La storia dell’uomo dimostra che innovazione e tradizione non sono mai andate d’accordo. In passato molti, che possiamo considerare come l’ èlite culturale dell’epoca, hanno preso terribili cantonate in merito alle novità. Contrapponendo innovazione e tradizione la seconda è sempre sembrata la scelta migliore probabilmente perché le novità spaventano o non vengono comprese.
Nel 1825 The Quarterly Review scrisse: ” È assurdo pensare che una locomotiva possa andar più veloce di una carrozza a cavalli”. Lo stesso errore lo fece anche Le journal des savants. Nel 1829 azzardò: “La fotografia durerà poco per l’evidente superiorità della pittura”.
Nel 1877 il Presidente degli Stati Uniti R.B.Hayes, davanti alla dimostrazione sul funzionamento del telefono, disse: “È una grande invenzione, ma chi potrebbe averne bisogno?”. Lo stesso scetticismo fu espresso all’esposizione di Parigi nel 1889 dal docente di Oxford E. Wilson sulla corrente elettrica. Disse: “Finita questa mostra, di luce elettrica non sentiremo più parlare”. Nel 1903 l’avvocato di H.Ford, H. Rackham si mostrò sicuro sull’invenzione del suo cliente: “Il cavallo resterà, l’auto è passeggera”.
E gli esempi di come la gente sbagli nel valutare innovazione e tradizione non finiscono qui.
La radio era una novità nel 1920. David Sarnoff disse: “La scatola musicale senza fili non ha nessun valore commerciale. Chi vorrebbe pagare per un messaggio inviato a nessuno in particolare?”. Il contrasto tra innovazione e tradizione ci fu anche per la televisione, nel 1946, attraverso le convinzioni del presidente della 20th Century Fox, Darryl F. Zanuck. Dichiarò: “La televisione non potrà reggere il mercato per più di sei mesi. La gente si stancherà subito di passare le serate a guardare dentro a una scatola di legno”.
Innovazione e Tradizione: Le Novità Spaventano
I pensieri su innovazione e tradizione non sono cambiati in tempi più recenti. Resta difficile affrontare il cambiamento. Nel 1995 perfino Robert Metcalfe, inventore dello standard Ethernet per le reti informatiche locali, sbagliò proprio nel suo settore. Ecco cosa pensava: “Internet ben presto esploderà in modo spettacolare, come una supernova, e nel 1996 collasserà in maniera catastrofica”.
È evidente che abbiamo sempre avuto delle difficoltà nell’affrontare il nuovo. Le novità spaventano perché rappresentano l’incertezza. Al contrario, è facile difendere ciò che è sempre stato perché sappiamo come funziona e ci rassicura. Le novità spaventano come tutti i cambiamenti.
Al di là delle nuove scoperte tecnologiche, ancora oggi manteniamo molte tradizioni inutili, di cui ignoriamo l’origine, solo per abitudine. Alcune tradizioni familiari, sociali e in ambito educativo non avrebbero più ragione di essere seguite. Eppure il pensiero che si è sempre fatto così, rassicura e conforta. Ma l’uomo ha bisogno di novità per andare avanti!
Puntiamo sul futuro, sui giovani, sulle nuove idee, sui cambiamenti!
Ogni volta che riflettiamo su innovazione e tradizione, ricordiamoci di questi emeriti signori del passato. Hanno clamorosamente avuto torto nel difendere ciò che era sempre stato. Avevano davanti il futuro e non se ne erano nemmeno accorti.
Lettura consigliata: L’innovazione non chiede permesso di Luca Tomassini
Beh certamente, un post del genere, messo insieme cosi’ con due realtà esistenti fa quasi intendere ,a mio modo di vedere che l’uno puo’ sopprimere l’altro…perché l’innovazione è considerata cambiamento,evoluzione ..l’altra ,ossia la tradizione ..spesso è considerata qualcosa del tipo “fuori moda..vecchia,antica”
È proprio questa la rovina secondo me ,poter pensare che l’innovazione sia sostituibile alla tradizione!
Quanti aggeggi innovativi mi sono stati regalati per impastare la farina,il pane ,le pizze!…Io ho fatto una “valutazione” ed in questo caso ho detto addio a questi aggeggi e come da “tradizione” uso :spianatoia ,farina ,acqua e sale impastando il tutto con le mani… Vuoi mettere?
Le faccio una domanda caro Mr.Loto..il piatto crisp che lei usa spesso nelle sue ricette mi sembra l’unica innovazione del suo intero blog a parte questa benedetta “pubblicità” che spesso stimola chi ha continuamente nella sua mente l’innovazione!
No,chiedo scusa ,mi sono promessa di non fare polemiche,né di fare uso tecnologico in modo ipocrita da sottovalutare i benefici dell’evoluzione
mi scusi ,volevo dire dell’innovazione.
Io credo che ogni singola persona dovrebbe valutare con diligenza ogni situazione ,perché oltre all’innovazione anche la tradizione ha i suoi risvolti positivi..e non solo acchiappando per la gola con l’alimentare ma anche sul rispetto verso tutto ciò che ci circonda,ambiente,animali,sensibilità ed interesse oltre che sana curiosità per ciò che questa tanto acclamata innovazione ha bruciato nell’invenzione,nella creatività individuale e collettiva..
Spero che si sia capito quale fosse il mio pensiero …esagerazione in un senso e nell’altro fa sminuire il senso del nostro esistere ,mi sbaglio?
Il “rispetto verso tutto ciò che ci circonda,ambiente,animali” deve essere il movente… sai quanto si può fare attraverso l’innovazione in favore di tutto questo? Per tradizione, ad esempio, si praticava il “tiro al gallo”, si lapidava crudelmente un gallo legato con una corda ad un palo, Molte tradizioni oggi sono evidentemente inconcepibili, altre effettivamente superate.
Non sono contro tutte le tradizioni a prescindere, ma bisogna anche avere il coraggio di andare avanti perché si può sempre fare di meglio.
In cucina oggi esistono mezzi che non alterano le ricette, ma al contrario, aiutano a realizzarle meglio e più velocemente. Pensa, ad esempio, agli albumi montati a neve… a mano non tutti sono in grado di farlo e, ad una certa età, sarebbe impossibile. Conosco nonnine quasi novantenni che creano delle meravigliose meringhe grazie all’uso di semplici elettrodomestici.
Quanto al blog, direi che hai ragione e che c’è una ragione.
Buona serata.
“Innovazione e Tradizione Spesso Spaventano
Meglio il Vecchio o il Nuovo?… la seconda è sempre sembrata la scelta migliore probabilmente perché le novità spaventano o non vengono comprese.”
Rispondo alla domanda,secondo me esiste un *meglio * anche dal peggio e quindi come la giri e come la volti possono essere peggio sia l’una che l’altra sotto diversi aspetti ,sta all’ Uomo valutare in base alla propria sensibilità interiore ,tirando il meglio dall’una e dall’altra…
L’oggettività è fatta di tradizioni e innovazioni ma è la soggettività che ha il libero arbitrio!…se tanti soggetti compatibilmente coerenti con il rispetto e la sensibilità riescono a tirare il meglio anche dalle tradizioni facendole riemergere oggi potrebbero essere riconsiderate e risultare delle vere e proprie
“evoluzioni” altro che innovazioni!
Riconsideri la sua osservazione per un momento riguardo alle “novità” che spaventano o non sono comprese…ne è proprio sicuro?Qui non si tratta di emozioni,della paura di un cambiamento,ma piuttosto della consapevolezza che il troppo cambiamento bruci o sostituisca in tutto la persona ,il suo ingegno ,la sua creatività ,la sua missione in terra,riducendosi peggio della macchina che sostituirà le sue energie demotivandolo oltre che atrofizzare il suo corpo! È un eccesso al quale purtroppo siamo giunti globalizzandoci in un sistema con scritta ” entra anche tu nel nuovo business con l’innovazione!
“Per cominciare il problema vero non è tanto l’innovazione quanto l’evoluzione. La differenza tra innovazione ed evoluzione è non solo concettuale. E’ empirica”
Un concetto su cui mi trovo in sintonia..
Visto che stiamo in tema natalizio oltre alla tradizione del gallo non è che siamo tanto evoluti con quella dell’ Agnello!?L’innovazione ai più sofisticati “Mattatoi” ci dà un idea di business che favorisce al “meglio” quello che il “peggio dell’uomo arriva a fare”… Beh se l’innovazione è questa io sono una giovane nonnina che riesce a sostituire il frullatore con anche una sola forchetta…e che risultato!?
Buona serata !
Tutto quello che hai scritto mi sembrava sottinteso, È ovvio che ci vuole coscienza, vale in tutti i campi.
Saluti.
Mr.Loto22 gennaio 2018 11:48
Le tradizioni sono sempre interessanti, tengono vive le radici, per non farci mai dimenticare da dove veniamo.
Spesso le sue radici sono troppo interrate,non “sottointese”…spero non ti dispiaccia se ne ho staccato un piccolo pezzetto per rammentare a qualcuno dove si è propagata la sua ” “radice”..
Buona giornata
Ti ho già scritto che non sono contrario alle tradizioni a prescindere. Avere delle radici non significa restare ancorati al passato, significa capire e ricordare da dove si viene…per andare avanti. Se nulla cambia non è nemmeno possibile l’evoluzione, l’ho scritto anche ad Ely.
Si, capisco evidentemente però l’evoluzione che intendo io non ha proprio nulla a che fare con l’innovazione!
Attualmente quella che viene definita innovazione io la percepisco come una grave fase di regresso voluto dall’uomo stesso.
Faccio fatica a far capire qualcosa che è sotto gli occhi di tutti che si lasciano ingannare tra evoluzione ed innovazione abbagliati dalla convinzione che vadano di pari passo verso il cambiamento…
Spesso cerco davvero fuori di qui,da questo blog le parti di lei che vedono e credono nell’evoluzione spirituale..evidentemente ci sono nel blog stesso degli abbagli che prendo io quando sento più sintonia per quella che definisco vicinanza alla “verità”.. Come se avvertissi appunto una situazione di continua vicinanza e poi di distacco..
Ma considero anche l’ipotesi che sia una mia proiezione interiore verso qualcosa che sogno..
Buonaserata
@Lara
In questo post, comunque, non stavo parlando di evoluzione spirituale.
Anche tu, come tutti gli esseri umani, ti lasci spesso abbagliare dalle tue convinzioni, pensando che siano gli altri a non capire.
Servono meno parole per tornare a sentire.
Buona serata.
Per certi versi sono d’accordo ma per dire questi cellulari dati in mano a dei ragazzini non è “innovativo”, mentre una volta i figli te li crescevi ora sei in un ufficio a scassarti le scatole e tuo figlio te lo crescono bulli e professori, mentre una volta coi vicini ti aiutavi … il classico “mi presti un pò di caffè?” ora ti rinchiudi ognuno nella sua casa e a stento ti saluti, magari guardi anche se sul giroscale c’è qualcuno prima di scendere. L’innovazione purtroppo porta anche queste cose secondo me e per me è un pò un’involuzione.
Anche in passato c’erano risvolti spiacevoli del vivere quotidiano, solo che adesso non li conosciamo più e pensiamo che tutto quello che è stato prima fosse migliore di ciò che è adesso. Pensa che mia nonna andava a lavare le lenzuola al fiume, anche in pieno inverno, e spesso affidava i figli più piccoli a quelli più grandi magari di una sola manciata di anni, per evitare di portali con se a prendere freddo.
Il punto è che le innovazioni sono sempre un guardare avanti, perché altrimenti la vita ma anche l’evoluzione dell’uomo resterebbero immobili. Perché nuove scoperte obbligano l’uomo a nuovi punti di vista, a nuove sfide, a nuove domande…. poi, naturalmente, a volte l’essere umano non è all’altezza ed invece di prendere spunto dalle innovazioni per evolversi, le usa a suo svantaggio. ma questo è un altro discorso… purtroppo il bene ed il male convivono negli esseri umani da sempre.
Ciao Ely, a presto!
Certamente. Io ricordo mia nonna camminava scalza perchè non aveva soldi per le scarpe. Sicuramente andare avanti è positivo ma non mi piace come il “male” sta facendo diventare la società. Buon fine settimana
Non piace nemmeno a me… ma ho ancora fiducia nel genere umano! 😉
Buon fine settimana.
E’ positivo io forse ne ho un pò meno. Un salutone
Ciao, alla prossima!
E’ vero, soprattutto in campo lavorativo vedo colleghi che si spaventano davvero per ogni novità e per ogni nuovo modo di operare on-line, mentre invece credo che le novità debbano incuriosire, personalmente le apprezzo perché danno modo di aggiornarsi e mettersi alla prova 😉
Buon pomeriggio e buona serata, a presto 🙂
La curiosità è sicuramente l’atteggiamento giusto davanti alle novità. I nuovi inizi e l’approccio a ciò che ancora non si conosce possono essere estremamente interessanti! 😉
Ciao, buona serata anche a te.
Ma considero anche l’ipotesi che sia una mia proiezione interiore verso qualcosa che sogno.
Il tuo risentimento non mi aiuta e te lo dimostro …infatti nel mio commento lo avevo specificato in due modi ..se mi rispondi che il post non parla di evoluzione spirituale…io speravo che questa fosse un sua appartenenza che non andasse specificata…ma adesso smetto con le parole e torno a sentire..le auguro di cuore un felice e sereno natale…
Nessun risentimento.
Buone feste… anche se siamo un po’ in anticipo. ?
Quanti pessimisti!
Personalmente, credo che il problema non stia mai in nuove creazioni, ma nel cattivo uso che se ne fa e nell’esagerazione.
Proprio così! Chi ha una buona coscienza non deve mai avere timore dei cambiamenti! 😉 Ciao, buona serata.
Grazie, Mr. Loto,
buona serata anche a te!