Alimentazione e Salute

Alimentazione e Salute Mentale

Fattori Nutrizionali che Influenzano la Salute Mentale

Alimentazione e Salute Mentale

Negli ultimi anni ci sono stati molti studi che si sono occupati di verificare il legame che intercorre tra alimentazione e salute mentale. La maggior parte delle prove scientifiche riguardo alla salute mentale è incentrata sulla funzione cognitiva, sulla depressione e sulla demenza.

Alimentazione e salute mentale
Alimentazione e salute mentale

Ma perché è importante comprendere la relazione che esiste tra alimentazione e salute mentale? La vita media delle persone si sta allungando sempre più e di conseguenza aumentano anche i disturbi mentali.

Il benessere mentale è fondamentale per migliorare la qualità della vita e per ridurre i costi della spesa sanitaria nazionale. Per disturbi mentali, o psichiatrici, si intende quelle patologie che interferiscono negativamente sulla cognizione, la regolazione delle emozioni e quindi il comportamento di un individuo. (1)

I disturbi mentali più comuni sono quelli bipolari, la schizofrenia, la demenza e, mai come in questi tempi, anche gli attacchi di panico.

Cause e Fattori Nutrizionali

Secondo la ricerca scientifica sono diversi i fattori che influenzano lo sviluppo dei disturbi mentali. La dieta, l’uso di droghe, i fattori genetici, le stress ed i fattori ambientali sembrano essere i maggiori imputati. (2, 3) Tra queste cause, il tipo di alimentazione può aggravare o migliorare i sintomi oppure influire sulla progressione dei disturbi.

Alimentazione e Salute Mentale: Buoni e Cattivi

Dopo anni di studi, la ricerca ha stabilito una connessione tra alimentazione e salute mentale. Diversi studi suggeriscono che alcuni alimenti hanno effetti benefici sulla salute della nostra psiche. Gli acidi grassi omega-3, gli antiossidanti, i fosfolipidi, il colesterolo, i folati, le vitamine B3, B6 e B12 e la vitamina D sono tra i più benefici. (4, 5, 6)

Dal lato opposto, ci sono gli alimenti che danneggiano la funzionalità del nostro cervello. I maggiori imputati da questo punto di vista sono i grassi saturi e lo zucchero comune. (7) Queste sostanze, se assunte in modo continuativo ed importante per lungo tempo, possono essere pericolose per la salute del cervello. Inoltre possono aumentare il rischio di malattie metaboliche come il diabete e le malattie cardiovascolari.

Aspetti Certi su Alimentazione e Salute Mentale

Uno studio coreano molto recente ha analizzato i singoli nutrienti che hanno proprietà benefiche bei confronti del cervello. Lo stesso studio ha anche evidenziato l’utilità della dieta mediterranea ai fini della prevenzione dei disturbi mentali. (8) Vediamo ora nel dettaglio del legame alimentazione e salute mentale quali sono gli alimenti benefici per la salute del cervello.

Omega 3

Come sappiamo la principale fonte di omega 3 è costituita dall’olio di pesce. Gli omega 3 hanno attività antinfiammatoria che, secondo la ricerca, sopprimono gli effetti infiammatori degli omega 6 quando questi sono in eccesso.

La demenza è uno dei disturbi che è in aumento nella popolazione anziana. Nei soggetti con demenza al primo stadio sono stati osservati bassi livelli ematici di omega 3. Ci sono molti studi che suggeriscono che in casi di Alzheimer, schizofrenia e depressione, l’integrazione di omega 3 ha migliorato i sintomi della malattia. (9, 10, 11, 12)

Sebbene siano necessari ulteriori studi per identificare la dose ideale di omega 3 ed il rapporto tra EPA e DHA, per mantenere il cervello in salute se ne consiglia 1 gr di assunzione giornaliera.

Fosfolipidi e Colesterolo

Il fosfolipide è un componente essenziale per il buon funzionamento della membrana neuronale. Ultimamente questo composto è stato proposto come biomarcatore del sangue per la salute mentale.

Studi recenti hanno evidenziato la presenza di fosfolipidi alterati nei pazienti con decadimento cognitivo lieve. (13)

Il colesterolo è un componente della membrana neuronale che si occupa della fluidità ed è coinvolto nel metabolismo dei nutrienti e anche nell’infiammazione. In uno studio di coorte si è visto che bassi livelli di colesterolo nel sangue erano associati ad un maggior rischio di depressione.

Tuttavia non si è potuto provare ad innalzare i livelli di colesterolo perché questi aumentano il rischio di altre malattie.

Vitamine del Gruppo B

Secondo la medicina ufficiale, un eccesso di omocisteina causa lo sviluppo di sintomi psichiatrici. Folati, vitamina B6 e B12, sono coinvolti nel metabolismo dell’omocisteina. Recenti studi hanno rilevato che bassi livelli di vitamine del gruppo B e alti livelli di omocisteina sono associati a demenza, depressione e a compromissione cognitiva lieve. (14, 15)

I ricercatori sembra abbiano individuato i meccanismi con cui agisce l’omocisteina: alterazione del sistema vascolare cerebrale, aumenti della neurotossicità e dello stress ossidativo. (16, 17)

Per quanto riguarda la vitamina B3 ci sono meno studi che riguardano alimentazione e salute mentale. Uno studio cinese ha riportato che un soggetto affetto da pellagra (carenza di vitamina B3) ha riportato disturbi psichiatrici che sono stati recuperati con la somministrazione di vitamina B3.

Antiossidanti

Il cervello è vulnerabile allo stress ossidativo. Per mantenerlo in salute è necessario un rigoroso equilibrio tra lo stress ossidativo e il sistema antiossidante. Le vitamine A, C ed E sono i principali antiossidanti non enzimatici presenti negli alimenti. (18)

Secondo evidenze scientifiche recenti, queste vitamine proteggono contro il declino cognitivo ed i disturbi mentali. I loro effetti benefici agiscono in caso d’ansia, bipolarismo, autismo, depressione e schizofrenia. (19, 20, 21)

Gli studi hanno evidenziato bassi livelli ematici di vitamine antiossidanti in persone con disturbi mentali. Secondo la ricerca i soggetti con alti livelli di vitamina C ed E hanno un rischio più basso di sviluppare l’Alzheimer. (22)

Alimentazione e Salute Mentale: Zuccheri e Grassi Saturi

A testimonianza del legame tra alimentazione e salute mentale ci sono diversi studi che suggeriscono che la dieta di tipo occidentale può compromettere la funzione cognitiva. (23, 24) Come risaputo questo tipo di dieta è sbilanciata ed è caratterizzata dalla presenza di zuccheri e grassi saturi in abbondanza.

Inoltre ci sono sempre più numerosi studi che mettono in relazione il diabete con la demenza. (25, 26)

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