Non sono una persona malinconica eppure fare un confronto tra passato e presente spesso mi viene naturale.
Pensiamo alla guerra, qualcosa che purtroppo ha sempre accompagnato l’uomo. Un tempo la guerra veniva combattuta corpo a corpo, guardando l’avversario negli occhi. Mentre si tentava di ucciderlo si valutavano le conseguenze delle proprie azioni.
Oggi la guerra viene gestita schiacciando un pulsante, come dei videogiochi, guardando un display luminoso che segnala l’obiettivo da abbattere.
Un altro interessante confronto tra passato e presente viene dalla visione della morte. Prima, vedere qualcuno che moriva non creava scompensi emotivi, né paure né depressioni, come invece accade oggi. La morte era parte integrante della vita.
In campo sentimentale il confronto tra passato e presente è notevole. In passato si sapeva aspettare per ore lo sguardo della persona amata. Si conosceva solo l’indispensabile sul sesso ma si distingueva chiaramente quando si era davvero innamorati. Oggi i ragazzi sanno tutto sulla profilassi e l’eccitazione ma stentano a riconoscere l’amore.
Un tempo la violenza era un disonore, un affare da incivili o criminali. Ora si aggrediscono le persone per un parcheggio o per una risposta scortese.
Il confronto tra passato e presente è incredibile sulle tappe della vita. Ieri un ventenne aveva già una famiglia a carico e tante responsabilità che gestiva con sacrificio e pazienza. Nella società odierna i ragazzi vanno in crisi profonda per gli esami universitari ed il look giusto.
Il Confronto tra Passato e Presente ci Dice dove Stiamo Andando
L’umanità si sta evolvendo sotto molti profili ma si sta involvendo sotto altri aspetti. Il nostro dentro non sta andando di pari passo con quello che accade fuori.
Siamo deboli ed incapaci di comprendere quello che proviamo ed il valore delle cose buone. Eppure oggi potremmo avere tutto, trovando, con l’equilibrio, la serenità.
Credo sarebbe davvero utile insegnare ai giovani i valori fondamentali dell’animo umano. Rispetto, altruismo, perdono ed amor proprio sono solo alcuni dei valori oggi quasi dimenticati.
Nel confronto tra passato e presente è evidente la necessità di (ri)sintonizzarci anche su altre frequenze. Le frequenze di un mondo che non si vede con gli occhi ma si percepisce benissimo.
Lettura consigliata: Come eravamo negli anni della guerra di Arrigo Petacco
Hai citato il processo involutivo del quale ho fatto cenno nel mio commento al Tuo precedente scritto; siamo in sintonia.
Il presente non esiste, lo nomini ed è già passato ed i giovani odierni sono difficili da gestire; sono nel futuro.
Ciao
… e, da ottimista quale sono, confido proprio nei giovani, nella speranza che possano ritrovare quello che noi abbiamo perso.
Ciao, a presto.
Io tifo per i giovani, purché abbandonino telefonino, da usare se e quando serve (purtroppo sono gli adulti, sin dall’età delle fasce a fornirglielo), studino un po’ di più di q.b., anche la Storia e la Geografia oltre la Lingua madre, ragionino con la loro testa, siano critici e curiosi, non si schierino nelle greggi, …
Saluti da un diversamente giovane
Quelle che hai scritto sono tutte doti importanti ma io mi accontenterei anche solo di un cuore attento e di un alto senso di giustizia!
Saluti.
Caro Loto, molto interessante il tuo post, qui possiamo capire che le guerre continuano solo che hanno trovato un altro modo di combattere il nemico.
Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Proprio così. E forse il modo che hanno trovato oggi è ancora più crudele ed insensato.
Un abbraccio ed un sorriso anche a te!
Concordo con tutta la tua riflessione, anch’io penso che i giovani stiano riscoprendo i veri valori, ma dobbiamo essere anche noi a dare il buon esempio! Speriamo che pian piano si riesca a trovare il giusto equilibrio tra presente e passato prendendo il meglio da ogni epoca 🙂
Buon pomeriggio!
È quello che mi auguro!
Grazie Silvia, un saluto e a presto.
Dalle mie parti i passati, gli abitanti di tempi passati ci hanno lasciato un ambiente impeccabile produttivo in ogni sfumatura. Oggi abbandono, non rispetto, incapacità di durare un po’ di fatica, incapaci di essere imprenditori di noi stessi ci ha portato ad un abbandono dell’ambiente drammatico. Ecco fuochi devastazioni di torrenti in piena, immondizia abbandonata ogni dove…
A voi cittadini trovare le differenze più intellettuali, io mi fermo a dove abito e come si comportano questi giovani talmente ignoranti da essere persino presuntuosi.
C’è bisogno di guide e buoni esempi caro Andrea! Purtroppo quando i giovani sono lasciati a loro stessi è facile che sotto il peso dell’attuale società, si pieghino nel modo sbagliato, proprio come gli alberi giovani sottoposti al vento o che si sviluppano tra rocce ed ostacoli. In un buon ambiente alcuni crescono bene, altri hanno bisogno di un sostegno…
A presto!
Una volta una mia alunna mi disse che stava imparando a conoscere gli adulti e quello che vedeva non le piaceva affatto, tanto che avrebbe voluto la possibilità di non crescere mai.
Allo stesso modo, quando ero piccola, osservando i miei genitori e le persone che frequentavano la mia famiglia, pensavo che gli adulti fossero persone sagge, equilibrate, che avevano tanto da insegnare. In effetti, ho poi scoperto che, spesso, erano più maturi i figli dei loro genitori. Mio padre era quel tipo di persona che, un tempo, si considerava un “uomo d’onore” e la sua parola data valeva tanto quanto un documento scritto. Oggi invece tutti dicono una cosa e ne fanno un’altra, cambiano idea come bere un bicchier d’acqua, voltano le spalle ad un amico alla prima difficoltà e, purtroppo, cercano di prendere tutto e subito con la violenza o con le cattive maniere. La storia non ha insegnato nulla, anzi, sembra sia un incentivo per ripetere le stesse nefandezze. I giovani hanno ancora dei valori, ma li vedono entrare in conflitto ogni giorno con i disvalori e ne restano disorientati. Noi a scuola cerchiamo di fare il possibile per educare i giovani, ma quando ci scontriamo con un’educazione completamente diversa data dalla famiglia, possiamo fare ben poco. Dove andremo a finire?
Andremo a finire dove è necessario andare per comprendere che bisogna invertire la marcia!
Poveri ragazzi! Capisco la tua alunna e sono convinto che crescendo almeno lei resterà con il cuore puro.
Un abbraccio.
Grazie infinite Mr Loto, e’ davvero bello sapere di essere stata nei tuoi pensieri….mi ripropongo sempre di ritornare, ma con costanza….e lo faro’ presto..un abbraccio e buon mese di agosto 🙂
Questa si che è una bella notizia!
😉
Ricambio l’abbraccio con tanto affetto.
Buonagiornata Mr.Loto.
Il passato ha creato ciò di cui oggi siamo fatti.
Oggi io sono il mio ieri e il mio domani. E i miei pensieri cresciuti all’ombra di una guerra, insegnano e donano ai miei figli una pace che si protrae, spero, a lungo nella vita.
Nel cuore c’è una speranza che non trovo nei discorsi di chi cammina per via, nei telegiornali e nei quotidiani.
Buona domenica nel Signore.
È vero, siamo fatti di ciò che il passato ha creato. Proprio questa riflessione dovrebbe spingerci a lavorare oggi per un futuro migliore.
Mi piacciono le persone che sanno proteggere la speranza che portano nel cuore. Essa nasce spontanea in ognuno di noi, ma troppe persone scelgono di farla seccare soffocandola con il cinismo.
Ciao, buona domenica anche a te!
Come non darti ragione? La società si sta evolvendo con una tale velocità che si fa fatica a starle dietro. Tutto è cambiato, secondo me, tranne i sentimenti. Io credo che questi siano rimasti uguali a quelli di 50 o mille anni fa, senza differenza di spazio e di tempo.
Sono d’accordo. Inoltre i sentimenti ci accomunano tutti, in ogni angolo del mondo. Questo dovrebbe farci riflettere.
Ciao, buona domenica!