Mi è sempre accaduto di contemplare in silenzio gli alberi più belli. Guardiani silenziosi del mondo circostante, ognuno di loro è diverso dall’altro, tutti con una propria personalità.
Secondo alcuni gli alberi più belli sono gli olmi di Central Park, secondo altri i glicini giapponesi. C’è chi preferisce gli ulivi millenari della Puglia e chi gli eucalipti arcobaleno delle Hawaii.
Io ne valuto la bellezza in base alle mie sensazioni e ai ricordi. Amo toccarne la corteccia, sentirne l’odore e immaginarne la storia. Soffro quando vedo tagliare degli alberi.
Secondo me gli alberi possono essere visti come una metafora dell’essere umano. Per sopravvivere alle intemperie e diventare forti devono adeguarsi alle stagioni, cambiando colore e anche perdendo le foglie, se necessario. Anche gli uomini hanno bisogno di radici profonde, per attingere al necessario nutrimento interiore, evitando di essere spazzati via dal primo vento. Anche gli uomini possono avere cortecce durissime ma dentro, dove nessuno vede, contare anni e malanni.
Gli uomini, come gli alberi più belli, sono più forti quando crescono vicini. Se poi riescono ad avere rami alti e forti per i nidi e accoglienti cavità per gli scoiattoli, possono aiutare e proteggere altre vite.
Gli Alberi più Belli sono Legati a un’Emozione
È strano a dirsi ma ricordo bene ogni albero che, nel corso della mia vita, mi ha accompagnato. Per me gli alberi più belli sono quelli legati al mio passato.
Il primo fu un ciliegio, che svettava alto tra gli altri alberi nel cortile dietro casa mia. Da bambino sognavo di riuscire ad arrivare fino alla cima, quasi fosse una arrampicata eroica. Allo stesso periodo sono legati dei piccoli noccioli. Mi ci sedevo sotto a mangiarne i frutti, rompendone faticosamente i gusci con un sasso. Nel giardino interno della mia scuola elementare c’era un grande limone. Mi ci rifugiavo sotto durante la ricreazione. Aveva la chioma ricca di foglie che sfregavo tra le mani per sentirne il profumo. Se chiudo gli occhi rivivo distintamente quei momenti e quell’odore piacevolissimo.
Tra gli alberi più belli c’è poi un piccolo, piccolissimo albero di pino piantato in campagna insieme a mio nonno. Io e il pino avevamo la stessa altezza allora, mentre adesso svetta altissimo sopra di me. Ogni volta che lo guardo ripenso a quel pomeriggio con mio nonno, è quasi una fotografia delle emozioni di allora.
Certo, si resta sempre incantati davanti alla meraviglia della natura ma è l’emozione a farci davvero apprezzare la bellezza.
Lettura consigliata: La vita segreta degli alberi di Peter Wohlleben
È vero, davanti allo spettacolo della natura non si può che rimanere incantati. Purtroppo non tutti però sembrano apprezzarne la bellezza(ma di cosa è dunque fatta la loro vita???). Quanti scempi si vedono con le potature mostruose che si trovano sempre più spesso in giro.. Viviamo nella paura, vandalizziamo la natura e come
conseguenza viviamo male.. anche noi. Vediamo pericoli ovunque quindi bisogna correre ai ripari. Non ci si rende conto che l’unica paura da temere è la miseria interiore.
Purtroppo in molti non riescono a vedere la bellezza, nemmeno quando se la ritrovano davanti. E questo, ovviamente, porta a una minore sensibilità ed attenzione. Forse per vederla intorno a noi dobbiamo iniziare a coltivarla dentro…
Ciao, buona serata.
Già, grazie anche a te❤️
Io ammetto che non ho mai amato tanto salici piangenti o gli aceri … quelle piante in generale che sembra “si buttino giù” mi danno tristezza invece una mia amica domenica mi ha fatto pensare a quelle piante come quelle “mi piego ma non mi spezzo” ed è già una visione diversa. Amo la natura e quindi gli alberi mi piacciono un pò tutti. Ma la natura appunto è “varia”, “colorata” e anche bizzarra e l’albero che amo di più di strova fra Fontane Fredde e San Lugano in provincia di Bolzano, questa pianta è alla fine due piante, assieme e vicine. Una pianta che fa dei bellissimi fiori bianchi a mò di cespuglio e un abete. Loro “vivono assieme”, uno vicino all’altro ma a guardarli dalla strada sembrano un tutt’uno. E quando ci sono questi fiori bianchi questo “tutt’uno” è una meraviglia. Serena giornata
Che meraviglia! Se mi capiterà di passare da quelle parti ci farò sicuramente caso.
Per quanto riguarda i salici… c’è n’è uno poco prima di arrivare a casa mia ed io lo vedo come la tua amica. Sembra triste, ma in realtà è forte e quando lascia che i suoi rami vengano dondolati dal vento è un vero spettacolo! 🙂
Ciao, buona giornata anche a te.
Sì davvero quell’albero è fantastico 🙂 mi dirai se ci passerai.
Vedi come si può sempre rivalutare i propri pensieri? Ascoltando gli amici 😉 ehehehe serena giornata
Serena giornata
Buon fine settimana
Anche a te!
da quello che posso capire dall’altezza del pino sono convinto che non sei un arbusto ma un albero piuttosto grande.
Io ho una quercia piantata al mio battesimo, Gli abeti di mio fratello e mia sorella sono abbattuti perché pericolosi.
Rimane il castagno del mio trisnonno Celestino ma il più bello è lerucaria portata negli anni 50 dallo zio dall’Argentina nello zaino alta appena 5 cm. Adesso è un gigante e se potessi ti manderei la foto ma le mia abilità informatiche sono nulle. Bella l’idea di parlare di un così bell’argomento che spesso trascuriamo, morte loro morte nostra.
Lo vedi? Gli alberi fanno parte della nostra vita e alcuni, addirittura, ricordano momenti precisi della nostra vita. La tua convinzione è giusta, non sono un arbusto! 😉
Ciao, buona serata.
In questo momento mi sento come un fuscello sottile in balia del vento. Saluti
Mi spiace che tu ti senta così. Fai come gli alberi, sii abbastanza flessibile da non farti spezzare.
Un abbraccio.
E’ molto bello questo parallelismo fra laberi e uomo. Lo condivido.
A me hanno sempre emozionato i pini e le querce. Alberi forti, frondosi, stabili e duraturi nel tempo: le stesse ‘qualità’ che mi colpiscono nelle persone,
Un sorriso, Mr. Loto
Hai degli ottimi gusti, sia in fatto di alberi che di persone!
A presto.
La Natura è fonte di grande bellezza . Quando sono in montagna, mi trovo spesso ad ammirare gli alberi e ne resto impressionata per la forza che sprigionano e penso a quante e quante stagioni hanno visto passare e a quante persone hanno cercato un riparo sotto le loro fronde. Sempre rimango impressionata da quegli alberi grandi, forti, robusti perchè mi portano a pensare da quanto tempo stanno lì e mi sento piccola, rispetto a loro. Saluti.
Se ci pensiamo, siamo effettivamente piccoli in confronto a loro, non soltanto per questioni di dimensioni e longevità. Loro senza di noi vivrebbero benissimo mentre noi senza di loro moriremmo in fretta…
Ricambio i saluti con affetto!
Abito in campagna in compagnia di molti alberi.Mi piacciono gli aceri,alti e maestosi con le loro larghe fronde,come anche il ciliegio che fa ottime ciliegie,e l’albero delle noci,anche questo maestoso che mi sembra che mi protegga con i suoi rami robusti.Buona giornata. 🙂 Dolce
Tutti i tuoi alberi ti proteggono… anche quando non ci pensi o non te lo immagini! 😉
Buona serata, a presto.
In questo momento sto leggendo un libro sugli alberi :”Il canto degli alberi”. E questa cosa sicuramente è una spiegazione di quanto mi senta attratta da loro. Sono sicura che ogni albero possa aiutarci con la loro energia e che possiamo trovare in loro la forza per poter superare i nostri momenti di bisogno sia a livello curativo ma anche di crescita. Negli alberi, quando viene a mancare una vita che mi è stata vicino, sento che posso ritrovare le energie che sono a loro appartenute. Per esempio, in montagna ho individuato degli alberi che ci sento l’energia dei miei amici cani, che mi sono stati vicini in un periodo della mia vita. Uno per ogni cane . In giardino ho un olivo in cui sento vibrare l’energia del mio babbo. E questo per me è molto consolante perché quando sento il bisogno mi vado a rifugiare fra i loro rami o li abbraccio se i rami sono troppo alti. E questo mi fa molto bene.
Ma quanto mi piace quello che hai scritto! Forse è la stessa percezione che anch’io ho sempre avuto ma che non sono mai riuscito a chiarire… certo! Ecco perché, nonostante stia facendo dei danni, non riesco a tagliare il pino che ho piantato con mio nonno, perché ci “sento” lui! Ed ecco perché ho seppellito il mio adorato pastore tedesco sotto ad una quercia e quando la guardo mi tornano in mente i suoi occhioni. Si, gli alberi assorbono le energie. Ti ringrazio per il tuo commento, oggi mi hai regalato un sorriso.
Ti abbraccio e ti auguro una lieta domenica.
Lo sguardo rimane per sempre, specialmente se gli occhi sono a cuore. Sono contenta di averti fatto pensare ai tuoi cari e che il tuo pensiero sia stato dolce e ti abbia fatto sorridere.
Un caro abbraccio
(Non so come mai faccio confusione ed ogni volta sbaglio a scrivere il nome. Prima mi veniva automatico.. io sono alpoggiogoloso e sibedoula )
interessanti le tue riflessioni: anch’io li amo molto; in particolare un platano di 300 anni che a Verona è stato dichiarato patrimonio ambientale di notevole interesse naturalistico. Spesso mi soffermo ad osservarlo a lungo e non smette mai di stupirmi!!!
Quante vicende umane sono passate sotto ai suoi rami!
Ciao Luigi, ti auguro una buona giornata.
L’albero che ho sempre ricordato con affetto è quello di fronte a casa mia nella campagna. Quando eravamo piccoli ci arrampicavamo ogni giorno e ci divertivamo un sacco. Poi un giorno hanno tolto quell’albero, con nostro grande dispiacere, perché dicevano che avrebbero dovuto costruire, ma non l’hanno mai fatto. Poi devo ringraziare Wolfgang perché mi ha insegnato ad amare ancora di più la natura e a vedere gli alberi come gli uomini proprio come dicevi tu. Grazie Mr Loto!
Pensa che io, stranamente, tendo a ricordare anche gli alberi che, come quello che hai citato, sono stati tagliati e oggi non ci sono più… ne percepisco sempre la mancanza.
Ciao Maria, ti auguro una lieta domenica.
Grazie buona domenica anche a te!!!!