Il Valore del Corpo
Il valore del corpo nella società di oggi è alla base di tutto. Ci si concentra sulla sua efficienza, sulla sua bellezza estetica ed è difficile accettare che il corpo si ammali o muoia.
Il modo in cui si considera il valore del corpo oggi non è soltanto una questione fisica. Se ci fai caso infatti, tutti tendono ad immedesimare il proprio essere con ciò che sono fuori. Psicologicamente riconosciamo noi stessi nel nostro aspetto esteriore.
Io sono: alto, magro, biondo… ho questa faccia, questi occhi, questo naso. Io sono ciò che vedo riflesso nello specchio.
Tiziano Terzani, che era molto spirituale anche se non seguiva nessuna religione, aveva dedotto l’errore logico in questo modo di ragionare.
“Dite io e pensate al vostro corpo. Ma se l’io è colui che identifica il corpo, non può essere il corpo. Il soggetto che osserva l’oggetto-corpo non può essere il corpo.”
Gli Induisti equiparano il valore del corpo a quello di un semplice strumento. Una volta usato e consumato deve essere abbandonato serenamente, senza troppi pensieri. Esso deve ritornare, attraverso la cremazione, ai cinque elementi per mantenere l’equilibrio della natura. Un corpo morto per gli Indù non è considerato importante, non è più nulla. Questo perché il vero io (l’anima) che è eterno e incorporeo, non è più lì.
Il Valore del Corpo nel Cristianesimo
Il Cristianesimo sostiene lo stesso concetto di base. Il valore del corpo sta nel fatto che contiene l’anima.
Eppure noi cristiani abbiamo molta difficoltà ad accettare tranquillamente quel passaggio dello spirito dal corpo all’infinito che chiamiamo poco poeticamente morte.
Eppure è bellissimo pensare al proprio corpo come le religioni suggeriscono: il valore del corpo risiede nel suo essere il tempio dell’anima. Che definizione meravigliosa!
In quanto contenitore della mia parte più preziosa, quella spirituale, va rispettato e curato. Deve però anche essere vissuto come uno strumento e non come un fine ultimo.
Il corpo è quello che permette alla nostra anima di vivere l’esistenza terrena pienamente. Ci permette di camminare attraverso di mondo, di toccarne e vederne la bellezza. Di contro, ci fa comprendere i nostri limiti, ci testimonia ogni giorno, con il suo invecchiamento e i suoi dolori, la caducità delle cose materiali.
È triste vedere gente che usa il cibo per ammalarsi o che usa il corpo esclusivamente per procurarsi dei piaceri fisici. C’è chi lo tortura con aspirazioni o innesti per renderlo più bello e chi lo trascura totalmente nel nome di un presunto distaccamento dal materiale.
È triste non per il valore del corpo in sé, ma perché porta a chiedersi in che condizioni è il suo contenuto. Se non si ha rispetto per la parte fisica, che è meno duratura, quale considerazione si può avere della parte eterna che non si vede?
Dovremmo ricordare sempre che abbiamo un solo corpo a disposizione. In qualunque condizione lo manterremo, sarà questo ad accompagnare la nostra anima fino alla fine del suo viaggio terreno.
Lettura consigliata: La saggia inquietudine di Stefanie Knauss
che bello ricordare un giorno speciale la domenica al rientro dopo la messa delle 11.
Il profumo del brodo di gallina la mamma che aspettava l’ultimo e poi
– a tavola che butto i tortellini….
– ora pensiamo al corpo e che ha detto il prete?
ricordo che era l’interrogativo più spietato ma ce lo aspettavamo
– ha detto che dobbiamo limare la spada che teniamo nella lingua perché diventi una carezza
Spero di non averti annoiato Mister ma hai detto tutto tu.
La luce dei nostri occhi è la testimoniamsa della salute della nostra anima…S.Agostino
Davanti ad un piatto di tortellini è difficile ricordarsi del valore spirituale del nostro corpo! Battute a parte, è vero che si intuisce la salute di un anima dal corpo che abita, soprattutto dagli occhi. E quanto occhi spenti si vedono in giro!!
Ciao, buona domenica.
Il mio corpo è sempre stato un problema per me. Tutti mi dicevano che ero bella, ma io vedevo solo i miei difetti. Ancora adesso, seppur in misura minore, non amo il mio aspetto e mi condiziona molto nel vestire. Di contro, per la mia età, godo di buona salute e faccio cose che ad altre persone della mia età sono precluse. Un buon compromesso tra aspetto e funzione. Buona domenica
Personalmente ho sempre pensato che un corpo sano e mantenuto in modo decoroso è un bel corpo, a prescindere dai canoni estetici della moda che cambiano. Cara Surfinia, spesso la bellezza che vediamo negli altri non è data dalle loro misure ma da quello che esprimono attraverso il proprio corpo. Facci caso.
Ciao, ti auguro una buona domenica.
Io non faccio nulla di particolare, non mi sono mai sottoposta ad interventi estetici, ma mi piace curare il mio corpo: una crema colorata per il viso, un po’ di ombretto sulle palpebre, un po’ di fard per non sembrare un cadavere, i capelli curati e pettinati, un pochino di abbronzatura d’estate, un abbigliamento decoroso.
Quando una persona inizia a non curarsi più è l’inizio della fine. Quando mia madre smise di pettinarsi e curare il proprio aspetto fu l’inizio dell’Alzheimer, purtroppo!
Se poi gli occhi sono ammorbiditi da un collirio rinfrescante e si uniscono ad un bel sorriso, si può dire che siano lo specchio dell’anima, no? 😉
Sono d’accordo, quando una persona inizia a non curarsi più è l’inizio della fine… e non soltanto in tragiche situazioni come la malattia, ma anche in tutte le altre. Però c’è bisogno di equilibrio, anche esagerare nella cura del corpo è sbagliato perché si dà più peso al contenitore (che verrà buttato via) piuttosto che al contenuto.
Ciao Katherine, ti auguro una lieta settimana.
Infatti! Esagerare pensando solo al lato esteriore, ricorrere alla chirurgia estetica, vestire firmato, non ha alcun senso. Ma curarsi un minimo per non avere un’aria sciatta e trasandata è salutare anche per l’anima.
Assolutamente si. Infatti nella frase “il corpo è il tempio dell’anima” ci sta tutto questo concetto. Bisogna curarlo perché contiene qualcosa di prezioso, non perché sia il tempio ad essere la cosa basilare.
A presto.
“È triste non per il valore del corpo in sé, ma perché porta a chiedersi in che condizioni è il suo contenuto. Se non si ha rispetto per la parte fisica, che è meno duratura, quale considerazione si può avere della parte eterna che non si vede?
Profondissime queste parole!
Le associo al bellissimo passo tratto da* il piccolo principe: l ‘essenziale è invisibile agli occhi.
Si sta creando una grande confusione tra l ‘apparire e l’essere, visibile e invisibile…peccato non si riesca a cogliere di come opera l’una con l’altro!
Buonaserata
Più che confusione si sta creando una totale negazione di ciò che non si vede. Si vive in funzione di ciò che è materia… salvo poi finire con il sentirsi sempre e comunque insoddisfatti e perfino infelici.
Ripongo la mia fiducia nel futuro.
Un caro saluto.
Il fisico mi serve per correre, non amo molto il mio corpo perchè non mi piace. Ma lo rispetto perchè mi da modo di esistere. Ritengo importante nutrirlo nel modo giusto, fare sport per mantenerlo sano ed in forma. Non penso che una persona sia “bella” per via del corpo ma per ciò che è come persona. Serena giornata
Dato che corri il tuo corpo è sicuramente una macchina efficiente, non capisco come possa non piacerti… soprattutto se consideri giustamente “bella” una persona su criteri diversi dalle misure. Inizia a guardarti allo specchio con occhi diversi!! 🙂
Ciao, buona serata.
Forse sono troppo autocritica … comunque non mi piaccio perchè mi piacerebbe un fisico più asciutto mentre io sono più “giunonica”. Ma non si può avere tutto dalla vita.
Serena giornata
Perché desiderare di essere ciò che non si è quando si può essere la migliore versione possibile di se stessi? Non ti ho mai visto ma sono certo che il tuo aspetto è più che gradevole. 😉
Buona serata.
Eh alle volte non è così facile accettarsi. Anche se razionalmente so che hai ragione e che si può sicuramente essere la versione migliore di se stessi 🙂 serena giornata
Buon fine settimana
Anche a te! 😉