Riflessioni

Differenza tra Intelligenza e Apprendimento

Non sempre chi riteniamo intelligente lo è davvero

La differenza tra intelligenza e apprendimento è un po’ complicata da capire per molti. Una persona intelligente riesce ad adattare ciò che ha imparato dagli studi e dall’esperienza in contesti sempre nuovi. Riesce ad associare nozioni e situazioni simili ma non uguali e a sviluppare concetti originali.

Differenza tra Intelligenza e Apprendimento

Della differenza tra intelligenza e apprendimento parla anche la Bibbia, secondo cui la vera intelligenza consiste nell’essere capaci di Dio. Essere capaci di Dio significa avere la capacità di cogliere con la mente, seppure a grandi linee, l’essenza di un’Entità che non possiamo vedere.

In poche parole è intelligente chi, pensando ad un concetto astratto, riesce a crearsi nell’immediato un’idea relativamente chiara di ciò che non ha mai visto e nessuno gli ha insegnato.

Differenza tra Intelligenza e Apprendimento: Quanta Confusione!

La differenza tra intelligenza e apprendimento oggi non è mai evidenziata e questo genera molta confusione.

Siamo abituati a definire intelligenti individui che invece hanno semplicemente particolari abilità. Queste persone, basandosi sull’apprendimento di nozioni e sulle predisposizioni naturali, sanno molte cose e sono in grado quindi di comprendere e risolvere determinate situazioni.

Non a caso riteniamo intelligenti quelli che hanno titoli di studio elevati e successo nella vita lavorativa e/o sociale. Se riflettessimo sulla differenza tra intelligenza e apprendimento ci accorgeremmo che non tutte queste persone sono davvero intelligenti. Sono piuttosto dotate solo di una intelligenza parziale, chiamiamola così, che può essere considerata la somma di alcune abilità di cui sono in possesso.

Mi spiego meglio. Mettiamo che sono un genio della matematica e gli altri, per questa mia abilità, mi considerano una persona intelligente. Tuttavia non sono in grado, ad esempio, di instaurare delle sane relazioni umane. Sono davvero intelligente o sono stato solo in grado di sviluppare un’abilità attraverso l’apprendimento di determinate nozioni matematiche? Perché se mi ritengo intelligente per questa capacità una macchina, un computer ad esempio, è infinitamente più intelligente di me.

Le Intelligenze Multiple

Per giustificare la diffusa abitudine di non distinguere la differenza tra intelligenza e apprendimento oggi si parla della teoria delle intelligenze multiple. Queste intelligenze spazierebbero da quella linguistica a quella musicale, da quella esistenziale a quella interpersonale. Per come la vedo io però, o si è intelligenti o non lo si è e queste sfaccettature restano abilità che devono essere apprese.

Dato che credo in Dio, mi piace molto il concetto biblico di intelligenza. Le abilità che ci fanno erroneamente pensare che un uomo sia intelligente sono verificabili in modo tangibile perché riguardano il mondo tangibile. La vera intelligenza, che per me presuppone anche la capacità di avvicinarsi all’idea di Dio, non può essere verificata in modo concreto. Così come i sentimenti che non si vedono, l’intelligenza è visibile attraverso l’azione, in tutti i campi della vita.

Tu come vedi la differenza tra intelligenza e apprendimento?

Lettura consigliata: L’intelligenza della fede di Giuseppe Barzaghi

L'intelligenza della fede

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32 Commenti

  1. bella domanda ma pericolosa e vorrei rispondere come rispose Russo l’illuminista a chi gli chiedeva della bellezza.
    La bellezza è razzista allontana tutti quelli che ritiene meno belli e così l’intelligentone allontana tutti quelli che reputa meno di lui..
    E’ forse un dono uguale per tutti e che si perde nel tempo se non si allena….????
    ci ho provato.
    Piove e tra poco infinito filitto per ingannare il tempo con i vicini che bighellonano sotto l’ombrello….

    1. Eh no Andrea! Forse uno che sa tante cose e per questo si ritiene meglio degli altri può allontanare le persone ma questo non accadrebbe a qualcuno che è realmente intelligente! Vedi, il tuo esempio si è prestato molto bene per sottolineare la differenza tra intelligenza e apprendimento.
      Direi che l’intelligenza è un dono, non è uguale per tutti, ma può sicuramente essere allenata.
      Se piove nascono i funghi…
      Ciao!

  2. -Tu come vedi la differenza tra intelligenza e apprendimento?

    La verità è che non ho mai studiato la Bibbia “apprendendo” dalle parole scritte per poterne fare un giorno una questione di differenza tra apprendimento e intelligenza!

    -Confida nel Signore con tutto il cuore
    e non appoggiarti sulla tua intelligenza

    Non so ma queste righe sono contenute nella bibbia credo o mi sbaglio?

    Qualcuno ti ha detto di avere una notevole intelligenza e tu ci hai scritto un post!

    È molto interessante voler approfondire delle tematiche,ma quello che io non riesco a fare è non dare senso all’amore che movimenta la natura delle persone attraverso una continua ricerca ,continue domande…ma anche silenzi che dicono tanto e vanno rispettati !

    1. Non ti sbagli.
      “Confida nel Signore con tutto il cuore
      e non appoggiarti sulla tua intelligenza;
      in tutti i tuoi passi pensa a lui
      ed egli appianerà i tuoi sentieri.” (Proverbi 3:5-6)
      E secondo te che significa?

      Ho scritto questo post solo perché noto spesso nelle persone con cui parlo la mancanza di questa distinzione, tutto qui.
      Tu continua a fare quello che fai, ognuno nel mondo ha il proprio ruolo.
      Saluti.

  3. Io credo che tutte le persone sono intelligenti. Ma che poi apprendano nella vita ciò che vogliono, ciò che gli piace magari di più. Ma effettivamente è un discorso un pò ampio e ho bisogno di rifletterci su.

      1. Secondo me sì. Ognuno ha la sua intelligenza. L’essere più o meno portati per un qualcosa fa parte non solo del proprio bagaglio culturale ma fa parte di una predisposizione e quella è la tua intelligenza. A me piace molto cucinare anche se non è il mio lavoro, mio marito è molto bravo per quanto riguarda l’elettricità ma è negato per il disegno. Mia figlia disegna molto bene ma odia la geografia. Penso che per certi versi se studi puoi diventare come dici tu preparato ma la tua intelligenza ti porta ad essere più predisposto per certe cose che magari non saranno mai il tuo lavoro. Che ne pensi?

        1. Direi che tu sei a favore della teoria delle intelligenze multiple.
          Io credo che una persona davvero intelligente, se si impegna, riesce a fare tutto quello che gli è necessario. Diciamo che è anche in grado di apprendere qualsiasi cosa, anche se manterrà delle preferenze dovute ai suoi gusti e alle sue attitudini. Chi invece si scoraggia quando non è nel suo campo o proprio non riesce ad impegnarsi in qualcosa che non gli venga già naturale per conoscenze acquisite e predisposizione, per me, non è intelligente, è solo abile nel suo campo.
          Ciao, a presto!

          1. Capisco. Può essere che sia come dici tu, effettivamente … devo rifletterci 🙂 serena giornata

  4. Dal tuo post sembra che non chi crede sia poco intelligente, non mi sembra molto corretto, ognuno di credere a quello che vuole o a non credere, e questo non ha niente a che fare con l’intelligenza se permetti.
    Buona serata!

    1. Non è tanto una questione semplicemente di credere ma di essere “capaci di Dio”.
      Comunque ho spiegato come dovrebbe essere intesa l’intelligenza, al di là della definizione biblica, all’inizio del post: “Una persona intelligente riesce ad adattare ciò che ha imparato dagli studi e dall’esperienza in contesti sempre nuovi. Riesce ad associare nozioni e situazioni simili ma non uguali e a sviluppare concetti originali.”

      Ciao, buona serata anche a te.

  5. Ero curiosa di sapere a quali versetti della Bibbia alludessi, poi ho trovato risposta leggendo i commenti precedenti al mio.
    Riguardo la differenza tra apprendimento e intelligenza, senza pensarci troppo, mi viene questo pensiero: l’apprendimento è una cosa che viene da fuori, mentre l’inteligenza parte da dentro.
    Oggi leggevo i pensieri di Blaise Pascal, secondo cui egli affermava che Dio ha fatto in modo che alcuni sentano dentro sé l’amore per Lui, mentre altri non riescono a sentire ciò… secondo te, è vera questa cosa? Mi chiederei, anzi, perché alcuni sentono questa Voce interiore, la amano ed hanno fede in essa, mentre altri no.

    1. Non alludevo a nessun versetto in particolare, perché da numerosi e diversi passi della Bibbia si evince questa definizione dell’intelligenza. Fu Sant’Agostino a concentrarla nella frase “essere capaci di Dio”.
      Mi piace molto il tuo pensiero, direi che è perfetto per semplificare un concetto che pare difficile: l’apprendimento è una cosa che viene da fuori, mentre l’intelligenza parte da dentro. Vero, verissimo.
      Per quanto riguarda l’ affermazione di Blaise Pascal io tendo maggiormente a credere che Dio, semplicemente, ci lascia liberi… siamo talmente liberi che possiamo perfino scegliere di non credere in Lui o di odiarlo.
      Perché alcuni sentono questa Voce e altri no? Probabilmente perché chi non la sente ha troppo rumore dentro o troppa poca voglia di ascoltare. Sono scelte anche queste.
      Ciao, buona serata.

  6. E’ un discorso molto interessante, non credo di averci mai pensato in modo tanto preciso e puntuale 🙂
    Grazie per avermi indotto una nuova riflessione. Buon pomeriggio!

    1. Tutti! Aggiungerei anche “Energia Universale” . Perchè sono nomi diversi che identificano la stessa Essenza, lo stesso concetto.
      Ciao, buona domenica.

      1. Adesso ho sorriso 🙂
        Prendendo spunto da questi ultimi commenti.
        Spesso si accendono gli animi nei vari dibattiti anche molto
        accesi che sfociano in vere e proprie guerre… perché ognuno difende la propria religione che a sua volta nasce da un dio diverso…quando parli di Dio Universale accontenti tutti…ma è questa la differenza tra intelligenza e apprendimento!

        Credo che tu sia capace di cogliere il senso profondo di questa mia osservazione…buona serata!

        1. Non è una questione di “accontentare tutti”, è semplice osservazione. Un essere umano che si rende conto di far parte di qualcosa di più grande e percepisce in qualunque modo questa grande energia positiva tanto da concepire il concetto del Divino, in qualunque modo lo chiami, sta sperimentando la stessa esperienza chi di Lo chiama in modo diverso.
          Ciao, buona settimana.

      2. Quella che tu aggiungi è un’entità che viene da molto lontano, addirittura dai presocratici, direi. che tuttavia è stata avvilita da chi ha formulato la seconda legge della termodinamica. Un saluto cordiale.

  7. Un essere umano che si rende conto di far parte di qualcosa di più grande e percepisce in qualunque modo questa grande energia positiva tanto da concepire il concetto del Divino, in qualunque modo lo chiami, sta sperimentando la stessa esperienza chi di Lo chiama in modo diverso.

    Si e tende a difendere quel Divino,senza però essere troppo individualisti …

    Rimanda i tuoi lettori a questo post:

    “Individualismo ed Altruismo
    Due Aspetti del Nostro Animo”

    Qui ci sono alcuni concetti che penso appartengano un po ad ognuno di noi…da qui è facile capire anche il tuo accostamento a Dio…

    Grazie e buona settimana di sole a te!

  8. La fede è la piattaforma della dittatura e dell’assolutismo; il dubbio è la piattaforma della democrazia. La fede mi fa mettere mano alla spada, la religione me la fa sfoderare.

  9. Ne sono felice. Essere capaci di Dio, dice sant’Agostino. Sei appena nato e ti sottopongono a quella baggianata del battesimo che neutralizza il peccato originale. Impari a spiccicare le prime paroline ed eccoti pronto ad imparare a recitare la preghierina del mattino e quella della sera e ti raccontano la favoletta dell’angelo custode e del Maligno che ti tampina ad ogni pie’ sospinto. Ti devi poco più tardi sorbire l’ora di religione a scuola; poi viene la prima comunione previo bagno piena immersione di catechismo per lo più affidato ad una beghina più ignorante di una capra. Poi, prima di sposarti vai a lezione sulla famiglia da uno che è lontano dalla famiglia anni luce… e via così. Fammi sapere come fai a non ritrovarti capace di Dio. E sai che ti dico? Se c’è un Dio, lo ringrazio per non avermi dato la fede.

    1. So cosa intendi e lo capisco. Nonostante tutto il “trattamento” cristiano, che appartiene molto più alla religione che alla fede, sono stato ateo per buona parte della mia vita. La vedevo come te e quando sento parlare un ateo di solito sorrido, perché ho detto per anni le stesse cose. Pensa che ho iniziato a leggere testi sacri di varie religioni proprio per provarne le assurdità.
      La fede però è tutta un’altra cosa. È qualcosa che nessuno può inculcarti, a differenza delle pratiche religiose. È qualcosa che nasce dentro e che incredibilmente, ti aiuta a mettere tutti i pezzi di realtà che prima vedevi ma non riuscivi a spiegarti nella giusta posizione.
      Sant’Agostino non era solo un teologo ma anche un filosofo e, anche lui, alla fede è arrivato nella seconda parte della sua vita e ha raccontato molto bene questo processo spirituale.
      Credere che esista qualcosa che ha dato origine a tutto questo non è consolatorio e non ti spinge a vivere in base alla vita che ci sarà dopo. Non ti porta ad odiare gli altri ma ad amarli incondizionatamente, ti rende consapevole della tua piccolezza nell’ordine delle cose ma, allo stesso tempo, della costante possibilità che hai di cambiare tutto in meglio. Ti aiuta a capire le persone, il mondo e la vita.
      Gli atei tendono ad identificare la fede con le vecchiette che vanno in chiesa la domenica e magari sparlano della vicina di casa per tutta la settimana. Ma la fede è oltre la ritualità delle religioni, è consapevolezza, è uno stato spirituale che ti cambia nel profondo.
      Detto questo, so che non posso riuscire in alcun modo a farti capire davvero cosa intendo perché è difficile raccontare un’esperienza spirituale a chi ragiona in termini pratici e materiali. Anche questo lo dico per esperienza, perché sono stato dalla tua parte e non riuscivo proprio a capire fino a che l’ho vissuto in prima persona. Ma ognuno su questa terra percorre le strade che ritiene migliori per se stesso. Ed è giustissimo così!
      Buona settimana.

  10. Sarò stato sfortunato a non ricevere il dono della fede? Boh. Vabbe’: è andata così. Comunque ti ringrazio per avermi preso in considerazione. Buona settimana a te e a tutti i tuoi lettori.

    1. Nessuna fortuna o sfortuna, è semplicemente la strada che hai scelto per te stesso!
      Grazie a te per avermi dato l’opportunità di uno scambio di punti di vista.
      A presto.

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