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Essere Presenti a Se Stessi

Siamo Ancora Capaci di Farlo?

Esistono troppi esseri umani che passano la maggior parte della vita senza essere presenti a se stessi.

E questo capita soprattutto a chi non ci fa nemmeno caso. Quante volte facciamo le cose quasi automaticamente, senza pensarci?

Essere presenti a se stessi non è facile in una società come la nostra

Succede molto più spesso di quanto crediamo.

Di solito ce ne rendiamo conto soltanto di tanto in tanto, quando accadono piccoli eventi particolari. Ad esempio quando perdiamo le chiavi e non riusciamo proprio a ricordare dove le abbiamo messe. O quando riponiamo un oggetto nel posto sbagliato perché stavamo pensando ad altro.

Di solito si riesce ad essere presenti a se stessi in vacanza. Non avendo orari da rispettare, si assapora tutto con calma. I paesaggi, i profumi, i visi della gente. Quotidianamente invece, non si riesce ad essere pienamente coscienti di se stessi perché si vive troppo sotto pressione.

Ognuno di noi ad esempio, percorre quotidianamente la stessa strada per andare al lavoro. Quanti fanno davvero caso a quello che gli scorre intorno?

Così come accade per i luoghi purtroppo, succede anche per le persone.

Si vive vicini per gran parte della vita eppure a malapena ci si saluta, non ci si conosce. Abbiamo un’idea sommaria degli altri ma non abbiamo tempo di stringere un rapporto che vada oltre la cortesia di facciata. Eppure i rapporti amichevoli giovano a tutti. Rendono la vita più piacevole e ricca ed aiutano molto nelle giornate di maggiore solitudine.

Più Attenzione agli Altri per Essere Presenti a se Stessi

Essere presenti a se stessi significa anche un sorriso, una domanda garbata. Basterebbe un po’ di sana ma rispettosa attenzione anche per la vita degli altri.

Magari facciamo donazioni per bambini lontani ma non abbiamo il coraggio di bussare alla porta dell’anziana che abita di fronte.

Essere presenti a se stessi aiuta molto in questi tempi confusi. Bisogna capire esattamente dove si è per capire dove si vuole andare.

Cosa ci guadagniamo a passare da spettatori attraverso la vita, tutti presi dal nostro malcontento o dai nostri numerosi impegni?

Anche se ci sentiamo sotto pressione, non lasciamoci intorpidire dalle preoccupazioni. Cerchiamo di vivere facendo attenzione anche a tutta la bellezza che ci passa davanti ogni giorno.

Lettura consigliata: Essere nel presente di Marina Borusso

Essere nel presente. Il risveglio

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26 Commenti

  1. Buon venerdì caro Amico ?
    Alcune anni fa quando lavorava ancora, la mia vita si circondava solo a vendere e fare tanto denaro, era anche il periodo in cui, ero sempre sotto pressione e stressata, fin al punto di avere perdite di memoria delle cose semplice, perché io ero sempre con la mente al lavoro.. fino al momento in cui mio corpo stesso mi mandava un segnale con un leggero infarto..

    Non ci voleva tanto, a capire che qui deve succedere qualcosa, di conseguenza ho deciso di essere soltanto casalinga, ci siamo preso la piccola Tatanka nostra cagnetta nel 2005, sono passati 12 anni, in cui ho imperato tante cose, e sopratutto prendermi il tempo per me ed essere presente nella mia propria vita..

    Oggi prendo tutto con leggerezza, non sono schiava della mia vita, anzi mi prendo ogni giorno la mia libertà, per fare quello che mi va in questo momento… durante le passeggiate con Tatanka dialogo tanto con alte persone e ci ridiamo e beviamo un caffè.. tutto questo mi rende felice, leggo e studio la bibbia ogni giorno per un ora.. faccio le mie cose domestiche senza sentirmi stressata, e ogni tanto mi prendo una pausa un caffè e commento i post dei altri come adesso con te..

    … Mio padre mi disse anni fa: “la tua vita e tua, non fattelo comandare dalle tue ambizioni egoistiche, non ti porta a nulla, anzi ti amali, la vita si deve vivere in un ritmo sereno soltanto cosi poi realizzare una vita armonica con te stessa e ci sta accanto a te”…

    Insomma oggi mi sento libera nonostante che sono prigioniera in una società che non mi appartiene.. e questo significa che sono ad un buon passo 😉 ti abbraccio bussi ?

    1. Quello che hai fatto mostra una grande consapevolezza. Ci sono molte persone che non sanno cogliere i segnali negativi che la vita gli invia per fargli cambiare rotta… molti pensano di essere indistruttibili o eterni. Condivido la tua decisione di prenderti il tuo tempo, di fare della tua vita una scelta cosciente.
      A volte, anche per il proprio bene, bisogna avere il coraggio di cambiare!
      Ciao Rebecca, buon fine settimana, ti abbraccio.

      1. Caro Amico,
        a volte non e facile fare cambiamenti nella vita, sopratutto quando i soldi che si guadagna non sono tanti, secondo me si vive anche bene con un stipendio, dipende comunque sempre da quello che desideriamo nella vita..

        A me manca niente, perché mi contento con poco.. quando abbiamo avuti due stipendi, la vita era invece per me molto stressante, fra casa lavoro insomma avevo meno tempo per Gianni e me..

        Buon weekend 😉

    2. Cara signora Rebecca, ero cime Lei qualche anno fa e godevo dei miei giorni con un dolce cagnolino di nome Metro. Uscivo sempre, parlavo con le persone e sopratutto, osservavo molto la natura. Insomma, con poco, ero contenta. Metro se ne è andato lasciando un grande vuoto. Io sono invecchiata e non tanto in buona salute. Mio marito vive prerennemente davanti al pc. Non mi parla più se non per le normali cose per la casa. Mio figlio lavora. La mia bella vita di prima,se così la vogliamo chiamare, è finita. Vivo in una zona poco priva di verde perché distrutto per via delle grandi strade. Che rimane? Certo un libro da leggere.
      La invidio molto ma non sempre nella vita si può essere presenti. Buona giornata e buon fine settimana a Lei e mr. Loto

      1. Mi spiace per la situazione Adry, magari però, è anche il tuo stato d’animo ad essere cambiato. Non arrenderti.
        In fondo nessuno ha una vita perfetta, e non è necessario fare chissà che per essere presenti a se stessi. Basta fare scelte consapevoli, cercando di trarre sempre il meglio da quello che si ha a disposizione.

        Buon fine settimana, a presto.

      2. Cara signora Adry, anche io sono molto dispiaciuta della sua storia, non deve fermarsi li la vita ha ancora tanto da offrire. Magari si prenda un altro cane e inizia vivere ancora, velocemente fa nuove amicizie, e magari suo marito sente che lei rinasce e magari fa anche lui ogni tanto una passeggiata con lei.. se ha bisogno di parlare e ho sempre tempo 😉

      3. Ciao Adry.
        La cosa più triste del tuo discorso, è il sentore di tristezza che ti porti dentro, e comunichi a noi.
        Ricorda quello che ho già detto altre volte: ogni periodo della nostra vita contiene contemporaneamente delle cose buone e delle cose negative. Cerca di lasciar perdere quelle negative, e prova a scoprire quelle positive. Non è tutt’oro quel che luccica, ma nemmeno tutto “cacca” quello che non lo fa. Dai!
        Ciao.

  2. Secondo me la spiegazione è molto semplice. E’ come in autobus: lo utilizziamo, ma non siamo noi a guidare.
    Quelle cose che facciamo con ripetitività, perché “bisogna”, non sono “nostre”, ma di altri, e quindi non prestiamo attenzione, cosa che invece facciamo per quello che veramente implica un diverso utilizzo della nostra mente, come ad esempio gestirci la giornata durante le ferie. Anche se qualcuno è convinto che la vita sia tutta e solo nostra.
    Ciao.

    1. Quello che hai scritto mi ha fatto riflettere e si, penso proprio che tu abbia ragione. Ed è una cosa molto triste alla quale è difficile sfuggire, soprattutto per il modo in cui è strutturata la società in cui viviamo.
      Ciao Loris, grazie e buon fine settimana.

  3. Come si può pensare di “essere presenti a se stessi” se non prima di “essere consapevoli di se stessi”, della propria natura,e a che tipo di natura apparteniamo?

    Prendiamo come esempio un neonato, che tipo di emozioni gli sono state trasmesse durante il suo tipo di crescita gestazionale?Quale nutrimento emotivo ha avuto,ha ascoltato le melodie di Beethoven o ha ascoltato le urla della violenza attraverso quelle pareti?

    Dire che essere se stessi e/o presenti a se stessi ,è scientificamente dimostrato anche questo che è un segnale privo di altri segnali che porta ad una concezione di guarigione sempre scontata o è un concetto troppo vasto da affrontare perché ci si disconosce dall’ essere chi per gli altri si voleva che fosse quell’essere se stesso?

    Lei ha sempre avuto ragione maestro quando mi diceva che spesso mi complico il pensiero….E che non mi riesce a trovare parole semplici per concetti semplici….

    Il mio difetto credo sia proprio quello di trovare le ” radici “di ogni pianta che si ammala nel corso degli anni…o che si sia ammalata arrestando il suo primo germoglio e senza aver mai gioito dei fiori che potevano sbocciare ne sentirne il profumo dei quell’essenza…

    Chiudo cercando di semplificare un concetto di sofferenza che sento negli altri a cui un semplice dire sii presente a te stesso implica una pena e non una liberazione, perché chi non ha conosciuto l’Amore, il riceverlo ed il donarlo, non comprenderà questo suo bellissimo post purtroppo..

    Essere presenti a se stessi implica una capacità di ascolto interiore e silenzio che richiede grandi quantità di energia e non a tutti riesce cercare qualcosa se questo qualcosa non ha avuto un piccolo spazio per alloggiarvi …

    Non sempre la gente si conforma per scelta ….ci sono sempre delle ragioni che non possono essere generalizzate…

    Chiedo scusa per il ” papiro”..

    Buona giornata a Lei maestro

    1. Spesso iniziando ad essere presenti a se stessi si inizia anche a trovare consapevolezza di se.
      Nelle questioni emotive, fortunatamente, non esiste mai una sola strada. Ognuno di noi ha la propria e deve cercarla da solo.
      Io cerco di suscitare solo un po’ di curiosità verso noi stessi, verso il profondo oceano interiore che ci portiamo dentro e che molti non esplorano mai.
      Non sempre la malattia della “pianta” dipende dalle radici, e nessuno di noi può stabilire con certezza le motivazioni e l’entità dei vuoti interiori altrui.
      Il fatto è che tutte le “piante” possono curarsi, per rifiorire, ma devono necessariamente riuscire a farlo da sole. Noi possiamo aiutarle a trovare gli strumenti, ma non possiamo fare altro.
      Un fatto per me è certo: il passato, ciò che è stato, è solo una scusa. Si può sempre decidere di cambiare.
      Buon fine settimana.

  4. Capisco e se davvero non sempre la malattia di una pianta dipenda dalle sue radici è pur vero che anche la sua fioritura
    può entrare in un discorso di probabilità che compromettono quella stessa fioritura…condizioni ambientali ad esempio!

    Secondo lei in un “deserto “possono fiorire tutti i tipi di piante ?Muore la radice …muore la fioritura…è impensabile la cura…Fallisce il mio pensiero e fallisce il suo!

    Mr.Loto lei è il pensiero positivo ma è anche utopico

    Io sono spesso il pensiero negativo ma anche la referente migliore di una realtà oggettiva che spesso cade nella sua stessa utopia….

    CAMBIARE?
    Pensa che sia sempre la soluzione?

    “Ero intelligente e volevo cambiare il mondo,ora sono saggio e sto cambiando me stesso”(Dalai Lama)…

    Conosce perfettamente questa frase …Quale senso possiamo dare a questa frase…il suo ,il mio e quello dello stesso Dalai Lama è identico?

    Buona serata!

    1. Ogni ambiente ha delle “piante” adatte all’ambiente stesso e non è causale.
      Tutte fioriranno? Certamente no.
      Tutte possono fiorire? Assolutamente si.
      Sono utopico? Probabilmente hai ragione, ma un’utopia resterà sempre tale se nessuno ci crederà abbastanza da cercare di renderla reale.

      Ciao, a presto.

  5. Personalmente, dovendo lavorare, ho scelto di prendere il bus in anticipo sull’orario di lavoro di una ventina di minuti, così posso fare le cose con calma, scambiare due chiacchiere con altri che prendono il bus per raggiungere il centro, fermarmi nel bar per un caffè, così la giornata inizia meglio senza dover essere sempre di corsa. Buon pomeriggio 🙂

  6. L’uomo è un animale di abitudini; aggiungo io, abbrutito dalla vita in città.

    Il mio Blog è fuori uso; perché non solleciti una sana discussione su uno dei temi di attualità e cioè i vaccini?
    Io ho letto quanto sotto riportato ed ho riflettuto sull’argomento:

    Da Il Fatto Quotidiano on-line di oggi 27/5
    ” 

    Andrea Strozzi

    di Andrea Strozzi
    Fondatore di LLHT.org, bioeconomista e scrittore
    Società

    Decreto vaccini, non permetterò che sforacchino il braccio di mia figlia

      1. Sono info-povero e non so districarmi in altre avventure di apertura di un nuovo Blog.
        Ho tentato, ma inutilmente; si vede che non ho aiutini in Alto.
        Tra i tanti sermoni che ammannisci perché non mi fai da guida per la strada, non verso il Paradiso, ma verso un Blog facile da aprire/gestire?
        Non guadagnerai la mia anima di certo, ma la conferma della mia considerazione.

        Saluti

          1. Ci ho provato, ma è difficile per i miei limiti “elettronici” e poi è uscita la scritta a pagamento.
            Saluti

          2. No WordPress è gratuito, devi aver scelto l’opzione sbagliata. Questi i passi da seguire:
            Dopo aver cliccato sul “Crea Blog” scegli “un elenco degli articoli più recenti” poi scegli un tema di quelli che ti vengono proposti cliccandoci sopra.
            Ora ti trovi davanti alle opzioni per scegliere il nome. Scrivi il nome che vuoi dare al tuo blog sulla barra in alto. Dopo scegli la prima opzione che è quella gratuita, le altre sono a pagamento.
            Nella pagina seguente scegli “inizia con gratuito” ed avrai accesso alla pagina del login in cui dovrai scegliere nome utente e password.
            Tutto sta ad iniziare poi la gestione del sito è molto facile. È la miglior piattaforma al momento e non dà mai problemi.
            Saluti

  7. Un amico-parente medico, una volta mi disse che “Tu non sposti nemmeno una sedia senza pensare!” Sono in continuo movimento nonostante gli acciacchi. Bhè sono certamente più lenta e molto, ma molto chiacchierina. Faccio lunghi discorsi persino con il mio rosso Filippo che gira e rigira nella sua boccia piena d’acqua. Ora è tanto tardi. Domani la famiglia si ritroverà chiassosa e abbastanza serena, almeno spero. Già deciso il menù. L’elenco della spesa da dare a Paolo. Io ho organizzato…ma poi la giornata la deciderà chi mi dona speranza e non sempre, serenità. Uno dei fratelli di Paolo sarà operato lunedì mattina presto: un tumore all’intestino. Vedi? Paolo è molto silenzioso, più del solito; e più del solito fa lunghe camminate per andare a fare la spesa. Preferisce non usare la macchina. Lo conosco: ha bisogno di stare solo. Non racconta i suoi pensuieri: l’ha sempre fatto. Cerco di non appesantirlo con chiacchiere inutili. Tanto non risponderebbe. Buona domenica Mr. Loto. Forse non ho svolto il tema. Sopportami come sempre. Abbraccio tenero.

    1. Sono vicino con il pensiero a tuo marito, capisco quanto certe situazioni possono essere difficili sotto il profilo emotivo.
      Goditi la tua chiassosa e serena famiglia… vi auguro di passare una splendida domenica.
      Un abbraccio.

  8. La strada verso la Consapevolezza è un cammino. Sono fortunata perché sono curiosa.
    Benché debba andare sempre negli stessi luoghi cambio spesso strada 🙂 giusto per il gusto di vedere nuovi panorami.

    1. Questo è sicuramente l’atteggiamento giusto. Se nella vita manca la curiosità (quella buona) si perdono molte opportunità di crescita o di semplice conoscenza.
      Ciao, ti auguro una buona settimana.

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