Anche se pensiamo di sapere cosa sono i valori morali, non sempre afferriamo il loro significato e la loro importanza.
I valori morali sono necessari alla felicità. Mi spiego meglio.
Cercare la felicità è nella nostra natura ma spesso ci comportiamo in modo da essere infelici senza nemmeno accorgercene.
Siamo noi ad esempio, ad alimentare emozioni che ci rendono infelici come l’odio, la rabbia, l’invidia etc. Sperimentando queste emozioni non ne traiamo alcun beneficio, anzi!
Di solito però, chi nutre sentimenti negativi si abitua a tale condizione e non riesce a fare altro. Nemmeno riconoscendo la sofferenza che deriva da questo atteggiamento negativo.
È per questo motivo che la mente deve essere addestrata ai valori morali.
Cosa sono i valori morali? Sono tutto quello che è positivo per il nostro spirito. È invece da considerarsi immorale tutto quello che, alla lunga, danneggia il nostro spirito.
È però importante comprendere che non è la soddisfazione o il piacere immediato a determinare il bene che un’azione comporta. Bisogna valutare gli effetti a lungo termine di quel che facciamo perché potrebbero avere effetti negativi sulla nostra vita.
Pensiamo ad una bugia che ci toglie momentaneamente dai guai, ad un tradimento oppure ad un furto. In certi frangenti possono sembrare una buona idea ma alla lunga creano solo problemi.
Cosa Sono i Valori Morali
Spesso seguire i valori morali può portarci a sacrificare un piacere immediato al fine ultimo di perseguire la felicità. Più è elevato il livello della nostra conoscenza maggiori saranno i nostri valori morali.
Più capiremo cosa sono i valori morali e meglio riusciremo a gestire le nostre azioni e le nostre emozioni.
Ecco quali sono i valori morali più importanti che dovrebbero fare parte del nostro modo di vivere:
- Onestà
- Correttezza
- Rispetto, per se stessi, per il prossimo e per l’ambiente
- Carità
- Coerenza
- Fermezza sui principi sani
In passato, anche attraverso il concetto del peccato, erano le religioni ad insegnare i valori morali.
Oggi le religioni hanno un ruolo marginale. Di contro, non esiste alcuna etica laica che diffonda l’apprendimento dei principi basilari per il benessere emotivo dell’individuo.
Il risultato è che il piacere viene continuamente scambiato per felicità, creando perenni insoddisfazioni e danni emotivi a volte irreparabili.
Per questo, a prescindere da quello in cui si crede o non si crede, è importante avere dei valori morali.
Aiutano il nostro spirito a raggiungere quell’equilibrio interiore che chiamiamo felicità.
Lettura consigliata: La moralità e la percezione sociale di Stefano Pagliaro
L’etica, la morale, stanno dove stanno e non – solo – dove si trova la religione, le religioni.
Ciò premesso e riassunto l’hai fatta fuori dal vasino; altre volte ho richiamato la Tua attenzione sul fatto che le carceri sono stracolme di credenti, di tutte le fedi.
Esiste, e come, una etica “laica” e non c’è necessità di genuflettersi per vivere una vita “morale”.
Ciao e … stai più attento quando discetti su argomenti delicati.
Non ho mai scritto che l’etica e la morale stanno solo dove si trovano le religioni.
Non ho mai scritto che tutti coloro che seguono una religione sono buoni.
Non ho mai scritto che non esiste un’etica laica, ma solo che questa non viene insegnata né trasmessa.
Saluti.
“In passato, anche attraverso il concetto del peccato, erano le religioni ad insegnare i valori morali.” = le religioni insegnano i valori morali.
“non esiste alcuna etica laica che diffonda l’apprendimento dei principi basilari ” = solo le religioni diffondono ed insegnano i valori morali. Ciò vuol dire anche che, facendo il paio con l’affermazione di sopra, solo le religioni possiedono l’etica e la morale.
“Non ho mai scritto che tutti coloro che seguono una religione sono buoni.” = hai ancora un po’ di pudore intellettuale e ciò mi induce a sperare bene.
Esiste e come un’etica “laica” e questa viene trasmessa a coloro i quali sono disposti a frequentare il Libero Pensiero, non hanno paura del domani, seguono la Scienza e non la Fede, non si raccomandano al Dio (?) che non c’è per l’oggi e per il “dopo”, ecc…; insomma gli Uomini Liberi!
Saluti etici.
P.S.:
Non ho escluso che parte delle religioni possiedono una certa etica/morale infatti la mia prima affermazione è esaustiva sull’argomento.
Quello che volevo dire l’ho già scritto chiaramente, il resto è una tua presupposizione (sbagliata) sul mio pensiero.
E qui chiudo il discorso.
Saluti.
Questo sui valori morali, a mio modestissimo parere, é il post più centrato che tu abbia mai scritto, caro Mr. Loto. Come vedi, purtroppo, ci sono persone che non intuiscono la grande potenzialità di quei concetti che d’altra parte se fossero capiti e messi in pratica dalla maggior parte dei nostri simili, il mondo non sarebbe in queste pietose condizioni morali e materiali in cui si trova.
Grazie Mr. LOTO
Grazie Claudio, mi fa piacere che tu abbia apprezzato il mio post.
Ti auguro una buona giornata.
Il Suo commento, sig. Claudio, ove si narra di ” … Come vedi, purtroppo, ci sono persone che non intuiscono …”, vergato dopo la mia critica alla supposta moralità che risiede al di fuori della “laicità” per come vorrebbe l’ospite che ci ospita, è offensivo e da pavidi, se rivolto al sottoscritto.
Se ha qualcosa da dire la scriva pure, ma non si permetta di dire e non dire ovvero sotto-intendere ed offendere.
Il mondo è “… in queste pietose condizioni morali e materiali …” – in questo convengo con Lei, per via dei tanti Don Abbondio che hanno calcato la scena, nascondendosi dietro un dito e pensando solo a battersi il petto.
Un saluto e mi chiarisca, di grazia.
P.S.:
E’ un personaggio, Don Abbondio, che mi è sempre piaciuto, nonostante tutto, perché fragile nel suo essere, come molti esseri umani che si rivolgono ad un Dio (?).
P.P.S.:
Chiedo scusa a Mr Loto per la “crudezza” della mia replica, ma sul mio Blog, momentaneamente fuori uso per un blocco alla piattaforma che lo amministra, non ho mai consentito che ospiti offendessero altri commentatori. E’ questione di stile. Se c’è qualcosa da dire la si scriva ovvero si taccia!
Certo che sì (“Quello che volevo dire l’ho già scritto chiaramente”) ed io ho compreso il Tuo – solito – sermone vergato con supponenza e sicuro di avere in tasca il verbo, il pronome, il sostantivo, gli aggettivi, le virgole e quant’altro.
Siete pericolosi, mentalmente instabili, da ricoveri e cure del caso, lo confermo; avete una visione distorta di coloro che hanno e vivono nell’etica e con la morale, a prescindere da inginocchiamenti vari, da Uomini Liberi.
E’ vergognoso quanto scrivi e lo riconfermo:
”
…
In passato, anche attraverso il concetto del peccato, erano le religioni ad insegnare i valori morali.
Oggi le religioni hanno un ruolo marginale. Di contro, non esiste alcuna etica laica che diffonda l’apprendimento dei principi basilari per il benessere emotivo dell’individuo. …
”
“
Mi spiace che il Sig. Carunchio abbia trovato offensive le mie parole, ho usato la sua risposta senza conoscere la persona che l’ha scritta solo per dire a Mr.Loto che la maggioranza degli esseri umani non pensa che la moralità, l’etica e il rispetto di tutti gli esseri viventi siano l’unica possibilità che ha l’uomo di vivere al meglio la propria vita, di tendere alla felicità, di dare un senso alla propria esistenza. Secondo me è un concetto che va oltre la laicità e la religione, ha a che vedere più con la vita di tutti i giorni. Se la maggior parte di un qualsiasi insieme di persone agisse in modo etico, corretto, ragionevole, rispettando le regole, dando a tutti le stesse opportunità, limitando gli eccessi di potere e rispettando la dignità di ogni essere vivente ecc. ecc. insomma sviluppasse una moralità comune e condivisa, quell’insieme di persone avrebbe molte più possibilità di avvicinarsi alla felicità di qualsiasi altro modello sociale di cui oggi raccogliamo i cocci. Spero di aver chiarito al Sig. Carunchio quello che intendevo, e che comunque Mr. LOTO aveva già espresso in modo molto più preciso e cristallino di quanto posso aver fatto io, che intendevo solo constatare che purtroppo il concetto espresso da Mr. Loto al giorno d’oggi non viene certo messo tra le priorità del vivere sociale, magari anche solo perché non ne viene capita la reale potenzialità. Saluti
Siamo in perfetta sintonia, ora, sig. Claudio.
Avevo intuito di essere il bersaglio delle Sue considerazioni negative.
Un saluto morale ed etico.
Buon giorno carissimo Amico,
i veri valori, mi hanno insegnato i miei genitori.. per prima dobbiamo farci una domanda che cos’è il morale?
Voglio fare un esempio semplice quando ero bambina e andava con i miei la domenica a messa sia in estate o inverno, la gente era sempre vestito per bene e modesto. Oggi si vedano le donne con minigonne con un t’shirt o camice che fanno vedere anche tropo delle loro grazie..
oggi avere rapporti sessuali senza essere sposati e normale, l’omosessualità diventato normale, dare via i proprio figli in adozione e normale, divorziarsi e risposarsi e normale…
Mio padre mi disse una volta: “quando la moralità umana, perde i suoi valori, perde anche la persona stesso il valore verso i altri, e verso Dio”
Noi accettiamo tropo facile le cose, e non ci rendiamo conto che così perdiamo il nostro morale, ti saluto a presto ?
Hai ragione Rebecca, bisogna prima stabilire cos’è la morale. Per come la vedo io la morale è un insieme di comportamenti e pensieri atti a non danneggiare se stessi e gli altri, anche sotto il profilo emotivo.
Ovviamente non è facile racchiudere il tutto in due parole… e non è facile definire un concetto che valga per tutti. Credo che però ognuno di noi possa comprendere il proprio senso morale… è che siamo abituati a forzarlo continuamente, e questo non ci rende poi più in grado di tornare indietro.
Come sempre trovo molto vera la riflessione di tuo padre. Se perdi i valori morali, perdi il tuo stesso valore di essere umano.
Peccato che sia un concetto molto difficile da far vedere in modo chiaro.
Sono inoltre pienamente d’accordo sul fatto che noi accettiamo troppo facilmente certe cose. Il fatto è che possiamo decidere per noi stessi e non per gli altri… quindi si deve tollerare il comportamento altrui anche se non lo si condivide. Poi ovviamente, quando è possibile ed è richiesto, qualche buon consiglio si può sempre cercare di dare… ma sempre con amore, mai ergendosi a giudici dell’altro!
Tutti noi abbiamo molti difetti! 😉
Ti abbraccio e ti auguro un buon fine settimana.
Mi permetto di estrapolare i passi per me più significativi per cercare di metterli a fuoco secondo il mio pensiero.
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“È però importante comprendere che non è la soddisfazione o il piacere immediato a determinare il bene che un’azione comporta. Bisogna valutare gli effetti a lungo termine di quel che facciamo perché potrebbero avere effetti negativi sulla nostra vita.”
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In effetti una bella sbronza o qualche tipo di stupefacente può inebriarei e farci sentir bene in quel preciso momento, liberi da ogni inibizione pronti a fare cose che non si avrebbero mai fatto in coscienza… Ma poi sono cavoli amari perchè prima o poi per forza di cose dobbiamo fare i conti con noi stessi.
E poi a lungo andare corriamo il rischio di fare i conti anche con la cirrosi, o con il cervello spappolato… ma troveremmo comunque qualcuno o qualcosa a cui dare la colpa, così da scagionarsi.
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“Pensiamo ad una bugia che ci toglie momentaneamente dai guai, ad un tradimento oppure ad un furto. In certi frangenti possono sembrare una buona idea ma alla lunga creano solo problemi.”
Ahh… dire bugie richiede una gran buona memoria! Non a caso si usa dire che le bugie hanno le gambe corte o il naso lungo… prima o poi ti freghi e allora casca il palco. E poi devi cercare di recuperare credibilità. Una gran fatica, spesso inutile, meglio evitarle a priori le bugie, si fa meno fatica.
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“Più capiremo cosa sono i valori morali e meglio riusciremo a gestire le nostre azioni e le nostre emozioni.”
Aggiungerei che oltre a capirli dovremmo interiorizzarli. C’è gente che si riempie la bocca di belle parole, ma poi nei fatti… dire non equivale a fare, e sono i fatti che dimostrano quello che veramente siamo.
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“In passato, anche attraverso il concetto del peccato, erano le religioni ad insegnare i valori morali.”
Condivido, solo che più che insegnare i valori morali, questi venivano imposti e attraverso il concetto del peccato si frenava un certo libertinaggio insito nell’uomo. Credo che le religioni abbiano “salvato” per certi versi l’uomo, da se stesso e dai suoi istinti peggiori, bestiali. La libertà non può essere data per scontata, ma è un qualcosa che si deve maturare dentro. Il problema è che per molti equivale a far quello che gli pare, confondendo ciò che in realtà significa essere liberi. Basta pensare che per avere fede abbiamo bisogno ancora dei miracoli, delle prove, qualcosa da esternare, quando invece la fede è un qualcosa di estremamente privato, personale.
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“Oggi le religioni hanno un ruolo marginale. Di contro, non esiste alcuna etica laica che diffonda l’apprendimento dei principi basilari per il benessere emotivo dell’individuo.”
In effetti l’etica è stata rimpiazzata dall’opportunità: più che a ciò che è giusto puntiamo a ciò che ci conviene, per poi piangere sulle nostre disgrazie, che, tra l’altro, noi stessi ci siamo procurati!
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“Il risultato è che il piacere viene continuamente scambiato per felicità, creando perenni insoddisfazioni e danni emotivi a volte irreparabili.”
Credo che la felicità non escluda il piacere, purchè non sia fine a se stesso. Vedere un bel panorama dà piacere perchè infonde un senso di maestosità, di grandezza, di infinito. è un qualcosa che non dipende da noi, ma ci viene donato. E questo infonde piacere e gratitudine.
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“Per questo, a prescindere da quello in cui si crede o non si crede, è importante avere dei valori morali.
Aiutano il nostro spirito a raggiungere quell’equilibrio interiore che chiamiamo felicità.”
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L’equilibrio interiore… possiamo essere in armonia con gli altri se non lo siamo con noi stessi? Possiamo gioire con gli altri se non abbiamo la gioia dentro? Possiamo rallegrarci con gli altri se non abbiamo l’allegria dentro?
Fingeremmo soltanto.
La felicità la possiamo trovare solo dentro di noi, nel sentirci soddisfatti per quello che siamo, per come agiamo, non per quello che rappresentiamo. Quello che è fuori di noi può aumentare o annientare la felicità, nostro impegno deve essere quello si salvaguardarla piuttosto che quello di cercarla.
Buonanotte a tutti
Che dire Leda, le tue riflessioni mi hanno molto colpito. Non solo hai colto i concetti più importanti espressi nel post, ma sei stata capace di argomentarli in modo ineccepibile. Il tuo commento è sentito e ragionato, impossibile non essere d’accordo con quanto hai scritto.
Voglio fare una precisazione solo sulla frase:
“Il risultato è che il piacere viene continuamente scambiato per felicità, creando perenni insoddisfazioni e danni emotivi a volte irreparabili.” Non intendevo dire che la felicità esclude il piacere, ma solo che oggi spesso molto pensano di poter essere felici comprando l’ultimo i-phone o andando in vacanze alle Maldive per 15 giorni. Quelle sono cose che danno piacere, certo, ma la felicità è un’altra cosa! È un’attitudine, una questione appunto, di equilibrio interiore.
Grazie per i tuoi bei pensieri, ti auguro un lieto fine settimana.
Oh, Mr Loto, come stai? Ti hanno un po’ tartassato….non ti curar di loro ma guarda e passa…
La società di oggi è la società, io la definisco così, del tic del clacson….pit sbrigati, pot non pensare fatti i fatti tuoi e scansati, dammi strada.
Preciso e tu lo sai, che non mi piace mettermi in cattedra e bacchettare, ma attualmente (e speroproprio di non peggiorare, dico spero), essendo “diversamente abile” quando attraverso la strada sulle strisce, lentamente e appoggiandomi ad un bel bastone, le macchine mi sfiorano e rischio la caduta….lo faranno per avere una pensione in meno da far pagare allo stato? Nei negozi un po’ “su” le commesse accorrono premurose sperando in una vendita, ma accorrono, in quelli tipo OVIESSE per fare un esempio, nessuno ti fila. Mi cadono le stampelle, mi guardano con sguardo di disapprovazione, ma tutto resta a terra e io chinandomi a fatica, raccolgo, poi i prezzi sono scritti piccini piccini idem le taglie . Chiedo lumi…ma signora legga è tanto chiaro? Il fatto che io debba portare occhiali scuri per ripararmi da una nuova maculopatia, (sich, anche quella senile!) non li turba. Forse non sto parlando di Valori Morali ma di maleducazione.
E allora la gentilezza non è più un valore morale.? Parlerò del verbo “rubare”
Mi piace rubare un sorriso per una parola buona, rubare una lacrima ad un vecchio, grasso mendicante che non conosce una parola d’italiano, ma che accetta la mia carezza sulla guancia e quel soldino che posso dargli regalandomi un’immaginetta di Cristo o di Maria Sua Madre. Alla mia età che altro posso permettermi di NON fare? Non tradisco, ma perdo la pazienza…..oltre ad aver perso anche un po’ d’udito…no, non è vero ci sento bene, ma faccio finta di non sentire se il discorso o la domanda non mi piace. Ipocrisia? No, per me è una gentilezza che faccio per non essere sgarbata. Ripetendo la domanda normalmente i termini sono più accorti (Qualcuno però ne approfitta aggiungendo qualche parola che non ripeto…per riguardo a me stessa non a chi l’ha detta). Mr. Loto caro, tu che mi conosci abbastanza sai che i valori morali restano nei cuori e nelle azioni che per modestia non si sventolano come una bandiera. La modestia che mi faceva arrossire forse la trovo in mia figlia e in poche altre persone… Nella casa dove attualmente vive la mia mamma, c’è un mio caro amico, un professore di filosofia, sordo veramente come una talpa a cui i porto sempre una lettera dove gli racconto la mia settimana e poi lui mi racconterà la sua che darà a mia sorella….bhè è un giro di posta alquanto particolare, beh, lui è da baciamano…..sì. E sempre immerso nella lettura di grossi tomi e quando si accorge della mia presenza accanto alla mia mamma, sorride e vorrebbe venire da me, ma la sua badante lo blocca, allora vado io da lui per ricevere un bel baciamano…. Ci sorridiamo mandandoci un casto bacio sulla punta delle dita ……e anche questo non turba i valori dell’attuale morale…o sì? Abbraccio notturno causato dall’insonnia e arileggerti presto….
Cara Lucia, l’assopimento dei valori morali ci ha resi anche più distaccati, menefreghisti e… maleducati! Credo che certi luoghi, l’Oviesse come i grandi ipermercati, siano fatti appositamente per dare modo alle persone di acquistare senza essere “disturbati” troppo dai commessi. Per questo i commessi di questi negozi non sono abituati ad andare incontro al cliente, e si trovano a disagio di fronte all’eventualità di intervenire, seppure semplicemente per dare aiuto ad una simpatica signora in momentanea difficoltà! Porta pazienza! Meglio sorridere va…
Un abbraccio e l’augurio di un sereno fine settimana.
Ho nominato quel tipo di negozio perchè questo fatto è accaduto più di una volta: parlo della poca attenzio all’unica cliente, io, e pergiunta disabile. Ho fatto le mie rimostranze al direttore del negozio……oh, mi ha risposto, ma lei poteva chiamare!!! L’ho messo al corrente che normalmente un disabile cerca di non richiamare l’attenzione sul suo disagio…. e ho dichiarato che avrei apertamente dichiarato il mio disappunto cu tale catena di negozi. Tanto perchè tu non incorra in qualche particolare disappunto a causa mia. Tranquillo so quello che faccio o dico, disabile ma non mentalmente…..Abbraccio
Scusa se distinguo: ma i valori morali non servono a raggiungere la felicità, ma solo, e non sempre, ad aumentare le probabilità che succeda. Servono a far sì che tutti possiamo convivere senza essere sempre in battaglia.
Ciao.
Probabilmente i valori morali possono non essere sufficienti per essere felici, ma di certo non si può essere felici senza.
Ciao, buon fine settimana.
Ma c’è chi ci riesce lo stesso, eccome! Credimi.
Ciao.
Molte persone confondono il piacere con la felicità ed è questo che mostrano agli altri… tu osserva meglio e vedrai che non è come pensi.
Saluti.
No, no! Cambia punto di vista… e vedrai che ho ragione io. Chi è privo di valori morali non ha bisogno di questi elementi per sentirsi felice (ovviamente provandone effettivamente piacere). Siamo tutti fatti delle stesse molecole, ma… non siamo tutti uguali. 🙂
Ciao.
Caro Me Loto, personalmente faccio distinzione fra valori morali ed emozioni negative quali la rabbia, l’invidia il rancore. Nei confronti di queste ultime ho lavorato, lavoro e lavorerò alfine di avere da loro il minor danno.
Sono argomenti ed esercizi che studio e pratico da anni.
Credo che i valori morali, siano un argomento a parte, anche perchè occorrerebbe distinguere tra valori morali imposti dalla società e contesto storico in cui ci si trova e valori morali derivanti da archetipi innati.
Per chi è in un cammino di crescita spirituale sia le emozioni negative che i valori morali, sono dotati di parecchie sfaccettature.
Certo è che interrogarsi su di esse con cuore aperto è già un passo
Saluti
Fiore
Sono bipolare e sono curata con psicofarmaci, lo sono da quando ho fatto un gesto particolare dovuto a un ischemia che mi aveva tolto la parola e mi sentivo un peso e da quando i miei figli erano piccoli. Come per liberarmi l’anima da un peso con Lui ho iniziato a fare volontariato con soggetti molto fragili e in strutture non facili, ho cresciuto i miei figli con questi valori che è stato spontaneo da parte loro seguire su certe strade. Il dialogo è sempre stato presente ed è diventato spontaneo. Quando la gente mi ferma per strada non mi riconosce come Valeria ma come la mamma di Andrea per tutto quello che ha fatto e sta facendo…. senza imporre niente anche Michelle la più piccola sta proseguendo in certe direzioni e i vecchietti la adorano, anche se lei è più timida e a portare la spesa dalla bottega alle vecchiette ci ha messo un po’.
È molto bello che tu abbia dato l’opportunità ai tuoi figli di diventare delle belle persone. Non c’è insegnamento più grande.
Un abbraccio.