Individualismo ed Altruismo
Mi sono sempre chiesto se individualismo ed altruismo sono necessariamente in contrasto tra loro.
Ho soffermato spesso l’attenzione sull’importanza di conoscere se stessi, di sapersi osservare, di avere una profonda consapevolezza di se. Reputo però tutto questo lavoro assolutamente inutile se non lo si svolge per un fine comune.
Ma è possibile integrare i due concetti di individualismo ed altruismo, e magari farlo in modo equilibrato nella propria vita?
Direi che individualismo ed altruismo fanno parte di ognuno di noi, anche se in misure diverse.
Quando prevale l’individualismo, un soggetto non sente un problema che riguarda la sua comunità. La cosa cambia se il problema riguarda lui.
Quando al contrario prevale l’altruismo, spesso il soggetto si dimentica delle sue stesse necessità per correre in aiuto del prossimo.
Secondo me ogni essere umano deve pensare al proprio benessere ed alla propria sopravvivenza, quindi l’individualismo è puro istinto. Allo stesso tempo però, la vita umana è una continua interazione tra esseri viventi. L’altruismo quindi non è soltanto un valore morale ma anche un modo per aiutarsi a vicenda, diventando più forti.
Una splendida metafora tratta dalla saggezza Sufi, spiega in modo semplice come individualismo ed altruismo possano convivere.
Individualismo ed Altruismo: L’Albero
Immaginiamo che ognuno di noi sia un albero. Cresciamo da soli, sviluppiamo la nostra corteccia da soli e possiamo anche essere solidi e grandi come querce ma la nostra vera forza risiede nell’interezza del bosco che ci tutela. Se ci sono molti altri alberi intorno a noi infatti, resisteremo meglio alle tempeste. In questo modo renderemo il terreno più fertile per tutti e l’aria sarà umida e benefica per ogni singolo albero.
Nello stesso tempo però, nessuna pianta può aiutare un’altra pianta a sviluppare delle radici saldamente ancorate a terra. Quello è un compito che ogni albero deve portare a termine e sviluppare da solo. La forza del bosco intero dipende infatti dalla solidità di ogni singola radice.
Ed è proprio questo che gli esseri umani dovrebbero essere in grado di fare. Dosare con saggezza individualismo ed altruismo. Sviluppando noi stessi nel migliore dei modi, per far si che l’intera umanità tragga forza dal proprio essere.
Se non sviluppiamo da soli le nostre qualità, le persone che abbiamo intorno non potranno far nulla per tutelarci ed aiutarci a crescere, nemmeno se lo volessero. Allo stesso tempo, proteggendo gli altri dalla tempesta quando le nostre radici non sono ben salde, non faremo altro che appassire, creando una perdita anche per tutti gli altri.
Tenete a mente la saggezza di questa metafora sull’ individualismo e l’altruismo. Nella vita vi tornerà più utile di quanto crediate.
Individualismo ed Altruismo
Lettura consigliata: L’uomo di sabbia di Catherine Ternynck
C’è una conversione in atto; dal cristianesimo verso l’islamismo?
Ciao
luigi
No Luigi, nessuna conversione per il momento… ma ha davvero così tanta importanza?
Quando posso trarre un buon insegnamento cerco sempre di approfittarne, che venga dalla religione che seguo, da altre, da un ateo o da un agnostico mi interessa ben poco. Dalla cultura Indù ho imparato che tutti hanno un pezzetto di verità e nessuno la possiede tutta intera.
Ciao, a presto.
Vai a dirlo al Santo (!”) Padre (?) che invece professa la infallibilità della Chiesa; quanta arroganza e supponenza oltre che menzogna.
C’è un particolare però, l’ateo attende – semmai possibile – dimostrazione del Vero, l’agnostico diciamo che se ne frega, ma attende sempre prova dell’esistenza della Verità professata dalla Chiesa e/o dalle restanti religioni.
Ti sembra differenza da poco?
A me no!”
Ciao
Ribadisco che a me non sembra tanto importante, tutti possiedono un pezzetto di verità e nessuno la possiede tutta intera. 😉
Ciao.
Ribadisco, colui il quale non asserisce esistere un Dio (?) non deve dimostrare alcuna Verità; l’onere della prova insiste sull’attore che è colui il quale ne afferma l’esistenza.
Nello specifico non ci sono pezzi di Verità da spartire!
Ciao
P.S.:
Ci mancherebbe dover essere l’ateo obbligato a dimostrare ciò che non c’è – Dio (?) il che in Matematica e con la Scienza è operazione da ex legge 180. L’agnostico non ha interesse a questa diatriba; se ne tiene fuori e non accetta, comunque, il dogma della Chiesa.
Noi tutti siamo individui singolare, nel senso ognuno di noi e per dire un unicato, ai quei tempi del mio padre questi termine non si usava ..
Caro Amico ♥, mio padre mi disse una volta se tu trasmetti quello che senti dentro, che ti fa vedere come sei in realtà, allora il tuo prossimo di riconosce come persona buona e cattiva.. credo ogni individui ha il suo carattere e si poi dire individualismo ed altruismo sono legati ( ovviamente nel senso di un buon carattere ) almeno questo e il mio pensiero..
buona giornata ti abbraccio Rebecca ♥
Direi che hai ragione, e ricordiamoci anche che un cattivo carattere non è una buona scusa per pensare solo a se stessi, perché con un po’ di buona volontà può sempre essere migliorato…
Buona giornata anche a te!
..anni fa avevo in torno ai 26 anni, incontrai un uomo molto affascinante, molto educato era molto più grande di me.. cosi me lo sono da ragazzina sognata l’uomo perfetto..
… mi faceva stare bene era anche un vero gentleman, una mia amica mi disse che lui e un ex-detenuto un criminale anzi un assassino era ben 19 anni in prigione per aver ucciso un’altro uomo..
..sono rimasta al primo impatto shoccata, ma poi pensando ho capito ognuno di noi poi cambiare se lo vuole da vero.. Siamo rimasti soltanto amici forse per il fatto che lui aveva 35 anni di più di me..
ma in lui vedevo la persona giusta un essere vero un altruista una persona da amare.. lui e morto 3 anni dopo del nostro primo incontro, ma lui fa sempre parte della mia vita ..
…e ancora oggi dico cosi dovrebbe essere una persona giusta..
Sai Alce Nero disse una volta “Non è come nasci, ma come muori, che rivela a quale popolo appartieni” … si potrei anche dire non quello che hai fatto nel passato conta, conta solo quello fai adesso..
buona serata 😉
È bello che tu abbia raccontato questa cosa. Non sono in molti a comprendere che chi ha sbagliato, anche in modo grave, può imparare dai propri errori e diventare una persona migliore.
Quindi sono proprio d’accordo con te… e con Alce Nero! 😉
Un abbraccio.
Buona domenica 😉
… sai nessuno di noi e perfetto, lungo della nostra vita possiamo sempre migliorare.. e come una evoluzione della propria coscienza …
ti abbraccio ♥
L’indipendenza e l’autonomia sono cose buone, ma se non vengono poi utilizzate nel bene comune restano beni fini a se stessi, e questo non ha alcun senso se non quello di alimentare il proprio benessere mettendosi sul piedistallo del proprio pensiero.
La realizzazione di sé deve dare i suoi frutti, forgiarsi per poter essere disponibili a donare i frutti del proprio albero a saziare chi ha fame o resta indietro.
Percorsi che si intrecciano dando modo di svilupparne altri, questa è la vera crescita e la vera ricchezza!
Sono sempre presa dai tuoi interessanti post Mr. Loto che sempre mi dimentico di chiederti come stai… 🙂
Ci doni sempre tanta saggezza, grazie!
Ti abbraccio con stima e affetto! Buona giornata amico saggio!
Proprio così, per ricollegarci al post precedente, la nostra forza deve essere anche al servizio degli altri.
Ti ringrazio molto per il tuo apprezzamento e per la tua preziosa partecipazione agli spunti di riflessione che propongo qui, io sto bene e ricambio con affetto il tuo abbraccio!
A presto.
Credo che la cosa migliore sia un connubio di entrambe le cose in giusta misura, buona serata 🙂
Proprio così… eppure siamo sempre molto bravi a complicarci la vita! 🙂
Ciao, buona serata anche a te.
Sono immersa in una tristezza che so spiegare a me stessa perchè ne conosco il motivo e che, nonostante le preghiere non riesco a cancellare. Anzi per rattristarmi maggiormente vado cercando le musiche che aumentano questo mio stato d’animo. “Tutti possediamo un pezzetto di verità e nessuno la possiede tutta intera”!!! Lo scriverò dove io possa leggerlo spesso. Tu Mr. Loto come stai? Ti sto un po’ trascurando….ma anche tu….vero?Buona serata con tanto affetto in un caldo abbraccio.
Hai ragione Lucia, è da diverso tempo che non passo a trovarti nel tuo blog. Purtroppo è un periodo in cui il tempo a mia disposizione non è molto… ma cercherò di recuperare al più presto. Abbi pazienza! 🙂
Mi spiace che tu abbia un motivo per essere triste… ma non ne hai nessuno per lasciarti trascinare nel buio. Forza questa tua attitudine e cerca di ascoltare musiche vivaci, leggere argomenti allegri e magari guardare cose che ti facciano sorridere. Richiamando il post precedente, bisogna essere forti, soprattutto quando si è tristi!
Io sto bene e ricambio il tuo abbraccio con affetto.
Lucia.
Vivi un po’ alla giornata, senza rimuginare sulle tristezze del passato, né sui problemi dei giorni nostri.
Pensa a star su col morale. E’ UN ORDINE! 🙂
Ciao.
Il mio parere?
Siamo altruisti o individualisti a seconda del caso. L’istinto cambia a seconda della situazione.
L’uomo può essere altruista quando c’è da fare qualcosa, e non esserlo quando c’è da metter mano il portafoglio (o anche l’esatto contrario). Può essere altruista quando ha a che fare con i familiari (o parenti), ed individualista con gli altri (ma anche l’opposto). Può essere pronto a dare una mano ad uno sconosciuto, ed astenersi con chi conosce (o proprio il contrario).
Può essere prontissimo ad agire per dare sostegno morale/spirituale/psicologico, ma rifiutarsi di muovere un dito (fisicamente parlando), oppure gettarsi sul fuoco per dare una mano, ma non aprire bocca per una sola parola di conforto.
Per trovare le cause, forse dovremmo scavare nel profondo dell’animo di ogni individuo, ma non è detto che troveremmo risposte piacevoli, anzi dovremmo mettere in cantiere molte delusioni.
Secondo me, in buona parte, è l’opportunismo a farla da padrone. Da sommare alle esperienze passate, all’educazione ricevuta, al momento che sta vivendo, l’emotività personale, e a chissà quanti altri motivi. Non escludendo l’interesse personale.
Magari fossimo semplici!
Ciao.
Senza alcun dubbio ognuno di noi ha delle predisposizioni verso l’individualismo o l’altruismo, dovute al carattere, alla coscienza, all’educazione, alle esperienze di vita etc.
Però concordo sul fatto che spesso si fa tanto, troppo in una direzione e nulla in un’altra, senza neppure essere ben consapevoli del perché.
Leggendo il tuo commento ho pensato che effettivamente è capitato anche a me di trovarmi inspiegabilmente raggelato davanti a certe necessità altrui ed al contrario molto disponibile davanti ad altre.
Ti ringrazio per avermi dato questo spunto per riflettere sul perché questo accada.
Hai ragione, ogni essere umano ha dei lati misteriosi e forse per questo così affascinanti….
Buon fine settimana!
Trovo questo post di un’ingenuità disarmante. Forse perché invidio la gente inconsapevole e ancora capace di illudersi. E’ più stupida, senz’altro, ma ha più possibilità di essere felice di chi è intelligente e consapevole. L’altruismo, invece, è una stronzata inventata di sana pianta dai cattolici. Fare un’azione che va a tutela di qualcuno o qualcosa è sempre gratificante per chi la pratica, in primis. Quando ci si “raggela” è perché ci si sacrifica di fronte all’esigenze altrui, ma perchè si è stati manipolati.
Conosco molte persone altruiste che non sono cattoliche. E nemmeno credenti.
Comunque accetto il tuo punto di vista, perché sono stupido ed inconsapevole… ma felice. 🙂
Buona domenica.
Certo che conosce persone altruiste, le conosco anch’io. Si gratificano così, facilitando la vita agli altri.
P.S. Le auguro di essere stupido a lungo. Sa, sono altruista.
Ciao Silver Silvan.
Permettimi il distinguo: le religioni hanno spesso strumentalizzato l”altruismo, facendone una virtù, ma non l”hanno inventato.
Ciao.
Buona Domenica Mr. Loto, non intendevo partecipare al dibattito, ma Silver Silvan ha sollevato una questine su cui vale la pena spendere due parole. Intanto ammiro la spietata schiettezza, è probabile che ci si senta gratificati a facilitare la vita altrui, ma guarda la faccenda anche da un’altro punto di vista e precisamente dal risultato finale. Sta di fatto che qualcuno, in un determinato momento in cui le sue forze non erano eccellenti, è stato beneficiato.
Rosanna
Ciao Rosanna, aiutare gli altri può essere un modo per gratificare se stessi ma considerando che ci sono persone che si sentono gratificate compiendo azioni disoneste o approfittando dei più deboli, sentirsi soddisfatti di se per aver aiutato qualcuno non mi sembra il peggiore dei mali.
Buona serata.
Ciao Rosanna.
Al tuo commento aggiungo anche il pericolo di ricevere in cambio una delusione (ad esempio un “fatti i fatti tuoi”), molto più frequente di quanto non si pensi, e poi possiamo parlare di (egoistico) appagamento.
Ciao.
Proprio così, avvoltoi li chiamo io! Approvo lo scambio d’opinione!
Ciao Mr Loto, sempre interessanti i tuoi post.
Ti lascio un saluto e una buona settimana!
Ciao Magda
Grazie Magda, buona settimana anche a te! 😉
se non confondiamo l’individualismo con l’egoismo, diciamo che, secondo me i due soggettida te presentati possono benissimo convivere, come sempre sta al discernimento di ciascuno trovarne la misura
🙂