Non so se avete mai notato quanto sia diventato normale dire le parolacce. Il nostro modo di parlare negli ultimi anni è cambiato in peggio e certe brutte espressioni sono entrate a far parte del linguaggio comune in modo davvero preoccupante.
Fino a poco tempo fa a dire le parolacce erano in pochi e venivano considerati persone volgari o poco di buono. Con il tempo invece, la volgarità è arrivata sulla bocca di quasi tutti. Si sentono dire le parolacce per la strada, a scuola, in famiglia ed anche alla tv o al cinema, È quasi come se ormai, questi termini non fossero più ritenuti offensivi o semplicemente brutti.
La gente non dice nulla e si adegua a questa pessima abitudine. È quasi come se evitare di dire le parolacce renda in qualche modo antiquati e non al passo con i tempi.
Il turpiloquio è usato così scriteriatamente che la maggior parte delle persone non si accorge neppure più quando lo usa.
Capisco che esistono alcune esclamazioni colorite che, in certi rari frangenti possono risultare efficaci e perfino divertenti. Allo stesso tempo però, dire le parolacce ovunque e continuamente non è accettabile.
Dire le Parolacce
Perché le Persone Dicono le Parolacce
Gli psicologi sostengono che l’uso di queste parole forti aiuti a tirare fuori le emozioni negative represse. La paura, la rabbia e la frustrazione sfociano all’esterno, alleggerendo lo spirito. Il punto è che questa è una soluzione momentanea, che non risolve la nostra incapacità di comprendere e gestire quello che proviamo.
Possibile che non ci si accorga di quanto dire le parolacce renda brutte le persone che le usano? Possibile che nessuno provi più quella sensazione di disagio davanti ad un linguaggio così spiacevole? Cosa c’è di bello e moderno nel sentire uscire dalla propria bocca continue volgarità?
Qualche tempo fa mi chiedevo perché ho una predilezione per i film ed i programmi televisivi in bianco e nero. La risposta è stata piuttosto semplice da trovare: il linguaggio. Evidentemente, nei vecchi film ritrovo la rappresentazione delle persone nella loro versione migliore, specchio di una vita reale in cui l’educazione e il rispetto erano valori importanti e difesi da tutti.
Lettura consigliata: Le parole sono finestre (oppure muri) di Bertram Rosenberg Marshall
Quando si è veramente arrabbiati, è facile dire qualche parolaccia e quì forse ha un senso ciò che dicono gli psicologi. L’abitudine di molti ad usare parolacce nel linguaggio comune, per me no! Si, è veramente brutto sentire continuamente parolacce… Appunto perchè finisce per diventare abitudine, volgarità esibita come fosse qualcosa di normale e utile. ?
Esatto! Ormai ascoltare le conversazioni sugli autobus o per strada fa venire voglia di togliere il sonoro… le parolacce non fanno altro che dare un senso di sciatteria ed ignoranza anche a chi, in teoria, non sarebbe né sciatto né ignorante.
Ciao, buona serata,
Dire parolacce vuol dire rinnegare la lingua di Dante. Significa non sapersi esprimere.
Se si vuol offendere. Non c’è bisogno del turpoloquio basta saper scegliere le parole.
Mi viene in mente il libretto: l’arte di saper offendere di Schopenhauer.
Sai che la penso proprio come te? Dire le parolacce vuol dire prima di tutto non sapersi esprimere…. ah, Schopenhauer, che meraviglia!! Ti ringrazio per avermi ricordato quel testo.
Ciao, buona serata.
Fare uso continuo di parolacce imbruttisce le persone ,soprattutto quando diventa moda,abitudine ad uno stereotipo di bruttura linguistica e comunicativa…si condivido.
Mi fa sorridere però l’esempio della spiegazione dello psicologo,ma mi fa anche pena perché liberare una sensazione di rabbia, fastidio o anche piacere facendo uso di parolacce ,trovandolo come giustificazione possibile in certe situazioni è assurdo per me!Magari mettendomi anche nel sospetto che pur di sentirci meglio anche liberare un senso di “violenza” fosse risolutivo!
Non siamo santi e credo che la parolaccia possa sfuggire dalla bocca ad ognuno di noi,così come la bestemmia…quello che io faccio con me stessa in casi simili è la sostituzione del termine con qualcosa di più leggero,un ottimo metodo che mi permette una corretta riflessione su cosa sto vivendo in quel preciso momento e come affrontarlo ,la parolaccia o la bestemmia non risolvono la questione ma la intristiscono o no?
Però spesso mi capita di sentire parolacce da uomini e donne ,come da bambini e bambine…l’effetto femminile dell’abuso su certi termini mi giunge con un intensità sconfortante rispetto al maschile,ma non lo dico e lo tengo per me altrimenti andrei molto fuori post!
Ho conosciuto recentemente un blogger che fa molto uso di parolacce e gli ho chiesto se fosse certo dell’impatto che avesse sui suoi lettori oltre che corretto,mi ha risposto che la sua autenticità la espone come nel reale così nel virtuale.
Amando io le persone autentiche e sincere,gli ho risposto che era riuscito a mettermi un po in difficoltà!
Bella la visione dei “film” di altri tempi ,in bianco e nero e altrettanto bello la motivazione della sua ricerca nel “linguaggio pulito”. Insomma dipende da ciò che interiormente cerchiamo davvero…chissà magari riscoprendo il *cinema* sotto valori diversi…?
Buona giornata!
Se cerchi in rete troverai tutti articoli e testi favorevoli all’uso delle parolacce, uniti dall’idea che “faccia bene” dirle. È sconfortante che in pochi si accorgano della verità che hai scritto: la parolaccia non risolve la questione ma la intristisce. Le bestemmie le trovo ancora peggiori delle semplice parolacce perché offendono qualcosa che potrebbe appartenere alla sfera strettamente personale di chi hai intorno. Con le bestemmie puoi ferire i sentimenti di chi hai vicino. A me sanguinano le orecchie quando le sento e non posso fare a meno di fare notare non soltanto la maleducazione, ma l’insensibilità, a costo di passare per bigotto o estremista.
Hai ragione, le parolacce dette dalle donne hanno un impatto ancora maggiore, in senso negativo, ma questo è un altro discorso.
Il discorso dell’autenticità sicuramente regge, se una persona usa le parolacce nel linguaggio quotidiano è coerente che le usi anche nello scritto del suo blog. Il punto è se troviamo utile quello che scrive nel suo angolo di virtuale, nonostante tutto… nessuno ci obbliga a leggere qualcosa che ci irrita o semplicemente non ci piace! 😉
Ciao, buona serata.
Ci sono i giovanissimi che purtroppo adottano un linguaggio volgare e molto discutibile solo per farsi “grandi”, per fortuna crescendo il fenomeno svanisce. Ogni tanto capita a tutti per carità, soprattutto se fanno venire davvero i nervi, nel mio caso l’arroganza e la prepotenza lo favoriscono molto. Ma quando diventa un’abitudine è davvero disdicevole e fastidioso., veramente lo è sempre, ma penso che a non usarlo proprio mai siano davvero in pochi.
Buona serata 🙂
Sei sicura che il fenomeno svanisce crescendo? Purtroppo mi capita sempre più spesso di assistere a pacate conversazioni tra adulti costellate di parolacce… che non hanno certo lo scopo di sfogare un momento di rabbia. Certi termini sono diventati quasi degli intercalari, e spesso chi li usa non è neppure consapevole di usarli! Tanto è vero che se gli chiedi di non usare parolacce lo fa per qualche minuto ma poi ricomincia a dirle senza neppure rendersene conto. È una situazione davvero triste che tende a peggiorare…
Comunque sono d’accordo sul fatto che quando ci si arrabbia possa succedere di dirne, il punto è riuscire a non arrabbiarsi tanto da doverle usare! 😉
Ciao, buona serata anche a te.
No,nessuno ci obbliga a leggere qualcosa che non ci piace…quel blogger non lo ha mai fatto ,non mi ha mai obbligata a restare o ad andare,anche perché come mi facevi notare in un commento precedente a questo post,
attraverso queste sue parole che riportero’ di seguito,credo di averne pienamente la conferma oltre che la consapevolezza:
“Il punto è che siamo tutti diversi ma in ognuno di noi non c’è solo male o solo bene… tutto quello che siamo è un risultato provvisorio di quello che sia di base più quello che abbiamo sperimentato ed imparato.”
Comprenderà meglio anche il perché io continuo ad essere in questo blog e a trovare spesso ,forse anche molto spesso una certa sintonia …
Buona serata
Proprio così. Ovviamente anche le persone che usano molte parolacce hanno dei pregi che in molti casi valgono più di questo difetto!
È sempre tutta una questione di fare le giuste valutazioni per se stessi, a seconda di cosa, secondo noi, valga la pena imparare e, di contro, tollerare.
Ti auguro anch’io una buona serata.
hai ragione mister sempre più si avvertono parole acce.
Sono convinto che sempre meno si accende il cervello prima di vomitare il tutto.
Persone sempre più pronte ad attaccare discorso con passaggi di argomenti privi di collegamenti l’uno all’altro , ma solo per parlare . Se poi si inseriscono parole più colorite si crede di essere spontanei e originali.
Forse la solitudine scatena turpiloqui e logorroici corrispondenti
L’ultima frase del tuo commento mi ha fatto riflettere. Hai proprio ragione, la solitudine a cui ci stiamo assuefacendo in questo mondo fatto di false amicizie, falsi successi e falsi interessi è spaventosa… e sicuramente crea dei danni.
Ciao, buon fine settimana.
Buona sera Mr Loto, c’è sempre una giustificazione dunque, dietro un comportamento. Me lo chiedevo ascoltando chi fa uso di parolacce, pensavo semplicemente volessero darsi un tono. Da piccola mi è stato dato un limite oltre il quale era proibito andare. Questo si può dire, questo no. Ho sviluppato così una sorta di livello automatico e non mi sento affatto antiquata. Ciò che mi dispiace è che a farne uso, di parole poco appropriate, siano persone con un certo spessore culturale. Un augurio di buona salute e un cin in onore di San Martino! Rosanna
Hai ragione, ho notato anche io che spesso delle persone estremamente colte, dalle quali ci si aspetterebbe un certo stile, usano parolacce, forse credendo che ciò dia loro un’aria più libera ed intellettuale. Purtroppo la cultura non dà l’intelligenza! 😉
Buona settimana.
ok bro però dire parolacce è sintomo di intelligenza. questo non significa che dire parolacce ti rende intelligente però dovreste tutti seriamente valutare l’opzione di lasciar dire a tutti il ca🅱️🅱️o che si vuole.
raga, sono parole, ovvero un’astrazione,
una convenzione per la quale determinate lettere messe in un determinato ordine formano un determinato concetto; una corrispondenza biunivoca tra parole e concetti.
informatevi prima di scrivere articoli; in questo caso se fosse successo sapreste che dire parolacce non è un peccato capitale ma libera espressione.
A me le frasi ricolme di parolacce sembrano soltanto brutte. Non dico che uno non le possa dire, dico solo che io preferisco la bellezza, sempre.