Batteri Resistenti Agli Antibiotici – Nuova Scoperta
I ricercatori scoprono un'arma potente contro la resistenza agli antibiotici
Batteri Resistenti Agli Antibiotici
In tutto il mondo si sta verificando la comparsa di batteri resistenti agli antibiotici. Questo evento sta mettendo a rischio l’efficacia degli antibiotici che nei decenni scorsi hanno salvato moltissime vite. Molti decenni dopo che i primi pazienti sono stati trattati con gli antibiotici, le infezioni batteriche sono tornate a rappresentare una grave minaccia. (1)
I batteri resistenti agli antibiotici, secondo i ricercatori, si sono sviluppati a causa dell’abuso e dell’uso improprio di questi farmaci. A questo si aggiunge la mancanza di sviluppo di nuovi farmaci da parte dell’industria farmaceutica. (2, 3)
L’era moderna degli antibiotici è iniziata con la scoperta della penicillina da parte di Sir Alexander Fleming nel 1928. A partire da quella data, gli antibiotici hanno trasformato la medicina moderna e salvato milioni di vite.
La penicillina ebbe successo nel controllo delle infezioni batteriche tra i soldati della Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, poco dopo, la resistenza alla penicillina divenne un serio problema clinico, tanto che negli anni ’50 molti dei progressi del decennio precedente furono messi in pericolo. In risposta sono stati scoperti, sviluppati e distribuiti nuovi antibiotici beta-lattamici, allontanando nuovamente il pericolo. (4)
Malgrado questo, il primo caso di Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) fu identificato durante quello stesso decennio, nel Regno Unito nel 1962 e negli Stati Uniti nel 1968.
Cause della Resistenza agli Antibiotici
Già nel 1945, Alexander Fleming lanciò l’allarme per l’uso eccessivo di antibiotici quando avvertì che le persone avrebbero chiesto di usare questi farmaci in maniera sempre più massiccia e sarebbe iniziata un’era di abusi.
Gli studi hanno dimostrato una relazione diretta tra il consumo di antibiotici e l’emergere e la diffusione di ceppi di batteri resistenti. (5) Secondo i ricercatori la resistenza agli antibiotici si può verificare in modo spontaneo attraverso la mutazione.
In pratica gli antibiotici eliminano i batteri sensibili ai farmaci, lasciando dietro di sé quelli resistenti che si riproducono come risultato della selezione naturale. Nonostante gli avvertimenti sull’uso eccessivo, gli antibiotici sono prescritti in tutto il mondo in modo spesso troppo superficiale.
Anche gli antibiotici prescritti in modo errato contribuiscono alla formazione di batteri resistenti. Gli studi hanno dimostrato che l’indicazione del trattamento, la scelta del farmaco o la durata della terapia antibiotica non sono corretti nel 30-50% dei casi. (6) Gli antibiotici prescritti in modo errato hanno un beneficio terapeutico discutibile ed espongono i pazienti a potenziali complicanze della terapia antibiotica. (7)
Allevamenti di Animali
Un altro fattore che ha contribuito allo sviluppo dei batteri resistenti agli antibiotici è quello che riguarda l’allevamento degli animali, nonché dei pesci.
Sia nel mondo sviluppato che in quello in via di sviluppo, gli antibiotici sono ampiamente utilizzati come integratori per la crescita del bestiame. Per esempio, negli Stati Uniti si stima che circa l’80% degli antibiotici venduti sia utilizzato per gli animali, principalmente per favorire la crescita e prevenire le infezioni.
Peccato però che gli antibiotici usati nel bestiame vengono ingeriti dall’uomo quando consuma alimenti di origine animale. Il trasferimento da parte degli animali da allevamento all’uomo di batteri resistenti agli antibiotici è stato notato per la prima volta oltre 35 anni fa. A quel tempo infatti nella flora intestinale furono riscontrati alti tassi di batteri resistenti agli antibiotici sia negli animali da allevamento che negli agricoltori.
Più recentemente, i metodi di rilevazione molecolare hanno dimostrato che i batteri resistenti agli antibiotici negli animali da allevamento, raggiungono i consumatori attraverso i prodotti a base di carne. Ecco le fasi in cui si sviluppano i batteri resistenti agli antibiotici:
- L’uso di antibiotici negli animali allevati a scopo alimentare uccide i batteri sensibili, permettendo a quelli resistenti di prosperare.
- I batteri resistenti vengono trasmessi all’uomo attraverso l’alimentazione.
- Questi agenti patogeni possono causare infezioni nell’uomo che possono portare a conseguenze serie per la salute.
Fino al 90% dei farmaci somministrati al bestiame viene escreto nelle urine e nelle feci, quindi ampiamente disperso attraverso fertilizzanti, acque sotterranee e deflusso superficiale.
Resistenza agli Antibiotici: Uso Agricolo
L’uso agricolo di questi farmaci influisce anche sul microbioma ambientale. In molti paesi, tra cui gli Stati Uniti, le tetracicline e la streptomicina vengono spruzzate sugli alberi da frutto come pesticidi. Questa pratica contribuisce all’esposizione dei microrganismi nell’ambiente agli agenti inibitori della crescita. In questo modo viene alterata l’ecologia ambientale, aumentando la percentuale di microrganismi resistenti.
Anche i prodotti antibatterici venduti a fini igienici o di pulizia possono contribuire a questo problema. Tali prodotti infatti possono limitare lo sviluppo di immunità agli antigeni ambientali sia nei bambini che negli adulti.
Pochi Nuovi Antibiotici: Una Questione di Profitto
Probabilmente la lotta ai batteri resistenti agli antibiotici poteva prendere una piega diversa se si fossero investite maggiori risorse economiche in questo campo. Lo sviluppo di antibiotici infatti non è più considerato un investimento economicamente conveniente per le industrie farmaceutiche.
Questi farmaci infatti vengono utilizzati per periodi relativamente brevi e sono spesso curativi. Per questo motivo non sono così redditizi come i farmaci che trattano condizioni croniche come diabete, disturbi psichiatrici, asma o reflusso gastroesofageo. (8)
Un’analisi costi-benefici dell’Office of Health Economics di Londra ha calcolato che il valore attuale di un nuovo antibiotico è solo di circa 50 milioni di dollari. Quello di un farmaco usato per il trattamento una malattia neuromuscolare è di un miliardo di dollari!
Poiché i medicinali per patologie croniche sono più redditizi, le aziende farmaceutiche preferiscono investire in quella direzione. (9)
Una Nuova Arma Contro la Resistenza Agli Antibiotici
Come abbiamo visto i batteri resistenti agli antibiotici rappresentano una grave minaccia per la salute mondiale. Un numero crescente di infezioni sta diventando sempre più difficile da trattare.
I ricercatori della University of North Carolina Health Care hanno sviluppato un nuovo metodo per rendere gli antibiotici più potenti e in grado di uccidere gli agenti patogeni che causano malattie.
Secondo lo studio, gli scienziati sono riusciti a mettere a punto un metodo per rendere i batteri più vulnerabili ai farmaci. I ricercatori hanno scoperto che l’incorporazione di molecole chiamate ramnolipidi può rendere alcuni antibiotici cento volte più potenti contro lo Staphylococcus aureus. (10) Questo batterio negli ultimi anni sta provocando infezioni che persistono nonostante i trattamenti.
Il Meccanismo
Ma come fanno queste molecole a migliorare l’effetto dei farmaci contro i batteri resistenti agli antibiotici? In pratica i ramnolipidi intaccano la membrana esterna che protegge i batteri, permettendo ai farmaci di penetrare con più facilità al loro interno.
Questa scoperta potrebbe aiutare molto persone ad affrontare le infezioni causate dai batteri resistenti agli antibiotici.
Il Dr. Brian Conlon, professore nel dipartimento di microbiologia e immunologia della UNC School of Medicine e co-autore dello studio, ha detto:
C’è una grande necessità di nuovi modi per uccidere i batteri che tollerano o resistono agli antibiotici standard e, a tal fine, abbiamo scoperto che l’alterazione della permeabilità della membrana per indurre l’assorbimento di aminoglicosidi è una strategia estremamente efficace contro S. aureus.
I trattamenti tipici nei confronti di alcuni ceppi di stafilococco non possono uccidere i batteri a causa di 2 fattori: resistenza agli antibiotici e minore vulnerabilità. Questo batterio è in grado di adattare il suo metabolismo per poter vivere in aree a basso contenuto di ossigeno.
Quando questo accade i batteri si adattano all’ambiente rendendo la membrana esterna impermeabile agli antibiotici.
In una serie di esperimenti gli scienziati hanno scoperto che la combinazione di ramnolipidi con gli antibiotici avevano una migliore efficacia contro il batterio S. aureus.
La dottoressa Lauren Radlinski, coautrice dello studio, ha affermato:
Le dosi di tobramicina che normalmente avrebbero un effetto scarso o nullo su queste popolazioni di S. aureus le uccidevano rapidamente se combinate con ramnolipidi.
Il team di ricercatori ha testato diversi antibiotici e tutti hanno migliorato la loro efficacia in combinazione con i ramnolipidi. Inoltre l’efficacia di tale combinazione non era solo nei confronti dello S. aureus ma anche di altre specie di agenti patogeni.
Batteri Resistenti agli Antibiotici
Ecco quali sono i più diffusi batteri resistenti agli antibiotici:
- Staphylococcus Aureus resistente alla meticillina
- Enterococchi resistenti alla vancomicina
- Streptococcus pneumoniae resistente ai farmaci
- Tubercolosi da micobatterio
- Enterobacteriaceae resistenti al carbapenem
- MDR Pseudomonas Aeruginosa
- MDR Acinetobacter
- Enterobatteriacee produttrici di ESBL
- Neisseria gonorrhoeae
Batteri Resistenti Agli Antibiotici
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