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Commercio Equo e Solidale

Un Aiuto per i Produttori dei Paesi Poveri

Come nasce e cos’è il commercio equo e solidale?

Il problema della povertà di alcune parti del mondo è una cosa nota a tutti.

Con i prodotti del commercio equo e solidale aiutiamo i produttori dei paesi poveri

L’80% delle risorse mondiali viene utilizzato dal 20% dell’intera popolazione, dalla parte più ricca del mondo. Questo accade perché il valore delle materie di prima necessità è in costante diminuzione, spingendo il mercato a forti speculazioni.

Ci sono popolazioni povere che comprano alimenti di prima necessità importati dagli Stati Uniti invece che prodotti in loco. Perché? Semplice, costano meno dato che non sono presenti tasse sulle importazioni. Ovviamente così i piccoli produttori locali sono sempre più in difficoltà. Non potranno mai competere con la quantità produttiva degli stati industrializzati.

Il commercio equo e solidale serve ad invertire la rotta. Questo tipo di commercio infatti, fa sì che i ricchi consumatori dell’Occidente incontrino i produttori dei Paesi poveri.

In questo modo si cerca di favorire lo sviluppo economico e sociale dei Paesi poveri. Si crea lavoro a condizioni giuste, proteggendo i diritti umani. Spesso infatti, i meccanismi economici tendono a sfruttare le fasce deboli delle popolazioni povere. Si fanno lavorare molto donne e bambini, per avere un’alta produzione a costo bassissimo.

Questo tipo di commercio invece instaura uno scambio paritario tra produttori e consumatori. Si cerca di far sì che i produttori più poveri possano aver accesso al mercato mondiale.

Commercio Equo e Solidale

Scegliendo di acquistare prodotti dei paesi più poveri possiamo aiutare i produttori più poveri a rafforzare le loro organizzazioni. Pagando un prezzo equo possiamo migliorare la qualità della loro vita.

I prodotti alimentari del commercio equo e solidale inoltre, sono di ottima qualità e quasi sempre biologici. Paradossalmente questi prodotti non sono biologici per una scelta ma per la mancanza di risorse tecniche dei Paesi di provenienza.

Purtroppo questa iniziativa non è ancora abbastanza diffusa. Purtroppo infatti non in tutti i supermercati è possibile acquistare ciò che proviene da questo commercio alternativo.

È facile comunque trovare questi prodotti nelle Botteghe del Mondo, nei banchetti organizzati da diversi oratori o presso le cooperative di prodotti naturali.

Siamo spesso vittime dell’acquisto compulsivo senza pensare che facendo la spesa si può cercare di fare qualcosa per gli altri. Diamo una mano a chi cerca di sconfiggere la povertà.

Lettura consigliata: Manuale per un consumo responsabile di Francesco Gesualdi

Manuale per un consumo responsabile. Dal boicottaggio al commercio equo e solidale

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12 Commenti

  1. Buon giovedì caro Amico

    Noi compriamo spesso produtti di fairtride da Lidl, anche se io ho ancora i miei dubi sul fatto che i soldi vanno veramente a questa gente.. il commercio equo e solidale sembra una buona cosa, ma alla fine non possiamo sapere se tutto e onesto … mah

    abbi un buon fine settimana ti abbraccio 🙂

    1. Cara Rebecca capisco le tue perplessità. Quando si tratta di cercare di fare del bene però, non ha senso non fidarsi.
      Madre Teresa dava da mangiare ai poveri, senza chiedere loro nulla. Una volta un giornalista le disse che c’erano molte persone che andavano a mangiare da lei anche se non ne avevano bisogno, per approfittarsi del cibo gratuito. Il giornalista le disse che doveva cacciarli, che non doveva farsi prendere in giro.
      Madre Teresa rispose: “Potrebbero comprare del cibo ma vengono a mangiarlo gratis qui? Beh, chi c’è più povero di loro?”

      Capisci Rebecca? Non dico di lasciare sempre che la gente se ne approfitti, ma se tutto è in regola e sappiamo che ci sono dei controlli sui prodotti equi e solidali, abbiamo il diritto ed il dovere di fidarci, con l’intenzione sincera di aiutare qualcuno.

      Anche perché in queste associazioni, nonostante qualche prevedibile ed inevitabile usurpatore, esistono sempre moltissime persone oneste che ci mettono impegno e serietà.

      Un abbraccio!

  2. Caro Loto, sembra così facile ma non lo è! capita spesso che credi di prendere una cosa e poi ti accorgi che non è quella, tante volte non basta la buona volontà di che compra, ma che il negoziante partecipi!!!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    1. Di solito i prodotti alimentari del commercio equo e solidale hanno scritto sulle confezioni che fanno parte di questo sistema e sono posizionati tutti in uno spazio a parte, non sono mescolati agli altri prodotti. Esistono comunque anche abiti, bigiotteria, saponette etc del commercio equo e solidale.

      Ciao Tomaso, buona giornata!

  3. Egr.,
    siamo oramai e da tempo consumatori e non più cittadini.
    Si aggiunga che siamo in troppi e che si continua a non controllare le nascite nei Paesi più poveri; in ciò non aiutati di certo dalla/delle Religioni che pescano nella sofferenza umana.
    Confermo che l’animale Uomo è il peggiore tra gli esseri viventi.

    Un saluto equo e solidale.

    1. … e visto che apparteniamo a tale razza di esseri viventi, cerchiamo di alzare la media, dando una mano, nei limiti del possibile, alle cause giuste ed alle persone che lavorano per rendere il mondo un posto un po’ meno ingiusto.
      Ciao, buona serata!

      1. Grazie per il suggerimento, ma dimentichi che, non solo per questione di età, mi trovo già da tempo sulla strada da Te tracciata.
        Lotto da sempre, invero, contro i mulini a vento, ma vuoi mettere la “grandezza” di Don Chisciotte?
        Peraltro libro tradotto in moltissime lingue e – sembra – quello tra più più letti nel Mondo.

        Saluti dal moderno, modesto e piccolo emulo dell’Hidalgo.

        1. Forse hai ragione anche se a me non piace considerarla una lotta contro i mulini a vento… piuttosto Davide contro Golia! E sappiamo bene chi ha vinto alla fine… 😉
          Ciao.

  4. Uno dei miei nipoti, aiutato da amici e fratelli ha aperto un negozio con solo prodotti equo e solidale e per ben quattro anni, appena aperto il negozio andavo ad aiutarli, facevo la commessa, insomma. Ancora oggi comperiamo caffè, cioccolata e altri prodotti (anche manufatti) E’ un piccolo aiuto, ma è ciò che posso.
    Buonaserata mr. Loto e grazie per i commenti. .

  5. Io acquisto dal mercato equo e solidale tutte le volte che posso. Non capita spesso purtroppo per varie ragioni. Spero davvero che queste risorse arrivino a chi è meno fortunato. Buona domenica sera.

    1. Mi fa molto piacere. Bisogna cercare di essere fiduciosi perché altrimenti non si potrà mai migliorare le cose. Non dico che bisogna essere totalmente sprovveduti ma disseminare cinismo e sfiducia è l’arma migliore di chi vuole che le cose non cambino!
      Un abbraccio e l’augurio di una buona settimana.

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