I difetti degli altri ci sono sempre molto chiari. Notiamo in modo evidente chi compie degli errori, chi ha dei vizi, chi si comporta come non dovrebbe.
I difetti degli altri sono davanti ai nostri occhi, per questo è facile criticarli e condannarli.
Lo stesso non accade per i propri difetti e le proprie mancanze. Questi non sono davanti ai nostri occhi, ma dietro. Per questo è difficile vederli. Eppure tutti noi abbiamo delle mancanze, anche gravi, nei confronti di chi ci circonda.
Non dovremmo occuparci dei difetti degli altri fino a che non abbiamo identificato e corretto i nostri.
Qualche esempio? Ci scandalizziamo del fatto che in Italia funziona tutto con le raccomandazioni. Se però abbiamo l’opportunità di avere dei vantaggi con le conoscenze giuste non ci facciamo scrupoli.
Ci innervosiamo se non veniamo ascoltati ma noi per primi siamo disinteressati e quello che gli altri hanno da dire. Oppure ci lamentiamo del fatto che nessuno ci apprezzi quando non riusciamo neppure ad avere rispetto per noi stessi.
I Difetti degli Altri e le Nostre Mancanze
Cerchiamo dunque di ridimensionare i difetti degli altri alla luce dei nostri.
Solo identificando e correggendo i nostri difetti capiremo quanto sia difficile superare i limiti che ognuno si porta dietro.
Ammettere le proprie mancanze, per poter cambiare rotta, è infatti una delle prove più difficili che si possano affrontare. Bisogna mettere da parte l’orgoglio e trovare coraggio di ricominciare da capo. Bisogna andare contro abitudini e schemi mentali radicati dentro di noi da anni.
Non sto dicendo che bisogna tollerare sempre i difetti degli altri. Penso solo che bisognerebbe essere più comprensivi con chi non ha la possibilità di cambiare e più esigenti con chi ha la forza di farlo.
Non aspettiamoci dagli altri quello che noi stessi non siamo in grado di fare!
Quando i difetti degli altri ci faranno arrabbiare, chiediamoci cosa possiamo fare noi per evitare che qualcuno si comporti così.
Lettura consigliata: L’arte della compassione di Gyatso Tenzin
Buona domenica caro Amico,
Una cosa fondamentale che mi hanno insegnato i miei genitori, quando si parla e gesticola non puntare il dito verso l’altro, per il fatto che è un gesto maleducata..
Mio padre mi disse anni fa: “e facile trovare i difetti dai altri, e anche facile a volere criticare l’altro, ma ci da un enorme fastidio se uno ci dice i nostri difetti e ci critica”
.. poi un giorno mi disse: “sé troviamo un difetto nel altro, dobbiamo esaminare anche noi è se per caso esiste il stesso difetto, forse e meglio prima correggere se stesso, così si comprende poi anche l’altro meglio”
Io ho sempre criticata mia madre naturale per il suo essere, oggi vedo tante cose simile in me di lei. Ma posso lavorare su di me per non mettere in evidenza questi alcuni difetti che mi danno un enorme fastidio. Ovviamente e anche un bene rendersi conto che nessuno di noi e perfetto, perciò noi tutti abbiamo i nostri difetti..
Con sincera amicizia Rebecca ??
Proprio così! Tra l’altro molto, molto spesso, quello che ci dà tanto fastidio negli altri è prima di tutto un nostro difetto… e non riusciamo nemmeno ad accorgercene!
Sempre molto belle le riflessioni di tuo padre.
Ti abbraccio e ti auguro di passare una serena domenica!
E’ sempre molto facile criticare gli altri, molto più facile che cercare di comprendere…..e poi lamentarsi perché a propria volta non ci si sente compresi! I paradossi della vita che si creano quando in genere si pretende solo dalla vita e dagli altri.
Buona domenica Mr. Loto un abbraccio 🙂
Sono d’accordo. Grazie Silvia, buona domenica anche a te!
Non ho difetti, se fossi modesto sarei perfetto!
Mia madre soleva dire che io non ho difetti, solo qualche piccola abitudine; tra lo stupore della donna che mi accompagna nella vita, da sempre e per sempre.
Non giudico mai e non intendo essere giudicato; par condicio.
La par condicio mi piace!
Saluti.
Abbiamo occhiali particolari per osservare i difetti degli altri e altrettanto particolari per i nostri. I primi hanno lenti che riesci a riconoscere persino i microbi con i secondi….ah quelli sono appannati!
Mi capita di spettegolare….il mio confessore sabato mi ha detto….”ma se le persone spettegolassero di lei, cosa farebbe?” Ho taciuto e metterò in pratica pensando bene a questa frase. Buonanotte mio caro amico. Buona settimana…siamo già al martedì!
… infatti, almeno di tanto in tanto, quegli occhiali dovremmo invertirli! 😉
Chi vede i propri difetti ad un passo dal riuscire a correggerli. Ciao Lucia, un abbraccio e l’augurio di una lieta giornata.
Spesso i difetti che ci irritano di più negli altri, sono gli stessi che abbiamo anche noi…solo che negli altri li vediamo e in noi no. Non è sempre così ovviamente, comunque nessuno è perfetto e bisognerebbe avere l’umiltà di riconoscerlo. A volte dietro certi difetti c’è molta sofferenza e conflitti irrisolti dei quali il portatore non è consapevole…invece di giudicare, bisognerebbe cercare di capire.
Buona settimana!
“Invece di giudicare, bisognerebbe cercare di capire” dovrebbe essere un mantra da ripetere ogni mattina!
Il fatto è che è molto più facile ed immediato dare dei giudizi piuttosto che cercare di capire… e questo ci allontana tutti dalla verità.
Ciao, ti auguro una buona giornata.
Grazie per essere passato su blogspot.
Un caro saluto
Prego, saluti anche a te.
Secondo alcuni ( vedi anche i 7 specchi esseni di Greg Bradden) ciò che maggiormente ci da fastidio negli altri è un riflesso di ciò che è dentro di noi. Maggiore è l’impeto emotivo che ci procura un comportamento altrui più alta è la probabilità che siamo noi ad avere quel problema. Come diceva mia mamma la prima gallina che canta ha fatto l’uovo o credenza popolare del bue che dice cornuto all’asino.
Sono d’accordo sul fatto che siano proprio i nostri difetti a darci maggiormente fastidio negli altri… e sono quindi abbastanza convinto che imparando a riconoscere le nostre pecche saremmo anche più tolleranti con quelle altrui. 😉
Ciao, ti auguro una lieta serata.