Quante volte abbiamo sentito dire che i soldi non fanno la felicità? Eppure, specie quando non se ne possiedono moltissimi, si tende a convincersi del contrario.
Eppure non solo i soldi non fanno la felicità ma, addirittura, creano dolore ed infelicità.
A causa del denaro si uccide. Per i soldi si mente e si tradisce. Per denaro ci si vende.
Molte azioni deplorevoli e fatti orrendi accaduti nel mondo nella storia dell’umanità sono stati compiuti per soldi. Perfino i bambini, agnelli innocenti di una società accecata dalla necessità del possesso, vengono sfruttati ed abusati per soldi.
I soldi non fanno la felicità ma il denaro è diventato il centro di tutto, desiderato, bramato, preteso.
I soldi sono qualcosa di sporco, in tutti i sensi possibili. Maneggiati da migliaia di mani e spesso frutto di terribili compromessi con la coscienza delle persone.
Certo, una minima quantità di soldi è necessaria per sopravvivere. Ma i soldi non fanno la felicità perché la felicità non si può comprare.
Con molto denaro infatti, puoi acquistare tutto quello che vuoi ma non quello di cui hai davvero bisogno.
Perché i Soldi non Fanno la Felicità
“Il denaro non ha mai reso un uomo felice e né lo farà mai. Non c’è nulla nella sua natura che possa produrre felicità. Più un uomo ne possiede, più ne desidera. Invece di riempire un vuoto, ne crea uno.”
Benjamin Franklin
I soldi non fanno la felicità perché possono comprare qualunque oggetto materiale ma non ciò che ci renderebbe felici sul serio.
Paradossalmente infatti, le cose davvero importanti nella vita di un uomo sono tutte gratuite seppur, volendole acquistare, assolutamente inestimabili.
Neppure tutti i soldi del mondo possono cambiare la nostra natura passeggera in questo mondo. Ricordate sempre che l’ultimo abito che indosseremo sarà privo di tasche. Nulla di ciò che abbiamo adesso sarà con noi dopo la morte se non l’amore che abbiamo dato e ricevuto.
Vile, sporco, ignobile denaro, causa di ingiustizie ed iniquità!
Smettiamo di adorarlo e torniamo a condividere il pane ed il sorriso con gli altri! Riscopriremo tutto quello che non costa nulla e che rende davvero ricchi e felici.
Lettura consigliata: Il denaro in testa di Vittorino Andreoli
E’ il titolo del tema classico che tutti, o quasi, i bambini incontrano sulla loro strada sui banchi di scuola.
Il denaro non porta felicità, ma consente di vivere comodamente; magari nella solitudine degli avidi.
”
C’è un’ape che si posa su un bottone di rosa: lo succhia e se ne va. Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.
Trilussa
da PensieriParole “.
Saluti
P.S.:
Strano che questa volta hai evitato di etichettarlo – il denaro – come “lo sterco del Diavolo”; mi stai migliorando?
Trilussa ha espresso perfettamente il concetto… la felicità più autentica è fatta di cose quotidiane!
Ciao, buona giornata.
Buongiorno caro Amico
inizio con una frase biblica 2 Timoteo 3:2 “Poiché gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del denaro”
Vorrei dire soltanto una cosa, ci sono valori più importante del denaro..
in questi giorni ho la testa occupata una mia cara amica molto anziana sta per lasciare questo mondo… e preferisco stare più possibile da lei, sia fisicamente e anche mentalmente…
abbi un buon weekend caro Amico 😉
Purtroppo la vanità e l’avidità sono caratteristiche molto comuni…
Sono vicino a te ed alla tua amica con il pensiero.
Un abbraccio ad entrambe.
Nulla da aggiungere hai detto tutto, buon fine settimana 🙂
Grazie Silvia, buon fine settimana anche a te! 😉
Questo post (o)si che lo gradisco!
Spesso mi son detta ma se il denaro non porta felicità no dovrebbe nemmeno portare necessità! Ad esempio in caso di una malattia gravissima,serve denaro,farmaci,cure,viaggi ,visite…insomma la malattia “illude” la guarigione attraverso il denaro!
Qualcuno in questi giorni mi ha detto:tu se contrai un cancro come ti curi con il bicarbonato o la chemio!?…in pratica ti lasci morire in modo naturale o accetti il compromesso tra vivere in eterno(questi l’ho dedotto io dopo) guarendo grazie al denaro ,alla scienza all’evoluzione!!!!!
L’ultimo vestito che indosseremo sarà senza tasche e liberi nel cuore …
Buonaserata
Quando si parla/scrive della Malattia occorre pensare che, oltre la fortuna, la reazione del fisico dell’ammalato, le cure adeguate somministrate in luoghi a ciò deputati e da Medici competenti/bravi/onesti nella professione, occorre il dio denaro.
Neanche la Messa si canta senza denaro!
Insomma, denaro e tante altre componenti fortunate e/o fortuite le quali, in assenza del primo possono non bastare.
Tanto dovevo per conoscenza – quasi – diretta dell’argomento.
@Saichisono
Ovviamente in una società strutturata come la nostra una minima disponibilità di denaro è necessaria per sopravvivere. Un povero del passato cercava il cibo nei campi, un povero di oggi può comprare ben poco nei supermercati.
Ciò non toglie che non puoi sempre comprare la salute, tanto meno la vita. I ricchi invecchiano, si ammalano e muoiono proprio come tutti gli altri.
Ciao, buona serata.
Perfettamente d’accordo sia con Carunchio che con Mr.Loto.
Il Denaro è il vero cancro …perché non solo si porta via ugualmente il corpo delle persone ma anche la loro anima ….capite perché non trovo pace!!… in un evidenza così chiara di cui ben pochi sentono è molto triste e rende infelice..
Ma tutto questo avrà pure una spiegazione non crede Mr.Loto.
Auguro a tutti voi ed a lei una lieta giornata
Purtroppo è vero, in molti casi il denaro porta via l’anima delle persone… ma non devi crucciarti per questo perché ognuno di noi esercita il libero arbitrio, nel bene e nel male.
Ed il libero arbitrio ha certamente un senso.
Buona giornata anche a te, a presto!
Verissimo,
Il denaro utile se usato con moderazione e onestà. Poi diventa idolo e non è buona cosa. Oggi purtroppo tutto ruota attorno ad esso e vediamo i risultati: un vero disastro! Se usassimo il necessario tutti, tutti staremmo meglio e sarebbe un mondo migliore. Purtroppo non è così.
Ciao un abbraccio
Già, purtroppo non è così! Serve una rieducazione.
Forse questo periodo di crisi economica può essere usata a nostro favore, imparando ad accontentarci di poco, per riscoprire il valore della vita, delle persone e dell’amicizia.
Buon fine settimana, a presto!
Il denaro è un mezzo, ne più ne meno come altri mezzi, che semplicemente trasporta gli interessi di chi lo usa.
Forse ad alcuni da la felicità, ad altri no, forse dipende da cosa ognuno di noi ha nel proprio cuore.
A me da felicità, o meglio, attimi di felicità la musica, il sole gli alberi,anche quando mi pagano 🙂 anche se vinco qualcosina. I demoni li abbiamo dentro, e i mezzi li fanno semplicemente venir fuori
In parte sono d’accordo con te, i soldi sono soltanto un mezzo. Ma per il resto concordo con Benjamin Franklin… non c’è niente nella natura del denaro in se che possa produrre felicità, felicità vera ed autentica.
Ciao, grazie per essere passata.
L’ESSENZIALE…
di Fausto Corsetti
Al ritorno da una vacanza, mi sorprendo con la mente a riflettere: tutto ciò che era diventato ordinario, faticoso, ingombrante diventa atteso, desiderato, rivisitato, ritrovato. Dopo una breve interruzione, dopo una pausa di distacco, dopo una temporanea assenza, la dimensione entro la quale ci si muove nel quotidiano scorrere del tempo appare diversa e nuovamente attraente. Riemergono, con colori inusuali, immagini e riferimenti che erano divenuti scialbi e sbiaditi.
Le consuetudini che impegnavano il tempo quotidiano riaffiorano con interesse e nuova affezione. Il tempo scelto per assentarsi momentaneamente dall’ordinario e da tutti quegli spazi zeppi di affetti, di riferimenti, di memorie, di legami, di simboli, di nostalgie, di oggetti, di frequentazioni, diventa finalmente occasione per ridare giusto valore, significato e peso a ciascuna cosa e a ciascuna abitudine.
Disfacendo la valigia che ci aveva accompagnati, nel timore di non avere quelle cose che si reputavano essenziali per sopravvivere al distacco e alla lontananza, la si ritrova carica, spesso eccessivamente colma, di cose e legami superflui, non essenziali.
Non tutto, di quanto era apparso fondamentale e necessario, è stato realmente utile. Ci ha resi sicuri, prima della partenza; ha soddisfatto il nostro senso di previdenza, prima di partire; ha reso meno pesante la separazione dalla vita di tutti i giorni: ma, in conclusione, non è risultato effettivamente utile, indispensabile.
Servono davvero poche cose a chi parte.
Poche cose sono necessarie a chi decide di vivere cercando quanto è sufficiente per dare sapore e fine all’esistenza quotidiana. Si può vivere con poco, si può partire con meno, si possono custodire solo poche cose.
Una valigia povera, capace di contenere quanto è essenziale per vivere: anche il quotidiano vivere ci interroga, invita a cercare, a custodire, a raccogliere ciò che è sufficiente, essenziale, utile davvero.
Il di più non serve: aiuta, ma non soddisfa; è utile, ma non essenziale.
Per l’uomo-pellegrino ogni strada che arricchisca davvero l’umanità è percorso prezioso e desiderato…
Questo è l’uomo libero, l’uomo capace di vivere, custodendo nella propria valigia, soltanto ciò che è essenziale: chi infatti non ha ansie di potere, di piacere, di dominio ha più profonda motivazione alla ricerca, alla scoperta, all’accettazione di quanto la ricerca e la scoperta degli altri offrono.
Erranti, di luogo in luogo, assetati di novità, amanti di tutto ciò che è umano, alla continua scoperta di sé, insaziabilmente assetati di mistero, del Mistero che accoglie, protegge, custodisce, con memoria gelosa, il nome di ogni essere vivente: questa è la condizione dell’uomo libero, chiamato a custodire solo quanto è necessario.
Ti ringrazio per questa splendida riflessione, la condivido pienamente.
Il “di più” spesso diventa una zavorra al nostro viaggio, una catena ai nostri sogni.
Abbiamo bisogno di eliminare il troppo, per fare spazio intorno a noi e permettere alla nostra anima di espandersi…
Buon fine settimana.
Sono io a ringraziare te per aver ospitato i miei pensieri su un tema “essenziale” per i nostri giorni. Splendide le tue pagine di vita.
Un carissimo saluto