Riflessioni

Il Valore del Silenzio

Non siamo più Abituati al silenzio

Oggi è difficile comprendere il valore del silenzio. Questo perché è difficile sentire il bisogno di qualcosa che si conosce a malapena.

In una società invasa dai rumori abbiamo un po' perso di vista il valore del silenzio

Pensate invece alle epoche passate. Penso che se fossi catapultato nel passato la prima cosa che mi colpirebbe sarebbe il silenzio. Nessun televisore e nessuna radio accesa. Niente auto per la strada ed alcun antifurto. Nessuna notifica dello smartphone, nessun aereo sulla testa, nessun treno.

I lavori si svolgevano prevalentemente nel silenzio delle campagne. L’unico suono rilevante, tranne qualche rara eccezione rappresentata da festività o balli, era quello delle voci umane.

Oggi non conosciamo il valore del silenzio perché non ci siamo più abituati. Pensate a quanto è difficile in una giornata di ventiquattro ore, riuscire a non sentire rumore anche solo per mezz’ora. E non ci accorgiamo che in tutto questo rumore ci stiamo perdendo.

Come posso essere presente a me stesso se anche quando sono solo non faccio che sentire suoni e rumori? È solo nel silenzio che la vera essenza dell’uomo può manifestarsi senza agenti esterni che pressano sui suoi stati d’animo.

Non a caso i più grandi pensatori, filosofi e religiosi conoscevano bene il valore del silenzio. Quando si è soli con sé stessi si possono sentire meglio i propri pensieri e le proprie mutazioni d’animo. Persino la qualità del sonno e, di conseguenza del subconscio, viene continuamente minato dal rumore costante.

Riscoprire il Valore del Silenzio

Un esercizio molto utile per capire il valore del silenzio è quello di praticare il silenzio assoluto un’ora al giorno. Niente tecnologia, niente musica, niente parole. Vi accorgerete quanto siamo dipendenti dal rumore e come ci sentiamo isolati e soli senza. Al tempo stesso, noterete in pochi giorni quanti benefici apporti il silenzio alla qualità dello stato d’animo e della lucidità di pensiero.

Oggi esistono perfino persone che hanno paura del silenzio e tentano di evitarlo costantemente. Per molti infatti, non sentire volare una mosca può essere imbarazzante, quasi opprimente. Non è affatto strano, perché l’assenza di disturbi esterni apre la porta a tutto quello che si muove dentro di noi, nel bene e nel male.

E non sempre quello che si può scoprire su noi stessi ci piace.
Il valore del silenzio si comprende meglio proprio quando siamo inquieti, quando sentiamo mancarci qualcosa che non sappiamo definire.

Restiamo in silenzio per sentire davvero.

Lettura consigliata: La forza del silenzio di Robert Sarah

La forza del silenzio. Contro la dittatura del rumore

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32 Commenti

  1. Non ho nessun commento particolare se non quello di rispettare il silenzio perché è appunto come dice lei un VALORE… Il VALORE del SILENZIO.. buonanotte!

    1. A volte anche restando in silenzio si “parla”. Dovremmo esercitarci di più a capire quello che dicono le persone che restano in silenzio…
      Ciao, ti auguro una buona settimana.

      1. A volte….proprio attraverso il silenzio ci si intende!

        Dovremmo credere un po’ di più di esserci esercitati abbastanza ,al punto da capire che le persone nel chiasso accendono il desiderio di spegnersi ,per non rimanere accesi al silenzio!

        Ho tra le mani il nuovo libro di D’Avenia…
        sono alle prime pagine…e mentre leggo ascolto un solo sottofondo.. Il ticchettio dell’orologio….

        Ho il tempo….ho lo spazio….ho il silenzio!

        Caro loto stia bene :-*

        1. Hai il tempo… hai lo spazio… hai il silenzio … hai un libro… che fortunata! 😉
          Approfitta di tanta ricchezza con gratitudine che istanti del genere sono molto più preziosi di quel che si crede.
          A presto.

          1. Un giorno leggerò anche il suo libro!…e forse capiro’ meglio questa ricchezza con quella gratitudine ….ciao

          2. Al momento non ho scritto alcun libro, solo un saggio breve (su wattpad) che è una sorta di riassunto di tutti i temi più importanti affrontati su questo blog in merito alle emozioni…

          3. – Un giorno leggerò anche il suo libro!…e forse capiro’ meglio questa ricchezza con quella gratitudine …

            E quel giorno arrivò e lessi il tuo libro …una casualità?Magia?Veggenza?Cosa?

            Ma non è tanto la lettura di quel libro quanto il senso di “gratitudine” per quegli istanti in cui si crede!

  2. Buongiorno caro Amico,
    io adoro il silenzio mi fa rilassare e mi sento bene con me stessa.. Noi andiamo proprio via con il camper per trovare questo silenzio lontano da tutto e tutti, anche solo per due giorni di da la carica per una settimana nel mezzo del casino quotidiano.. ti abbraccio Rebecca ?

    1. Credo che il silenzio faccia bene a tutti solo che molte persone non ci sono abituate e si sentono perse… anche io a volte sento il bisogno di cercare questo tipo di fughe dalla civiltà e dalla frenesia. Ti abbraccio anche io, buona settimana!

  3. La dimensione del silenzio. Interiore soprattutto. Quella che insegna a guardare in se stessi e a non lasciarsi distrarre dalle apparenze. Il silenzio è un dono che facciamo a noi stessi, ci aiuta innanzitutto a liberarci da questa smania di riempire tutto, ci permette di stabilire una pausa, ci aiuta a recuperare e sottolineare ciò che davvero conta.
    L’uomo contemporaneo è sottoposto ad un bombardamento continuo di stimoli e di comandi, che di fatto finiscono per limitarne una sua libertà sostanziale. L’uomo capace di guardarsi dentro, di fare un po’ di silenzio interiore, si mette al riparo dalle derive mediatiche, dal bruciare la propria vita nell’indistinzione della corrente.
    In un processo di deresponsabilizzazione che di fatto gli impedisce di perseguire i propri legittimi interessi, favorendo al contrario l’adeguamento a ciò che entità remote vorrebbero che si fosse. Insomma, il non abbandonarsi alle mode egemoni è fondamentalmente un efficace antidoto alla massificazione.

    Un caro saluto e auguri di ogni bene per il S. Natale.

    Fausto

    1. Proprio così! E per trovare quel silenzio interiore è necessario cercare anche un attimo di pace da tutti quegli stimoli esterni che ci distraggono e non ci permettono mai di fermarci a riflettere.
      Molto bello bello e veritiero anche il tuo pensiero sulla necessità di oggi di “riempire tutto”… purtroppo ancora non riusciamo ad afferrare il concetto che “meno è meglio”! Abbiamo bisogno di più spazio per le cose che contano davvero…
      Grazie, buona settimana e tanti auguri di Buon Natale. Di cuore.

  4. Ogni tanto c’è davvero la necessità fisica, oltre che mentale, di un po’ di silenzio, serve per ritrovarsi e ritrovare un po’ di quella pace che il caos quotidiano ci fa perdere!
    Buon pomeriggio, per gli auguri ancora è presto 😉

  5. che belle riflessioni, allargano il cuore e lasciano nostalgia.
    fortunato forse, montanaro quale sono.
    Si percepisce il suono del ghiaccio che si frantuma al passo nel sentiero col fondo sollevato dal ghiaccio.
    Ci si abitua a tanto silenzio e stupisce il frullare di uno scricciolo

  6. Amo il silenzio, ormai è merce rara. La domenica mattina mi alzo comunque presto e mi godo il silenzio di inizio giornata. Lascio spenta la tv e leggo sul web qua e là. Commento o scrivo qualche post, lasciando il pensiero libero di spaziare. Quanto alla notte avendo il sonno leggero sono costretta a ricorrere ai tappi per riuscire a dormire. Di sicuro non mi spaventa. Anzi…

    1. Come ti capisco! Anche io cerco di ritagliarmi un po’ di silenzio ogni volta che posso. Trovo che il silenzio aiuti a stare meglio, sia fisicamente che emotivamente. per quanto riguarda la mente poi, non è possibile ragionare lucidamente quando si è avvolti nel rumore costante, anche quando sembra che non ci influenzi, alla lunga logora.
      Un caro saluto.

  7. Quello che ricordo è la domenica a casa di mia nonna, un piacevole odore di sugo , la vecchia radio, solo quella da cui uscivano vecchie canzoni, e le galline che scorrazzavano sotto lo sguardo attento del gallo che ogni tanto si faceva sentire…
    Gioia da libero

  8. Io non ho paura del silenzio, anzi lo apprezzo molto. Forse perchè sono un pò solitaria già di mio . E’ nel silenzio che riesco a pensare, a leggere , a dormire. Soprattutto se devo dormire, guai se sento il minimo rumore.
    Nel mio lavoro, spesso mi trovo nel baccano e questo non mi piace…
    Apprezzo molto le tue riflessioni sul silenzio.
    Ti auguro Buone Feste .Un saluto

    1. Se sei solitaria sei abituata a stare con i tuoi pensieri, ad ascoltarti. Pensi che chi è infastidito dal silenzio in realtà abbia semplicemente paura di guardarsi dentro. Perché è difficile ignorare quello che si prova quando non ci sono distrazioni.
      Grazie, a presto!

  9. Sull’argomento c’è molta ignoranza. Oggi e soprattutto in occidente (ma ormai abbiamo globalizzato anche questa tendenza) si tende a pensare che il silenzio sia tempo perso: il tempo deve essere pienamente sfruttato, non si può stare a far nulla, stare nel silenzio o – oddio!! – perfino praticare il “silenzio nella mente” (ovvero la meditazione) 😉
    Nell’ultimo secolo per fortuna c’è una riscoperta di tutto ciò, anche in occidente, ma sradicare un modo di pensare che è ormai più che secolare è tutt’altro che facile.

    1. Proprio in questi giorni sto leggendo un libro sulla meditazione mindfulness, ultimamente usata per risolvere stress ed ansia. È molto interessante vedere come gli occidentali si trovino spesso costretti ad appellarsi alla meditazione ed al silenzio per sopravvivere all’esistenza che si sono costruiti intorno.
      Ciao, buona vigilia di Natale.

  10. Più che il silenzio di per sé, apprezzerei il silenzio di alcune voci, che parlano solo perché hanno la bocca. Ma che ci possiamo fare?
    Buone feste.
    Loris.

    1. No dai, in fondo tutti hanno il diritto di esprimersi, non ti pare? 😉
      E poi siamo a Natale, bisogna essere più buoni e comprensivi del solito!!!
      Buone feste anche a te!

  11. Il “rumore” del silenzio è quanto di più creativo ci possa essere; per le persone che sappiano coglierne le tante sfumature.
    Magari squarciato dal canto di un uccello o dai rumori naturali della Natura.

    Saluti

    P.S.:
    Stamani mi si è aperta di nuovo la pagina del Blog ove lascio i miei commenti; iniziavo a preoccuparmi del “silenzio” del padrone di casa, ma ho voluto essere discreto ed attendere.

    1. È vero, nel silenzio la creatività ha modo di svilupparsi facilmente dentro di noi… soprattutto perché nella mente c’è più spazio!

      Mi spiace che non hai visto gli aggiornamenti della pagina in tempo reale. Se dovesse accadere di nuovo, premi il tasto nella parte alta della tastiera “F5”. Ricaricherà la pagina e ti mostrerà gli eventuali nuovi post.

      Ciao!

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