Seguire la Massa
Quanto è importante per una persona seguire la massa ed essere riconosciuta parte di un gruppo?
In realtà i modelli di successo, coloro che decretano la moda del momento, sono dei pessimi esempi di vita. Nonostante questo però, sono fonte di ispirazione per innumerevoli individui che non riescono a trovare un’identità propria.
Di solito si tende a seguire la massa omologando il proprio comportamento alla moda per essere accettati.
Altre volte si sceglie di seguire la massa per insicurezza, nella convinzione di non poter essere criticati. Oppure può succedere di omologarsi per piacere di più a qualcuno in particolare. Ad esempio ho conosciuto ragazze che cambiavano di volta in volta interessi, gusti ed aspirazioni in base al fidanzato di turno!
In poche parole omologarsi la massa spesso significa snaturarsi completamente. Si perde così la propria identità al fine di condurre un tipo di vita che non ci apparterrebbe affatto.
Seguire la Massa: Perdere l’Identità
Rinunciare alla propria identità per adeguarsi agli altri genera però spesso delle frustrazioni e si finisce con il sentirsi comunque inadatti ed infelici. La cosa che trovo buffa è che non è mai lo stile di vita, la moda o l’esempio da seguire ad essere messi in discussione. Siamo sempre e solo noi stessi il problema. E così si finisce per pensare di essere sbagliati.
“Spesso c’è più buon senso in uno solo che in tutta una folla.” Fedro
Paradossalmente è proprio non avendo timore di mostrare la nostra vera identità che abbiamo la possibilità di incontrare persone che ci apprezzano per quello che siamo e non per quello che pensiamo di dover essere per piacergli.
Smettendo di comportarsi da pecora incontreremo gente che ci assomiglia sul serio. Ci liberiamo dal peso di dover indossare una maschera per mantenere vive amicizie e relazioni.
Nessuno di noi è sbagliato se mantiene la propria identità personale. Non ha alcun senso pratico aderire anche perfettamente ad un prototipo che crediamo possa piacere agli altri. Perché pur cercando di seguire la massa, ci sarà sempre qualcuno che non ci approverà. Questo vale soprattutto se siamo noi i primi a non approvare noi stessi. Tanto vale non piacere a qualcuno per come siamo realmente!
Impariamo a rispettarci ed a rispettare anche chi è completamente diverso da noi. E per questo non dobbiamo attribuirgli un valore maggiore o minore di quello che diamo a noi stessi.
Invece di sfinirci nel seguire la massa, usiamo le nostre risorse per diventare la miglior versione possibile di noi stessi. Non l’imitazione di qualcun altro.
Seguire la massa
Lettura consigliata: Il codice dell’anima. Carattere, vocazione, destino di J.Hillman
E no!
Questa è provocazione bella e buona e lo dichiaro con tutta la simpatia e stima possibili nei Tuoi riguardi, Mr Loto.
Individualista ed egocentrico sono contro le masse, se non gregge da tosare ed allevare per la lana, il latte, ecc…
Uno dei motivi, non certo il più pregnante poiché mi soffermo anche sul merito, sui contenuti, per i quali sono “disturbato” dalle religioni, tutte, è quello di voler massificare, catalogare tutti gli adepti sotto una unica bandiera, di norma a seconda dello ius soli.
Non riesco proprio a “digerire” il fatto che, per fare un esempio puramente tecnico/visivo, ci si possa inginocchiare davanti ad altro uomo il quale fa suonare una campanella ed invita alla preghiera dispensando poi perdoni, ostie, sacramenti, ecc…
Rubo solo uno solo dei Tuoi concetti quale quello di ” … Di solito si tende a seguire la massa omologando il proprio comportamento alla moda per essere accettati. …” per esprimere la mia piena condivisione sul Tuo post (mai come in questa occasione pienamente in sintonia!) e la contrarietà verso il Pensiero Unico.
Sono convintamente e pervicacemente assertore, invece, del Libero Pensiero ed anche, perché no, critico quest’ultimo utilizzando la Ragione.
Mi chiedo e Ti chiedo quale religione avresti abbracciato se Tu fossi nato in India, per esempio.
Non seguo le masse e non ho “idoli” di qualunque fattezza ed altitudine.
Ciao da luigi
Come al solito sei tornato sulla religione ed io risponderò alla tua domanda.
Sono stato ateo in gioventù, agnostico nella maturità e, dopo essermi interessato a varie religioni ho scelto il cristianesimo. Studiando le tre monoteiste ed il buddismo mi sono accorto che, alla fin fine, non ci sono grandissime differenze. Semplicemente Gesù mi ha colpito più profondamente di Abramo, Maometto e Buddha.
Ciò però non significa per me che sia l’unico ad avere ragione.
Non c’è bisogno che mi ridici tutto quello che mi hai già detto, che una religione esclude l’altra, che è un inginocchiarsi davanti ad un altro uomo, che la fede esclude il pensiero etc, etc. Anche se l’ho pensata come te per molto tempo, ora la penso diversamente.
Perché non puoi semplicemente accettare questa nostra differenza?
Io non ti ho mai chiesto di credere in Dio e non ti ho mai attaccato ne deriso per il fatto che non hai fede.
Ti consiglio un libro, che non è un testo di religione ma un romanzo:”Ciò che inferno non è”di Alessandro D’Avenia, ambientato nella Sicilia degli anni ’90.
Detto questo preferirei ritornare con i commenti al contenuto del post.
Ciao Luigi, buona domenica.
Buona domenica caro Amico, .. seguire la massa non era mai il mio caso, forse anche al merito di mio padre, che mi disse..
“e facile camminare sulla strada già fatta, ma questa strada non ti porti a nulla di nuovo.. se invece cammini con la mente e occhi aperto crei un sentiero che unisci sentieri d’altra gente che non hanno voglia a camminare sulla strada già fatta…”
certo staccare un po’ dalla massa non e un male, anzi ti apre nuovi orizzonti e sopratutto fai amicizie con persone che condividano pensieri e modi di vivere simile alle proprie idee..
e poi fuori della massa si impara nuove cose e questo a me mi da piacere..
abbi una buona domenica un abbraccio Rebecca
Questa tua riflessione mi è piaciuta molto. Fuori dalla massa si imparano nuove cose. Quanto è vero! Si imparano nuove cose perfino su se stessi! Forse è proprio questo che alla maggior parte della gente fa paura. È molto più facile adeguarsi ad una strada già percorsa perché, in caso di fallimento, ci si può sempre giustificare, dando magari la colpa al gruppo…
Buona domenica anche a te Rebecca!
Ritenevo, forse errando, che avresti colto anche il tono della mia; tra il serio ed il quasi faceto condito con un po’, q.b., di sagace ironia.
Sono tornato sulla religione, sulle religioni, poiché sono “idee” che smuovono e dirigono le masse ed il titolo del Tuo post è …; questo non lo puoi negare.
La Tua avanzata verso la Fede dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che solo il vino buono, invecchiando migliora.
Anch’io sono peggiorato, Te lo assicuro, però partendo dalla posizione Tua iniziale e portandomi verso la parte del Dubbio, con l’utilizzo della Ragione, non disponendo di Fede.
Accetto e come la differenza, ma come faccio a non replicare tirando in ballo un/il “movimento di massa per eccellenza quale sono le religioni?
E’ occasione succulenta per rispondere, ripeto, tra il serio ed il – quasi – faceto, alla Tua simpatica provocazione domenicale. Mi è consentito?
Io non Ti derido, non Ti ho mai chiesto abiure, ecc…, per il fatto che hai Fede, non mi accusare senza prova alcuna; del resto considero che “Nessuno è perfetto!”.
Leggo, valuto, cogito (ergo sum) ed esprimo il mio Libero Pensiero; anche perché non corro più il rischio di trovarmi in cima ad una catasta in attesa del rogo.
Per ultimo, prima di lasciarTi alla Tua domenica di riposo, mi permetto farTi notare che questa volta ho proprio centrato il tema – cosa che non mi capita molto spesso -, poiché nel titolo si richiama, riconfermo dopo averlo riletto, il “Seguire la massa”.
Se poi lo svolgimento non Ti garba, mi spiace e Ti invito ad un cucchiaino di tolleranza verso coloro che non hanno Fede e non la pensano come Te ed una moltitudine/massa; ma non usare la matita rossa/blu, non sopporto le punizioni non meritate.
Stammi bene e buona festività di riposo “laico”
luigi
Concordo sul fatto che spesso le religioni sono seguite senza alcuna consapevolezza e ti ho risposto al precedente commento proprio perché, in qualche modo, l’ho ritenuto conforme al post.
Al giorno d’oggi però ci sono anche altri campi che, ahimè, trascinano le masse.
Non uso mai la matita rossa e non era mia intenzione darti questa impressione… cerco sempre di fare della tolleranza il mio pane quotidiano, anche se non sono perfetto e purtroppo non lo sarò mai.
A presto Luigi, è bello che le persone la pensino diversamente, specie se riescono a non perdere la comunicazione tra loro! 😉
Eccetto “in qualche modo”, caro amico elettronico, siamo più che d’accordo.
Fai uno sforzo e vedrai che il mio commento è dentro la traccia,; brinderemo insieme – oggi a tavola – ad una totale nostra sintonia sulle masse che, fanno – a me – paura; soprattutto per le loro certezze dovute al seguire delle “mode”.
Ciao da luigi
dimenticavo a dirti ho letto la recensione sul libro LUI e tornato… e mi hai incuriosito.. abbiamo anche visto il trailer del film, sia in italiano e tedesco.. ma a noi piaceva più la versione tedesca per il fatto dei dialetti berlinese … insomma abbiamo ordinato il film in tedesco.. lo ho visto nel primo impatto sono scoppiato di risate… poi dopo un’ora mi sono reso conto che lacune scene nel film erano veri intervisti con la gente.. e la gente sarebbe pronto a accettare il ritorno di Hitler.. me lo devo riguardare da un’altro punto di vista.. il film fa anche piangere..
Ti consiglio di leggere anche il libro e visto che hai la fortuna di parlare il tedesco, di leggerlo in lingua originale. I film perdono sempre qualcosa rispetto allo scritto, di solito nei film si cerca più spettacolarizzazione e si tralascia la parte più riflessiva.
Si, fa ridere ma fa anche piangere… perché si capisce che purtroppo gli esseri umani non sono ancora cambiati…
A presto!
il dvd in tedesco ha interrato anche il libro nel forma audio.. per i non vedenti.. e uguale al libro (me lo sono già ascoltato), poi c’è anche una versione sopra di forma di radiodramma … e tante scene non inserito nel film come interviste con la gente vera.. che credevano veramente di parlare con Hitler .. avevo mai pensato che la gente cosi ignorante .. sono rimasto malissimo quando ho visto le altre scene nel dvd.. il libro non è tanto diverso del film lo hanno poco modificato.. speriamo che non succede mai più una cosa simile..
Seguire la massa! Una volta lo chiamavano conformismo. Ma a non tutti piaceva. E pertanto sono nati i conformisti dell’anticonformismo che volevano talmente tanto essere diversi dalla massa… da diventare un’altra massa.
Bel gioco di parole.
In realtà, spesso, vorremmo essere diversi, distinguerci dagli altri, ma i mezzi che utilizziamo sono gli stessi di tutti, e questo non ci consente altro che diventare una copia (bella o brutta, mah!) di qualcun’altro. Non utilizziamo più la fantasia, o quel pizzico di follia che ci dovrebbe far fare cose diverse. E poi, siamo talmente in tanti (e tanti sono passati) che è difficile essere “originali”.
Anche la grande elevatezza di pensiero ci rende solamente simili a qualcun’altro, che è già giunto alle stesse conclusioni (viene definita, di solito, cultura).
Unica cosa che ci rimane, pertanto, è adeguarci, cercando almeno di non “vestire tutti la stessa maglietta” e soprattutto, per quanto possibile, accettarci per quelli che siamo veramente. Sforzarci di esprimere i nostri valori in quanto tali, non perché sono di moda. E soprattutto, smetterla di confrontarci sempre e comunque, specialmente con chi, di per se, ha ben poco da farsi invidiare. Spendiamo meglio i nostri soldi, e soprattutto, le nostre energie.
Ciao.
Sono d’accordo con te su tutta la linea ma mantengo una speranza: c’è ancora tanto negli esseri umani che non è stato espresso.
Il problema è che non siamo più abituati a pensare fuori dalle righe. Non siamo educati all’eccezionalità. Pensa ai bambini nelle scuole. Chi non è “conforme” viene “corretto”.
Abbiamo ancora molto lavoro da fare per scoprire la vera libertà… che non è quella che ci permette di fare quello che ci piace ma è quella che ci permette di seguire nella vita di tutti i giorni la nostra essenza, la nostra logica, i nostri valori e la nostra creatività.
Ciao, buona domenica.
Se c’è una cosa sulla quale non saremo mai d’accordo… tu ottimista, io pessimista, specie quando parliamo dell’evoluzione del’uomo e del duo comportamento. Ma non importa: importante far parte di quella massa che pensa con la propria testa. Non trovi? ???
Ciao.
… assolutamente si! 😉
Buona Domenica Mr. Loto, sarò breve non ho un computer. Più che mai l’immagine scelta è appropriata, anche le parole del post. Per non seguire il gregge occorrono: volontà, coraggio, determinazione, impegno. E’ più facile seguire la massa, è un po’ mettersi al sicuro da cosa non so! Arriveremo a non sfruttare più l’ingegno, la creatività, l’estro….! Distintamente Rosanna
Probabilmente seguire la massa è un mettersi al sicuro dalla responsabilità che comporta pensare ed agire con la propria testa. Spero, al contrario di quel che hai scritto, che l’umanità arrivi presto a quella forma di libertà spirituale e psicologica che permette di tirare fuori tutto il meglio che alberga in ognuno di noi.
Buona domenica!
Che sono d’accordo su questo argomento ormai penso che lo sai, invece di seguire la massa, seguiamo la nostra testa, sicuramente agiremo meglio!
Buona domenica My. Loto 🙂
Senza dubbio! Meglio seguire la propria testa, almeno se sbagliamo lo facciamo per nostra scelta ed è possibile che impariamo qualcosa anche dalla sconfitta…
Buona domenica anche a te!
Buona domenica Mr. Loto! Però la pecorella nera mi piace……
Poche parole per crearti un piccolo sorriso: non seguo la massa, ma la Messa! Domenica, ore 18, Seconda Lettura, quasi sempre San Paolo: è il mio compito e non posso mancare! Abbraccio forte! (Era Parigi che val bene una Messa?)
Simpatico gioco di parole! 🙂
Ciao Lucia, buona domenica.
Gentile Lucia,
sono io la pecorella nera, lo confesso.
Non seguo la massa e tanto meno la messa; mi sono mosso, ma non verso Parigi, per non correre rischi.
Saluti da luigi m.
e se la massa avesse ragione?
se le idee e comportamenti di tanti fossero poi la regola?
mi viene da pensare le 600 e più regole dettate dalla bibbia per un corretto comportamento
bello parlare con chi ha poco tempo di bruciare il proprio io con assidue e lunghe letture di quotidiani
chi non è protagonista della propria vita con scelte proprie e rischia del suo è più facile imbrancarsi si dura meno fatica.
L’unica cosa che conta è essere sempre consapevoli (e responsabili) di quello che si sta facendo.
Quando si fa una scelta libera e ragionata e questa scelta coincide con quella di molte altre persone è anche lecito seguire la massa. Quello che è sempre sbagliato, a parer mio, è lasciarsi trascinare senza arte né parte dall’opinione generalizzata. Farsi delle domande ci permette sempre di non perdere di vista noi stessi.
Ciao, ti auguro una buona serata.
Ciao Andreapac.
Anch’io ho fatto il tuo ragionamento, ma sostanzialmente concordo con quanto dice Mr.Loto.
Penso che dobbiamo sempre stare attenti perché la massa è comunque guidata da qualcuno, e se questo qualcuno non è “a posto”, o mira a qualcosa che non è effettivamente il bene comune, seguirlo ciecamente, o appoggiarlo, diventa molto pericoloso (vado col pensiero ad Hitler, o a cosa succede nel mondo islamico ai giorni nostri, e guardo le conseguenze, anche se credo nelle migliori intenzioni da parte di chi li ha identificati con le loro aspirazioni).
Purtroppo, spesso, nelle comodità sono nascoste insidie che sarebbe meglio non trascurare. Per questo non considero saggio fidarsi del quieto vivere. Anche se, e penso tu sia d’accordo con me, non è molto facile vedere oltre le apparenze.
Ciao.
E’ brutto seguire la massa per ignoranza, perché non si ha nemmeno la percezione di cosa si sta facendo 🙂
Seguire la massa per “convenienza”, se è una propria decisione, lo è molto meno.
Ricordo una discussione che ebbi con un vecchio amico ormai molti anni fa, quando ancora giravo per “locali” 🙂
Stavamo decidendo come passare la serata e io proposi una discoteca, lui mi disse di no, ma non perché non gli piacesse, solo perché avrebbe dovuto vestirsi in un modo diverso dal suo solito. Questo lo catalogò come “non seguire la massa”.
In realtà questa è una sciocchezza. In una società, o in qualunque gruppo di persone, perfino limitato, è inevitabile che si creino regole scritte o non scritte. Pensa solo ad un gruppo di persone dove ognuno voglia andare assolutamente in un posto diverso, “sennò niente!”: sarebbe impossibile per il gruppo esistere. Figuriamoci una società.
Ora, la società ha le sue regole, giuste o sbagliate che possano sembrare. Chi non le vuole seguire… bé, basta che ne stia fuori. Ma di solito non è così: la gente vuole starci dentro, salvo lamentarsi perché deve fare “così” o “cosà”. Questo dissi a quel mio amico: nemmeno io amo vestirmi in un certo modo, ma se facendolo ho il vantaggio di poter entrare in certi posti e divertirmi piuttosto che starne fuori… bé, non scelgo il contrario solo perché “sono tutto di un pezzo” 🙂
Tornando alla frase di partenza, un conto è seguire la moda senza nemmeno essere consapevole di farlo, un altro è farlo per precisa scelta, sapendo che porta dei vantaggi. Pur non “sposandola”: un attimo dopo, si torna negli abiti consoni… in tutti i sensi 🙂
La tua è una chiave di lettura interessante che comunque riporta la questione al nocciolo: ci vuole consapevolezza!Solo con la consapevolezza si può valutare quale sia il comportamento che più ci si addice.
È molto triste vedere gente che dice e fa cose ignorandone completamente il motivo. La risposta più spaventosa che ho ricevuto per giustificare questo tipo di comportamento è stata:”lo fanno tutti!”
Ciao Wolfghost, a presto. 😉
Ciao Wolfghost.
Anch’io ho avuto “amici” del tipo “o così o niente”. Me ne sono liberato: non accetto di diventare schiavo della volontà altrui, spesso priva di motivazioni condivisibili.
Faccio comunque un distinguo quando parli di regole: ci sono regole che non possiamo mettere da parte, “non seguire e basta” perché non ci piacciono. Posso non accettare/rifiutare la moda, il pensiero comune, ma anche le leggi sono regole, talvolta criticabili, talvolta sbagliate, ma per un vivere “sociale” dobbiamo seguirle. E star fuori da una qualsiasi società, ai giorni nostri…
Ciao.
mannaggia! io gli remo contro alla massa!!! ha ha ha quand’ero piccolina e già mi presentavo con un certo caratterino in famiglia, figurati, mi chiamavano
bastian contrario.. ( si dice in Toscana…da voi no? )
buona domenica amico e grazie per le tue tematiche che scavano a fondo! 🙂
Bene! Essere un bastian contrario è uno stimolo alla riflessione per tutti quelli che ti circondano… l’importante è non farlo sempre e a prescindere, per partito preso! 😉
Buona domenica anche a te.