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Le Sei Età dell’Uomo

Una Realtà Sotto gli Occhi di Tutti

La nostra vita sulla terra si svolge in sei fasi. Le sei età dell’uomo sono una realtà sotto gli occhi di tutti, una realtà a cui appartiene tutto il genere umano. Non è mai nato nessuno che non attraversi queste fasi e che non debba un giorno morire.

Le sei età dell'uomo, una realtà a cui tutti sottostiamo

Se ci fermiamo a riflettere, vedremo in modo evidente le sei età dell’uomo.

La prima età è costituita dall’infanzia. È questo un periodo completamente dedito al nutrimento del corpo, un periodo di cui non restano ricordi.

La seconda età è costituita dalla fanciullezza che a differenza dell’infanzia, ci lascia qualche ricordo, ricordi più simili a fotografie che a filmati.

Nella terza fase si passa all’adolescenza durante la quale l’uomo è già in grado di mettere al mondo dei figli. È forse questo il periodo in cui, avendo già una certa coscienza di noi stessi, siamo più spensierati. Viviamo pienamente ogni attimo della giornata traendo una pura soddisfazione da quello che facciamo e che ci procura piacere.

La quarta età, la gioventù, è la più travagliata. Cominciare a muoversi in maniera autonoma all’interno della società frequentando scuole, guidando automobili e svolgendo un lavoro, ci impone di osservare delle regole. A voler vedere, anche la proibizione dei vizi assume un altro aspetto durante questa età.

È in questa età che commettiamo i maggiori errori.  Spinti dall’impeto del desiderio e della curiosità, è un’età in cui non siamo ancora a conoscenza delle conseguenze a cui ci metteranno di fronte certe nostre azioni sconsiderate.

Dopo questo periodo turbolento approdiamo all‘età della maturità, durante la quale, finalmente, troviamo un po’ di pace grazie anche all’esperienza maturata negli anni precedenti.

Le Sei Età dell’Uomo: L’ultima Fase

Dopo tutto questo sopraggiunge l‘età più critica che piega il nostro fisico. Un’età, salvo rare eccezioni, soggetta a svariate malattie e che ci conduce fino alla morte. La vecchiaia. Tra le età dell’uomo solo la vecchiaia non attende la fase successiva, può solo prolungarsi in se stessa.

Queste sono le sei età dell’uomo terreno. L’uomo che festeggia gli anni che passano con i compleanni e che vede nella morte la fine di tutto.

Ma esiste un altro tipo di essere umano, contrapposto a questo, che durante le sei età dell’uomo, senza nessun motivo evidente, ha la fortuna di trovare la consapevolezza e di rinascere, già in questa vita. Egli non festeggia gli anni che passano con i compleanni, ma si rallegra in cuor suo dei progressi spirituali.

Per questo uomo nuovo la morte non rappresenta la fine di tutto, ma l’inizio.

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22 Commenti

  1. .. inizio con il pensiero la morte non è una fine ma un inizio.. ciao carissimo Amico..

    ho esattamente 3 ricordi della mia prima età (ricordi quando avevo 3-5 anni) .. la mia seconda età era il più bello tempo della mia vita, conoscendo l’uomo più saggio e comprensibile della mia vita..
    … nonostante che dovevo vivere la mia adolescenza senza di lui, avevo l’opportunità di rivederlo quando avevo 18 anni..
    … la mia vita da quella età fino a 30 anni era pieno di emozioni, errori e consigli di comprensione da parte del mio padre.. era lui che mi ha aperto la mente per una strada che oggi lo chiamo il mio sentiero della pace..
    .. nei ultimi 10 anni ho trovato la mia pace nel interiore (naturalmente ci sono gli alti e bassi) ma questi alti e bassi servano per crescere spiritualmente ..
    … ho momenti in cui mi e tutto cosi chiaro e poi sono momenti con 1000 domande, .. proprio in questi giorni mi sono domandato perché voleva cosi tanto tempo per rinascere..
    .. mio padre era rinato da tanti anni… nonostante che lui ormai morto da 23 anni, ma la sua saggezza e come una guida per me..
    .. lui mi ha lasciato per ogni occasione una risposta…
    una volta lo chiedevo lui perché dobbiamo morire .. e lui disse: “Chi dice che noi moriamo”?? … infatti lui vive …

    … buona serata e grazie per questo post … Bussi 😉

    1. Si, da quello che mi racconti di lui penso anche io che tuo padre fosse quello che mi piace chiamare “uomo nuovo”, cioè un uomo spirituale che è ben consapevole che il proprio essere non è costituito di materia. E quando si raggiunge questa consapevolezza si vive su questa terra in modo molto diverso. Se, come diceva tua padre, sai che non morirai nonostante la morte del corpo, cosa mai può spaventarti in questa vita?
      Ciao Rebecca, ti abbraccio.

  2. Mi domando spesso cosa mi potrei spaventare in questa vita.. sinceramente non mi spaventa quello che succede nel mondo.. ma mi rende molto triste.. forse per questo a volte nutro il desiderio di tornare a casa.. 😉

      1. Tutti uguali sai che monotonia!
        Però, però senza religioni ostentate ai quattro venti, l’una contro l’altra armata, ognuna con il suo o i suoi profeti ai quali rivolgere le proprie aspettative/ illusioni per il durante ed anche il “dopo”, ci sarebbero meno stragi.
        Questo è indiscutibile!

        Ciao e buona domenica Mr Loto.

  3. M.Loto ciao, stupendo ed interessante post, ho attraversato le fasi descritte da te, ora sono nell’età della vecchiaia e credo fermamente che la morte sia semplicemente l’inizio di un’altro cambiamento, magari sotto forme diverse ma l’anima, l’energia non muore, non avrebbe senso “vivere” e poi “morire”…..?! Fine a se stesso no, conquistare la consapevolezza ed evolversi spiritualmente questo secondo il mio punto di vista è il nostro cammino per arrivare a “casa”…….?! Buona serata e fine settimana con affetto e stima sempre……..

  4. …ma no Lulú, ad occhio e croce tu sei nella fase della maturità! 🙂
    Mi piace molto la tua riflessione e la penso come te. Anche secondo me infatti, la nostra “energia” non muore, cambia semplicemente forma. Buon fine settimana, con stima e affetto…

  5. Ed io che credevo che ci fossero solo 3 età dell’uomo. La prima, quando vuole imparare tutto. La seconda, quando sa tutto (o almeno crede). E la terza, nella quale ribadisce e non sa più niente di nulla.
    Vuoi vedere che mi sono sbagliato? ???
    Ciao.

    1. Probabilmente non ti sei sbagliato… hai semplicemente fatto il riassunto! 😉

      Ciao, a presto.

      P.S. Complimenti per i progressi fatti con le faccine!

    2. Ohps. Me ne accorgo solo ora.
      Ancora una volta il tablet mi ha fregato: “ribadisce” ha preso il posto di “rimbambisce”.
      Tante scuse e… ciao a tutti.

  6. inutile cercare qualcosa in un futuro che non ci sarà. serve solo a mitigare la paura della fine.
    è scontato dire che è la sesta età la mia.
    dada

    1. Questo è il tuo pensiero e lo rispetto. Ma come tu credi che dopo non ci sia nulla, io sono più propenso a pensare il contrario. Dato che nessuno può avere delle certezze in merito, bisogna pur lasciare aperta una porta alla possibilità contraria alle nostre convinzioni, ti pare?
      Buon fine settimana.

      1. Mi piacerebbe sentirmi certa che tu comprenda bene quello che alcune volte vorrei ti giungesse ,senza fraintendimenti di cui magari mi assumo una certa responsabilitá nel non riuscire a spiegarli in un modo migliore.Questo post mi aiuta tantissimo,poiche’ c’è una grande correlazione con quello che intendevo dire sui”pensieri che fanno male”.Ecco andando per “gradi ” ,esperienza,età,vissuto ..penso tu abbia compreso bene il perché di certi pensieri da evitare che fanno male soprattutto allo spirito!

        — Ma esiste un altro tipo di essere umano, contrapposto a questo, che durante le sei età dell’uomo, senza nessun motivo evidente, ha la fortuna di trovare la consapevolezza e di rinascere, già in questa vita. Egli non festeggia gli anni che passano con i compleanni, ma si rallegra in cuor suo dei progressi spirituali.

        1. Certo, direi che è normale acquisire delle informazioni e dei progressi spirituali attraverso lo scorrere delle esperienze su questa terra… penso che l’esistenza terrena serva proprio a questo.
          A presto.

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