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16 Commenti

  1. Preferisco parlare/scrivere di psiche, quella “res cogitans” che deriva da componenti chimiche e da funzione encefalica del nostro corpo e della nostra mente.
    Apprezzo che, una volta tanto, hai trascurato la religione.
    Il dolore (malessere psichico) che Tu richiami può essere provocato da fattori endogeni, ma anche esogeni; i primi vanno affrontati con la massima razionalità possibile, alla luce di ciò che la Natura ci offre, comanda, i secondi vanno modificati, sempre con razionalità e talvolta un pizzico di follìa creativa.
    Vivi bene, “pulito”, e sarai in pace con te stesso!

    Ciao

    1. Esatto. Spesso non ci rendiamo conto di quanto il nostro modo di agire e di pensare, che dipende esclusivamente da noi, influisca sul nostro stato d’animo.
      Ciao Luigi, buon fine settimana.

  2. secoli fa il buddhismo predicava che la realtà, così come la percepiamo non esiste, oggi la fisica quantistica sta dimostrando la veridicità di quelle teorie.E quindi possiamo dire la stessa cosa del dolore dell’anima?

    Incominciai anche a capire che i dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci.
    (Hermann Hesse)

    abbiamo migliaia di migliaia di modi per percepire o per parlare della stessa cosa per poi scoprire che nessuno di loro ha un senso?

    1. Io credo invece che ognuno di quei migliaia di modi sia in qualche modo “reale” ed abbia un senso. Per questo sarebbe bello se tutti noi unissimo le nostre percezioni per avere una visione più ampia e completa della realtà… che certamente non è come la percepiamo come singoli individui, ma può essere intuita nella sua interezza se unendo le forze cerchiamo di capire i punti di vista degli altri, specie quando sono molto diversi dai nostri.
      Il dolore invece è qualcosa con cui abbiamo a che fare nel solitario del nostro cuore. Per questo è necessario darsi da fare in prima persona, cercando di usare la sincerità per fare ordine dentro noi stessi…
      Ti auguro uno splendido fine settimana!

  3. Mi piace molto quello che hai scritto, il dolore dell’anima si risolve nutrendo lo spirito ed ognuno di noi, puo farlo in mille modi diversi. Il vero problema sta nel riconoscere questo tipo di disagio che viene da dentro e non confonderlo con insoddisfazioni causate da altri.
    buon fine settimana

    1. Si, la parte più difficile è proprio il riconoscimento. Purtroppo non siamo abituati ad ascoltarci e molto spesso non riusciamo ad identificare la vera natura del nostro malessere…
      Ciao, ti auguro un lieto fine settimana.

  4. Ho letto spesse volte che il dolore dell’anima perdura per moltissimo tempo…
    Io credo che questo dolore venga alimentato solo da noi stessi… dal nostro modo di pensare… è quello che fa la differenza!
    Non soffermiamoci sul materialismo, sul comportamento degli altri verso di noi… perché alla fine saremo così sommersi e pesanti da cadere in un baratro difficile da risalire.
    Hai scritto tante cose vere.
    Un abbraccio e felice fine settimana Mr. Loto 🙂

    1. Sono d’accordo con la tua linea di pensiero. Soltanto noi possiamo decidere i nostri pensieri e, di conseguenza, i nostri stati d’animo.
      Grazie Betty, i tuoi commenti sono sempre preziosi.
      Buon fine settimana anche a te.

  5. Dolore dell’anima…
    Caro mr. Loto: Il Signore è stato grande con me!
    Una mia grande amica, una domenica mattina fuori da Messa mi chiedeva come stava mio figlio a cui era appena morto il suo primo bimbo. “Certo che la tua maternità è stata messa a dura prova!” Ecco il dolore dell’anima: quei dolori che ti mettono là vicino alla croce. Questasera, adesso, che ormai da tempo cerco che le ore volino in fretta perchè non riesco a prendere sonno e mille pensieri tristi mi prendono la mano e invece io sto cercando quella di Maria che mi scaldi il cuore….ecco che con Gesù ripeto “La mia anima è triste….”
    Non voglio rattristare anche te, perciò buonissima domenica dell’ascensione e …arrivederci!

    1. Cura la tua anima Lucia. Ha subito molte ferite quindi ha bisogno di molte attenzioni. La preghiera aiuta, così come la lettura di buoni testi. E soprattutto cerca la cura per la tua tristezza nella consapevolezza che sulla tua barca in mezzo alla tempesta non sei mai sola, anche se a volte ti sembrerà di esserlo.
      Ti abbraccio e ti auguro anche io una lieta domenica dell’ascensione.

  6. M.Loto ciao, io credo che l’ambiente in cui si nasce e cresce sia basilare per l’anima e poi ognuno di noi ha dentro di se una ghiandola che ne ho già parlato e non ricordo il nome ma è una cellula chiamata, cellula della gioia, c’è chi non ce l’ha…….L’anima se non è gioiosa non riesce a comprendere il dolore, l’anima se non ha l’equilibrio per affrontare le situazioni, si perde…………..questo è il mio semplice pensiero………Buona serata a te con stima e affetto sempre…….

    1. Pensiero interessante.
      Però io non riesco proprio a pensare che la gioia possa essere semplicemente una questione di chimica e ghiandole.
      La gioia è qualcosa che possiamo, dobbiamo costruire dentro di noi, giorno dopo giorno. Tutti abbiamo la possibilità di scegliere la gioia… ma dobbiamo iniziare dalle nostre scelte quotidiane.
      Non possiamo essere egoisti, superficiali e materialisti e poi sperare di non sentirci vuoti e tristi dentro di noi. Perché possiamo mentire a tutto il mondo ma quando chiudiamo la porta restiamo soli con noi stessi e con il vero risultato delle nostre scelte.
      Un abbraccio e l’augurio di una buona serata.

      P.S. Stai un po’ meglio?

      1. M.Loto ciao, siiiiiiiiiiii stò decisamente meglio ti ringrazio!!! Certo non può dipendere esclusivamente da ghiandole la nostra gioia, io sono per natura una persona gioiosa, frizzante così mi chiamavano i miei amici d’infanzia……..Sai cosa vedo tante persone esaurite, stressate che non hanno il tempo, non vogliono trovarlo per stare in pace e riprendersi la gioia di vivere. La vita non è una corsa ad ostacoli, la vita è fatta di scelte e se gli ostacoli ce gli mettiamo noi……Ci vuole tanta forza di volontà e voglia di farcela, come mai tanti malati terminali o malati che danno loro la forza e il sorriso ai suoi cari. E di gente gioiosa o sorridente io ne vedo ben poca purtroppo. La vita non è un calvario, lo rendiamo noi tale, buona serata con affetto e stima sempre……..

        1. Il tuo commento è pieno di saggezza cara Lulu, specialmente nell’ultima frase… proprio perché le persone gioiose stanno diventando meno c’è bisogno di tanta buona volontà per trovare prima la nostra gioia e poi quella degli altri.
          Buona serata anche a te, ricambiando sia l’affetto che la stima.

  7. Sarebbe bello se dipendesse tutto da noi, ma siamo connessi gli uni agli altri, e le azioni degli altri determinano anche le nostre. Dire che dipende tutto da noi, crea un senso di colpa immotivato. L unico immenso dolore che l anima prova è il senso della solitudine, come l unica immensa gioia è quella determintata dall amore. Le vicissitudini umane ci possono rendere migliori, è una anima nobile impara che tutto serve per risplendere. La psiche ha cicatrici che fanno male, l anima a mio avviso nessuna, vive su un altro piano e si nutre di energia positiva, nella convinzione che questo sia un mondo meraviglioso, sempre e in qualunque occasione, cosa che nel nostro pensiero avvolto dalla materia ciò diventa molto difficile comprendere. un saluto di stima Luxxil

  8. <>
    Questo è l’incipit del mio libro “La scelta inconsapevole” appena pubblicato.
    L’ho scritto per lanciare un messaggio forte a chiunque si senta morto dentro e voglia rinascere.
    Perchè la verità è che da questo male terribile, oggi più che mai tristemente diffuso, si può guarire.
    E a mio parere si deve, per se stessi e per gli altri, a partire dai nostri figli, a cui dobbiamo insegnare a vivere, che a morire ci pensa già il mondo in cui vengono catapultati.
    Il problema è che questo tipo di dolore nasce dall’essere inconsapevoli quindi non lo si può oggettivamente riconoscere, fino a quando non si decide di attraversarlo fino in fondo per comprenderlo e trasformarlo in un’esplosione di forza ed energia mai vista nè sentita prima.
    E anche questo può comprenderlo solo chi ci è passato.
    Buona fortuna alle anime che scelgono di vivere.

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