Non tutti conoscono Gilberto Govi, perché appartiene ad un periodo in cui il teatro era uno dei pochi mezzi di intrattenimento.
Comico genovese, Gilberto Govi era nato nel capoluogo ligure nel lontano 1885 ed è morto nel 1966.
Questo comico era un vero talento naturale. Nelle sue numerosissime interpretazioni sapeva far rivivere in teatro la vita di tutti i giorni con grande maestria e semplicità.
La carriera di Gilberto Govi giunse al culmine proprio negli anni in cui la televisione stava iniziando a prendere piede. Grazie alla registrazione di alcuni suoi spettacoli, proprio la televisione gli permise di acquisire notorietà in tutta Italia. Oggi è possibile vedere le sue divertenti commedie perfino su You-Tube.
Guardando le sue commedie teatrali ci si rende conto fin da subito del grande talento di Gilberto Govi.
Due sedie ed un tavolo erano una scenografia sufficiente per far divertire ma anche riflettere il numeroso pubblico in sala. Si, perché le commedie di Gilberto Govi si basavano soprattutto sulla rappresentazione dei vizi più comuni.
I vizi delle persone venivano messi in ridicolo ma allo stesso tempo insegnavano qualcosa. Questo comico infatti, portava a teatro delle storie che avevano sempre una bella morale.
Gilberto Govi Una Comicità fatta di Espressioni
Ad ascoltare i comici di oggi viene certamente la nostalgia di quella limpida comicità passata.
Govi era in grado di far scaturire un sorriso con la sola espressione del suo volto!
Gilberto Govi si ritirò dal teatro a 75 anni per dedicarsi ad un meritato riposo. Era solito ripetere che il teatro è come una bella donna, bisogna abbandonarla prima che lei abbandoni te.
Delle 14 commedie rappresentate a teatro dal comico genovese ne sono arrivate fino a noi solamente 6.
Tra queste vi consiglio vivamente la visione di: Colpi di timone, Quello bonanima, Sotto a chi tocca, I maneggi per maritare una figlia e Pignasecca e Pignaverde.
Un modo sicuramente sano per trascorrere un paio d’ore piacevoli e serene … e perché no, istruttive.
Lettura consigliata: Lezioni di comicità di Matteo Andreone
Finalmente un argomento che ci vede d’accordo anche sulla punteggiatura.
Buon Primo Maggio; festa “laica”!
Buon primo maggio anche a te.
Buongiorno caro Amico, non conosco Gilberto Govi … ho visto il video che hai inserito… e lui mi ricorda a Hans Moser un austriaco molto conosciuto nei tempi passati ..
grazie per questo post mi hai fatto ricordare belle momenti della mia infanzia..
Hans Moser era un bravo attore e anche un comico ti lascio qui una scenata
https://www.youtube.com/watch?v=DAbqGK9qUos
Abbi una bella giornata un forte abbraccio Rebecca ?
Interessante, non conoscevo Hans Moser.
Passa una bella giornata anche tu, un abbraccio.
sai cos’è il bello del blog, conosciamo e impariamo sempre qualcosa di bello e di nuovo… ?
Sono d’accordo! 😉
Grazie, mi annoto le commedie per guardarle su you tube nei momenti di rigenerazione
Mi fa piacere, sono molto divertenti! 🙂
“I maneggi per maritare una figlia” Favoloso. Ho riso anche adesso ricordando e rivedendo….Ah come mi manca…..Buona serata Me. Loto.
Mentre ti scrivevo ho pensato alla ricchezza dei programmi di tanto tempo fa. Govi, Cesco Baseggio, De Filippo. I dialetti. Una ricchezza che entrava nelle nostre case. Ieri sera ho ascoltato, e visto, un programma dedicato a Paolo Poli. Un altro grande checchè se ne dica……Abbraccio.
“I maneggi per maritare una figlia” è la commedia che preferisco in assoluto… anche a me diverte sempre riguardarla!
Hai proprio ragione, un tempo la qualità dell’intrattenimento era senza dubbio superiore… forse anche perché era quantitativamente molto più limitato di oggi.
Ciao, un abbraccio anche a te e l’augurio di una buona serata.
Buon giorno
intanto grazie per la tua presenza da me.
Sono pienamente d’accordo con te, la comicità di questo artista non è solo la capacità di saper recitare ma anche di dare espressione sia esteriore che interiore e Lui sapeva bene fare entrambe. Ricordo poco, ero bambina quando mia mamma rideva nel guardare alla televisione le sue commedie; strumento nuovo e ancora ignoto per certi versi, allora, e per noi piccini, ovviamente, era proibito la sera stare alzati: quindi di nascosto, ridevamo con lei, questa figura e se non capivamo molto, ricordo le sue espressioni, naturalmente poi venivamo scoperti, io e i miei fratelli ci toccava la penitenza: il giorno dopo niente mamma oca. Bei ricordi.
Un sorriso e un abbraccio
Chiara
Mi fa piacere averti suscitato bei ricordi attraverso Gilberto Govi! Come sono cambiati i tempi da allora…
Ricambio il sorriso e l’abbraccio, augurandoti una lieta giornata.
di Govi non ho molti ricordi anzi nulla se non quel volto che ogni tanto viene riproposto.
Mi rammarico però per l’assenza di revival sul principe De Curtis.
La comicità e l’ironia politica la ritengo essenziale per non cadere in una depressione sociale.
Anche qui i gatti si danno da fare fra siepi e arbusti, forse più che nei boschi dove sono prede di lupi e volpi.
I comici del passato avevano una marcia in più e, senza volgarità, facevano sorridere grandi e piccoli.
Per quanto riguarda i gatti… come ogni essere vivente preferiscono predare che essere predati! 😉
Ciao, a presto.