Non ti sembra paradossale che nei paesi ricchi il tasso di suicidi sia notevolmente più alto rispetto ai paesi in via di sviluppo? Questa è la prova che nei posti dove si deve combattere ogni giorno per sopravvivere le persone hanno una spinta vitale molto più forte.
Intorno a noi l’ignavia oggi è evidente ovunque, non soltanto nei singoli individui, ma nel modo stesso in cui è costruita la nostra intera società.
Tutto è strutturato in modo da rendere gli individui talmente pigri da renderli incapaci di pensare in modo costruttivo. L’ignavia oggi è pagare degli estranei affinché ci spieghino perché siamo depressi o grassi, arrabbiarsi con i politici senza fare nulla per cambiare le cose. Ma lo è anche chiamare l’idraulico per un rubinetto che perde o comprare una torta già fatta per il compleanno dei figli. L’ignavia oggi è postare sui social invece di vivere sul serio, è rapportarsi agli altri con un’emoticon piuttosto che con un sorriso vero.
L’Ignavia Oggi Nasce dall’Avere Troppo
Avere molto più del necessario ci mette facilmente nella condizione di lasciarci andare all’indolenza più profonda. Non è un caso che nella storia le menti migliori sono scaturite da periodi di difficoltà economica e sociale.
Pensa ai giovani che si ritrovano a sentirsi vuoti, demotivati e spenti nei confronti della vita. Oppure a quanti evitano completamente di pensare limitandosi a seguire le opinioni di questo o di quello. Per non parlare dei tanti che svolgono il loro lavoro senza alcun interesse, solo per avere uno stipendio ed un po’ di rispettabilità. Insomma, l’ignavia oggi è accentuata da uno stile di vita dettato dal superfluo più che dal necessario.
Perfino il tracollo finanziario che solitamente colpisce le società al loro massimo sviluppo potrebbe essere dovuto alla pigrizia che dilaga tra le persone che hanno troppo. Altro che economia e finanza!
Contro l’ignavia oggi però, possiamo sempre usare la testa. Informati, impara sempre cose nuove, interrogati sulla vita, cerca, sperimenta, scopri!
Non arrenderti alle prime difficoltà, perché solo il costante esercizio rende perfetti, in qualunque campo.
Lettura consigliata: Ma chi te lo fa fare? di Andrea Tencaioli
ecco come si chiama la poca voglia di fare di chi lavora con me e che si ingegna a complicare le cose pur di rimandarle.
Essere montanari quella parola non si conosce anzi condannati dai pianigiani per essere troppo efficienti. Mister raccontano che il lavoro è una pausa caffè..Dicono che c’è ancora poca fame altrimenti si darebbero più da fare.
Venerdì un capriolo a briscola ma il mio compagno è in crocera…chi sa se vado.
Eh già, l’ignavia è proprio quella poca voglia di fare… e sì, se ci fosse davvero necessità tutti non potrebbero fare a meno di darsi da fare.
Se manca il tuo compagno mi sa che è meglio che salti un turno, l’affiatamento in certe cose non si improvvisa! 😉
Ciao, buona serata.
A me colpisce che il benessere, che dovrebbe migliorare la vita (e di fatto lo fa), diventi invece un’arma a doppio taglio! Probabilmente troppo in campo materiale e poco in quello spirituale… Produce tutto ciò. Un tempo la gente era talmente oberata di lavoro che non aveva proprio tempo da dedicare ad altre attività… La vita era impegnativa solo nel senso del viverla. Oggi il lavoro fisico stremante almeno in occidente non esiste più.. Però il tempo che avanza si usa male?
Oltre al fatto che il tempo che avanza si usa male, senza sfide quotidiane lo spirito si ammala. A me rattrista vedere i giovanissimi perennemente annoiati e demotivati. Fanno quello che devono fare senza interesse… è come se qualcosa dentro di loro si fosse spento. Abbiamo tutti bisogno di uno scopo che ci faccia alzare la mattina e ci spinga a combattere con tutte le nostre forze… ma la società moderna non ce ne offre uno valido. Per questo dobbiamo cercarcelo noi!
Ciao Sara, buona giornata.
Sinceramente non credo che il benessere centri qualcosa, non è che gli scopi della vita sono materiali e che quindi vengono a mancare con il benessere!
Il punto è che se ottieni dalla vita tutto senza lottare mai, perdi quella spinta vitale che è data dall’entusiasmo. Purtroppo i beni materiali ti permettono di realizzare anche scopi che materiali non sono… ad esempio avrai più possibilità di studiare (anche se non sei bravo), ma anche di trovare lavoro. Puoi viaggiare e provare ogni tipo di esperienza in gioventù. Ma dopo… cosa ti resta? Se il tuo spirito non è più che saldo, dopo ti resta soltanto la noia, perché tutto ciò che ti interessava vedere e fare l’hai già visto e fatto.
Credimi, sono davvero in pochi quelli che riescono a costruire continuamente dei nuovi sogni.
Ciao, buona giornata!
Sono più d’accordo con il tuo “l’ignavia oggi è accentuata da uno stile di vita dettato dal superfluo più che dal necessario” che con il – sempre tuo – “L’Ignavia Oggi Nasce dall’Avere Troppo”: troppo spesso cerchiamo scuse nelle condizioni esterne e questo caso non fa differenza. Avere tanto non è di per sé un problema, avere tanto ti permette, ad esempio, di poter aiutare altri, cosa meravigliosa. Il problema è sempre e solo nella nostra testa, in come affrontiamo e usiamo cose e circostanze. Il superfluo, insomma, si da via, si regala ai bisognosi. Se diventa “troppo”… è solo per la nostra avidità e ignoranza 🙂
Sempre belli i tuoi articoli, fanno inevitabilmente riflettere 🙂
È ovvio che avere tanto non significa necessariamente essere o diventare ignavi ma di sicuro predispone ad una condizione che spinge ad adagiarsi sugli allori. So che non sei cattolico ma mi viene in mente l’esempio di Gesù che diceva che è più facile che un cammello ( o una cima, secondo una traduzione più corretta…) entri nella cruna di un ago piuttosto che un ricco entri nel regno di Dio. Se hai uno spirito forte e saldo la ricchezza aiuta, come dici tu, a fare del bene ma se il tuo spirito vacilla è più facile sbagliare direzione quando si ha molto piuttosto che quando si ha poco.
Ti ringrazio, è sempre un piacere trovarti da queste parti.
Buona domenica.
Eh già … avere troppo ed essere perennemente scontenti perchè quando hai la cosa che volevi sei già lì che ne vuoi un’altra. Tremenda questa cosa!!! Serena giornata
Si, questa è la condizione di molte persone che vivono nelle società più ricche… ma l’ignavia, secondo me, nasce dal passo successivo, cioè dall’avere talmente tanto da non sentire nemmeno più il desiderio di altro. Così ci si sente svuotati, si sopravvive giorno dopo giorno senza alcuna voglia di fare e senza alcuno scopo. È molto triste.
Ciao, buona giornata.
Tu dici che esiste una sensazione simile??? Dev’ essere davvero triste veramente. Serena giornata
Certo, esiste ed è qualcosa che provano moltissime persone, specie nelle società più benestanti. Ciao Ely, buona giornata.