InformazioneTecnologia

L’Informazione nell’Era di Internet

Tutto è Più Veloce e Frenetico

Oggi, grazie alla tecnologia, tutto è diventato più rapido ed anche l’informazione nell’era di internet è cambiata parecchio.

L'informazione nell'era di internet p cambiata, tutto è più veloce e difficile da assimilare

In passato le notizie si diffondevano molto lentamente e, nella maggior parte dei casi, non era neppure possibile sapere cosa accadeva dall’altra parte della nazione. Adesso basta accendere la televisione o accedere ad internet per vedere, in un istante, tutte le notizie di ogni parte del mondo.

L’informazione nell’era di internet è più veloce e ci dà un punto di vista più ampio rispetto a prima. Il lato negativo di tutto questo è che il livello di attenzione della gente è sempre più basso. A causa dell’immediatezza di tutta questa offerta, le persone si disinteressano subito alle notizie.

I media, per fare in modo di essere costantemente seguiti, sono quindi costretti a cercare degli espedienti per catalizzare sempre l’attenzione generale. E cosa c’è che catalizza l’attenzione più di qualsiasi altra cosa? Il Male.

Notizie drammatiche come le catastrofi naturali o gli attacchi terroristici diventano il centro di trasmissioni e speciali edizioni giornalistiche. In breve tempo, veniamo informati di ogni dettaglio del fatto accaduto e ne possiamo seguire le conseguenze in tempo reale.

L’informazione nell’era di internet si basa infatti sull’immediatezza delle informazioni per mantenere alto il nostro interesse. Ormai siamo costretti ad assorbire le informazioni in modo talmente veloce da non avere più il tempo di alcuna riflessione al riguardo.

Fateci caso, non avendo il tempo materiale di riflettere sulle notizie che ci vengono fornite, esse ci scivolano sopra. L’informazione nell’era di internet è talmente veloce che non riusciamo a capirla davvero, né a registrarla nella mente né tanto meno a prenderne coscienza.

L’Informazione nell’Era di Internet: Veloce, Violenta ed Emozionale

Pensa a quanti omicidi, sofferenze e distruzioni assistiamo dalla nostra comoda poltrona. È stato calcolato che in un anno, solo attraverso la televisione, assistiamo da spettatori a più di duemila omicidi. Durante il telegiornale queste notizie catturano la nostra attenzione ma dopo qualche minuto ci ritroviamo tranquillamente a sorseggiare il nostro caffè. Questo accade perché ormai la nostra coscienza è anestetizzate dalla sovraesposizione ad eventi così tragici.

Il fatto è che senza un filtro, senza un controllo costante della nostra mente e soprattutto della nostra coscienza, tutto questo può diventare pericoloso.

Inoltre l’informazione nell’era di internet alimenta la superficialità e l’approssimazione. Ogni giorno siamo infatti sottoposti ad una valanga indiscriminata di notizie su qualsiasi cosa che ci danno la falsa convinzione di sapere tutto sull’argomento. In realtà questo ci priva della parte più importante dell’informazione: quella emozionale.

Così per farci provare ancora qualcosa, le emozioni sono usate dagli stessi Media come fonte di spettacolo. Programmi colmi di litigi e storie strappalacrime lacrime fanno da padrone. L’unico risultato è che la coscienza di ognuno di noi viene inaridita da tutta questa roba. Veniamo lentamente privati della capacità di provare vera empatia o commozione nei confronti di qualcuno.

Ricordate che il nostro spirito si nutre di quello che vediamo, sentiamo e proviamo. Impariamo dunque a scegliere di cosa cibare il nostro spirito affinché esso possa svilupparsi in modo salutare, esattamente come facciamo per il nostro corpo. Non lasciamoci inaridire, se restiamo vigili l’informazione nell’era di internet può essere a nostro vantaggio. Siamo noi a scegliere cosa leggere e cosa guardare.

Lettura consigliata: Cattive notizie. La retorica senza lumi dei mass media italiani di Michele Loporcaro

Cattive notizie. La retorica senza lumi dei mass media italiani

Amazon

Articoli correlati

36 Commenti

  1. Ti scrivi di “spirito” ed io, invece, preferisco attenermi al “cervello”.
    E’ questo ultimo che viene plasmato poiché, se è vero che l’Uomo crea l’Ambiente, è altrettanto vero che anche l’Ambiente crea l’Uomo.
    Insomma, occorre saper leggere e vedere con il cervello e non solo con gli occhi e le orecchie; scremando le scemenze e le notizie diffuse ad arte – anche -, queste ultime, per addormentare la Società e renderla plasmabile, ad usum delphini.

    1. Ho usato la parola spirito per intendere la nostra parte interiore. Insieme all’intelletto volevo includere quella dimensione di noi che non è razionale e che ci permette di emozionarci, soffrire, provare empatia etc. Chiamiamola pure psiche, se preferiamo.
      Quello che conta è intendersi sui concetti, poi è normale che ognuno utilizzi i termini che ritiene più adatti, secondo il proprio sentire.

      Ciao, buona domenica.

  2. Assolutamente, infatti le prime e maggiori notizie di tutti i media sono sempre gli omicidi o le stragi o le catastrofi, le notizie positive o vengono relegate ad un misero cenno nel finale oppure nemmeno vengono rese pubbliche. L’immediatezza è una gran bella cosa, ma come sempre bisogna usare il cervello e non lasciarsi suggestionare perché spesso nelle notizie la realtà viene un po’ “romanzata” per no dire storipiata a proprio uso e consumo!
    Buona domenica Mr.Loto 🙂

      1. Esatto. Purtroppo però, anche se usiamo il cervello, mantenendo una certa criticità nel leggere le notizie, queste lavorano a livello interiore, silenziosamente ma inesorabilmente, rendendoci sempre più cinici e freddi, pessimisti ed impauriti, sempre meno capaci di vedere le cose belle e di provare empatia verso il prossimo.

        Ciao Silvia, buona domenica anche a te!

  3. Ciao, tutta questa roba…, si proprio ”roba” e non sempre di grande qualità (purtroppo, non solo notiziari, ma anche intrattenimento, film ecc..). A noi sta sempre la scelta appunto di cosa guardare o ascoltare, chi sceglie cose belle vive anche meglio. I notiziari sono per la stragrande maggioranza contenitori di cose brutte, mi sono sempre chiesta se davvero al mondo succedono quasi solo cose negative…onestamente non lo credo, questo crea però nella società, paura, ansia, diffidenza nella vita e nel prossimo. Non lasciamoci condizionare da questa ”scatola magica”. 🙂

    1. Hai detto una cosa che dovremmo sempre ricordare:”chi sceglie cose belle vive meglio.” Dobbiamo imparare ad evitare tutte le brutture che l’informazione spesso ci getta addosso, i film violenti, i libri scadenti e le persone negative. Abbiamo bisogno di bellezza per diventare, a nostra volta, belle persone, positive e fiduciose nel prossimo e nel futuro.
      Ciao, buona serata.

  4. Concordo. Guardo pochissimo la tv, il giusto indispensabile. Internet lo uso abbastanza ma non mi fido al 100% della veridicità delle notizie. Cerco di appurarle. Di cattiveria ne ho piene le scatole, so che esiste, cerco di “combatterla” e non essere cattiva e non seguo. Il buono c’è, fa meno rumore del male.

    1. Al giorno d’oggi dobbiamo difenderci come possiamo perché, anche se spesso non ce ne rendiamo conto, le brutture a cui siamo costantemente sottoposti alla lunga ci danneggiano.
      Molto meglio tenere sempre l’attenzione alta ed essere vigili su quello che lasciamo entrare nella nostra mente e nel nostro cuore! 😉
      Ciao, buona settimana.

  5. Bell’articolo Mr. Loto. Anche se non mi sento di condividere totalmente il tuo punto di vista. Purtroppo anche internet è soltanto uno specchio della nostra pochezza. Siamo noi che la riempiamo di contenuti di bassa qualità e che ci droghiamo degli stessi contenuti che ci assomigliano. Però apprezzo molto la tua spiritualità nella visione del mondo e la tua voglia di difenderci da questa decadenza, apparentemente, senza fine. Internet è solo un mezzo e non credo comunque che se tutti leggessero solo Biancaneve e i 7 nani il mondo non avrebbe più difetti e saremmo tutti più buoni. Anche sul web ci sono cose buone…poche magari..ma basta cercarle. Complimenti per il sito Mr. Loto, è un forte stimolo al dialogo.
    A presto!

    1. Certo, la cattiveria esiste, le brutture esistono. Ma queste cose non sono cosi tante come sembrano. In fondo la maggioranza degli esseri umani soccombe a ciò che vede, a ciò di cui nutre il proprio spirito.
      Per questo trovo sensato cercare di tutelare quel che si ha dentro nel migliore dei modi. Ognuno, nella vita e su internet, può scegliere cosa fare della propria libertà e le cose violente e negative è meglio lasciarle a chi le sceglie consapevolmente o colpevolmente.
      Ci preoccupiamo di mangiare in piatti puliti per non contaminarci il corpo e poi lasciamo entrare passivamente nel nostro animo e nella nostra testa immagini, idee e pensieri cattivi e sporchi…
      Ti ringrazio per l’apprezzamento e ti auguro una buona serata .

  6. Tu scrivi ” veniamo privati della capacità di provare vera empatia o commozione nei confronti di qualcuno.” e io trovo questa affermazione come il sunto perfetto della tua puntuale analisi. Aggiungerei che questo ci rende progressivamente incapaci di Cum-Passione, la tua citata empatia, che evoca più direttamente l’inaridimento delle emozioni e l’appiattimento del pensiero. In una parola più simili ad automi che ad essere umani.

    1. Esatto, e questo dovrebbe farci davvero paura. Ormai le immagini della guerra non ci fanno più né caldo né freddo… mentre sfilano al telegiornale continuiamo il nostro piatto di spaghetti come se stessimo guardando un film, qualcosa di finto. Poi purtroppo è normale che dei ragazzini che si annoiano picchino a morte dei vigilanti o dei senza tetto… stiamo perdendo l’anima! E dobbiamo rendercene conto prima che sia troppo tardi. 🙁

      Un abbraccio.

  7. Un saluto er contraccambiare la tua visita. Scusami ma sono un pò stanca di tutto quello che si vede sente ecc che passo ormai all’età di 74 me lo posso permettere. Buona giornata

    1. Ce lo dovremmo permettere tutti di essere stanchi dei pessimi messaggi che ci vengono sbattuti in faccia ogni giorno, soprattutto i più giovani! 😉

      Ciao, grazie per essere passata, a presto!

  8. Credo che abbiamo sviluppato anche una certa assuefazione alle brutte notizia,tanto che le ascoltiamo ma non ci meravigliano più di tanto, siamo abituati agli omicidi, ai femminicidi, ecc…I telegiornali come i programmi vari di cronaca cercano le cattive notizie,come se ci fossero solo quelle, non è così . Programmi di liti in diretta, più o meno veri… Veramente dovremmo imparare ad usare il telecomando e scegliere. Un saluto.

    1. Si, è proprio questa assuefazione che dovrebbe farci riflettere. Restiamo indifferenti davanti alla sofferenza, davanti a delle vere e proprie tragedie… questo significa che il nostro cuore stiamo diventando lentamente insensibili ai dolori degli altri. Ed è terribile.
      Cerchiamo di lasciarci trasformare in dei mostri di indifferenza.
      Ciao, buona serata.

  9. Buon giorno caro Amico,

    non voglio sembrare di disinteressato su quello che succede nel mondo o in Europa o qui in Italia. Ma io di natura evito di guardare i notiziario in internet, guardo il tg massimo 3 volte a settimana.. per il semplice fatto che tutto questo mi stressa eccessivamente..

    comunque io approfondo anche su alcune avvenimenti che succedano qui sulla terra, non ascolto soltanto una fonte mi interessa l’opinione anche dei altri paesi.. e questo il bello del internet non siamo più obbligati di sentire una sola versione del fatto, oggi possiamo sapere molto di più e fare poi le proprie conclusioni al riguardo di quello che stiamo approfondire..

    mi sono prolungata … ti abbraccio Rebecca ?

    1. Hai proprio ragione Rebecca! Internet ci dà la possibilità di leggere testate giornalistiche di altri Stati su argomenti che ci interessano particolarmente e perfino di leggere le notizie riportate da persone comuni che sono nei luoghi dei vari accadimenti. Sta solo a noi non lasciarci trascinare dalla pigrizia intellettuale e dalla superficialità!
      Ultimamente vedo sempre più gente aderire ad un’idea comune senza però averne alcuna propria.

      Ciao, ti abbraccio anche io, a presto!

  10. Tutto è spettacolo e guai a non essere protagonisti.
    Non molto tempo fa è deceduta una cara amica, la notizia è volata su FB e wsap tra amici e conoscenti.
    Dopo i funerali una amica perché su FB ci sono le amicizie si lamentava con un’altra amica perché nelle foto del funerale non compariva lei.
    Stiamo entrando in un tunnel troppo avanti chi sa che non porti non alla luce ma al buoi delle coscienze

    1. Si, sui social si stanno creando delle situazioni talmente assurde che si sfiorano il ridicolo… e dire che la rete potrebbe essere usata per imparare ed abbattere barriere!
      Ciao Andrea, buona serata.

  11. Bene ,letto il post ed i commenti,ed anche le risposte ai commenti….e forse oggi capisco ancora meglio il perché dei miei commenti ed il perché mi viene data possibilità di scrivere commenti!

    Quanto malessere ci accomuna,quanta empatia proviamo per questo malessere!

    L’ empatia però non va via…e no .

    Non possiamo essere privati dall ‘empatia o dalla capacità di provare emozioni solo perché stiamo vivendo nell’era di internet ,non possiamo defilarci dall’informazione, dalla disinformazione,dal complottismo e da tutto ciò che ci definisce “gregge”..

    In mezzo a quel gregge c’è del greggio….della materia allo stato puro!
    Questo greggio ha visto i risultati del suo perfezionamento e del suo fine !
    Si è così ribellato da uscire dal collettivo rimanendo
    individuale ..greggio
    ..grezzo
    …allo stato puro!

    Ma no…. uniformiamoci in nome del progresso !!!!bela qualcuno ed il singolare risponde:
    No ,se il mio essere greggio mi permette di vedere la vostra trasformazione da umani ad automi,
    vi annulla le emozioni
    ed annienta l’empatia
    Io non ‘è che scappo via!
    Io resto
    Io resto con me stesso
    così come sono
    e se mi dite che si può migliorare o cambiare
    senza più vedere
    senza ascoltare
    io so già
    che solo posso stare!
    è così…
    è così che so respirare!

    Farà ridere più di qualcuno quel che scrivo,il paragone tra gregge e greggio ….tutti a guardare l’etimologia delle parole,e se è corretta l’analogia ….oddio ma anche questo ci rende gregge !

    È molto difficile portare nell’era di internet un informazione da cui spesso fuggiamo ,o annulliamo rifugiandoci nelle cattive notizie e nelle loro inaffidabilità quando l’unico elemento certo e affidabile è solo ed unicamente l’amore che abbiamo dentro …da ricevere e da offrire!

    È bellissima la sua positività che con queste parole (postate alle 17:02 )e sfruttando la rete ” si impara e si abbattono barriere”…un grande messaggio di empatia ,emozioni e speranza !

    Ho chiesto a qualcuno cosa ne pensasse su queste riflessioni
    che ho dedotto su D’Avenia…..mi ha risposto che possono essere condivisibili….con il suo permesso io le condivido con tutti voi grazie!

    “L’ amore è rischioso per gli esseri umani ,poiché bisogna smettere di controllare la vita, avere la capacità di accettare la paura di essere mortali e cominciare ad essere realmente viventi….”

    p.s Grave lunghezza del commento….perdono!

    1. Chi è molto sensibile di solito non perde l’empatia soprattutto perché tende a preservare se stesso da certe notizie/programmi/violenze a causa del malessere che gli provocano. Chi invece possiede una normale sensibilità viene indurito da tutto l’odio che viene enfatizzato ovunque… e si, perde anche l’empatia perché impara inconsciamente a lasciarsi scivolare tutto addosso, senza permettere ad alcuna emozione di attraversarlo.
      Il fatto è che il mercato si muove verso le preferenze dei consumatori. Se la maggior parte di noi si rendesse conto dei danni che sta causando all’umanità questo tipo di informazione e scegliesse di non guardare più certi programmi/film/tg e di frequentare certi siti/pagine social tutto cambierebbe.
      Solitamente sottovalutiamo la nostra forza nella reale possibilità di cambiare ciò che ci circonda… ci vuole unione! E la società si guarda bene dal farci andare tutti d’accordo, proprio per smorzare la nostra forza…

      Buona giornata.

  12. Si vive di luoghi comuni,sta diventando tutto abitudine ?

    Io in rete ho percepito tante denunce attraverso la lettura
    di poesie, attraverso l’espressione dell’arte in genere,della musica ,della scrittura…che sia anche questa una svolta volta al mercato o una lotta verso il raggiungimento della propria dimensione spirituale?

    Quello che davvero mi spaventa è che ognuno di noi in questa esistenza è singola persona prima di essere società!

    Penso che un pezzo di cielo è stato dato ad ogni singola persona prima di dissolversi nella collettività!

    Non ci si rende conto che la poesia non è figlia del poeta,i dipinti non sono figli dell’artista ,la musica non è figlia del cantante, i libro non è figlio dello scrittore….. È la NATURA MADRE di tutta quest’arte,di tutta questa sana cultura,fonte delle più reali ispirazioni….siamo tutti figli delle stelle e parte integrante di un universo infinito!

    Siamo qui a farci guerra e a capire cosa sia la vita ,cosa è il bene e cosa è il male….a parlare di legge e di mercato ,di acquirenti e di mostre e poi spuntano le vendite all’asta di antiquariato…..cercando nell’usato ,nel GREZZO le nostre origini …..non c’ è cifra che tenga ,pronti finalmente a liberarcene dal denaro per quel pezzo di vita che un giorno lo abbiamo svenduto!

    Boh… Se davvero tutto ha un senso forse anche la nostra consapevolezza ne ha !

  13. Sono tante le cose che non si sopportano più, per fortuna esiste il telecomando e qualche canale che si può ascoltare musica.
    Esagerano con tutto, tutti professori…

    Buon fine settimana Loto

    Ciao Magda

  14. Internet può dare il meglio e il peggio di ciascuno di noi. Indietro non si torna e sappiamo quanto sia utile. Serve intelligenza e prudenza. Io direi quasi che non è per tutti. Purtroppo di fatto lo è. Secondo me qualche regola ci vuole.

    1. Il problema non è internet, il problema è ciò che noi preferiamo vedere, leggere ed ascoltare. Se i siti che pubblicano certe cose non fossero visitati da milioni di utenti, se tutti cambiassimo canale davanti ai programmi che mercificano i sentimenti e la sofferenza le cose cambierebbero radicalmente. Perché sono le nostre scelte a determinare il successo e l’avanzata di queste oscenità.

      Ciao, a presto.

  15. Mr Loto, ho un problema: mi risulta che tu abbia pubblicato un nuovo post, ma io non riesco a visualizzarlo. Sapresti dirmi il perchè? 🙂

    ps: ne approfitto per comunicarti che ho “girovagato” in lungo e in largo sul tuo sito, scoprendo che si tratta di una piccola enciclopedia, con articoli utili su tantissimi argomenti. I miei complimenti:) questo significa fare informazione corretta, oltre che dilettevole.

    1. Ciao Perla, a volte succede che le pagine web non si aggiornino in automatico. Ti basta schiacciare il pulsante F5 nella parte alta della tua tastiera per aggiornare la prima pagina e vedere il nuovo post.

      Sono molto felice che tu abbia trovato degli spunti utili, ti ringrazio per l’apprezzamento!

      Buon fine settimana, a presto!

  16. Trovo la tua analisi perfetta, e se non ti dispiace vorrei condividere un piccolo flash emozionale, a proposito dell’essere privati di empatia. Mentre seguo un tg provo spesso un senso di disgusto, misto a pietà quando, appena concluso un servizio drammatico, la camera inquadra il volto della giornalista di turno (molto spesso sono donne) che sfoderando un cheese smagliante annuncia il prossimo servizio sulle passerelle di Milano (per dire). La pietà nasce dalla considerazione che chi legge i notiziari, in quel ruolo viene “sdoppiato” di default dal sistema. Tu, qui, non sei più un essere umano capace di provare emozioni. Tu qui, sei una scimmia ammaestrata. Devi essere innanzitutto immagine: carino, trucco e parrucco perfetti, con le luci sparate in faccia (hai notato che anche ai tg illuminano il volto dei giornalisti quasi come Barbara D’Urso?) per cancellare i segni del tempo e le impefezioni. E devi, come dovere imperativo, sorridere sempre.
    È vero che io adoro il sorriso, direi quasi che è il mio motto di vita, ma il sorriso non deve essere una maschera, o peggio ancora una maschera di indifferenza.
    Avrei milioni di riflessioni su questo post. Mi limito a questa, altrimenti scrivo un post nel post. 🙂
    Grazie dell’attenzione, buona serata.

    1. Anche per me è molto triste vedere certi giornalisti che, sicuramente, non fanno il loro lavoro mettendoci dentro empatia o semplice buon senso. Del resto questo capita ormai in molti lavori… si preferisce il denaro, la popolarità, la scalata sociale alla propria coscienza.
      C’è bisogno di una rieducazione ai valori che contano… mi piacerebbe tornare a vedere più spesso bambini che accarezzano degli animali piuttosto che degli schermi!!
      Buona serata anche a te.

  17. Non so che dire sul nuovo post…credo che gli argomenti ad esso collegato siano esattamente questi ,gli stessi ,sempre molto attuali e veri .

    Ecco rileggendo post e commenti ,magari avrei scelto questo pezzo di tue righe,così vicino al mio modo di sentire:
    “Ricordate che il nostro spirito si nutre di quello che vediamo, sentiamo e proviamo. Impariamo dunque a scegliere di cosa cibare il nostro spirito affinché esso possa svilupparsi in modo salutare, esattamente come facciamo per il nostro corpo. Non lasciamoci inaridire, se restiamo vigili l’informazione nell’era di internet può essere a nostro vantaggio. Siamo noi a scegliere cosa leggere e cosa guardare”

    Non so se ti ho davvero mai ringraziato per il grande “contributo” spirituale che doni attraverso questo blog,grazie !

    1. Gli argomenti sono collegati, ma nel nuovo post ho voluto puntare l’attenzione su come perfino la verità possa portare a conclusioni sbagliate se non si sta attenti.
      Ciao Lara, buona giornata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Pulsante per tornare all'inizio