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Le Necessità dell’Uomo

Sono anche Spirituali

Le necessità dell’uomo non sono soltanto materiali. Certo coprirci, mangiare e bere ci sono indispensabili ma non bastano ad appagare ogni nostra esigenza. Anche se tendiamo a dimenticarlo infatti, oltre al corpo abbiamo anche una parte invisibile che in molti chiamano anima.

Le necessità dell'uomo sono anche spirituali

L’animo umano è una parte di infinito e all’infinito tende sempre, per sua stessa natura. Tra le necessità dell’uomo c’è anche l’appagamento di questa naturale tendenza all’infinito che però ultimamente ci viene preclusa.

Esistono innumerevoli modi per soddisfare questo tipo di esigenza. Si spazia dalle pratiche spirituali all’arte, dalla propaganda di determinati valori alla totale dedizione per una causa o un progetto. Le persone che riescono a soddisfare questo bisogno sono oggettivamente più felici, più vitali.

La spinta vitale è infatti alimentata più da quello che appaga l’anima che da quello che appaga il corpo.

Per piegare un essere umano basta togliergli tre cose. La fede, l’amore e la capacità di sognare, alcune tra le necessità dell’uomo dimenticate.

La fede, che è strettamente legata alla speranza ed alla fiducia, è qualcosa che da anni siamo invitati ad abbandonare. Paradossalmente se si crede che oltre alla materia non esiste nulla, si diventa più manipolabili. Ci si vende facilmente e si scende a compromessi con la propria coscienza.

Così, pian piano, stiamo perdendo completamente noi stessi. Vivere una vita fatta solo di materialità ci priva di una parte di noi. L’anima però, continua a farsi sentire rendendoci infelici ed apparentemente senza motivo, insoddisfatti di quello tutto quello che abbiamo.

Tra le Necessità dell’Uomo più Importanti c’è l’Amore

L’amore è la forza per eccellenza, per amore si possono spostare montagne, cambiare il mondo, essere disposti perfino a morire. Sembra bellissimo, eppure siamo sottilmente incitati ad abbandonare anche questo concetto. L’amore finisce, l’anima gemella non esiste, gli uomini sono poligami per natura, quindi scordati la sincerità e la fedeltà!

Per non parlare della sfiducia che viene alimentata nei confronti del prossimo. Sono tutti pronti a deluderti e fregarti, non illuderti che esistano brave persone, fingono tutti! Chi dice belle cose e si comporta bene lo fa per buonismo e tornaconto!

Tra le necessità dell’uomo di tipo spirituale ci resta la capacità di sognare. Basta accendere la tv per vedere pandemie, liti, guerre, violenza, ingiustizie. Il peggio del mondo. Il mondo che noi vogliamo vedere perché, a quanto pare, sono queste le cose che alzano gli ascolti. E allora inizi a scoraggiarti. Inizi a convincerti che è meglio non volare con la fantasia che la realtà è un’altra storia, senza lieto fine.

Per quanto ancora saremo in grado di sognare? Quanto ancora gli esseri umani sapranno credere che esistono il Bene, l’amore, la fede e la possibilità di realizzare i propri sogni?

Colmate in voi tutte le necessità dell’uomo e difendete la vostra anima dal veleno che gli viene propinato ogni giorno. Non permettete a nessuno di uccidere i vostri sogni.

Lettura consigliata: Ricordati chi sei anima antica di Georgia Briata

Ricordati chi sei anima antica. Come onda che ritorna al mare

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27 Commenti

  1. Errata corrige:
    ” … Paradossalmente se si crede che oltre alla materia non esiste nulla, si diventa più manipolabili. …”

    leggasi:

    Se si crede, oltre la materia, e ci si genuflette davanti al nulla ascoltando dei burloni, si diventa manipolabili, parte di un gregge che segue il pastore …”.

    Un saluto dal correttore di bozze.

    1. Quello che hai scritto accadeva nel Medioevo ma ormai non c’è più la santa inquisizione né tanto meno, si vendono favori per l’Aldilà… al contrario, se una persona non ha paura della morte perché sa che il suo essere più profondo è eterno, di cosa potrà mai avere paura in questa vita? In che modo potrai mai piegarla al tuo volere?

      Buona domenica.

  2. Caro Loto, se si vuole che il mondo sia sempre salo l’uomo è quello necessario, questo è il mio parere.
    Ciao e bona domenca con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

  3. Errata corrige:
    “…né tanto meno, si vendono favori per l’Aldilà… ”
    leggasi:
    “si vendono posti in prima fila e l’eternità”.

    Correttore di bozze ti saluta confermandoTi – se mai ce ne fosse bisogno – che il “laico” non intende piegare alcuno; solo farlo, semmai, se ne avesse voglia, ragionare; sempre che non voglia/preferisca “belare”.

    P.S.:
    A proposito, con le indulgenze come la mettiamo?

    1. Il mio discorso era più ampio, oltre la partita “laici-religiosi”.
      Intendevo che se uno ha VERA fede, al di là della religione che professa, non può aver paura di nulla in questa vita ed ha dei valori molto saldi quindi, se non è totalmente ignorante (nel senso che ignora non in senso spregiativo), non c’è nulla in lui su cui fare leva per manipolarlo.

      Per quanto riguarda le indulgenze, al giorno d’oggi, per quanto ne so, non sono in vendita… ed anche se lo fossero, sinceramente nel 2017 mi sembra improbabile manipolare le masse attraverso la promessa di un’indulgenza!
      😉

      1. Io ho vera “fede” nella Ragione anche se … “più conosco gli Uomini, più amo le bestie”!

        Così ci comprendiamo meglio; Tu propini dei sermoni farcendoli spesso, se non sempre, con la fede, ed io, di contro, ribatto. Lascia da parte ogni riferimento alla religione, alla fede, …, e limitati ad uno più uno produce come risultato due. Così io mi riposo.

        Saluti

        P.S.:
        Tu avverti la missione di reclamizzare la fede? Io la Ragione, per quel poco che posso con le mie scarse conoscenze.

        1. Il bello è che io mi limito a uno più uno produce due. E comunque i miei non sono sermoni, o almeno io non li scrivo come tali… è soltanto l’esposizione del mio pensiero e della mia esperienza. Mi sembra ingiusto da parte tua impormi una linea di pensiero nel mio spazio condiviso. Io non verrei mai nel tuo blog a dirti di cosa devi o non devi parlare.
          Se non sei d’accordo puoi ovviamente esprimere la tua opinione, te ne sono grato, ma non trovo corretto da parte tua continuare ad usare appellativi quali sermoni, belare e tutto lo splendido repertorio che mi hai regalato in questi anni.
          Una domanda. Se io mi comportassi nel tuo blog e nei tuoi confronti come tu ti comporti nel mio, ti piacerebbe?
          Non è costruttivo, soprattutto perché gli insulti, neppure quelli velati, non servono a niente.

          Buona giornata.

  4. La necessità dell’uomo?

    Credo che il riferimento calzi alla perfezione verso chi è rivolto il commento …2 ottobre at.9:31

    La necessita dell’uomo mai come in quest’epoca è quella di trovare appagamento nella personale veduta,mi limito nel dire pensiero perché so che non ne usciremmo più….eppure anche in te…..come in tutte le persone come te l’amore lo hai provato,forse ancora ne provi e ne proverai, e cosa vuol dire tutto questo mi chiederai?

    Vuol dire tutto !!…vuol dire che sai perfettamente cosa fa sentire quell’effetto di amare e poco mi interessa se il tuo è stato un effetto ” materialmente fisico” …..ognuno di noi ha raggiunto la “consapevolezza ” di quell’Amore ….amore che finché ne beneficiamo ce lo teniamo ben stretti …non appena temiamo di perderlo ci sentiamo autorizzati ad imporci anche verbalmente…..contestando il gregge ed il suo belare non facciamo altro che assecondare il “lupo che se ne sta in un angoletto nascosto pronto per divorare i pensieri altrui che minacciano il pasto della sopravvivenza ,pur avendo conosciuto dove risiede davvero la propria esistenza”!

    Buon inizio settimana caro mr.loto

  5. Non sono del tutto d’accordo, ma questo lo immaginerai già, si può curare la propria anima, avere sogni in cui credere e valori anche se non si crede, e per questo non ci svende nemmeno. Sinceramente in questo post sei stato un po’ massimalista, al contrario del solito, a parte questo penso che ci sia modo e modo di esporre il proprio pensiero, soprattutto quando si è in casa di altri. Buon pomeriggio Mr. Loto 🙂

    1. Temo non si possa curare l’anima non si crede di averne una… e “credere” non significa necessariamente identificarsi una religione, ma avere la consapevolezza di appartenere a qualcosa di più grande.
      Probabilmente sono stato massimalista perché in questo caso non potevo fare altrimenti! 😉

      Ciao, ti auguro una buona settimana!

  6. Tu non Ti limiti a calcoli matematici e/o di scienza; sconfini in terreni pericolosi, perniciosi, di fede.
    Rispondo solo alla Tua precisazione.
    Se siano o meno sermoni lascialo giudicare a chi legge; non fare come l’oste per il suo vino!
    Non Ti ho mai imposto alcunché e, semmai, mi permetto un consiglio spassionato invitandoTi a dimenticare la fede ogni tanto. Si può vivere senza citarla ad ogni passo e/o frase; non credi?
    Gli appellativi che utilizzo li ricavo dalla Tua fede; bela il gregge e i pastori e le pecorelle cono citate nel “Tuo” Credo.
    Vogliamo parlare dei sermoni?

    sermone Componimento poetico di carattere moralistico e didascalico, di tono discorsivo e semplice (sull’esempio di Orazio che chiamò sermones le sue Satire e le Epistole, quasi discorsi alla buona, conversazioni prosastiche, in contrapposizione alla poesia di più alto impegno). …”
    Non mi dirai che non fai il moralista!
    Prima di salutarTi, con la simpatia e la vis polemica di sempre e per sempre, ci tengo a precisaere che non insulto mai se non in replica ad offese ricevute ed anche in questo caso cerco di essere signore e signorile.
    Ogni accusa deve essere documentata altrimenti si cade nella “lite temeraria”!

    Ciao
    P.S.:
    Nel mio Blog c’è libertà di pensiero e di critica e la fede è lasciata alla sfera privata dei lettori; non salgo mai sul pulpito perché non sono capace di …

      1. Non sei molto attento alle mie sfumature; ho scritto spesso ed è vero.

        Quando Ti distrai dalla fede ci ritroviamo sempre, questa volta non spesso, d’accordo.

        Ognuno non mi riguarda, è critica ingenerosa e menzognera; io leggo ciò che Tu scrivi e … mi permetto di dire la mia, non sempre, invero, ogni tanto mi riposo e passo oltre. SEMPRE che Tu non voglia solo applausi e commenti di favore; fammi sapere perché mi era dato leggere, se non erro, in un Tuo recentissimo commento, che è la diversità la ricchezza.

        Saluti con vista totale, non limitata.

        1. Visto che anche a te sfugge più di una sfumatura, copio e incollo dalla mia risposta precedente:

          “Se non sei d’accordo puoi ovviamente esprimere la tua opinione, te ne sono grato, ma non trovo corretto da parte tua continuare ad usare appellativi quali sermoni, belare e tutto lo splendido repertorio che mi hai regalato in questi anni.
          Una domanda. Se io mi comportassi nel tuo blog e nei tuoi confronti come tu ti comporti nel mio, ti piacerebbe?”

          E con questo io chiudo il discorso altrimenti questo spazio condiviso diventa esclusivamente un dibattito tra te e me.

          Saluti.

          1. Leggi la mia del 2 c.m. ore 15.30; avevo già chiarito e … replicato.
            Anch’io chiudo poiché trattasi di due monologhi.

            Saluti

  7. Per amore sto accettando una situazione in cui ci sto malissimo nella speranza che questa frase possa non essere vera: “Sono tutti pronti a deluderti e fregarti, non illuderti che esistano brave persone, fingono tutti! Chi dice belle cose e si comporta bene lo fa per buonismo e tornaconto!” Voglio poter ritrovare la bella persona che avevo conosciuto e poter vivere in pace con lei

        1. Cioè, come ho detto nel post, a volte è più utile al bene altrui opporsi a certe situazioni piuttosto che tollerarle. Ovviamente dipende dai singoli casi…
          Ciao.

          1. Sì hai ragione ma se mi oppongo l’unica soluzione è andarmene a non voglio rinunciare al mio rapporto con lei

          2. Valuta con attenzione. Tu non vuoi rinunciare al rapporto, ma il bene di questa persona dove sta? Nel tuo sopportare o nel voltarle le spalle facendole capire così in modo inequivocabile che quella situazione non va bene? Spesso le persone hanno bisogno di uno scrollone per “svegliarsi”.
            Ovviamente sto parlando in modo generico perché non conosco la situazione. Ma sarebbe interessante se tu ci riflettessi.

            A presto.

  8. Oggi avere tempo per curarsi è ormao un lusso. Questo post centra in pieno la schiaccistura della vita lavorativa e in generale di tanti impegni che non si ha mai tempi per far respirare la propria anima e riflettere, leggere … Mi piacerebbe invertire la cosa ma è molto difficile.

  9. …”contestando il gregge ed il suo belare non facciamo altro che assecondare il “lupo che se ne sta in un angoletto nascosto pronto per divorare i pensieri altrui che minacciano il pasto della sopravvivenza ,pur avendo conosciuto dove risiede davvero la propria esistenza”!
    Cito ciò che Lara il 17 ottobre 2017 ha espresso, e premetto che non so se l’ho interpretato nel giusto modo, ma è un pensiero che mi ritorna di continuo. Ho come l’impressione che sempre più si alimentino le illusioni nelle persone: “hai talento…, puoi arrivare ovunque e realizzare qualsiasi cosa…, molla tutto e cambia vita… ricomincia…” così come se con uno schiocco di dita si potesse realizzare. Ma spesso percepisco questa come una forzatura, una manipolazione con fini non proprio etici, e non un concreto aiuto a credere di più in se stessi. Tutti questi talentuosi se non si realizzano che cosa si trovano ad affrontare poi? Dopo una bella bevuta si ritroveranno con una sbornia da smaltire, disillusi si ritroveranno in ginocchio, o nei guai… È come tutto quel bendiddio che trovi esposto nei banchi dei grandi supermercati: che fine farà tutto quanto?
    Ti ricordi Mr Loto quel paragone che facevi sugli yogurt al supermercato: sottoposti al bombardamento mediatico finiamo per sceglierne uno a caso? Ecco, a mio parere con tutta questa abbondanza di illusioni si finisce per svendersi.

    Nonostante si cerchi di fare credere il contrario, io credo che la nostra società attuale sia diretta verso il peggio, verso il basso, verso il declino. Di fronte a un problema da risolvere si opta più nel togliere, impedire, costringere piuttosto che educare, rendere partecipi e consapevoli nel trovare la miglior soluzione per tutti. E la cosa peggiore è che si camuffa sotto slogan come “per il bene comune” prese di posizione autoritarie che ad altro mirano.

    E la beffa è che taluni si ritengono esseri superiori nel definire pecore chi ripone la propria fiducia nell’altro, nelle istituzioni, perché è manipolato e manco se ne accorge. Ma allora chi è nel giusto? Chi ha fiducia o chi manipola tradendo quella fiducia? Chi si espone o chi è là in disparte con il dito puntato solo pronto a giudicare?

    Poi questo “spingere” a identificarsi chiudendoci in determinate categorie… la dice lunga in fatto di manipolazione: gli uni contro gli altri, ognuno con la SUA verità, che non ha nulla a che fare con l’altra!!
    Così ci stiamo inculcando nell’idea che tutti dobbiamo dirigerci in un unico senso, tutti dobbiamo fare le stesse cose, pensarla nella stessa maniera… chi fa diversamente è CONTRO. Contro cosa??
    Come se il mondo fosse suddiviso in due, anziché essere una meravigliosa diversità.

    E poi questi partitucoli politici… che pena mi fanno, fingono di essere discordanti e poi puntualmente finiscono per ubbidire.
    Ti ​ricordi la fiaba dei fratelli Grimm del pifferaio magico dei topi della città di Hamelin?
    Rimane la speranza che quelli dentro la montagna e il bambino che è in loro, una volta usciti si adoperino per un mondo più giusto e migliore.

    1. La nostra società è messa molto male. Manca senso di responsabilità e collaborazione reciproca. Manca il rispetto di sé stessi e degli altri. Manca la capacità di vedere ed accettare la verità. In queste condizioni si può mai parlare di libertà?
      Come è intesa la libertà oggi? È solo la pretesa di poter fare come ci pare, quando ci pare. Ma la vera libertà è la possibilità che dovrebbe essere offerta a tutti di scegliere la cosa giusta non soltanto per sé stessi ma anche per gli altri.
      A volte è necessario pensarla tutti alla stessa maniera e fare le stesse cose per il bene comune. Dovremmo uscire dalla logica egoistica per cui conta solo ciò che voglio io, ciò che penso io. La difesa della diversità e della libertà di pensiero ultimamente stà diventando una scusa. Abbiamo tutti bisogno di un bel bagno di umiltà. L’ape non sopravvive senza l’alveare.
      Immagina una barca che sta affondando. Alcuni cercano di tappare i buchi mentre altri non lo fanno perché credono che prima o poi qualcuno arriverà a salvarli. Altri ancora aprono altre falle perché non gli importa di morire. Chi sta esercitando un diritto e chi si comporta invece in modo oggettivamente contrario al bene comune? Stanno esercitando tutti la loro libertà nel modo giusto o alcuni stanno semplicemente difendendo una convinzione del tutto personale?
      Io credo che oggi con le parole si operi spesso una completa e pericolosissima mistificazione della realtà.
      Cerchiamo di tornare con i piedi per terra.
      Buona serata.

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