Gli gli insegnamenti della vita si esplicano in modi a volte difficili da comprendere.
Quando veniamo al mondo siamo completamente privi di nozioni. Non saremmo mai in grado di comprendere il senso profondo di questa vita se non fossimo messi alla prova.
Soltanto sperimentando possiamo davvero imparare. Solamente avendo la possibilità di toccare con mano situazioni che colpiscono nel profondo l’animo umano possiamo capire.
Spesso gli insegnamenti della vita più importanti avvengono attraverso il dolore. Per questo non dovremmo mai vivere le esperienze negative come un castigo o una sfortuna. Dolore e delusione possono essere delle indispensabili correzioni spirituali di cui abbiamo bisogno.
Vivere certe esperienze permette infatti di continuare il nostro cammino di crescita interiore, ci permette di diventare persone migliori. Ovviamente non è detto che questo avvenga, ma ne abbiamo l’opportunità. Come sempre sta a noi capire e scegliere in che modo far fruttare ciò che ci è successo.
Gli insegnamenti della vita non sono sempre facili da cogliere. Bisogna infatti saperli riconoscere.
Spesso quando ci capitano esperienze che giudichiamo in modo negativo, le cose potrebbero non essere come ci appaiono. Invece di farci prendere dallo sconforto, cerchiamo di riflettere. È in quei momenti che abbiamo la possibilità di imparare davvero dalle esperienze della vita.
Possiamo conoscere meglio noi stessi e di conseguenza gli altri, cosa che non accadrebbe in uno stato di quiete emotiva.
Gli Insegnamenti della Vita e la Consapevolezza
Ovviamente soffrire non piace a nessuno e ce ne accorgiamo soprattutto quando siamo direttamente coinvolti. Affrontare però il dolore con una consapevolezza diversa può aiutarci a vedere una via d’uscita.
A tal proposito ho trovato uno scritto di Sant’Agostino.
«I genitori, a volte, se hanno figli che non fanno sperare più niente di buono, li lasciano vivere a loro talento. Correggono invece coloro sui quali ripongono speranze. Abbandonano gli incorreggibili perché non c’è più niente da fare.
Ma lasciandoli fare ciò che vogliono, li escludono dall’eredità. Quanto invece al figlio con il quale si mostrano esigenti, a lui tengono in serbo l’eredità. Che non sia questo figlio così sciocco da dire: “mio padre ha delle preferenze per mio fratello, gli lascia fare ciò che vuole. Con me, invece, appena trasgredisco un suo ordine, eccomi pronta la verga …”.»
Quando ci sembra che tutto vada storto quindi, non dovremmo ritenerci sfortunati. Gli insegnamenti della vita valgono bene qualche sofferenza. Se riusciamo ad imparare qualcosa dovremmo addirittura ritenerci dei privilegiati nell’aver avuto questa possibilità.
Lettura consigliata: Il vento è mia madre di Bear Heart e Molly Larkin
Buon giorno mio carissimo Amico ?
Le lezioni della vita, sono fondamentale per la propria crescita, sia quella emotiva, fisica ma anche spirituale..
a volte dobbiamo rallentare e rivivere ( nel senso ricordare ) i sbagli che abbiamo fatto, per evitare alle ripetizioni sbagliati..
Più vado avanti nei miei anni, più mi sembra facile di trovare il mio sentiero della pace, sia quella nel interiore e anche quella personale..
Mio padre disse una volta: Ci sono momenti di gioia e di dolore nella vita, per andare avanti abbiamo bisogno entrambe sensazioni.. ma abbiamo la scelta a trovare il giusto equilibrio..
Ti abbraccio a presto Rebecca bussi ?
Credo sia normale che il cammino verso la pace interiore sia più semplice andando avanti negli anni… proprio perché le esperienze della vita ci hanno già dato diverse lezioni!
Come sempre molto bella la riflessione di tuo padre che giustamente diceva che è necessario trovare un equilibrio tra le gioie ed i dolori della vita… perché in fondo la nostra esistenza è proprio questo, riuscire sempre a restare in piedi, nonostante gli alti ed i bassi!
Ciao Rebecca, ti abbraccio anche io e ti auguro una lieta giornata!
Scusa una domanda, hai letto il libro Il vento è mia madre?? Se si mi poi dire come lo hai trovato? .. sono curiosa ..
ci sono momenti in cui mi mancano i conforti di mio padre..
Purtroppo non ho ancora letto questo libro ma ho intenzione di farlo in futuro. Tutte le recensioni ne parlano molto bene e, sicuramente, è in linea con il mio modo di vedere la vita.
Immagino che tu l’abbia letto, dato il tuo interesse per gli indiani d’America… tu cosa ne pensi?
Non troverei nemmeno il tempo a leggerlo adesso, non lo conosco ma sembra interessante.. ho iniziato a leggere La sapienza dei Navaho di Walter Dyk.. e come sai sto entrambe anche leggendo la Bibbia… io ho tanti libri sui indiani d’America sia in italiano e in tedesco.. dopo mi leggo in web le recensioni di questo libro.. e poi ci penso … Comunque credo di prenderlo, lo posso leggerlo in avanti…
a te e tua moglie una buona domenica delle Palme ?
È sicuramente interessante. Ciao Rebecca, buona domenica delle palme anche a te.
E’ vero, tutto serve, anche se lo comprendiamo solo dopo, comunque affrontare le cose facendone una tragedia e disperandosi non porta a niente, peggiora solo le cose.
Buon pomeriggio Mr. Loto 🙂
Proprio così. Buon pomeriggio anche a te! 😉
hai citato s.Agostino io cito Giuseppe da Copertino.” il buon Pastore non mi fa mancare di nulla” e ne ha passate tante il Santo che addirittura lievitava fino a staccarsi da terra. La vita va vissuta da protagonisti e allora anche le batoste insegnano e il tempo poi da la giusta spiegazione ai fatti reputati negativi. Meglio prevenire e avere la modestia di ascoltare e non sempre parlare sopra….
Sono d’accordo con te su tutta la linea! 😉
Ciao Andrea, buona giornata!
Ogni giorno che mi viene donato è un gradino che affronti nella scala della conoscenza.
Tutto è vita. Tutto. Il piccolo seme che si fa fiore e poi si fa frutto e ritorna nella terra da cui è nato per riprende a vivere.
Proprio ieri ho saputo della morte di due persone, padre e marito, di una ragazza che conosco, ma che da tempo non incontravo. Le ho telefonato per farle le condoglianze e farla parlare un po’ Ora è sola. Ma è sempre stata sola. La vita le è “sempre” scivolata addosso….E qualsiasi cosa succedeva, sia per gioia che per altro, lei era e è….non riesco a dire ma è una persona che subisce ogni evento.. Non l’ho mai vista sorridere. Terribile! Mi verrebbe voglia di scrollarla per le spalle e dirle VIVI…….sarebbe tutto inutile. Lo so. “Si, non lo abbiamo detto a nessuno…mio marito era una persona riservata…” Ne parlavo con Paolo e lui mi ha guardata dicendomi ma se era uno che dovevi scappare perchè aveva un’infinità di cose da raccontare….!
Domani vado dalla mamma. E’ una gioia immensa vedere i suoi occhi illuminarsi e sorridere, e bacerei quella bocca che non ha più denti, ma che è bella e alla sua età ha imparato a socializzare. Quella signora è gentile, quel signore mangia poco, l’altro si è tagliato i capelli……e ogni volta me li presenta come se li incontrassi per la prima volta. “Questa è mia figlia, la prima, abita a Novara…..fa tanta strada!!!” Cara, cara mamma! Vedi Mr. Loto ricordi quando, un anno, due, fa ti raccontavo che mi sentivo poco amata proprio da lei? Debbo ringraziare mille volte il Signore perchè ho potuto vivere momenti in cui tutto è diventato vero, un sogno sognato e ora vissuto. Prima di lasciarla per tornare a casa la bacio tante volte, sul naso, sulla fronte,sulle sue mani stanche e poi mi allontano un po’ la saluto con la mano e ritorno da lei e ancora un bacio mammina, ancora uno, mille se potessi…e poi Paolo mi prende per le spalle e andiamo. Domani sarà un nuovo gradino della mia scala infinita.
Mi piace molto la metafora della scala che hai utilizzato per descrivere la vita. Credo che in fondo sia proprio così. Un gradino alla volta si affrontano le piccole sfide quotidiane e, un gradino alla volta, si impara tanto. A volte si inciampa e si rotolo giù di qualche rampa, a volte si trova la forza di fare due gradini alla volta… è stancante ma può dare soddisfazione, può perfino divertire!
Ti abbraccio cara Lucia e ti auguro una buona giornata ed un lieto fine settimana.
E’ vero, la vita insegna. Mio padre aveva sofferto molto da giovane, ma era diventato un uomo meraviglioso, ricco di saggezza. Le sue sofferenze gli avevano insegnato ad essere giusto, senza preconcetti, amorevole, ma anche forte, in ogni evenienza. Spero anch’io di poter diventare saggia come lui. Spesso, da un’esperienza negativa, si può trarre un insegnamento positivo e la forza per non arrendersi di fronte alle avversità.
Proprio così. In fondo sta a noi trarre il meglio da tutto quello che ci capita…
Ciao Katherine, buon fine settimana!