Tirannia e Libertà
Solitamente tirannia e libertà sono considerati concetti agli antipodi. Questo sembra ragionevole dato che palesemente dove c’è l’una non può esserci l’altra. Tirannia e libertà sembrano quindi escludersi a vicenda.
In realtà questi due concetti sono molto più legati di quanto sembra. Quando una società manca di regole giuste e di rispetto infatti, capita che tirannia e libertà si generino a vicenda.
Non è difficile immaginare che nei regimi troppo chiusi, ad esempio sotto la dittatura, moltissime persone desiderino intensamente essere libere e lottino quindi per questo. Quello che invece spesso riesce difficile immaginare è il contrario. Ovvero che persone libere desiderino essere governate da un regime autoritario.
Eppure succede e Platone ha spiegato meravigliosamente bene questo meccanismo nel libro VIII del suo scritto La Repubblica.
“Quando un popolo, divorato dalla sete di libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo. Che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato. Che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro, in piena libertà si fanno beffa di lui. I giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani.
In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno.
In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia”.
Tirannia e Libertà: Succede Ancora
È interessante notare come questa riflessione a proposito di tirannia e libertà, scritta quasi 2.400 anni fa, sia così spaventosamente attuale. Nonostante il frenetico avanzamento del progresso tecnologico, i problemi dell’uomo sono sempre gli stessi perché riguardano ciò che siamo dentro.
Oggi sento spesso parlare di tirannia e libertà a sproposito e non ci si accorge che rispettare le regole non è mancanza di libertà ma manifestazione di rispetto per la società nella quale si vive.
A differenza di quanto si pensi comunemente, una libertà totalitaria, senza alcuna forma di divieto o limite morale causa più di problemi che di vantaggi.
L’unica via d’uscita è la ricerca della giustizia, in tutto quello che facciamo.
Nella storia dei popoli tirannia e libertà si sono spesso alternate causando sempre dei gravi squilibri.
L’unica libertà alla quale dovremmo tutti aspirare è quella fondata sulla giustizia, che deriva dal riconoscimento delle regole civili nel rispetto degli altri e della morale nel rispetto di noi stessi.
Lettura consigliata: La Repubblica di Platone
Infatti è così, purtroppo non si riesce mai a trovare la giusta via nelle cose, che spesso sta nel mezzo, o si eccede da un lato oppure dall’altro, e così si arriva irrimediabilmente alla stessa conclusione.
Al giorno d’oggi purtroppo il rispetto è stato messo da parte e il degrado sociale che vediamo è frutto di questo, la troppa libertà è dannosa come la mancanza!
Non solo oggi è stato messo da parte il rispetto ma anche le più basilari regole di educazione e convivenza. Il fatto che molti non riescono a capire è che non si può essere totalmente liberi di fare quello che si vuole quando si vive in una società civile che invece necessita di paletti, nel rispetto di tutti. Le regole sono necessarie per far rispettare la giustizia!
Ciao Silvia, ti auguro una buona settimana.
Eh già da giovane pensavo che le “regole” fossero una limitazione alla libertà. Poi crescendo ho capito. Ora penso che comunque non siamo liberi ma per altre cose che non sono le regole. Abbiamo un sacco di dipendenze … più o meno gravi 🙂 serena giornata
Effettivamente è qualcosa che di solito si capisce man mano che si cresce, la libertà di ognuno di noi è necessariamente delimitata da quella degli altri. Bisogna trovare, attraverso delle regole giuste, il modo di convivere serenamente.
Hai ragione, abbiamo un sacco di dipendenze che sono le nostre vere gabbie…
Buona settimana!
Più facile a dirsi che a farsi e la nostra società è la prova lampante di questo malinteso.
Buona giornata.
Cristiana
Purtroppo è sempre difficile per gli esseri umani trovare il giusto equilibrio tra se stessi ed il mondo circostante… e quando si trova è impossibile mantenerlo a lungo. Gli uomini sono avanzati molto tecnologicamente parlando, ma il nostro spirito non è ancora cambiato di una virgola dai tempi di Platone.
Dovremmo iniziare a farci qualche domanda….
Un saluto e l’augurio di una buona settimana.
Libertà; è termine pericoloso.
La mia finisce dove inizia quella di altro soggetto.
Libero è solo il mio Pensiero; finché non opprime quello di altri.
Saluti
La penso come te, peccato però che oggi la maggioranza sia convinta che essere liberi significhi fare quello che ci pare, ignorando la libertà altrui…
Ciao, buona giornata!
Platone aveva precorso decisamente i tempi. Studi di psicologia politica hanno dimostrato che, nonostante la democrazia offra effetti di maggior soddisfazioni per i più, la tendenza naturale è invece verso la dittatura, che risponde al bisogno di sicurezza e non richiede l’impegno e l’attenzione continue che la democrazia invece impone. Perché la “libertà” impone la continua fatica di essere presenti, di informarsi, di approfondire, di partecipare.
ciao
Effettivamente la libertà comporta molti sacrifici e molte responsabilità a cui la maggior parte della gente non è disposta, nonostante tutte le cose che si dicono superficialmente.
Grazie per l’interessante riflessione.
A presto.