Armillaria tabescens – Chiodino
Il fungo chiodino, nome scientifico Armillaria tabescens, è un ottimo fungo commestibile strettamente imparentato con il più famoso Armillarie mellea. È anche noto con il nome famigliola buona.
Photo Credit: Katja Schulz@Flickr
Il suo nome deriva dal termine latino armillaria che significa attinente ai braccialetti e da tabescens che significa che si dissolve. Quest’ultimo nome sta ad indicare la facilità con cui il chiodino deperisce.
L’Armillaria tabescens ha un cappello carnoso con dimensioni che variano dai 4 agli 8 cm di diametro. La sua forma è convessa all’inizio per poi diventare appianata con un leggero umbone centrale. Il colore è marrone scuro. Le lamelle sono fitte e decorrenti sul gambo con una colorazione bianca negli esemplari giovani e rosacea o marrone in quelli più vecchi.
Il gambo del chiodino può raggiungere i 12 cm di altezza e ha forma cilindrica. È privo di anello e ha una consistenza fibrosa. Nella parte alta la sua colorazione è simile a quella del cappello mentre nella parte inferiore il suo colore è più scuro.
La carne del cappello ha una consistenza piuttosto elastica mentre il gambo è fibroso. Il suo colore è biancastro e l’odore e il sapore sono gradevoli.
Habitat
Il chiodino cresce in folti gruppi sui tronchi e nelle vicinanze delle latifoglie, le querce in particolare. L’Armillaria tabescens cresce durante tutto l’autunno.
Commestibilità dell’Armillaria tabescens
L’Armillaria tabescens è un buon commestibile ma va cotto a dovere prima di poter essere consumato, da crudo è tossico. Si consiglia inoltre di effettuare prima una pre bollitura e di eliminare l’acqua di cottura. Del fungo vanno scartati i gambi e può essere mangiato solo il cappello. Il chiodino deve essere consumato in piccole quantità perché si tratta di un fungo piuttosto pesante da digerire.
Si sconsiglia inoltre di consumare i chiodini quando sono troppo maturi. Durante questo stadio infatti, la carne assume un sapore non molto gradevole e risulta molto pesante da digerire.
Photo Credit: Katia Schulz@Flickr
Curiosità
Come accennato in precedenza, l’Armillaria tabescens è molto simile all’A.mellea da cui però si differenzia per la mancanza dell’anello. In questo caso però, un’eventuale confusione non creerebbe problemi in quanto l’A.Mellea è un buon commestibile.
I chiodini compaiono spesso ai primi posti nelle statistiche dei ricoveri ospedalieri perché spesso non vengono pre bolliti.
Il fungo non deve essere congelato, sembra infatti che questo metodo di conservazione amplifichi gli effetti delle tossine.
Attenzione a non confonderlo con il tossico Hypholoma fasciculare o falso chiodino. Questo fungo si distingue per il colore giallognolo del cappello e per le lamelle che negli esemplari vecchi assumono un colore verdognolo.
Armillaria tabescens – Chiodino
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.