Vacanze

Il Senso del Viaggio

Diventiamo Viaggiatori e non Turisti

Qual è il senso del viaggio? Viaggiare oggi è una fra le tante possibilità che l’era moderna ci offre eppure non sempre sappiamo approfittarne davvero.

Il senso del viaggio, diventiamo viaggiatori non turisti

I mezzi per viaggiare sono diventati estremamente comodi e veloci per raggiungere località, anche molto lontane in termini di chilometri. Anche le spese si sono ridotte con il tempo e le compagnie low cost danno modo praticamente a tutti di spostarsi a costi ragionevoli. Eppure abbiamo quasi del tutto perso il senso del viaggio.

Quando mi ritrovo ad aspettare un volo, mi capita spesso di osservare gli altri viaggiatori. Oggi i viaggiatori sono molto lontani dall’idea passata di chi vuole scoprire nuove civiltà. Chi si sposta è sempre di fretta ed ansioso esclusivamente di raggiungere la meta prestabilita.

Le agevolazioni negli spostamenti ci hanno reso più propensi a viaggiare ma molto meno interessati al senso del viaggio.

Vedo di rado nei viaggiatori moderni il desiderio di scoprire, di comprendere e, soprattutto di imparare qualcosa dai luoghi visitati. Si tende a scegliere alberghi che rispettano le nostre abitudini, a visitare luoghi noti solo per dire di esserci stati. Si perde il senso del viaggio perché si passa attraverso altre civiltà come se fossimo davanti alla tv, senza viverle davvero.

Il Senso del Viaggio: Vivere

Viaggiare è diventato più che altro un sistema per appagare, in modo spesso del tutto superficiale, la nostra curiosità. Ma non quella curiosità buona che accresce la conoscenza, ma quella che ci permette di vantarci con gli amici di ciò che abbiamo visto.

Il senso del viaggio è diventato del tutto materialistico, ormai priva di arricchimento interiore. È invece proprio l’arricchimento interiore quello che ogni viaggiatore dovrebbe portare con sé quando lascia il Paese che ha visitato.

E così da viaggiatori ci siamo trasformati tutti in turisti. Siamo pronti a non vivere nulla ma sempre armati di smartphone per far sapere agli altri quello che stiamo vedendo.

Eppure viaggiare può davvero farci crescere dentro sé al posto dello smartphone usassimo di più il nostro cuore. Perché con il cuore puoi ugualmente ricordare nel tempo le emozioni che certi luoghi suscitano anche se non le condividi.

Il senso del viaggio, qualunque sia la meta scelta, è riuscire a vivere un’esperienza emotiva. Questo però è possibile solo se si tenta di comprendere a fondo la civiltà in cui ci si immerge.

Impariamo dunque a metterci in gioco, a gustare senza timore i sapori, gli odori ed i colori di ogni civiltà. Facciamolo con estremo rispetto e con la voglia di confrontarci ed imparare dalle diversità. Tornando a casa scopriremo il senso del viaggio, accorgendoci di essere diventate persone migliori.

Lettura consigliata: La mente del viaggiatore di Eric J. Leed

La mente del viaggiatore. Dall'Odissea al turismo globale

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24 Commenti

  1. Cosa aggiungere/chiarire, per quanto mi riguarda, se non il fatto che io viaggio usando la mente – non il cuore, il quale svolge altre funzioni vitali – perché restino impresse le persone, i luoghi, le cose, ecc…, che vedo e con le quali entro in contatto per arricchire le mie conoscenze/esperienze?

    Foto quasi zero, no smartphone, ecc…, l’archivio è nella mia mente; mentre la curiosità dell’animale Uomo pensante scruta e considera, spaziando oltre la Terra.

    Saluti

  2. Caro Loto, detto bene è l’era del viaggiare in fretta si raggiunge ogni angolo del mondo è tutto facile.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso t

  3. con l’aumentare degli impegni familiari è sempre più complicato muoversi.
    si progetta si fanno preventivi, si ascolta consigli da amici e poi l’imprevisto e si rimanda.
    i bei tempi chi sa quando ricapiteranno. Mai dire mai Buon fine settimana.
    Domani sera mi gioco il prosciutto, fammi gli spergiuri

    1. Questo è vero, direi che però non è nulla in confronto alle difficoltà con cui si viaggiava in passato…
      Arriveranno tempi diversi dai bei tempi e, chi lo sa, magari saranno anche migliori! 😉

      P.S. Faccio il tifo per te senza spergiuri!

  4. E’ vero, la maggioranza delle persone oggi viaggia al solo scopo di potersi vantare con gli amici o per pubblicare le foto sui social.

    Vedo mio figlio che ha una mentalità molto più aperta rispetto alla mia generazione; lui ama parlare con la gente, assaggiare cibi nuovi, conoscere nuove usanze ed abitudini. Poi però, tornato a casa, si scontra con l’ottusità della gente, con le menti piene di pregiudizi, con i luoghi comuni e si sente pure un po’ strano.

    Io ho ripreso da poco a viaggiare, dopo aver accudito per otto anni mia madre notte e giorno. Anch’io sono molto curiosa di vedere posti nuovi e conoscere usi e costumi diversi dai miei, ma gli anni passano e comincio ad aver bisogno anche di comodità e di non stancarmi troppo.

    1. Lo capisco! In fondo viaggiare, nel senso più vero del termine, è qualcosa che appartiene ai giovani. Purtroppo quelli come tuo figlio sono la minoranza anche se, come sempre, sono ottimista in tal senso. Confido nelle generazioni future per riscoprire, apprezzare e difendere le differenze dei popoli che rendono l’umanità cosi interessante.
      Un abbraccio e l’augurio di un lieto fine settimana.

  5. A chi non piace viaggiare? E’ il sogno ricorrente di cui parlano tutti coloro a cui chiedi la prima cosa che farebbero in caso di una grossa vincita. Ma quanti lo realizzerebbero davvero? Personalmente ho perso il gusto della scoperta di paesi lontani, se mai l’ho avuto. Ora come ora in effetti l’esperienza emotiva è l’unica cosa che mi viene in mente quanto mi penso in un luogo, non necessariamente lontano. Ma è sempre più difficile trovare posti sicuri, dove dedicarsi solamente a ritrovare se stessi e armonizzarsi con l’ambiente. p.s. ti mostro il mio nuovo blog 😉

    1. Io non amo particolarmente viaggiare, forse perché nella mia vita ci sono stato spesso costretto, ed il gusto della scoperta lo trovo ogni volta che osservo gli esseri umani. Ecco, mi interessano molto più i come ed i perché del dove… e forse in questo un po’ ci assomigliamo.
      Ho dato un’occhiata alla grafica del tuo nuovo blog e mi piace moltissimo… più luce, più colori!
      Ora ci ritorno per leggere anche quello che hai scritto.
      Buon fine settimana.

    1. Se si imparasse dagli errori l’umanità sarebbe già a buon punto! Siamo comunque costretti ad evolverci se vogliamo sopravvivere…
      Ciao Carmine, buon fine settimana!

  6. Mi ha colpito il fatto che non ama particolarmente viaggiare….o forse non sono poi così tanto sorpresa, perché lei ama viaggiare interiormente!

    Mi sono trovata spesso a viaggiare verso posti nuovi e ho sempre dato la priorità al fascino del viaggio interiore e lì che accumulo sensazioni …è lì il posto in cui affronto il vero senso del nostro viaggiare…spesso ci ho lasciato i miei sogni….anche quelli viaggiano con me..

    Trascorra una serena domenica ….

    1. A pensarci bene quello che si cerca in un viaggio non è altro che una parte di se stessi, quella che ancora non si conosce o quella che si vorrebbe ritrovare. Se non si viaggia in modo totalmente superficiale, al posto di un souvenir, da ogni viaggio si può portare a casa un pezzo di se stessi. Altre volte basta semplicemente guardare meglio nel proprio giardino per trovare ciò che si cerca…

      Ti auguro anche io una lieta domenica, a presto!

      1. La sua risposta non fa una piega…

        Sa cosa ho capito ?…che ognuno di noi possiede un giardino,ma tutti ,nessuno escluso,nessuna differenza anzi la vera differenza sta nel come coltiviamo quel “giardino”!
        Ci sono giardini con aspetti estetici bellissimi ma che hanno continuamente bisogno di assistenza e concimazione altrimenti quel fascino è destinato a morire…
        Ci sono giardini messi a dimora,quel ” riposo “che serve a far crescere in futuro piante rigogliose, più forti …e giardini dove cresce comunque erba anche senza piantagione,senza seme ,com’è possibile?
        La risposta è nella Natura!

        La verità è che anche dove pensiamo di vedere aridità ,si affacciano i colori….Siamo noi che non osserviamo o meglio non apprezziamo come dovremmo….!

  7. …..e mi dica se tutto questo scambio di frasi non è un viaggio?Quante possibilità di viaggiare abbiamo!!

    Ci sono stati tanti incroci di sguardi nelle nostre vite e nel continuo viaggiare che è difficile contenerli tutti, si arriva in automatico a tenerne vivo il ricordo di tutti coloro che hanno attraversato il cuore,in fondo è quello il vero contenitore!

  8. Viaggiare. Con i documentari. Non mi è permesso nessun altro modo. Tutto sta nello scegliere il programma televisivo giusto. SKY arte. è il mio preferito. I Borghi d’Italia un altro. Due giorni fa (Angela) mi ha fatto conoscere l’evento tragico della prima scalata del Cervino.
    Entrano nella memoria, arricchiscono la mente ma non il cuore. Non sento il profumo del Parco dello Stelvio. Non mi sono colorita al sole d’agosto, di settembre e che ancora ci riscalda mentre io desidero il canto della pioggia…..
    Non ti ho dimenticato. Ero a casa affaccendata in molti programmi. Buona settimana Mr. Loto. Arrivederci (Sono quattro mesi che non vedo la mia mamma, ho incaricato una persona di fotografarmela ogni tanto. I miei parenti non lo fanno e non lo faranno mai….

    1. I viaggi fatti con la mente sono molto diversi da quelli fatti con tutto il corpo! Abbiamo un corpo proprio per farci sperimentare quel che non potremmo se fossimo fatti solo di spirito… il calore del sole, il profumo dei fiori, la reale sensazione di trovarsi in un luogo che non avevamo mai visto.
      Mi è piaciuto molto il tuo commento e sono felice che tu sia affaccendata in molti programmi… perché questo vuol dire che non avrai troppo tempo per la malinconia.
      Sono certo che presto potrai anche tornare a far visita alla tua mamma.
      Lascia che il sole splenda, l’inverno sarà lungo e la pioggia arriverà!
      Un abbraccio.

  9. …..che dire bellissimi i due ultimi commenti tra lei e Lucia…a me sono molto piaciuti entrambi.

    Il senso del viaggio è racchiuso in chi riesce a vedere attraverso chi non può e chi non può riesce a vedere attraverso chi può….

    Il senso del viaggio è racchiuso in chi riesce a toccare attraverso chi non può e chi non può riesce a toccare attraverso chi può..

    Il senso del viaggio è racchiuso in chi riesce a sentire attraverso chi non può e chi non può riesce a sentire attraverso chi può..

    È questo il senso che si prova in questo viaggio…è questa la felicità!

    Grazie ….

  10. A parte il fatto che dobbiamo decidere che cos’è un viaggio. Non solo visitare terre lontane, ma anche spostarsi di pochi chilometri può esserlo, tutto dipende da cosa cerchiamo/troviamo.
    Spesso sì viaggiamo per scoprire, vedere cose nuove, ma sono convinto che molto più spesso viaggiamo per fuggire dai soliti luoghi, dalla solita realtà, ed affermare che si va alla scoperta di cose nuove è solo una scusa, un modo per nascondere il vero motivo che sta in noi stessi.
    Ciao.

    1. Hai ragione, molto più spesso di quel che si crede il viaggio rappresenta una vera e propria fuga. Sarebbe bello invece, potersi costruire una vita talmente bella da non avere il desiderio di sfuggirle, lasciando che ogni viaggio sia fatto solo ed esclusivamente per conoscere il mondo e le altre persone.
      Saluti.

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