I Funghi più Velenosi al Mondo
I funghi più velenosi al mondo, quelli mortali per intenderci, non sono molti. Sfortunatamente però, alcuni di questi ogni anno provocano molti avvelenamenti mortali in tutto il mondo.
I funghi più velenosi al mondo in alcuni casi assomigliano a specie commestibili. Questo induce i cercatori di funghi meno esperti e anche piuttosto incoscienti, a raccoglierli e cibarsene.
Ogni anno si hanno notizie di persone vittime di intossicazioni dovute all’ingestione di funghi velenosi. Malgrado i continui avvertimenti da parte degli organi di informazione, ci sono sempre persone sprovvedute che raccolgono e consumano i funghi in modo superficiale, mettendo a serio rischio la propria vita e quella dei propri familiari.
I funghi più velenosi infatti, contengono tossine potentissime per le quali non esiste un antidoto in caso di ingestione. Questi funghi, se consumati, possono portare alla morte nel giro di tre, quattro giorni.
In questo articolo trovi la lista dei funghi più velenosi che crescono anche nei nostri boschi. Questi funghi sono anche piuttosto diffusi e non è difficile trovarli nel bosco durante un’uscita per funghi.
Funghi più Velenosi
Amanita phalloides
Si tratta del fungo più velenoso in assoluto che è responsabile del 90% delle morti in tutto il mondo. In alcune zone d’Italia viene anche chiamato angelo della morte. Il fungo contiene molecole estremamente tossiche chiamate amanitine e falloidine che provocano danni irreversibili al fegato. (1, 2)
La sua ingestione provoca la sindrome falloidea, ecco cosa c’è da sapere sulla tossicità dell’Amanita phalloides.
- Le sue tossine mantengono la loro tossicità anche dopo la cottura, l’essiccazione e il congelamento.
- Un piccolo frammento del fungo è in grado di uccidere un uomo. Se l’A.phalloides entra in contatto con altri funghi può renderli velenosi per cui, in questo caso, devono essere buttati tutti.
- I primi sintomi dell’intossicazione sopraggiungono dalle 6 fino alle 48 ore dopo l’ingestione.
- Le sue tossine provocano la necrosi del fegato. Per avere qualche possibilità di sopravvivere a questo fungo occorre diagnosticare l’avvelenamento in tempi brevi (entro 12 ore dall’ingestione).
- In caso di sopravvivenza però, a causa dei danni al fegato, il paziente dovrà sottoporsi a emodialisi o al trapianto del fegato.
Come hai potuto vedere si tratta di un fungo terribile che, se consumato, non lascia scampo. Evita quindi di consumare qualsiasi fungo se non sei più che sicuro della sua specie di appartenenza.
AMANITA PHALLOIDES: È il più terribile dei funghi conosciuti perché la sua velenosità non lascia scampo. Nella maggior parte dei casi risulta mortale. Si trova nei boschi di tutt’Italia in estate e in autunno.
Vai alla SchedaAmanita verna
Tra i funghi più velenosi troviamo un altro esemplare appartenente al genere delle amanite. Si tratta dell’Amanita verna, anche nota come amanita primaverile a causa del suo periodo di comparsa nei boschi.
Questo fungo contiene le stesse tossine presenti nell’A.phalloides, per cui la sua pericolosità, come nel caso precedente, è estrema. Anche questa amanita ogni anno è responsabile di molti casi di avvelenamento, spesso con esito nefasto.
Purtroppo il suo colore bianco candido induce molti cercatori inesperti in errore. Questi, convinti erroneamente che i funghi bianchi siano tutti commestibili, non esitano a mangiarlo. Per quanto riguarda i sintomi e gli effetti del suo veleno sull’uomo, sono uguali a quelli dell‘A.phalloides.
AMANITA VERNA: Presente quasi in tutta Italia dalla primavera all’autunno, è un fungo velenosissimo. La sua ingestione non lascia quasi mai scampo e provoca la morte o danni permanenti al fegato.
Vai alla SchedaAltri funghi appartenenti a questa famiglia contengono le amatossine. Il loro consumo può quindi essere fatale. I funghi sono:
- Amanita virosa
- Amanita ocreata
- Amanita bisporigera
- Amanita suballiacea
Cortinarius orellanus
Insieme alle amanite, il Cortinarius orellanus è uno dei funghi più velenosi che possiamo incontrare nei boschi. La tossina responsabile della sua tossicità si chiama orellanina. La sua ingestione provoca la necrosi dei reni, con danni permanenti in caso di sopravvivenza al suo veleno.
Ecco quello che devi sapere sulla tossicità di questo fungo.
- I sintomi dell’avvelenamento da Cortinarius orellanus possono manifestarsi da 2 ai 21 giorni dopo l’ingestione. (3)
- I sintomi sono caratterizzati da una sete intensa, astenia, disturbi digestivi e neurologici.
- Dopo un periodo di apparente benessere, si manifesta un’insufficienza renale acuta. Questa condizione, se non trattata in tempo, conduce alla morte.
- In caso di sopravvivenza al veleno, il paziente è obbligato a sottoporsi a dialisi o al trapianto dei reni.
A questo proposito c’è un interessante studio su un caso di avvelenamento collettivo da Cortinarius orellanus avvenuto in Francia molti anni fa. 12 persone, in età compresa tra i 20 e i 23 anni, hanno subito gravi danni ai reni dopo aver consumato una zuppa a base di funghi Cortinarius orellanus.
I sintomi di avvelenamento si sono presentati dopo 2/5 giorni dal consumo dei funghi. I pazienti si sono lamentati di astenia, sete intensa, disturbi digestivi e neurologici. Tutti sono stati ricoverati con gravi danni alla funzionalità renale.
Otto pazienti hanno richiesto l’emodialisi. Nove hanno ricevuto corticosteroidi per meno di 6 mesi. Tutti i ragazzi sono stati seguiti per 13 anni durante i quali 7 di loro hanno recuperato la funzionalità renale. Quattro sono stati sottoposti a trapianto renale mentre uno che era ancora in dialisi è morto in un incidente stradale.
I ricercatori hanno concluso che l’incidenza dell’insufficienza renale acuta varia dal 30 al 46%. La gravità dei sintomi dipende dalla sensibilità personale e dalla quantità di tossine ingerite. (4)
CORTINARIUS ORELLANUS: Il Cortinarius orellano, nome scientifico Cortinarius orellanus, è un fungo velenoso mortale con cappello marrone, rossastro, rugginoso, a volte molto scuro.
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Funghi più Velenosi
Galerina marginata
Photo Credit: Wikimedia Commons
Il contenuto di amatossine, le stesse presenti nelle amanite, rende la Galerina marginata uno dei funghi più velenosi in cui possiamo imbatterci nei boschi. Queste tossine, come abbiamo visto in precedenza, danneggiano gravemente la funzionalità epatica. (5)
Ecco cosa devi sapere sulla tossicità del fungo.
- I sintomi dell’avvelenamento si possono manifestare dalle 6 alle 24 ore dopo l’ingestione del fungo.
- I sintomi iniziali sono forte dolore addominale, vomito e diarrea. Le tossine danneggiano gravemente il fegato, causando sanguinamento gastrointestinale, coma e insufficienza renale.
- Se l’avvelenamento non viene trattato in genere conduce alla morte entro i 7 giorni dall’ingestione.
- Le amatossine danneggiano anche i reni.
Fortunatamente i casi di avvelenamento ad opera della Galerina marginata non sono molti. Questo perché il fungo assomiglia a specie commestibili poco pregiate e ricercate.
GALERINA MARGINATA: La Galerina marginata è un fungo velenoso mortale di piccole dimensioni. Di norma il suo cappello non supera i 5 cm di diametro.
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Gyromitra esculenta
La Gyromitra esculenta è un fungo velenoso mortale anche conosciuta come falsa spugnola. Compare nella lista dei funghi più velenosi a causa del suo contenuto di una molecola tossica chiamata giromitrina.
Questa tossina ha un effetto emolitico sull’uomo, ovvero distrugge i globuli rossi. Questa è solo una delle conseguenza della sua ingestione. Ecco cosa devi sapere sulla Gyromitra esculenta e dei suoi effetti sull’uomo.
- I primi sintomi si verificano 5 ore dopo la sua ingestione con dolori addominali.
- Nei 2 giorni seguenti si verificano danni gravi al fegato e, in misura minore, danni ai reni. (6)
- In caso di intossicazione acuta si presenta anche uno stato di confusione mentale. (7, 8)
- Nei casi più gravi l’intossicazione da Gyromitra esculenta porta al coma e alla morte.
La maggior parte degli avvelenamenti si verificano nell’Europa orientale, in particolare nelle foreste di conifere di Germania, Polonia e Finlandia.
GYROMITRA ESCULENTA: La Gyromitra esculenta, anche nota come falsa spugnola, è un fungo molto pericoloso in quanto, in alcuni casi, la sua ingestione può anche provocare la morte.
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Lepiota brunneoincarnata
Photo Credit: Wikimedia Commons
L’ultimo dei funghi più velenosi della lista, è la Lepiota brunneoincarnata, un fungo di piccole dimensione ma i cui effetti possono essere letali. Il fungo contiene le pericolose amatossine presenti nel genere amanita.
Nel 2002 è il fungo è stato responsabile di un avvelenamento con esito fatale in Spagna. (9) Nel 2010 la sua ingestione è stata responsabile della morte di 4 giovani membri della stessa famiglia in Tunisia. (10)
- La sua ingestione provoca la necrosi del fegato.
- Le sue tossine provocano la sindrome falloidea.
- I sintomi sono a lunga latenza e si verificano dopo 48 ore dalla sua ingestione.
- A fronte di un abbondante consumo e di una diagnosi tardiva, facilmente l’esito sarà fatale.
Le specie di Lepiota mancano di fallotossine, pertanto potrebbero non manifestarsi vomito e diarrea fino a oltre 12 ore dall’ingestione o presentare sintomi di insufficienza epatica a 24 ore dal consumo. (11)
LEPIOTA BRUNNEOINCARNATA: È un fungo velenoso mortale appartenente alla famiglia delle Agaricaceae. IL fungo è stato descritto scientificamente nel 1889.
Vai alla SchedaFunghi più Velenosi: Conclusioni
Questi sono i funghi più velenosi, le loro caratteristiche e i loro effetti sulla salute dovrebbero convincere le persone a desistere dal consumare funghi di cui non si ha la certezza al 100% della loro commestibilità.
La pericolosità dei funghi velenosi mortali è aggravata dal fatto che il loro veleno è a lunga latenza. Questo vuol dire che i sintomi dell’avvelenamento si presentano a distanza di molte ore dopo la loro ingestione.
Visto che una diagnosi immediata può fare la differenza tra la vita e la morte, questa loro proprietà li rende ancora più pericolosi.
I Funghi più Velenosi
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.