Avere dei Complessi
Quando si è giovani è molto comune avere dei complessi. Con l’età di solito le cose migliorano, anche se non per tutti.
In alcuni casi si passa la vita a crearsi dei problemi per come si appare agli altri.
Chi ha dei complessi concentra la propria attenzione solo su quello che non gli piace di lui. Allo stesso tempo si dimentica tutto quello che vale e che potrebbe essere messo in luce.
Se ci pensiamo bene essere complessati è molto comune, sono poche le persone che si accettano pienamente per quello che sono. “Ho il naso lungo”, “sono troppo basso”, “sono timido”, “non ho studiato”, “non ho soldi”… e si potrebbe continuare all’infinito.
Spesso si finisce per pensare che tutti i nostri problemi dipendano esclusivamente dai nostri difetti. Ci convinciamo che se fossimo più belli, più socievoli o più ricchi saremmo felici.
Chiaramente tutti questi problemi generano infelicità e pensieri sbagliati.
In realtà tutto quello che siamo, o che non siamo, fa parte del canovaccio sul quale le storie dell’umanità vengono costruite quotidianamente.
Tutto, anche noi, è esattamente come dovrebbe essere. Basta pensare questo per non avere dei complessi.
Avere dei Complessi Rende Soli
“Qual è stato il mio più grande progresso? Ho cominciato a essere amico di me stesso.” Seneca
Dobbiamo volerci bene per poterci valorizzare al massimo, smettendo di angosciarci ed imbruttirci con falsi problemi.
Infatti essere complessati alla lunga rende soli. Non si può essere persone piacevoli se la nostra attenzione va costantemente ai nostri difetti!
Una persona, seppur bellissima, che si preoccupa in continuazione del proprio aspetto, diventa insopportabile per tutti. Al contrario esistono persone bruttine con un carattere che le rende estremamente attraenti e circondati di amici.
E poi tutto, in fondo, è relativo! Quello che a noi sembra un terribile difetto per qualcuno potrebbe addirittura diventare qualcosa da amare.
Invece di avere dei complessi dovremmo circondarci di persone che ci apprezzano per come siamo.
Non siamo figli di una squadra e di un compasso!
La perfezione alla quale aspirare dovrebbe essere di tutt’altra natura. Essere amabili è una questione di cuore, non di misure.
Lettura consigliata: Quaderno d’Esercizi per imparare a volersi bene di Van Stappen Anne
Caro amico elettronico, Mr Loto, questo argomento mi sfiora appena come notizia di “mercato” poiché, come dichiarato sul mio profilo nel Blog che curo personalmente: “Sono alto, bello, biondo, con gli occhi azzurri, intelligente e ricco, affabile; dimenticavo, anche bugiardo.”
Ciò confermato non posso fare a meno di richiamare un errore comune che si commette quando si afferma, come nel tuo testo che. ” … E poi tutto, in fondo, è relativo! …”.
Non tutto è relativo poiché così scrivendo si confuta la tesi medesima, con la dichiarazione di un assoluto (il tutto!); ma, semmai, tutto è relativo – con la doverosa aggiunta – se rapportato alla velocità della luce (unico, almeno finora, assoluto). E’ più corretto dichiarare che quasi tutto è relativo.
Capirai, il mio Blog denominato e=m2 (www.eugualemcalquadrato.ilcannocchiale.it) avrebbe potuto tacere su questa doverosa correzione?
Con la simpatia di sempre, Ti saluto.
luigi m.
Fortunatamente nella maggior parte dei casi quando si supera una certa età la maggior parte dei complessi vengono superati, semplicemente perché si acquisisce una differente maturità di pensiero e molta esperienza.
Per quanto riguarda la relatività… non sono bravo con la fisica e la matematica, preferisco di gran lunga la storia e la filosofia! 😉
Ciao, buona settimana.
P.S. Ho da poco letto “Sette brevi lezioni di fisica”, di Carlo Rovelli, dove vengono spiegate in modo semplice ed accessibile a tutti, le più recenti grandi scoperte scientifiche, comprese quelle di Einstein. Se non l’hai già letto te lo consiglio!
ha ha ha, che simpatico che sei, Luigi 🙂
Aiutati con il ragionamento e, quindi, anche con la filosofia.
Se dici che “tutto è relativo” contrasti/contesti la tesi che tu stesso affermi poiché dichiari un assoluto ne mentre scrivi che tutto … e, quindi, non è tutto, proprio tutto relativo.
Ci vuole un termine di paragone assoluto per dichiarare la relatività e la Relatività; quest’ultima rispetto alla velocità della luce (e=mc2).
Quasi tutto è relativo!
Non sono bravo, ma relativamente bravino e mi documento divertendomi a correggere i refusi altrui; naturalmente accetto e correggo i miei errori/orrori, quando mi si prospettano.
Ciao da luigi
P.S..
Ci sono molte, moltissime donne che neanche con l’età maturano nel cervello. Sono in aumento anche gli uomini in questa Società dell’Apparire, dell’Avere più che dell’Essere .
Quasi tutto è relativo! 😉
Per quanto riguarda il tuo P.S. purtroppo è qualcosa che sto notando anche io… ma continuo ad avere un’incrollabile speranza nel genere umano. Prima o poi troveremo la strada del buon senso.
A presto.
Ciao maestro.
Spesso a me succede di avere dei complessi, l’ ultimo episodio è sui commenti di questa pagina .Mi chiedo se ogni riferimento a donne e uomini è puramente causale o casuale! ?
Buonaserata
Direi che è innegabile che le donne siano più complessate degli uomini per quanto riguarda l’estetica. Anche gli uomini hanno dei complessi ovviamente, ma di solito vertono su altri fronti.
Non mi sembra ci sia nulla di sbagliato nel dirlo. Per carità, non ne facciamo una questione di sessismo!
Sessismo?
Beh se voleva strapparmi unn “sorriso ” ci è riuscito molto bene.
Si parlava di maturità nel cervello non di estetica credo..
E che c’ entrano i maschi con l ‘ estetica …poi.
Mi perdoni è un mio complesso di comprensione..
Ciao..
Nelle donne non più giovanissime al giorno d’oggi è facile riconoscere chi non ha mai superato i propri complessi fisici (e chi quindi non ha raggiunto una “maturità di cervello”). Basta semplicemente osservare, perché questi complessi riguardano l’estetica, quindi sono palesi (abbigliamento, trucco, chirurgia, colore dei capelli etc…).
Ovviamente è chiaro che dietro ai complessi ed all’immaturità si nasconde una certa sofferenza interiore irrisolta, quindi è dispiacere quello che provo, non altro.
Fosse facile, vorrei poter convincere ogni essere umano che è bellissimo se è autentico e che può diventare ogni giorno una persona ancora migliore… pensa a come sono belli i bambini, gli animali, i fiori… semplicemente perché sono autenticamente bambini, animali e fiori….
Nel frattempo sono molto felice di averti strappato un sorriso. 🙂
Buona serata.
Gentile saichisono,
io non so chi Tu/Lei sia ma:
”
estetica
filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare artistico), la produzione e i prodotti dell’arte, il giudizio di gusto su di essi. …
”
Ergo il bello naturale e, quindi, anche funzionale nelle sue caratteristiche specifiche. Anche lo scarafaggio è bello se rientra nei canoni naturali della Specie.
Perché l’uomo non c’entra con l’estetica?
Avessi visto me a diciotto anni o poco più; poi la lenta ulteriore crescita e decadenza che accetto senza correzioni e/o aggiunte poiché, di contro, è migliorato il cervello.
Spero ora sia più chiaro il mio dire che ha poi motivato il riscontro di Mr Loto.
Un saluto, anche a chi mi/ci ospita.
luigi m.
@ Luigi m.
Intanto devo ringraziarla per avermi dato modo di riflettere e rivedere tutto il post, nonché i commenti e quella mia domanda spontanea e apparentemente banale .
Dai commenti sono emersi tre vocaboli
Relatività
Filosofia
Estetica
Tutto ha un collegamento,in rif. a quella disciplina a cui faceva accenno se partiamo da un discorso di origine arrivando a quella :sensibilità o percezione.
Un po’ come la “teoria del tutto “…ove ogni riferimento è causa di connessione e di unione .
Comunque la mia domanda non era riferita alla estetica come appartenenza all’ Uomo, ma non capivo dove si piazzava in quel contesto di maturità o immaturità nel cervello !
@ Mr.Loto
“Avere dei complessi ” spesso mette in moto un tipo di ragionamento improprio, dove si pensa quasi necessariamente ad un discorso di malessere interiore, ma se pensiamo ad esempio a quello di Edipo è una tappa del tutto normale nella crescita del bambino.
Avere ad esempio un complesso di inferiorità, potrebbe essere positivo nello spingersi a migliorare.Il problema non credo sia avere un complesso ma l’ eccesso o il prolungamento del genere di complesso.Altro esempio l’ acne giovanile crea complessi …che poi scompaiono con la crescita.Tutto è relativo in fondo…….
Buonaserata e grazie per le riflessioni.
Ricambio i ringraziamenti alla mascherina (saichisono) che si cela a me ed osservo che due dei tre vocaboli citati sono stati affrontati e rispettati nel suo commento; non così il terzo (Albert) “… in fondo …”; al riguardo richiamo – se mi è permesso – quanto ho chiarito all’ospite Mr Loto, consapevole di essere ripetitivo, ma tenace nel difendere, anche, il titolo del Blog ove “strimpello”.
Saluti
luigi m.
Caro Amico, si io avevo sempre avuto fiducia in me stessa, non ho ricordi che avevo complessi….
mio padre mi disse una volta … quello che non ti piace in te poi sempre cambiare ..
ti devo già salutare… fra poco partiamo con il camper ti abbraccio forte 😉
È bello sapere che sei sempre stata una donna forte!
Buon giro con il camper, divertitevi! 😉
credo la vita stessa mi ha fatto diventare la donna che sono oggi.. e grazie ai miei genitori in affidamento dove avevo i primi anni più belli della mia infanzia … loro erano un regalo da DIO..
La vita e le persone che ci circondano, se siamo fortunati, ci aiutano a trovare una direzione giusta da seguire ma nella vita le scelte sono sempre e comunque nostre… quindi è sicuramente merito tuo se sei quel che sei!
A presto.
Sono arrivata mr. Loto. Come stai? Ho apprezzato i tuoi commenti ed eccomi qua.
Avevo un complesso……ora non più. Meno male. L’l’altezza. Dovrei chiamarla “bassezza” ma questa parola non mi piace. Ho vissuto serenamente senza complessi fino al matrimonio e direi anche un po’ dopo. Poi i fratelli di Paolo (7 compreso lui, alto 1 84) a prendermi amichevolmente in giro. Paolo escluso s’intende, ma non gli diceva di smettere.
Amichevolmente un accidente! Frasi del tipo:
“Lucia per salire sul letto prende la scaletta” oppure, “Lucia quando non riesce a dormire trascorre la notte passeggiando su e giù sotto il letto” (questa era nata per l’On. Fanfani) O ancora “Dì la verità, vero che Paolo ti ha incontrata un giorno mentre
raccoglieva una moneta che gli era caduta?
Ho sempre fatto buon viso a tutto ciò….con loro ridevo anch’io….però non uscivo di casa se non avevo le scarpe col tacco e magari alto.
Ora non me ne importa più, porto scarpe raso terra, anche per non inciampare, e sto benissimo. Altri complessi? Direi di no. Ora non dimostro tutti gli anni vissuti, ho una voce piacevole (mi sto facendo il santino!) e un dialogo fluente (a detta del medico) e simpatico. Sul blog sono spesso malinconica, ma voi non ditelo a nessuno perchè sia al telefono che nell’incontro , le persone si ricordano di me; serenamente forse anche con gioia….. lo dimostrano i vari amici che ho (più amici che amiche) Buona serata mr. Loto a presto. E tu? Complessi….musicali?
Un metro e sessantacinque mi sembra un’altezza nella media… evidentemente sei sempre stata circondata da persone piuttosto alte!
Io? Beh, nonostante sia sempre stato lontano dai canoni ordinari di bellezza non ricordo di aver mai avuto un complesso. Ho dovuto mettere gli occhiali da bambino e questo mi ha turbato… ma non perché temevo di essere preso in giro, cosa che infatti non è mai accaduta, ma perché proprio non mi piaceva l’idea di portare gli occhiali. Tutt’ora li trovo scomodi e li porto solo quando devo leggere o scrivere al pc! 😉
Ciao, a presto!
ho dimenticato riferendomi ai f.lli di Paolo : hanno incominciato…
ah sono alta mt. 1, 65 non sono grassa, forse un po’ di pancetta, ma alla mia età….e tre figli, dai permettetemelo. Il mio medico fisiatra mi controlla sempre e si raccomanda “Per la salute delle anche, spina dorsale compresa, se facesse un calo ponderale….” Da domani eh!!!?
Non l’ho ancora raccontato sul mio blog, comunque ho nuovamente ricevuto un passaggio in macchina. Un incontro bellissimo e commovente: Un ragazzo (40anni circa) dopo un inizio di discorso…chiacchiero molto è vero, si è offerto di aiutarmi a portare le borse, ho rifiutato ma lui ha allora insistito per accompagnarmi a casa. Mi ha raccontato molte cose, la sua ragazza si chiama Rita (logicamente gli ho raccontato la storia della Santa delle grazie impossibili) dove abita e alla fine il suo nome “Gabriele!” Ah, ma allora tutto è chiaro!, ho esclamato. e, avendo io sempre attaccato alla borsetta un angioletto d’argento e di strass, veramente carino e benedetto, l’ho sganciato e gliel’ho regalato. Era commosso e non poco. E’ un oggetto abbastanza femminile, ma l’ho pregato di regalarlo alla sua “bimba” come l’ha chiamata più volte. Ho un amico in più…. Passo e chiudo: Buona notte a tutti
I tuoi racconti di vita quotidiana e di apertura verso gli altri mi fanno sempre sorridere. È sempre bello trovare persone gentili, da ricambiare con altrettanta gentilezza!
Ciao, ti auguro una lieta giornata.
Proverbio rurale veneto per Lucia.
Fin che el grande se inchina… el picolo fa sù la fassina.
Mi sembra comprensibile, ma traduco: nel tempo che la persona alta si piega, quella piccola ha già legato la fascina.
Tutti siamo più adatti a qualcosa in particolare, basta sfruttare al meglio le nostre caratteristiche. Se c’è da cambiare una lampadina, meglio io che sono 1,87 m. Se c’è da pulire lo scarico del lavandino, infilandosi sotto il lavello… andrebbe meglio mia moglie (1,59, anche se alla fine devo farlo io).
Ciao.
la ricerca di un equilibrio interiore è il miglior modo per tenere a bada i complessi, ed anche tutto quanto ci porta ad essere curiosi di quelo che ci circonda, la conoscenza ed il sapere mettendoci davanti alla vita ci insegnano ad accettarci per quello che si è 🙂
Sono pienamente d’accordo con te. Infatti a parer mio, il primo errore che commette chi ha dei complessi è quello di essere concentrato esclusivamente su se stesso.
A presto!