Psicologia

Punti di Vista

Aprire la Mente Aiuta a Vivere

Punti di Vista

Riuscire a valutare diversi punti di vista è una grande qualità perché serve ad essere mentalmente duttili.

Avere diversi punti di vista aiuta a comprendere meglio le cose in ogni situazione

Da sempre gli esseri umani hanno adattato la propria intelligenza alle necessità che si sono presentate nel corso dei millenni. La capacità di cambiare punti di vista ci ha spinto dall’invenzione della ruota all’uso internet ed ai viaggi nello spazio.

Saper affrontare nuove problematiche cambiando prospettiva garantisce, da sempre, la sopravvivenza e la prosperità.

È molto importante, quindi, per il nostro benessere e per il nostro equilibrio interiore, addestrarsi alla flessibilità mentale.

Capita spesso di avere delle convinzioni così radicate da non rimetterle mai più in discussione, cadendo in errore. Eppure le variabili possono cambiare, noi possiamo cambiare oppure semplicemente, è la nostra capacità di percepire la realtà può mutare.

Pensiamo ad esempio ad un libro. Rileggere lo stesso testo  a distanza di anni, senza alcun dubbio, farà nascere dentro di noi sensazioni e riflessioni molto diverse. Questo perché nel tempo, solo vivendo, ci arricchiamo di visioni differenti e cambiamo spesso senza accorgercene.

Ci sono persone così abituate alla propria prospettiva che rifiutano a priori tutti gli altri punti di vista. Così si ritrovano a combattere contro qualcosa o qualcuno senza nemmeno ricordarsi perché avevano iniziato.

Allo stesso modo spesso non riusciamo a trovare la soluzione ad un problema perché non sappiamo cambiare prospettiva.

Diversi Punti di Vista Aiutano a Capire

Chi è abituato ad adattarsi a diversi punti di vista, coglie facilmente anche i cambiamenti  più inaspettati e veloci. Compresi quelli interiori.

Avendo un approccio calmo e coerente nei confronti delle situazioni, per quanto complicate esse siano, ci permette di osservarle e capirle. Solo con la comprensione potremo gestire ogni cosa.

Ovviamente essere flessibili non significa cambiare continuamente e di volta in volta la prospettiva.

Significa  avere dei  sani principi di base da cui partire per poi sentirsi liberi di guardare tutto anche da punti di vista diversi. Chi vuole davvero capire e non solo avere ragione, guarda il mondo senza i vincoli dell’abitudini o della consuetudine sociale.

Soltanto osservando la verità da diverse angolazioni possibili saremo in grado di riconoscerla davvero.

Voglio concludere con la frase di un celebre film. “È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva.”

Lettura consigliata: Cambia la vita cambiando convinzioni di Gabriella D’Albertas

Cambia la vita cambiando convinzioni. Spezza le catene del condizionamento!

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50 Commenti

  1. Il dubbio; leggere il volumetto di Luciano De Crescenzo. Una volta tanto mi fingo recensore e consiglio un altro punto di vista rispetto alle certezze dei “dogmi”.

    Ciao da luigi (Dubito … ergo sum!)


    In questo piccolo volume, De Crescenzo tenta di rispondere a tre interrogativi fondamentali cui, fin dai tempi più remoti l’uomo ha cercato di trovare una risposta, il più delle volte con ottime definizioni. E’ il Caso o il Destino a governare il mondo? Che cos’è il Tempo? Che cos’è lo Spazio? “

      1. Se mai Ti capitasse di leggere il volumetto da me citato vi ritroverai uno strafalcione commesso dall’Ing. Luciano – rimproverato a mezzo stampa su Il Corriere della Sera – che io ho ripreso in un mio post dell’8/9/2010 e che riporto in parte ora per la parte di pertinenza all’orrore matematico:

        … leggo “Il dubbio” di Luciano De Crescenzo e noto uno strafalcione. Carta e penna e scrivo al Corriere della Sera chiarendo che “La matematica non è un’opinione” anche per un Ingegnere. A pag. 105 del volumetto, intrigante e piacevole come tutti i suoi scritti, l’autore aveva affermato che “… qualsiasi numero diviso per zero è uguale ad infinito …”. Si dia il caso che – tentare di – dividere un qualsiasi numero per zero sia operazione impossibile; era fonte di bocciatura la sola perplessità nel rispondere a simile trabocchetto durante la interrogazione di Analisi Matematica I all’Università. Continuando, nella lettera pubblicata dal quotidiano il 29 dicembre 1992, indicavo che altra cosa è invece il concetto di limite per un numero diviso per altro che tende a zero. Dal “rimproverato” alcun segnale di ricezione; …

        Ciao e saluti dalla Matematica, Analisi Matematica I per la precisione.

        1. Poesia e Matematica non vanno d’accordo se la prima non “sposa” la seconda ed 1 – o qualsiasi altro numero, sono esclusi zero ed infinito che sono concetti di limite e non numeri – diviso zero è operazione impossibile; pena la bocciatura.

          Ciao Mr Loto e … buon studio della M

          luigi m.atematica, Scienza esatta!

  2. E’ vero, infatti le cose cambiano a seconda dei vari punti di vista…..anche la stessa realtà non è una…..ma tante a seconda di chi e come si valuta….. Ma come hai giustamente precisato questo non vuol dire cambiare idea ogni secondo, ma solo essere più aperti verso le varie possibilità, senza comunque venir meno ad alcuni punti fermi dati dai valori e dal nostro modo di concepire la vita.
    Buona domenica Mr. Loto, un caro saluto!

    1. Secondo me la realtà è oggettiva, è una sola. Il fatto è che vista da diverse prospettiva può sembrare molto diversa, mentre invece è soltanto il punto da cui la osserviamo che cambia.
      Mi viene in mente la storia dei monaci ciechi che, volendo immaginare un elefante e non avendone mai visto uno, toccandolo in parti diverse finirono con il litigare su come questo animale fosse in realtà. Chi ne aveva toccato la coda lo immaginava piccolo e snello, chi ne aveva toccato le orecchie lo immaginava liscio e piatto, chi ne aveva toccato le zampe lo immaginava enorme e mostruoso come un dinosauro, chi ne aveva toccato la proboscide lo immaginava sinuoso come un serpente… nessuno aveva ragione perché sentivano una verità parziale ma tutti avevano ragione perché descrivevano fedelmente ed in buona fede ciò che avevano sentito… e non capirono che solo mettendo insieme tutte le loro percezioni avrebbero potuto immaginare come era davvero un elefante!!
      Noi siamo così… non riusciamo a capire che la nostra verità, anche se fosse giusta, è soltanto parziale. Ci servono gli altri per comprenderla al meglio!

      Buona domenica anche a te! A presto.

      1. Caro Mr.Loto, mi permetto di inserirmi solo per dirti che la tua risposta è illuminante, e il finale è una chiosa sublime. Quando passo a leggerti, imparo sempre qualcosa. Ti ringrazio.

  3. La flessibilità la ritengo importante,molto importante. Essenziale per crescere. Nuovi punti di vista,nuove angolazioni, movimento, cambiamento. Attraverso la flessibilità scorre la vita. È il fiume che fa scorrere la vita.
    Senza si finisce per essere imprigionati in una pozzanghera.
    Ciao :-))

  4. Quanto vero quello che hai scritto, si osservando me stessa mi rendo conto che ho cambiato su tante cose il mio punto di vista, se leggo a volte nei miei vecchi diari come pensavo su alcune cose, sembra che leggo i pensieri di una persona estranea..

    mio padre mi diceva anni fa.. Quando cresciamo abbiamo punti di vista limitati a quello che ci circonda, crescendo e vedendo, ascoltando e leggendo cambiano le nostri opinioni .. quello che oggi ti sembra giusto poi domani già diventare una cosa che ti irrita…

    a volte sembra che sto impazzendo se osservo le mie riflessioni anche in breve tempo.. il mio punto di vista cambia spesso.. sopratutto su alcune argomenti che hanno da fare con Dio e le religioni .. mio padre era in questo punto meno involtato, o forse si faceva anche lui queste domande…

    1. Certo, man mano che si cresce, che si accumulano esperienze, il punto di vista cambia, direi che si espande. Non è un caso che le certezze assolute che si hanno da giovani vacillino negli anni della maturità… quello che conta è avere un punto saldo per quanto riguarda i valori.
      Per quanto riguarda le religioni e Dio… le risposte devi trovarle dentro di te. Come quando ci si innamora di qualcuno nessuno può dirci che un altro è più bello o più giusto per noi, allo stesso modo devi trovare una pratica spirituale di cui innamorarti, che ti riempia il cuore e che la tua coscienza sposi senza alcun dubbio. Là troverai Dio.
      Un abbraccio.

    2. E la scoperta segnalata ieri sera dalla NASA aiuterà, forse, ad altre riflessioni circa ciò che ha a che fare con Dio (?) e le Religioni in genere.
      Ne ho già scritto poco fa sul mio Blog postando per sabato 25 c.m..
      Sei invitata ad una riflessione a “casa” mia così come l’ospite che ci ospita.

      Ciao da luigi m.

      1. È bello sapere con certezza che vi sono pianeti simili al nostro nell’universo… ma non era forse ovvio?
        La riflessione che mi ha suscitato questa “scoperta” è che forse potrebbe aiutare chi non aveva mai pensato a tale eventualità, a sentire i propri simili un po’ più fratelli, abitanti dello stesso minuscolo pianeta…
        Ciao, a presto!

        1. Per chi accetta, sic et sempliciter, i dogmi direi proprio di no; solo nel dubbio alberga la ricerca della Verità e la Scienza, non la Fede, è il grimaldello per scardinare la porta chiusa al sapere ed alla conoscenza.

          Ciao Mr Loto; oso appena immaginare lo scompiglio nelle stanze vaticane, alla lettura della notizia, e ne scrivo per il 25 c.m.

          luigi

  5. … infatti a volte quando faccio passeggiate lungo il mare o in montagna sento questa presenza di Dio, Gianni mi dice sempre forse non hai bisogno una religione, basta che hai Dio nel cuore…

  6. Mr Loto,
    scompiglio perché la favoletta della Chiesa di Roma e delle restanti Religioni si basa sulla Terra unico Pianeta abitato ed un unico Dio (?) che, per i cristiani, con l’argilla ha creato l’uomo e poi … tutto il resto.

    Ciao da luigi

    P.S.:
    “Stando alla sua esperienza nel campo della scienza e della teologia, essendo un astronomo con un dottorato di ricerca presso l’Università di Toronto, e un pastore con un M.Div.-Ross ha detto che la questione dell’ unicità della Terra nell’universo deriva dalla storia biblica della creazione e redenzione. …

    1. ??? Pianeta unico??

      Non l’avevo mai sentita questa storia, al contrario ho letto molto in passato sul fatto che la Chiesa riconosce l’esistenza di altri mondi e perfino di altri esseri viventi nell’universo.

      Già nel 1997 Mons. Schianchi ha affermato che non c’è alcun contrasto tra la dottrina cristiana e l’esistenza di mondi extraterrestri… e se cerchi in rete troverai centinaia di affermazioni simili da parte di teologi e uomini di chiesa.

      La storia biblica è una metafora per far capire a chi non aveva le giuste conoscenze concetti difficili da spiegare in altro modo.
      Comunque chiudo qui la questione, so bene come la pensi.
      Ciao, buona serata.

  7. Poiché, pur da credente che quindi genuflette la Ragione al dogma della Chiesa di Roma, accetti che l’apertura mentale è una grande cosa”, Ti informo che su Internet c’è un richiamo al tuo post :

    Punti di Vista – Mr. Loto
    https://www.mr-loto.it › Psicologia
    5 giorni fa – Avere una mente aperta e riuscire a cambiare prospettiva migliora decisamente l’esistenza. … della Chiesa di Roma e delle restanti Religioni si basa sulla Terra unico Pianeta abitato ed un unico Dio (?) che, per i cristiani, con …

    e continuo facendoTi leggere altro:

    sabato gennaio 18, 2014 12:49
    Gli extraterrestri esistono e stanno arrivando ( sono già qui)-Vaticano
    Posted by Tanja
    La Chiesa, sia pure in sordina e senza dare nessuna enfasi alle sue affermazioni, ha manifestato aperture all’esistenza di forme di vita extraterrestri, come nel caso della recente conferenza internazionale di bioastronomia a Roma in cui rappresentanti del Vaticano hanno sostenuto come gli alieni sono la prova ulteriore della potenza di Dio e che debbano essere considerati nostri fratelli nel cosmo. Mons. Corrado Balducci (portavoce del Vaticano per le conoscenze sugli extraterrestri, ha sostenuto che questi esistono e che la Bibbia li conosceva senza alcun dubbio. In un’intervista ha dischiarato espressamente:
    Non credere agli ufo e alla presenza di altri esseri viventi è peccato [sic!] La loro esistenza non solo è provata da circa un milione di testimonianze, tra cui anche quelle di molti scienziati atei, ma è anche confermata da alcuni brani della Sacra Scrittura che in alcuni punti chiariscono la presenza di extraterrestri.
    E ha aggiunto:
    Il Salmo 23 recita: “Del Signore è la terra, l’universo e i suoi abitanti”. Ora. perché il salmista ha voluto, dopo aver citato la Terra, ricordare anche l’universo con i suoi abitanti?” Questo vuol dire che la presenza di altri esseri è certa. Anche la teologia è d’accordo con questa tesi. Un esegeta, padre Aristide Serra, docente all’Università Marianum di Roma, ha precisato che nella “parola universo”, presente nella bibbia 66 volte “è data per implicita e ovvia la presenza di altri mondi abitati”. Altri teologi ricordano poi due citazioni riconducibili alla stessa convinzione:
    – La prima del Salmo 95, che al versetto II afferma:
    “Gioiscano i cieli e esulti la Terra”
    – La seconda è nel Vangelo di Giovanni, nel quale è scritto (Gv 10,16): “E le altre pecore ho che non da il recinto questo; anche quelle bisogna io conduca”. Il cardinale Niccolò Cusano, filosofo e scienziato vissuto nel XV secolo, diceva:
    “Non c’è stella dalla quale siamo autorizzati a escludere l’esistenza di esseri, sia pure diversi da noi. ”Padre Angelo Secchi, gesuita e astronomo scomparso nel 1876, scriveva:
    “E’ assurdo considerare i mondi che ci circondano come enormi deserti inabitati e cercare il significato del nostro universo in questo nostro piccolo mondo abitato …

    ergo, la Chiesa – ” … sia pure in sordina e senza dare nessuna enfasi alle sue affermazioni, ha manifestato aperture all’esistenza di forme di vita extraterrestri …” (non lo dico solo io anche se in forma e contenuto differenti) si deve aprire alla Scienza la quale bussa forte alle Mura Vaticane in ossequio al … bussate e vi sarà aperto!
    Del resto Galileo Galilei – e non solo Egli – docet!

    Ciao da luigi

    1. …infatti è da parecchio tempo che le “mura vaticane” hanno aperto la porta alla scienza. Esistono molti teologi scienziati, molti uomini di chiesa ricercatori, astronomi etc.
      Senza dubbio Galileo, Giordano Bruno e molti altri hanno pagato le colpe del clero. Ma, per fortuna, i tempi da allora sono cambiati.

      Ciao.

  8. Questo è un bene, Mr Loto; io mi riferivo a quelli più cocciuti i quali si trovano, oggi, in difficoltà.

    Ciao, con la simpatia di sempre.

    luigi m.

  9. sapere ascoltare e affinare la propria sensibilità può già essere un buon punto di partenza ma soprattutto non accontentarsi della prima risposta che l’intuito ci invia.
    Penso a Paolo Uccello e alla bottega del Brunelleschi e alla nascita della prospettiva piana, carteggi che proprio puntualizzano i punti di vista e quanti esperimenti per arrivare alla cupola di Santa Maria Novella…

    1. Proprio così! E per azzeccare la giusta prospettiva è molto utile mettersi nei panni dell’altro… proprio come fanno i pittori quando devono dipingere qualcosa che sarà vista soltanto da una determinata angolazione…
      Ciao, buona serata!

  10. M.Loto ciao, sono d’accordo in tutto, ho imparato nella vita a cambiare prospettiva, guardare le persone, le situzioni, i problemi da diversi angolature e la soluzione si trova, basta appunto guardare oltre………Buona serata e fine settimana, sono molto assente in questo periodo………..ma mi rifaccio rileggendo con calma i tuoi interessanti post, sempre con affetto e stima…….

  11. Ricordi “L’attimo fuggente”? è a quello a cui ti riferivi?
    Non ho mai pensato al fatto che spesso si cambia opinione sui fatti della vita. So per certo che crescendo, beh, maturando tantissimi modi di pensare, di vivere diventano più …..diversi! Soprattutto meno intolleranti. Comunque molti fattori giocano a renderti diversa. Oggi, ad esempio, sarei dovuta andare dalla mia mamma. Sarei. Tutto organizzato, arriviamo al casello dell’autostrada per Milano: chiuso per lavori, Torniamo indietro e prendiamo la provinciale. Camion a non finire, 20 Km/h. Alle 11,30 eravamo ancora a Magenta.
    Ero partita con un bel mal di testa e non parliamo della schiena! Telefono a mia sorella per avere un “parere” Va bene, seccata” avvisa la figlia quasi 50enne e casalinga,che felice andrà lei.
    Ma io dico, per una volta, solo una volta la mamma non può farsi imboccare dalle pseudo-infermiere che sono lì per quel motivo? No. ” Va bene, io torno a casa. ”
    Le ritelefono e ricevo un vagone di improperi perchè sono la solita che “o la macchina non funziona, o hai il mal di testa, o ti fa male la schiena….insomma cosa vuoi fare? Vai dalla mamma il sabato!”
    Preciso che nè sabato, nè domenica io sono disponibile. Enrico e Ada vengono da me pranzare e io voglio stare con loro e i miei nipoti.
    “Riprende sempre seccata, fai quello che vuoi ma non toccare i nostri turni nè tantomeno quelli della badante!”
    Con le pive nel sacco io continuerò ad andare dalla mamma il venerdì. Notare che Elena è a dieci minuti di strada dalla casa per anziani, mio fratello un po’ di più, però vivono a Milano e più di una volta mi hanno assicurato che loro stessi non farebbero tutta quella strada. Sai che mia sorella l’ultima volta che è venuta a trovarmi (e ci vogliamo molto bene. Non è ironico) è stato quando è morta Valeria? Una volta che era ancora in rianimazione e l’altra per il funerale. Mio fratello beh, saranno quindici anni buoni……sono sempre io che mi muovo…… che sento il bisogno di sentirmi “famiglia”. Eh, mio caro Mr. Loto io “ho fatto una scelta”! Non posso lamentarmi. Da tempo infatti non mi lamento più. Accetto serena , bhè insomma, sul momento soffro, adesso mi sto sfogando, dopo pregherò per ritrovare tutta la serenità di cui ho bisogno per poterla poi donare ai miei cari. Una volta avrei chiuso la comunicazione e tenetevi i vostri turni, decisi, approvati, sostenuti seguendo le loro esigenze. Elena, a ragion veduta, le è appena morto il marito e la mamma è per lei la vita stessa.
    Oh, sai che è tardi? Penso che tu stia bene o perlomeno che tu sia sereno. Un abbraccio. Ti aspetto a presto.

    1. Eh cara Lucia! Al mondo le persone più attente e sensibili sono spesso quelle che soffrono maggiormente per le disattenzioni altrui… ma in fondo va bene così. Sei una privilegiata perché certe cose riesci a vederle ed a sentirle, al contrario di molte altre persone che “non sanno quello che fanno”. Chi riesce, perdona nel proprio cuore proprio per questo.
      Ti abbraccio anche io, a presto!

      P.S. Si, sto bene, grazie per l’interessamento.

  12. E’ importante osservare il mondo e la vita da differenti punti di vista in quanto consente di capire che altre persone percepiscono diversamente ciò che li circonda, e quindi per comprendere che le reazioni possono essere diverse proprio in conseguenza a tale diversa visione/percezione. Ed è quello che, puntualmente, cerco di fare (a volte anche troppo).
    Però devo ammettere che modificare il proprio atteggiamento in conseguenza a questo non è fondamentale. Se si cambiasse ogni volta che si scopre qualcosa di diverso… si diventerebbe una bandiera, mentre ritengo sia importante restare coerenti con le proprie “linee di vita e di pensiero”.
    Piuttosto ritengo importante sviluppare la capacità di ammettere che ci sono altri punti di vista, nella massima serenità, proprio perché consente di non scontrarsi con altri per ogni piccola stupidaggine. Ammettere non è segno di debolezza, ma di intelligenza.
    Ciao.

    1. Sono d’accordo con te su tutta la linea.
      La coerenza che è necessaria è sulle cose che contano davvero, sui valori etici. Giustizia, onestà, misericordia, integrità morale sono cose che non dovrebbero essere barattate con nessuna esperienza di vita. Mentre su moltissime altre cose nella vita si può cambiare idea… semplicemente rendendosi conto di non aver valutato in modo corretto fino ad allora.
      Ciao, buon fine settimana.

  13. Questo commento esula dal titolo del post. Ho scoperto, parlandone sul mio blog, di avere una fobia. Grande. Che se accade mi disturba molto. Non sopporto il vino rosso e la birra. Persino l’odore mi disturba e se per caso, si rovesciasse un bicchiere, macchiando la tovaglia, entro in crisi. In fretta, molto in fretta debbo togliere la tovaglia e metterla in lavatrice. Se poi nel versare il vino all’ospite, una goccia, mi sporca le mani, senza farmi accorgere, vado subito a lavarmi.
    In casa non abbiamo vino. Il motivo e subito detto. Paolo per una trasfusione è affetto da epatite. Ora pare del tutto guarito, ma gli esami del sangue continua a farli. E assolutamente non tocca alcool. Io così….quindi noi viaggiamo ad acqua e neppure minerale. Se dovessi avere ospiti, debbo ricordarmi di comperare il vino e normalmente lo fa Paolo che resta sempre un intenditore. Uso del vino BIANCO per cucinare, solo per cucinare
    Sono comunque risalita alle motivazioni di queste fobie, ma non è cambiato nulla. Bevo solamente il fondo del flut nelle grandi occasioni e se sono in compagnia, anche di parenti, che insistono a farmi bere, debbo declinare, sorridendo, alle loro insistenze.
    Ne parlo con te perchè tempo fa hai fatto un post proprio sulle fobie o qualcosa del genere e io non ho accennato a queste, perchè non me le ricordavo.
    Ma non finisce qui. Mangiando la pizza, i miei figli bevono la birra. Non sopporto neanche il loro respiro che ha un odore per me nauseante.Per cui, poveri, bevono la birra solo in pizzeria con gli amici.
    Per il vino rosso, poi arrivo a non colloquiare con persone che abitualmente lo bevono, perchè i loro denti sono macchiati e questo mi mette in allarme. Per fortuna, attualmente tra i miei amici non ce ne sono.
    Ti ripeto che conosco i motivi (che risalgono alla mia prima infanzia) di tale sgradevole reazione, ma continuo ugualmente a non superarla. E tu, caro amico, cosa ne dici? Di continuare a vivere come sempre vero?. Buona domenica mio caro. Beviti pure un buon bicchiere di rosso di Montalcino e brinda a tutti coloro che amano e si fanno amare. Ciao!

    1. La fobia del vino si chiama oenofobia, ma non so se è il tuo caso.
      Pensa che io ho cominciato a bere mezzo bicchiere di vino rosso a pranzo dopo i 35 anni… prima come una sorta di medicina e poi perché ho imparato ad apprezzarne il gusto.
      Se questo tuo disagio ti crea dei problemi e ne conosci le cause, forse dovresti affrontarlo. Magari assaggiando un solo sorso di rosso, verificando che non ti creerà alcun problema.
      Buona domenica anche a te!

  14. Il mio punto di vista è che stanno tentando di toglierci la libertà di esprimerci , danno e beffa maestro!

    E quando ai tanti verrà tolto in rete la libertà di esprimere quel punto di vista cosa accadrà?

    Io non simpatizzo molto con questo progresso tecnologico ..e lei lo sa.

    Ma se si strumentalizza la libertà di espressione privando l’essere umano di quel desiderio di apertura nell’ esternare il suo malessere interiore dovuto ad una società malata, ad un contesto familiare malato, ad una politica malata, ad una religione malata… è giusto spegnere TUTTO e TUTTI indistintamente queste connessioni tecnologiche, riferendomi anche a coloro che emanano leggi a loro vantaggio, meditando un po di piu’ su un Ritorno alle Origini?

    Mi dica lei….se vuole …se crede..

  15. La libertà di cui disponiamo oggi?

    Rassegnarsi alla prigione in cui ho scelto di entrare!

    In fondo per quanto sia dura da ammetterlo….siamo noi
    a fare le nostre scelte…sempre.

    1. Oggi abbiamo libertà di espressione, ovviamente nei limiti del rispetto degli altri e, aggiungo, della decenza.
      Detto questo, alle prigioni (anche mentali), più che rassegnarcisi, ci si abitua. Di fatto molte persone che pensano di essere libere, non lo sono. Al contrario molte che credono di essere prigioniere, di fatto, potrebbero non esserlo… si, le nostre scelte sono una nostra responsabilità.
      Buona serata.

  16. Le volevo scrivere che mi è piaciuto il suo punto di vista sulla gratitudine… condivido ogni parola..anzi ne approfitto dicendole che io le sono molto grata davvero,che lei ci creda o no.!
    Capisco anche quel modo di rispondere a tono adesso……, la rende oltre che spirituale molto umano…

    Non pretendo che lei capisca me, ma pretendo che lei crede in ciò che le ho appena scritto e sto continuando a scriverglielo……non può togliermi quel senso di “gratitudine ” che provo verso di lei.

    Ricordi non è una sua scelta…ma …è mia..

    Grazie e buona serata …

  17. Credo proprio che tu abbia ragione.
    La gratitudine fa sentire inadeguati perché non siamo più abituati a considerare l’aiuto del prossimo… vediamo gli altri piuttosto come degli avversari verso cui non mostrarsi mai deboli.
    Mi piace molto la definizione che hai scelto: “aver gratitudine verso qualcuno porta anche a volergli bene, e il cuore si allarga.” Forse è per questo che quando si è grati ci si sente così bene… il cuore si allarga!

    Io amo rubare ciò che è mio….
    il mio Punto Di Vista per ciò che io intendo per gratitudine l’ho rubato da chi lo ha rubato a me..e l’ho trasferito qui..

    Che ne dice di queste forme di identificazione maestro??

    Che devo dire adesso?

    Un sorriso e buona serata

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