Spesso si ha paura di affrontare la realtà, perfino quando questa è qualcosa di intimo, che riguarda soltanto noi stessi.
Molte persone infatti, pur avendo problemi interiori piuttosto seri, preferiscono evitare di guardarsi dentro. Questo succede perché ci si lascia condizionare negativamente dai propri pensieri e questi ci impediscono di trovare il coraggio per risolvere i problemi della vita.
Spesso si rinuncia facilmente anche solo al tentativo di guardare in faccia l’origine di tutti i nostri timori.
Il paradosso è che chi evita di fronteggiare i problemi per paura finisce per vivere in modo infelice. Eppure esaminando con coraggio ed attenzione la verità che risiede dentro di noi, ciascuno potrebbe migliorare la propria vita.
Perché rinunciare a vivere in armonia, secondo le proprie potenzialità, permettendo alla paura di decidere al nostro posto?
Esistono molti motivi che ci inducono a mentire a noi stessi ma ce n’è uno al quale sono riconducibili tutti.
Affrontare la Realtà: Verità fa Paura
Il motivo principale per cui si sceglie di non affrontare la realtà è la convinzione di non riuscire a gestirla. In base alle nostre supposizioni, che possono essere sbagliate, siamo certi che il problema non possa comunque essere risolto.
Ma è proprio a questo punto che si snodano le due strade opposte che portano alla felicità ed all’infelicità. Ci spaventa il pensiero del problema più del problema stesso e per questo rinunciamo alla felicità!
Non scappare di fronte alla realtà e gestire le complicazioni che essa ci presenta, magari non è la soluzione più facile ma è sempre la migliore.
Non lasciamoci spaventare dall’idea negativa che abbiamo di una determinata situazione o di un problema che ci attanaglia. Invece di far finta di niente, con fiducia e convinzione cerchiamo di affrontare la realtà e trovare una soluzione, subito.
Ci renderemo così conto di come spesso l’idea spaventosa che ci eravamo fatti non corrisponde affatto alla verità.
In sostanza ignorare la verità equivale a vivere nella menzogna, condannando se stessi ad una vita infelice.
Basta provare una sola volta ad affrontare la realtà per rendersi conto di quanto la paura che nutriamo sia spesso immotivata.
Lettura consigliata: Paura. Supera la tempesta con la saggezza di Thich Nhat Hanh
La paura, anche dell’incognito, porta su strade tortuose e, talvolta, pericolose; ma ci sono molti, moltissimi Don Abbondio in giro ed il coraggio …
Saluti, anche se spesso il coraggio sposa l’incoscienza.
Più che altro non dovremmo lasciarci spaventare dall’idea che abbiamo del futuro, di noi stessi o di quel che ci circonda. Ho potuto spesso verificare che pensare a ciò che potrebbe succedere in determinate circostanze è molto più spaventoso dell’affrontare ciò che effettivamente succede. A volte la mente è la nostra peggiore nemica.
Ovviamente anche l’esatto opposto, il non pensare mai alle conseguenze delle proprie azioni, non è una buona cosa. Come sempre una vita serena è una questione di equilibrio!
Ciao, buon fine settimana.
Questa volta sottoscrivo anche le virgole della Tua risposta e mi chiedo, un po’ preoccupato, se sono io che sto peggiorando o Tu migliorando?
Saluti
… magari, semplicemente, per una volta siamo riusciti a capirci! ?
Ciao.
Caro Loto, questo post dovrebbe aprire gli occhi a quelli che non vogliono vedere la realtà che ci circonda,
la realtà è ciò che ci resta da esaminare, solo così si potrà affrontare ogni problema e anche difficile.
Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Proprio così. Più ci si nasconde e più i problemi, di qualunque natura siano, si trascinano nel tempo. Meglio guardare in faccia la realtà una volta per tutte per porvi rimedio, così almeno non ci si pensa più!
Ciao, buon fine settimana.
La realtà non scappa, resta sempre dov’è, quindi meglio affrontarla il prima possibile e nel modo migliore. Buon fine settimana 🙂
Esatto… in teoria è un discorso estremamente logico. Peccato a volte sia tanto difficile metterlo in pratica! 😉
Buon fine settimana anche a te!
Ho conosciuto un sacco di persone in fuga da se stesse. Un anno e mezzo fa circa mi sono rivolta a uno psicologo perché mi sentito spezzata dentro e non riuscivo a capire l’atteggiamento della maggior parte delle persone che avevo attorno. Qualcuno mi ha detto che sono stata coraggiosa ed intraprendere quel percorso. E’ vero: ci vuole coraggio perché – nel corso di una analisi psicologica – prima o poi si arriva a fare i conti col proprio vissuto personale e col proprio inconscio. Ma è proprio questo a liberarci dalle emozioni represse e/o incomprese che ci soffocano o spaventano.
Ma ancora adesso, nel 2000, se si parla di terapia psicologica si può incontrare una resistenza spontanea in chi sta parlando con noi. La psicoterpia è un modo di approfondire la conoscenza di se stessi ed è utile anche a chi – come me – è da sempre introspettivo e pensava di conoscersi già piuttosto bene.
Eppure mai come oggi, che ci sono strumenti validi per curare il ‘mal d’anima’, si vedono persone che fuggono da se stesse inseguendo un’ideale annacquato di felicità…e fuggendo da se stessi vanno inevitabilmente a sbattere contro gli altri. …Senza contare che i problemi non si risolvono da soli e non li risolve il Tempo col suo scorrere.
Ciao, Mr. Loto! ogni tanto torno a imbrattare di parole il tuo blog. ^^
Un abbraccio grande. 🙂
È davvero un piacere per me ritrovarti da queste parti!
La terapia psicologia è senza dubbio utilissima in molti casi ma l’idea di dover pagare qualcuno per dirmi cosa mi rende infelice mi rattrista. È il segno dei tempi, dedichiamo ormai troppo poco tempo a noi stessi ed a chi ci circonda così non abbiamo più amici in grado di ascoltarci per aiutarci nel difficile lavoro della conoscenza di noi stessi. Oggi tendono tutti a mentire nel tentativo di supportarci ma nessuno ha il coraggio di dirci la verità per aiutarci a migliorare noi stessi e la nostra vita. C’è troppa superficialità nei rapporti umani!
Detto questo, ovviamente in alcuni casi sarebbe comunque necessario l’aiuto di un professionista, ma oggi mi sembra che si esageri un po’ in questo senso, che si cerchi nello psicologo la persona disposta ad ascoltarci che non abbiamo nella nostra vita.
Ricambio con tanto, tantissimo affetto il tuo abbraccio! A presto.
“Già!” non mi viene da scrivere altro caro MrLoto, né opinioni né teorie solo e già. Comprendere o meglio essere già consapevoli di mentire a se stessi è il primo passo verso la realtà-
C’è tutto un mondo, un mistero, la scoperta, percorsi tortuosi dentro quella paura della realtà…
È vero. In quella paura ci siamo noi, con il nostro percorso e le nostre ferite… ma la realtà è il tessuto in cui la nostra vita si svolge ed è senza dubbio meglio conoscerla bene per far si che la nostra esistenza vi si possa ricamare sopra con maestria! 😉
Ciao Carola, a presto!
Oh, grande Thich Nhat Hanh 😉 Ho diversi suoi libri 🙂
E’ proprio così, caro Mr. Loto. Spesso la paura uccide più della causa che la provoca. E perfino quando la causa uccide davvero, la paura uccide una seconda volta (anche se prima, in ordine temporale 😉 ). Purtroppo l’ho visto succedere spesso.
Inoltre, spesso si ha più paura della paura stessa, piuttosto che della causa che la provoca. Noi abbiamo il terrore di provare paura, questo è perché nel corso della vita a causa di essa abbiamo sofferto molto e vogliamo starne alla larga il più possibile. Così, quando capita qualcosa che sappiamo ci porterà ad avere paura, tentiamo di negarla. Peccato che così facendo, tranne in casi fortunati nei quali la causa si risolve da sola, la paura cova dentro di noi, non la estinguamo affatto.
L’unico punto su cui ho dubbi è l’ultimo che hai scritto. Non basta affrontare la paura una sola volta per mettersi nelle condizioni di rifarlo più facilmente in futuro: anche se affrontandola riusciamo ad eliminare il problema che l’aveva causata, o a scoprire che tale problema non esisteva affatto, rimarrà comunque il ricordo della paura che abbiamo avuto… e avremo paura di ricaderci 🙂
In realtà bisognerebbe andare a monte, alle radice del pensiero e del non-pensiero. Ma il discorso si farebbe troppo lungo. Qualcuno, Yogananda mi pare, disse una volta che lo stato intuitivo nel non-pensiero suggerisce subito cosa fare, dove altrimenti con il pensiero rimarremmo bloccati nell’indecisione per un tempo indefinibile, forse fino a quando la situazione – in un modo o nell’altro… – si risolverà da sola.
L’essere umano è sempre fonte di meraviglia… e cose incomprensibili! Siamo molto più complicati di quel che sembra e certamente quello che pensiamo è alla base di tutta la nostra vita. In pochi si rendono conto che i pensieri sono una nostra scelta e che quindi ne abbiamo il pieno controllo. Il fatto che non sempre sia facile controllarli è un altro discorso! Ci vuole molta costanza, pazienza e determinazione. La meditazione e la preghiera sono validi metodi per riprendere il controllo.
Certamente avremo sempre paura di aver paura ma se riusciamo più volte a superare questa brutta situazione accumuleremo esperienze positive che ci aiuteranno ad avere maggior fiducia in noi stessi e nel futuro.
Ciao, buona serata!