Da poco ho letto questa frase: “La fatica fisica appaga lo spirito ed avvicina alla saggezza.” Non so a chi appartenga questo aforisma ma è senza dubbio una scintilla di verità.
Quando ci si sente opprimere dai propri pensieri o dal proprio dolore la cosa migliore da fare è muoversi. La fatica fisica appaga lo spirito perché sentendo l’energia che scorre nel nostro corpo si riscopre di essere vivi.
Per uscire dai pensieri che suscitano preoccupazioni e dolore serve distogliere l’attenzione dalla mente per concentrarla in qualcosa di pratico. Chiunque pratichi sport lo sa.
Correndo, facendo giardinaggio o tagliando la legna si può ritrovare in breve tempo la calma interiore. Uno spirito in pace è quel che serve per vedere i problemi in modo più oggettivo e quindi più lucido.
Anche se la fatica fisica appaga lo spirito, oggi il movimento viene praticato prevalentemente per questioni estetiche. Di solito fatichiamo al chiuso, in palestra, attaccati a tristi macchinari che simulano biciclette e corse all’aria aperta.
È curioso notare come l’uomo moderno passi gran parte della propria vita privandosi del gusto della fatica. Con scuse come la mancanza di tempo o di spazi adatti, evitiamo qualunque tipo di movimento che non sia necessario.
La Fatica Fisica Appaga lo Spirito
Come lo spirito deve essere addestrato a reagire al meglio davanti alle sollecitazioni emotive, anche il corpo dovrebbe essere allenato a dare il meglio di sé. Il movimento, e quindi la fatica, rappresentano un settore importante per il risveglio della consapevolezza e della saggezza.
Per far lavorare il corpo non serve la testa e nemmeno il cuore, è soltanto una questione di energia interiore.
Risvegliare l’energia interiore significa stare meglio, sotto tutti i profili. Quando il corpo non è in salute una persona non può essere grata, non può sorridere alla vita. Allo stesso modo se siamo stressati o colmi di pensieri negativi non possiamo essere felici.
La fatica fisica appaga lo spirito perché aiuta a creare ordine ed armonia dentro sé stessi. È un buon modo per ritrovare il proprio essere in ogni parte di noi, fisica e spirituale.
Lettura consigliata: La fatica non esiste di Nico Valsesia
“La fatica fisica appaga lo spirito “?
E’ la domanda che ho rivolto ad un contadino che si era trastullato per otto ore con la zappa nel podere del latifondista, con la schiena ricurva a dissodare il terreno; lama da circa 20 cm.
Mi ha guardato sconcertato, con gli occhi pieni di disprezzo ed odio, e non ha avuto neanche la forza di replicare per … mandarmi al quel paese.
Ho ritenuto, dato il precedente, di non insistere quando mi sono trovato davanti ad un minatore che aveva appena finito il suo turno di “appagamento”; sotto terra a curare lo spirito.
Non ho più, quindi, frequentato banalità e luoghi comuni dettati da turlupinatori che addormentano le masse.
Saluti e … riposo.
Infatti io non parlavo di chi è costretto a spaccarsi la schiena per sopravvivere.
Ma lasciamo perdere, tanto a te non interessa capire ma solo avere ragione.
Buon fine settimana.
Allora sii più preciso con la Lingua Italiana nei Tuoi pseudo sermoni; se vuoi avere ragione:
”
fatica s. f. [lat. *fatiga, der. di fatigare «affaticare»]. – 1. Sforzo materiale che si fa per compiere un lavoro o svolgere una qualsiasi attività, e di cui si sente il peso e poi la stanchezza: …
“.
(estratto dal vocabolario Treccani – tramite Internet).
Lo sport, l’esercizio fisico, gli hobbies, … sono ben altra cosa rispetto alla FATICA!
Vorrei, credimi, poterTi dare ragione, mi costa poco invero e sono sostanzialmente un buono, seppur precisino; ma questa volta – e non solo questa, ma non sempre – hai recuperato un torto. Ritenta e sarai, magari, più fortunato.
Saluti e …
…
Ripeto, lasciamo perdere.
Ho, invece, compreso benissimo; a Te piacciono solo gli applausi, i plausi ed alcuna critica/precisazione.
E’ uno dei difetti, tra i più gravi di tutti i credenti (leggi il ripetersi costante ed ossessivo di spirito – non alcool! – et similia) e di coloro che non pensano.
Mi spiace, un poco, ma sono io che decido quando lasciar perdere, se non mi stanco ovvero ritengo che l’interlocutore glissa e/o tergiversa e/o …; non inserire la possibilità dei commenti e vivrai senza “contrarietà”; come in ogni gregge che si rispetti.
Stammi bene ed accetta la campana che suona stonata; per le Tue orecchie.
Accetta il confronto e, se scappi, ponti d’oro.
P.S.:
Pecchi anche di cortesia/arroganza, non accettando e lamentandoti quando obiettano alle Tue farneticazioni e/o errori e/o orrori, anche di Lingua; ma sei a casa Tua e … finché non è sbarrata io ci sono.
Ripeto, se non mi stanco prima e decido, io, di lasciar perdere.
Caro Loto, oggi che io sono molto anziano e ancora tutti i giorni cammino per quasi una ora credo che tutto questo lo debba anche perché nonostante stanco dal lavoro ho sempre cercato di no stare solo a riposare ma facendo tanti esercizi e ginnastica bicicletta e tanto altro, ora vedo che sono premiato.
Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Bravo Tomaso, allenare il corpo ci aiuta a tenerlo in salute a lungo e di conseguenza a stare bene in tutti i sensi! Buon fine settimana.
E’ vero, impegnarsi in qualcosa di manuale e faticoso serve per scaricarsi e vedere le cose sotto un’altra prospettiva, buon fine settimana 🙂
Proprio così, è come se l’energia si spostasse dai pensieri negativi al fisico, aiutandoci a vedere le cose in modo diverso.
Ciao, buon fine settimana anche a te!
Ciao Mr.Loto.
Ti espongo una mia teoria, che si è sviluppata durante (e dopo) una seduta di “stone-massage”. Chi mi ha fatto il “massaggio” mi ha rivelato che nella mia testa c’è un enorme accumulo di energia (le pietre parlano chiaro!), mentre nel resto del corpo molto meno. Non vado a cercare le cause, ma faccio solo una considerazione. Se per qualche motivo l’energia si è accumulata nella testa, probabilmente è perché il resto del corpo non l’ha utilizzata.
Poiché non penso di essere l’unico a “soffrire” di questo disequilibrio, presumo pertanto che la “mania” attuale di attività fisica sia inconsciamente un metodo di distribuire questa energia su tutto l’organismo.
Che ne dici?
Un saluto.
A prescindere dalle pietre, certamente l’accumulo di energia in testa degli uomini moderni è evidente dallo stress psicologico a cui siamo tutti così soggetti. Pochi giorni fa leggevo che mai come in questi ultimi anni ci sono state persone che si rivolgono al medico per disturbi di natura ansiosa o depressiva.
Appoggio la tua teoria.
Abbiamo ascensori e telecomandi, auto e carrelli per la spesa. Nel nostro quotidiano la fatica fisica praticamente non esiste più… e per quanto possa sembrare bello, il corpo è fatto per muoversi e se non lo fa ha dei disequilibri. Alla fine non serve neppure andare in palestra… basterebbe spostarsi a piedi il più possibile, usare sempre le scale etc. Diamo modo all’energia di scorrere!
Ti auguro una bella domenica… e anche se la tentazione è forte, non passiamola sul divano! 😉
Direi che è vero,basta non esagerare, altrimenti si passa dalla padella alla brace.
Buona giornata.
Sono d’accordo. Molte persone riversano tutte le loro energie sul corpo non lasciando nulla per la mente! Gli squilibri creano sempre dei problemi…
Buona serata.
La fatica fisica appaga lo spirito perché annulla la macchinazione dei pensieri ,credo….
Però un eccessiva fatica fisica annulla anche il pensare che siamo spirito…..
Trovare anche qui un equilibrio tra fisico e spirito …ecco penso che la difficoltà maggiore sia trovare quella via di mezzo che ci permetta di non pendere o dipendere troppo né dall’una né dall’altra….ma comprendere che uno nutre l’altro….
Ciao
Esatto, questo tipo di equilibrio è proprio quello a cui mi riferivo. Non può esserci una mente lucida in corpo addormentato, così come in un corpo distrutto.
A presto.
Perfettamente d’accordo: la fatica fisica appaga lo spirito… per fatica s’intende un certo lavorio, infatti molte persone scelgono hobby manuali per quest ragione.
È vero, soprattutto quando si fanno lavori sedentari o ripetitivi si sente proprio la necessità, fisica e psicologica, di stancarsi fisicamente.
Buona serata.