Forme di Schiavitù Moderna
Anche se hanno cambiato pelle rispetto al passato, esistono tutt’ora forme di schiavitù moderna. E non mi riferisco solo alle ragazze costrette a prostituirsi o ai lavoratori in nero e sottopagati.
Le forme di schiavitù moderna più diffuse ci riguardano tutti, chi più chi meno, e sono terribili perché sono travestite da libertà.
Tempo fa, seguendo l’intervista di un sopravvissuto alle deportazioni naziste, rimasi molto colpito da una sua interessante riflessione. Diceva che quando si viene fatti prigionieri all’inizio si cerca di fuggire, di combattere ma che, dopo un po’ di tempo, ci si rassegna. Si inizia a pensare che quella condizione di schiavitù disumana sia normale.
All’incirca la stessa cosa era stata affermata dopo la guerra di secessione da numerosi uomini di colore. Vissuti da sempre in una condizione di schiavitù, come i loro genitori, si ritrovarono finalmente liberi ma ne furono disorientati.
Mi sono quindi chiesto: è possibile abituarsi alla schiavitù tanto da sopportarla mestamente come se fosse una condizione normale?
Per quanto aberrante possa esserne il solo pensiero, purtroppo, la risposta è sì e le forme di schiavitù moderna ne sono un chiaro esempio.
Forme di Schiavitù Moderna fatte di Catene Mentali
Guardandoci intorno, anche oggi infatti possiamo facilmente renderci conto di come ci si abitui ad essere schiavi. Anche se fortunatamente in termini molto meno drammatici rispetto al passato, molte persone scelgono in qualche modo di vivere soggiogati. Si adeguano a tutto, anche a quello che all’inizio ritenevano ingiusto, sbagliato o dannoso.
Le forme di schiavitù moderna sono moltissime. Schiavitù è la dipendenza da tutto quello che ci fa male, è osservare quello che non va ma non fare nulla per cambiarlo. Si è schiavi quando si lascia che altri manipolino il nostro punto di vista e quando si resta vittime di relazioni sbagliate. Ma tra le forme di schiavitù moderna c’è anche l’abbassare la testa, accettando quello che ci viene imposto e che sentiamo ingiusto dentro di noi.
Credo che sia molto importante trovare la forza di indignarsi ancora, di non accettare quello che è chiaramente contro ogni valore etico. Questo vale soprattutto quando una società spinge al consumismo e all’accettazione di qualunque concetto sbagliato per guadagno. Veniamo martellati continuamente per far sì che delle catene mentali ci tengano ben stretti nella nostra schiavitù.
L’individualismo, l’indifferenza, l’arrivismo, la promiscuità sessuale, l’aggressività sociale, la trasgressione, l’abbandono della morale e del decoro sono tutte tristi forme di schiavitù moderna. Sono inclinazioni negative per il proprio benessere che però ci portiamo addosso ogni giorno come schiavi con le proprie catene.
Riscopriamo il coraggio di dire no, di non accettare l’inaccettabile, senza la paura di essere considerati antiquati o bigotti. Il mondo ha bisogno di uomini liberi.
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Concordo assolutamente, per comodità ci sono molti che accettano tutto o che fanno cose solo perché va di moda farlo, è davvero desolante, buon pomeriggio.
Chissà se e quando ci sarà una vera e propria “liberazione” della mente e dello spirito!
Ciao Silvia, come stai?
Ti auguro una lieta settimana.
Eh sì si è schiavi del progresso, del cellulare, dell’avere tutto e tanto. Del riempirsi di cose materiali anche se magari non servono ad un tubo. Si è schiavi del lavoro. SI è schiavi anche “del quieto vivere” e appunto non si alza la testa se si viene bistrattati. La libertà è una gran bella cosa, dura da conquistare. Sempre che esista del tutto.
La libertà è prima di tutto una questione di testa e di cuore. Non si è liberi fino a che si dipende anche solo mentalmente da qualcosa.
Ciao, buona settimana.
Decisamente così… buona giornata
Anche a te, a presto!
Buongiorno 🙂
Ciao Ely!
Buongiorno anche per oggi 🙂
Già…spesso si è anche schiavi inconsapevoli, perché ci si lascia manipolare da altri senza rendersene conto. La politica per prima tende a renderci schiavi inconsapevoli, facendoci credere cosa vuole e spingendoci a scelte vendute per favorevoli, ma che in realtà non lo sono.
Dobbiamo sempre confrontare le informazioni e smetterla di credere a tutto ciò che vediamo in televisione o leggiamo, soprattutto sui social.
Si è poi schiavi anche sul lavoro, perché con i contratti a tempo determinato c’è sempre il pericolo che non vengano rinnovati e non c’è altra soluzione che abbassare la testa, se si vuole riuscire a pagare l’affitto e mangiare.
Insomma, oggi abbiamo molte comodità, ma la vita è molto più difficile di un tempo.
Soprattutto non dobbiamo lasciarci condizionare sotto il profilo emotivo! Vedo tanta, troppa gente spinta verso la rabbia, che è sicuramente qualcosa che danneggia prima di tutto noi stessi.
È vero, la vita è molto più difficile di un tempo, almeno sotto il punto di vista dello stress e delle pressioni costanti a cui siamo sottoposti. Tu che ne hai larga esperienza, pensa ai più giovani! L’adolescenza è sempre stato un periodo complesso di per se, figuriamoci oggi, con tutte le sollecitazioni che ci sono. Ma la forza dell’essere umano è proprio la sua capacità di adattarsi. Diventeremo più forti!
Un caro saluto.
oggi sono molto piu’ sofisticate queste forme, ma sempre di schiavitu’ si tratta!
Proprio così… e tra l’altro oggi gli schiavi non si accorgono nemmeno di essere schiavi!
Ciao, buona giornata.
sai io ti vorrei fare riflettere su un tipo di schiavitù, chiamiamola pure moderna quella del lavoro
Non riguarda solo ragazzi, ma anche padri di famigli o donne, con contratti di giorni, settimane o sei mesi, con stipendi bassissimi e la promessa al momento del assunzione che ti terranno, che salirai di categoria contrattuale. E intanto tu devi mantenere una famiglia, devi iniziare a costruirti una famiglia e accetti, lavori al freddo….ma non considerati usuranti….finestre triplo vetro portate a spalla quarto piano….ma non considerato lavoro usurante te e poi…..aggiungi
ti dicono un orario e poi ti parlano di straordinario, ne hai bisogno, il tuo salario è troppo basso, parti alle cinque finisci alle dieci perchè rientri con un camion da chissà dove…..
Il mio pensiero. Auguri di serenità e vorrei che per tutti tutto questo finisse
Hai ragione Valeria, purtroppo in molto casi anche nel lavoro ci sono ancora forme di schiavitù che sono gravissime, perché alimentate dalla necessità di lavorare. Mi vengono in mente anche i casi più estremi del caporalato e del durissimo lavoro nei campi che viene pagato 2 euro all’ora. È un grave problema che riguarda purtroppo anche i Paesi che si considerano civilizzati solo perché i conti economici sono i profitto quando invece intere fasce sociali affondano.
C’è bisogno di reinventare la società puntando sul valore dell’essere umano più che su quello del denaro.
Un caro saluto, un abbraccio e l’augurio di un Natale sereno.