ComportamentoPsicologia

L’Indifferenza fa Male

Il Vuoto che Avanza

L’indifferenza fa male ed è purtroppo il male peggiore dell’epoca che stiamo vivendo. E fa male non soltanto a chi la subisce, ma anche a chi la prova.

L'indifferenza fa male non solo a chi la subisce ma anche a chi la pratica

Ogni giorno siamo bombardati dalle immagini di violenza che i Media ci propongono. Siamo travolti dalle cattive abitudini e dalla corruzione del mondo che ci circonda.

Perfino i passatempi sono diventati dei veri e propri addestramenti al male. Videogiochi, film e canzoni fanno spesso leva su morti, guerre e tragedie inventate.

La fantasia confonde la realtà. La violenza, spogliata di tutta la vera sofferenza che provoca, assume dei tratti quasi poetici.

A furia di sentirne di tutti i colori, il nostro cuore è come anestetizzato. Diventiamo indifferenti e l’indifferenza fa male, perché alimenta l’orrore.

Tutti ricordiamo i fotogrammi dell’attentato alle torri gemelle. Lo abbiamo percepito quasi come l’immagine di un film, uno spettacolo che lasciava a bocca aperta. Eppure essere là, in quelle torri, non aveva nulla di spettacolare.

Il sangue di chi è morto si mescolava con il dolore profondo di chi a quelle persone era legato. Certamente distinguiamo ancora la gravità di quello che accade ma, una volta spento il televisore, non ci pensiamo più.

L’indifferenza fa male anche quando si tratta di certi comportamenti. L’adulterio, la sessualità promiscua, le ingiustizie, le raccomandazioni, la corruzione. Tutto è diventato talmente usuale da non suscitare più sgomento.

L’indifferenza fa male perché non soltanto si diventa ciechi davanti a certe cose ma, addirittura, si finisce col pensare che sia normale.

L’Indifferenza Fa Male allo Spirito

Il male esiste, fa parte del mondo ed ha certamente un suo ruolo. Ma il male non deve far parte della nostra normalità e deve suscitare in noi delle pronte reazioni, non indifferenza.

Dobbiamo smetterla di adeguarci a quello che il mondo ci butta addosso. Dobbiamo smetterla di pensare di essere all’antica se vediamo le cose in modo diverso. Meglio scandalizzarsi che alimentare tanta tristezza.

Smettiamola di giustificare chi tradisce, chi si lascia corrompere, chi usa gli altri perché tanto “il mondo va così”. L’indifferenza fa male al nostro spirito oltre che alla società.

Dobbiamo avere il coraggio di prendere una posizione quando qualcosa ci turba. Non adeguiamoci ad un sistema che non vorremmo subire in prima persona! Essere indifferenti non ci permetterà mai di migliorare le cose.

Andiamo contro corrente se è necessario ma non abbassiamo lo sguardo davanti a certi comportamenti. Non lasciamo che il nostro cuore sia seppellito da quintali di spazzatura.

Lettura consigliata: La mia guerra all’indifferenza di Jean-Sélim Kanaan

La mia guerra all'indifferenza

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22 Commenti

  1. Buongiorno caro Amico, (sicuramente sei anche un papà.. perciò ti mando i miei auguri)

    L’indifferenza e una piaga dei nostri tempi, mi rendo conto che pian piano reagisco anche io indifferente su alcune cose.. e come mi forse sono abituato a cose che normalmente mi dovrebbero dare tanto fastidio e dispiaceri..

    La televisione e il male in assoluto, queste serie televisivi dei investigatori (tutto questo sangue la morte cosi reale) ci ruba la sensibilità o a dirittura la capacità di distinguere fra realtà e fiction..

    Adolescenti e bambini giocano violenti videogames, e poi si uccidano con pistole vere, e rimangono indifferente a quello che fanno..

    Tutto questo mi fa stare male, i veri valori sono quasi perduti, non so cosa direbbe mio padre..

    buona domenica 😉

    1. Proprio così, siamo così abituati a vedere finte sofferenze che restiamo impassibili davanti a quelle vere. Lo trovo terribile perché tutta questa indifferenza ci rende disumani. In certi casi ci rende perfino crudeli.
      Bisogna tornare a sentire davvero la vita e gli altri esseri umani.
      Ciao Rebecca, buona domenica.

      P.S. No, non sono un papà.

      1. Verissimo quello che hai detto, dipenda da noi stessi a combattere contro l’indifferenza..
        Io ho da anni tolto la tv dalla cucina e dal camera da letto.. guardiamo solo nel salotto, e anche li solo se c’è qualcosa di bello..
        a volte preferisco un dvd..
        Amo molto documentari sulla natura, ma le brutte notizie arrivano ogni giorno.. ieri ho sentito una di quelle altre che poi mi fanno stare malissimo..
        al punto che mi viene la febbre..
        Bisogna cambiare per il bene di tutti essere viventi

        Non sei papà? Ma saresti stato sicuramente un papà esemplare… ♥

  2. Più che dire che l’indifferenza fa male, direi che non porta a nulla di particolare.
    D’altra parte, siamo sempre più abituati ad una vita da spettatori, nella quale tutto succede comunque, e che è al di fuori da ogni nostra possibilità di controllo. Per di più impariamo ogni giorno che è meglio restare alla larga da molte cose… per difendere il nostro benessere.
    E poi, siamo così in tanti che sarebbe impossibile interessarsi di tutto.
    Tirando le somme, il risultato non può essere che l’indifferenza, per proseguire in un quieto vivere verso un futuro che ci vedrà sempre meno partecipi e sempre più vittime.
    So già che dirai che c’è gente che si dà da fare per qualcosa/qualcuno. Ma quello che ho sottoposto alla mia analisi è la maggioranza, direi quasi uno standard della popolazione. E tutti pronti a contestare l’indifferenza quando hanno bisogno di aiuto.
    Ciao.

    1. Non sono d’accordo. Siamo spettatori della vita per scelta e non capiamo che occuparci degli altri rende migliore anche la nostra vita. Anche se, come giustamente scrivi, non è possibile interessarsi a tutto, è possibile essere la variante positiva nella vita delle persone in difficoltà che incontriamo. Della serie: non posso risolvere da solo la fame nel mondo ma posso dar da mangiare agli affamati che incontro sulla mia strada. Pensa se ognuno di noi si limitasse a questo, al proprio ambiente. Non credi che tutto cambierebbe in modo radicale?
      Il fatto è che scegliamo di fregarcene mascherando questo atteggiamento dietro a mille scuse.
      Ciao, buona domenica.

      1. Non ci siamo capiti: la mia era una constatazione della mera realtà di tutti i giorni, di una gran parte delle persone. Non il sostegno dell’indifferenza.
        Ciao.

        1. …purtroppo per gli altri non possiamo fare niente, quando la sensibilità è perduta è difficile ritrovarla. però possiamo preservare noi stessi, continuando a fare attenzione a quel che ci circonda.
          Ciao Loris, buona settimana.

  3. Infatti quando si finisce di soprprendersi di fronte alla violenza, alla cattiveria o alle ingiustizie, allora è davvero il momento di iniziare a preoccuparsi. L’indifferenza è la morte dell’anima, ma ricordiamo sempre che i casi che sentiamo e che fanno scalpore, fanno notizia ma non rappresentano la maggioranza della popolazione per fortuna, nel nostro piccolo possiamo fare tanto, quindi non bisogna mai scoraggiarsi e combattere sempre contro queste cose! Buona domenica 🙂

  4. Ciao Mr Loto
    non è un mondo facile quello di adesso,ci sono tante cose che fanno star male ….e ci si rifiuta di guardare
    e la nostra pare indifferenza anche non è vero.

    Ciao Mr. Loto e buon inizio di settimana.

    1. È vero, non guardare può essere un modo per tutelarsi. Ma è importante imparare a riconoscere che spesso, se solo avessimo il coraggio di guardare, potremmo fare qualcosa per migliorare la nostra piccola parte di mondo…
      Ciao, ti auguro una lieta settimana!

  5. tattica atroce più che fa male, devasta.
    bene pregare per i nemici ma metterei anche per gli indifferenti
    Festa del babbo grande sfoggio di arte culinaria di noi maschietti ieri, quando c’è da mestare siamo sempre i più forti.

  6. Ciao carissimo Mr Loto
    Ultravero, l’indifferenza fa malissimo allo spirito di chi la fa e di chi la riceve. Direi che è la peggiore forma di cattiveria verso un essere umano. Tuttavia un minimo di distinguo a volte salva chi è troppo sensibile o estremamente emotivo all’altrui sofferenza, alla violenza, alle aberrazioni di una società eticamente decadente e troppo profittatrice di chi ha valori umani di solidarietà, fratellanza e attenzione estrema al prossimo.
    Un salutissimo per una ottima giornata e una settimana creativa in mente e spirito. dif

    1. L’indifferenza è senza dubbio una forma di cattiveria che spesso la nostra coscienza tende a non riconoscere. “Io non ho fatto niente” si pensa. Quando proprio quel non fare niente diventa una colpa.
      Si, può essere una forma di difesa, ma è giusto che sia così? Forse cercando di fare qualcosa si impara anche a sentirsi più forti emotivamente.
      Grazie per lo splendido augurio, un abbraccio.

  7. Il post e i commenti mi hanno fatto pensare a cosa i lascia indifferente , e come questa indifferenza si ripercuote nella comunità in cui vivo.
    Non è un esercizio facile in soggetti recettivi trovare cosa lasci indifferente.
    Facendo questo esercizio ho scoperto che mi sono fatta delle priorità, su cosa farmi coinvolgere e su cosa non farmi coinvolgere.
    Da piccola volevo salvare il mondo dalla fame, vengo dalla generazione di bambini cresciuti con le immagini dei bambini del Biafra, con la pelle attaccata alle ossa, il ventre gonfio e le mosche attorno, forse questo mi ha reso indifferente alla vista di ragazzoni ben nutriti e muscolosi che sbarcano sulle nostre coste.
    Se, però vedo un bambino o una donna o un anziano in difficoltà di qualsiasi colore o razza, non resto indifferente, e faccio ciò che è necessario fare.
    Ho imparato ad essere indifferente alle immagini veicolate dai media, preferendo ascoltare guardare il mio prossimo, quello vicino.
    Il problema è che ci stanno cambiando le carte in tavola cercando di convincerci che il nero è bianco e che il bianco è nero, che quello che ieri era bene oggi è male.
    A volte l’indifferenza è una salvezza, per preservare la parte più autentica di noi.

    1. Personalmente credo che bisognerebbe non essere indifferenti alle richieste d’aiuto in generale perché non è sempre facile riconoscere la sofferenza. I “ragazzoni ben nutriti e muscolosi che sbarcano sulle nostre coste” magari non hanno sofferto troppo la fame, ma davvero possiamo credere che qualcuno abbandoni la propria casa, la propria nazione, la propria famiglia ed i propria amici per semplice vezzo? Davvero possiamo credere che si possa rischiare di morire in mare semplicemente per cercare più soldi? Io credo che chi fugge ha buone ragioni per farlo, anche se non sempre noi siamo in grado di capirle.
      L’indifferenza può preservare uno spirito fragile da tanta sofferenza ma , secondo me, la parte più autentica di noi viene fuori proprio quando troviamo il coraggio di mettere in gioco tutto quello che siamo e che proviamo.
      Grazie per essere passata, ti auguro una buona giornata.

  8. E’ il timore più grande: abituarsi alla violenza, come abituarsi alla guerra. Ormai le notizie di questo tipo sono talmente tante e frequenti che si rischia di percepirle come ‘normalità’. Anche se si continuano a commemorare stragi e genocidi, si sentono ormai come cose lontane, anche noiose, perchè se ne producono continuamente di nuove e di ancora peggiori. Noi della vecchia guardia ancora ci crucciamo di questa escalation di violenza, ma le nuove generazioni che non hanno conosciuto altro se non questo, si rischia davvero che si ‘abituino’ a questa vita pericolosa o, peggio, a esserne parte. Non sono ottimista a riguardo e non so se sia ancora possibile un’inversione di tendenza.

    1. Le nuove generazioni hanno disperatamente bisogno del buon esempio. Se sono così rassegnate, fredde ed indifferenti è anche colpa nostra che non siamo stati in grado di trasmettere loro i valori importanti della vita… e non a parole, ma con i fatti.
      Io sono fiducioso. Siamo ancora in tempo ma dobbiamo darci tutti da fare.
      Ciao, buona giornata!

  9. L’ indifferenza fa male ?Si …..se la si prova verso chi soffre.
    E come capire se chi soffre non stia recitando per altri scopi?
    Beh se vai nei reparti ospedalieri è improbabile trovare gente che finge di star male,mentre è più probabile che vi siano “dottori” che fingono di “curare” per altri scopi!

    Quindi se una persona come me ragiona cosi è perché è indifferente o diffidente?

    Si può prevenire l’indifferenza o la si deve curare ….e a chi affidarsi se non prima di tutto a noi stessi!

    1. Come ho detto altre volte, per le scelte degli altri non possiamo fare nulla ma su noi stessi possiamo sempre lavorare. Trovo molto difficile “curare” l’indifferenza. Purtroppo è un cancro silenzioso che si impossessa del nostro cuore senza dare troppo nell’occhio e per tornare indietro c’è bisogno di moltissima consapevolezza e volontà. Però è possibile prevenirla o frenarla, almeno fino a che non si è impossessata di noi del tutto.
      Ciao, buona serata.

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