Avete mai sentito parlare di coscienza collettiva?
Per spiegarne il significato partirò da una sensazione personale che forse sarà capitato di provare anche a voi. Nella maggior parte delle persone che ho conosciuto, il sentire predominante è l’individualità. Io invece mi sono sempre sentito parte di un’entità molto più grande.
Mi è successo spesso ad esempio, di lasciarmi coinvolgere dalle emozioni altrui, tanto da sentirle mie a tutti gli effetti. Altre volte ho avuto la sensazione che animali e piante o addirittura paesaggi facessero parte del mio stesso essere. È così che ho iniziato a chiedermi se, a livello spirituale, facciamo tutti parte di un’ unica coscienza. L’energia vitale che è dentro ognuno di noi, può essere il frammento di una stessa unica, eterna ed infinita forma di Energia?
Ho cercato di documentarmi su questo tema ed ho scoperto delle cose interessanti. Mi sono imbattuto in diversi tipi di esperimenti che sembrano dimostrare l’effettiva esistenza di una coscienza collettiva. Più persone che pensano alla stessa cosa o che percepiscono le stesse emozioni sembrano prevedere o cambiare la realtà circostante.
Esperimenti sulla Coscienza Collettiva
In particolare mi ha stupito lo studio di Roger Nelson che, attraverso dei particolari macchinari, ha misurato l’energia dei pensieri. Ha verificato che fino a quattro ore prima di un evento catastrofico (attentati, terremoti, etc.) si verifica un’alterazione della coscienza collettiva.
La somma dell’energia che ognuno di noi trasmette in modo inconsapevole cambia non soltanto dopo un evento dal forte impatto emotivo, ma anche prima. Inoltre nei luoghi in cui veniva praticata la meditazione da molte persone contemporaneamente, i crimini diminuivano.
Il dottor N. J. Stowel invece, ha sperimentato sui suoi pazienti l’efficacia della preghiera. I pazienti non lo sapevano, ma per la guarigione di alcuni di loro veniva esercitata la preghiera di gruppo. La coscienza collettiva veniva impiegata, in tal caso, verso un obiettivo positivo comune, la guarigione, che veniva sempre raggiunto.
Questi esperimenti dimostrano l’esistenza di questo tipo di connessione.
Mi chiedo quanto gli esseri umani potrebbero realizzare se agissero tutti per il bene comune, come fratelli. È l’unica strada percorribile per far sì che la coscienza collettiva porti al bene di tutta l’umanità.
Mai come in questo contesto il detto l’unione fa la forza ha ragione d’essere.
Lettura consigliata: Coscienza globale di Mario Capanna
No resisti proprio alla tentazione di citare la preghiera, ora anche medicina della carne.
Sei proprio “inguaiato”!
Ho frequentato i corridoi dell’Oncologia ed ho visto credenti soccombere nonostante le tante invocazioni/preghiere di salvezza; ho visto – invece – agnostici uscire dal tunnel con la sola fede nella Scienza medica, al caso (?), alla reazione del loro fisico alle cure, ecc…
La Statistica ci consegna anche credenti che sopravvivono ed agnostici che non superano l’ostacolo; ma i primi non per le preghiere ed i secondi non a causa della sordità a queste ultime invocazioni di “fede” religiosa.
“L’Uomo è un animale sociale” ed alcuni comportamenti hanno la caratteristica della collettività, ma la individualità è sancita dalla irripetibilità che ognuno di noi ha insita nel suo essere.
Un consiglio, non Ti illudere di fare parte di chissà quale entità; le illusioni aiutano sì a vivere, ma ci vuole il senso della misura.
Saluti
P.S.:
Entrare nel Tuo Blog è – sempre più – come varcare la soglia di un Supermercato.
Domanda: Perché non sfrondi la pagina da molti orpelli?
Non dirlo a me, dillo al dottor N. J. Stowel che ha condotto vari esperimenti anche su atei, con gli stessi risultati.
Il punto comunque non è il mezzo usato, ma il fatto che se molte persone provano le stesse cose influenzano la realtà e che se tutte insieme incanalano le loro emozioni, i loro pensieri e le loro speranze per ottenere qualcosa, ciò accade.
Non ti pare interessante tutto questo? I pensieri sono vera energia!
In merito all’aspetto del blog, sto facendo delle prove, sicuramente cambierà ancora.
Ciao.
Influenzare la realtà con il pensiero mi sembra un eccesso di credulità; per il resto sai che sono per il pensiero – non per la fede – e fo per il Libero Pensiero in particolare.
Ci sono tanti “pifferai” in giro, riguardo il dr Stowel, e quel ” … la guarigione, che veniva sempre raggiunto. …” ha il sapore e le caratteristiche tutte della presa in giro per le Malattie “serie” e gravi; non vorrei si fosse trattato, nella ricerca da Te citata, di semplici taglietti alla mano per esempio che guariscono – anche – a prescindere da preghiere e riti tribali.
Saluti individuali.
La tua opinione individuale è più che rispettabile.
A presto.
Ricambio, con la simpatia di sempre.
leggendoti ho navigato in buona parte della mia vita, sono tanti i ricordi e i presenti di coscienza collettiva ma anche di forza del pensiero che unito da frutti insperati. La preghiera un esempio, ma ancor più il fare insieme nella mia borgata: aprire viottoli quando nevica, ripulire le strade da foglie ma il massimo!
Scendere ad Assisi alla tomba del Poverello. Lì si percepisce in modo che ti percuote la forza della preghiera presente e centenaria. Sabato finale a scopa secca a sette.
Proprio come l’unione fa la forza nella azioni, tipo spalare la neve, lo stesso può essere per i pensieri, spinti verso lo stesso fine.
San Francesco è grande esempio di vita ma anche di pensiero positivo e finalizzato al bene.
Speriamo che la coscienza collettiva sia con te per la finale!! 😉
Mi viene in mente un Evento sismico(vissuto), dove tutto viene movimentato, come un richiamo all’attenzione di ogni essere ,pietre,suolo,case,animali ,persone ,aria …Tutto questo vorrà pur dire qualcosa !È come se quello tutto …quello da cui pensavamo fosse indipendente tende ad unificarsi/ci.
Ho messo attenzione soprattutto alla sensibilità degli animali, il loro modo di percepire qualcosa in anticipo in tali eventi.Loro comunicano attraverso una sorta di agitazione, o di immobilità inconsueta….è tutto poi si ricollega.
Certo capire che facciamo parte tutti di questa forma di energia e scoprirsi solidali nei momenti in cui il tutto si manifesta ,spesso viene dimenticato tornando alle abitudini quotidiane e dimenticando la consapevolezza di quei richiami…che per quanto possano spaventarci ci uniscono.
Non so se sono i pensieri vera energia che unisce o siamo uniti a prescindere da qualcosa ..
Il tuo ultimo dubbio è lecito, direi che comunque se i pensieri non sono la causa di questa unione ne sono la manifestazione. È vero, quando succedono tragedie come quelle del terremoto, si scopre una grande solidarietà tra esseri umani, non solo i pensieri e le azioni, ma anche le emozioni ci uniscono. Ed è triste che in situazioni di tranquilla normalità si preferisca ignorarsi a vicenda.
Chissà se prima o poi riusciremo a fare un passo avanti!
Ciao, buona serata.
Non saprei se nella sua risposta vi sia più energia dovuta alla forza dei suoi pensieri o a all’empatia!
……se riusciremo a fare un passo avanti!
Non è lei il fiducioso negli esseri umani?..non è lei che vede sempre positivo?
Grazie e buona serata….ciao
Mr.loto
“……Il rischio è quello di scoraggiarsi,di smettere di cercare di essere migliori perché tanto ci sembra fuori dalla nostra portata.
Fortunatamente,nonostante la nostra triste condotta,noi siamo fatti d’amore…..e tendiamo sempre,perfino quando pensiamo di non volerlo,verso questa incredibile energia che muove il mondo.”
Grazie mr.loto per questa risposta!!Molte volte quando le risposte non arrivano in modo diretto bisogna cercarle.
Che dice potrebbe perfino essere il profilo di una :
Stalker virtuale…..
…..e che ci si mette sempre di traverso il generatore d’amore…cuore…
È lui la mia mente…
Buon pomeriggio
Gli stalker sono un’altra cosa…
Ciao Lara, buona serata. 🙂
“Mi chiedo quanto gli esseri umani potrebbero realizzare se agissero tutti per il bene comune,come fratelli.È l’unica strada percorribile per far sì che la coscienza collettiva porti al bene di tutta l’umanità.”
Prendiamo come esempio il termine “stalker”…
Per ciò che noi persone intendiamo con questo termine non è qualcosa di positivo, quindi non entra in quel tipo di coscienza individuale e/o collettiva che porta al bene dell’umanità, giusto?
La tendenza a far ribaltare quel tipo di coscienza collettiva finalizzata al bene è far leva sul termine stesso ,facendone uso ed abuso,per quale fine?
Guerra tra i sessi opposti…guadagno monetario nel far girare notizie che spazzano via il senso dell’amore tra l’uomo e la donna a che pro?
Be non credo che bisognerebbe mettersi sotto a studiare chissà quanti libri, anzi bisognerebbe sentirsi spronati a cercare la propria di coscienza, ascoltare ,sentire ,meditare sulla propria coscienza individuale ,essere noi per primi quel cambiamento che vorremmo avvenisse in tutta l’umanità!
Gli stalker sono un altra cosa, esistono certo,ma l’ossessione che anche chi non lo è lo sia a me fa riflettere molto .
Chiedo scusa se ho difeso non l’uomo e non la donna…ma l’essere umano come essere umani.
Grazie buona serata ….caro mr.loto
Senza dubbio per una coscienza collettiva migliore ed unita verso il bene, sono necessarie tante coscienze individuali salde e forti. Ognuno di noi ha il dovere di lavorare su se stesso ma è insieme che si raggiungono gli obiettivi importanti. Perché, volenti o nolenti, abbiamo bisogno gli uni degli altri… anche se la cultura del denaro e dell’ego ci spinge a convincerci del contrario.
Saluti.
è un argomento davvero interessante, io mi sento parte di un tutto…dell’universo intendo, è una sensazione di appartenenza molto fisica però, legata alla terra, al mare, al vento e così via…buona giornata mr. loto
Per noi che siamo fatti anche di materia le sensazioni fisiche sono comunque un modo di percepire la realtà circostante. Di solito chi sente questo senso di appartenenza rispetta ciò che lo circonda, proprio perché lo vede come una parte di se stesso… di contro soffre quando vede del dolore, anche se in apparenza non lo tocca direttamente.
Ciao, buona giornata.
Ciao Mr. Loto
un argomento difficile, la coscienza collettiva; io so per certo che se tutti abbiamo fede in qualcosa, tutto è più leggero. Ti faccio un esempio:- tempo fa una mia cuginetta di appena tre anni fu investita da una moto, il manubrio della moto si conficco nel cervello. Il risultato fu: coma irreversibile, i medici del Gaslini di Genova dissero che non si sarebbe mai più svegliata, purtroppo.
Così, iniziammo una preghiera collettiva, in più parti: chi a Milano chi a Genova e in altre parti di Italia a seconda dei parenti e conoscenti. Un mese dopo di questa preghiera collettiva, mia nipote si svegliò. Dovette ricominciare ad imparare tutto e con l’aiuto di farmaci e varie terapie è guarita. Ora è sposata e fa l’infermiera. Dirti un miracolo per me che credo, sì, per chi non crede: può capitare che i medici si fossero sbagliati nel responso? O forse chissà, la forza della preghiera? Per me sì, credere è risultato importante e risolutivo Però come in tutte le cose non possiamo solo fidarci alla preghiera, c’è sempre la responsabilità di chi opera: medici infermieri e operatori sanitari che fanno e hanno fatto tanto..
Molto interessante sempre il tuo blog. Grazie!
Un abbraccio e un sorriso
Chiara
Concentrare i pensieri (o le preghiere) collettive su un obiettivo comune non significa aspettarsi che tutto cada dal cielo ma piuttosto che ognuno faccia con giustizia la propria parte affinché ciò che vorremmo con tutto il cuore si realizzi. Anche nel delicato campo mistico dei miracoli è necessaria la buona volontà degli uomini!
La tua cuginetta è stata molto fortunata ad avere dalla sua parte così tante persone che la amano che hanno pregato per lei e che, chissà, hanno aiutato silenziosamente con la loro energia i medici a fare tutto quello che era nelle loro umane possibilità!
Sono inoltre sicuro che questa ragazza oggi sia un’infermiera molto dedita alla sua missione su questa terra… 😉
Ricambio l’abbraccio ed il sorriso e ti auguro una lieta serata.
Caro Amico, passo veloce per darti una buona domenica di primo avvento a te e alla tua famiglia ???bussi Rebecca
Ciao Rebecca, buon fine settimana e buona prima domenica d’Avvento anche a te!
Mi identifico sempre meno con questa umanità, pertanto sono troppo mentalmente dissociata da com’è diventata per poter percepire questa presunta comunione di pensieri e intenti. Forse in occasioni particolari, come catastrofi o calamita che accomunano più persone potrebbe scatenarsi una forza mentale oltre che fisica, come la naturale spinta a riprendersi dopo la tragedia. Nel quotidiano quello che devo e percepisco è una dgrande volontà di sgomitare per arrivare primi o mettersi in mostra per essere notati prima dell’altro i. Un saluto
È vero, l’individualità fa da padrona… ma alla fine tutti sentono il bisogno delle stesse cose: attenzione, rispetto, amore etc. Il vero problema è proprio la mancanza di questa consapevolezza, cioè che qualunque altro essere umano in realtà ci assomiglia, almeno nelle caratteristiche di fondo. Dovremmo davvero cercare di comunicare di più e di aiutarci a vicenda ad essere persone migliori.
Buona domenica.
Quando si è a contatto con la natura questa sensazione è molto evidente… almeno per le persone con una buona sensibilità. Un saluto e tanti auguri di buone feste.