L’Età dell’Anima
Vi siete mai chiesti qual è l’età dell’anima o semplicemente se l’anima ha un’età? Mi spiego meglio.
È ovvio che quando parliamo di età in questo caso non ci riferiamo certamente alla stessa misurazione che usiamo per stabilire l’età dei corpi. La nostra parte materiale, avendo un inizio con la nascita e una fine con la morte fisica, possiede una chiara identificazione temporale della sua durata. La nostra parte spirituale invece è eterna, con un inizio probabilmente, ma senza una fine. Quando parlo dell’età dell’anima quindi, intendo piuttosto riferirmi al livello di evoluzione dell’anima stessa.
Etty Hillesum, una diarista olandese, vittima della Shoah, scriveva:
“L’età dell’anima è diversa da quella registrata all’anagrafe. Credo che l’anima abbia una determinata età fin dalla nascita e che questa età non cambi più.”
Trovo questa affermazione interessante, forse perché è molto vicina alla mia personale interpretazione di questo concetto. Sono tuttavia convinto che la vita ci invecchi non solo fisicamente ma anche dentro, caricandoci di nuove conoscenze ed esperienze, ovviamente di natura spirituale.
Ma come si stabilisce se un’anima è giovane o vecchia?
L’età dell’Anima: Un Percorso Evolutivo
Credo che, se la nostra anima ha già acquisito delle conoscenze, se è “vecchia”, ne abbiamo già la consapevolezza. Avere un’anima vecchia ha dei vantaggi perché dona una saggezza ed un intuito naturale difficili da spiegare nelle persone fisicamente giovani. Allo stesso tempo però se ne sente anche il peso. In alcuni casi ad esempio, si potrebbe perdere un po’ di entusiasmo per la vita terrena essendo già spiritualmente proiettati verso l’infinito. Si è come degli anziani che hanno già visto e vissuto tutto.
Le cose cambiano se invece l’anima che possediamo è estremamente giovane. Essa potrebbe portarci a commettere più errori ma anche ad avere molto trasporto per tutto ciò che ci sembra nuovo e sconosciuto. Ecco perché chi ha un’anima giovane vive in generale con maggiore eccitazione la vita terrena. Si è come dei bimbi alla scoperta di tutto ciò che non conoscono.
Come ho accennato prima, l’unica cosa che sento in modo diverso rispetto alla Hillesum, è il fatto che l’età dell’anima non cambi più. Penso che la vita terrena serva proprio a far acquisire conoscenza alla nostra anima, facendone progredire così anche l’età. Certo, questa evoluzione può essere talmente lenta secondo i canoni temporali terrestri, da risultare in certi casi impercettibile nell’arco di una vita umana.
Il noto scrittore James Joyce invece, scriveva in proposito:
“Qual è l’età dell’anima umana? Come essa ha la virtù del camaleonte di mutar colore a ogni nuovo incontro, d’esser gaia con chi è allegro e triste con chi è depresso, così anche la sua età è mutevole come il suo umore.”
L’età dell’anima quindi, varierebbe continuamente a seconda delle esperienze che viviamo.
Tu cosa ne pensi? Se l’anima ha un’età, qual è la tua?
Lettura consigliata: L’anima di Adin Steinsaltz
Sai, non saprei rispondere alla domanda finale..
Il termine “psicologia” deriva dal termine greco psichè che significa anima, e da logos che significa discorso, parola, studio.
Gli antichi intendevano la psicologia come la scienza in grado di individuare le qualità, nonché le problematiche correlate all’anima umana.
Forse gli antichi non avevano tutti i torti… gli stati d’animo, oltre che dalla mente, magari dipendono anche da qualcos’altro, qualcosa di più sottile e inspiegabile.
Ciao, ti auguro una buona giornata.
Non mi riesce di pensare che la mia anima abbia un età o meglio se così è non credo sia sempre stata la stessa. Da giovane vedevo le cose diversamente da ora. Probabilmente per certi versi la mia anima è sempre stata “vecchia”, riflessioni, pensieri, il senso della vita … ma ho maturato alcuni modi di vivere e modi di pensare che non sono stati miei. Da giovane ero pirla ma proprio pirla, ho fatto tante di quelle cazzate, deluso tante di quelle persone, in particolare i miei. Se potessi tornare indietro … ma non si può. E i miei errori me li porto dietro con tutto quello che comporta.
Magari hai un’anima vecchia che aveva bisogno di imparare ancora qualcosa attraverso l’esperienza… penso che quasi tutti da giovani abbiamo fatto cose delle quali oggi non andiamo fieri. Ma la giovinezza serve a questo, no? Ad imparare dai propri errori.
Ciao, buona giornata!
Sì può essere sia così. Per certi versi mi pesa avere un’anima vecchia … l’avessi giovane magari vivrei in modo più allegro, più spensierato. Non scherza mai nessuno con me e non capisco perchè. Infondo mi piacerebbe. Va beh. Serena giornata
Perché senza che neppure ne siamo consapevoli, le anime si riconoscono. Alcune anime “vecchie” preferiscono interagire con anime “giovani” e viceversa anche se, di solito, ci si circonda con qualcuno di affine.
Ciao, ti auguro una buona settimana.
Spero tu non intenda per “anima” ciò che ci ammanniscono le religioni. Se per anima intendi l’Io freudiano con tutto il corredo di es superio, conscio e preconscio allora è un bel guazzabuglio di pulsioni, sogni, speranze e tant’altro impossibile da imbrigliare in una semplice definizione e campassimo mille anni mai sapremmo veramente cosa è. Comunque invidio il tuo ottimismo.
L’ho scritto nel post, per anima intendo la nostra parte spirituale, un concetto che prescinde dalle religioni ma che certamente è legato alla trascendenza.
L’ottimismo aiuta a vivere meglio, cosa che non si può dire del pessimismo. Sarebbe quindi controproducente non cercare di essere sempre ottimisti.
Ciao, buon fine settimana.
Parlando di me, Andrea,eri già nella mia mente prima che nascessi, dice il profeta tramite lo Spirito Santo ….
l’anima era e sarà prima e dopo di me, ne sono solo il custode
Vede luminosità che io non immagino dice S. Agostino
Non credo che invecchi ma maturi con la mia crescita in tempo e saggezza.
L’anima di un bambino è fresca e pronta mentre adesso è paziente e comprensiva.
Scusa ma non ho letto cosa hai scritto tu . Lo faccio adesso
È curioso commentare prima di leggere quel che si commenta… ma hai scritto qualcosa di centrato e molto bello: ” Non credo che (l’anima) invecchi ma maturi con la mia crescita in tempo e saggezza.” Direi che è proprio così!
Ciao, buon fine settimana!
Tu cosa ne pensi? Se l’anima ha un’età, qual è la tua?
Penso che si stia parlando di anima con la stessa logica di pensiero dell’età anagrafica!
Si sta sovrapponendo l’anima al corpo …ed il corpo è fatto di mente …di pensieri,di ragionamenti che stanno dando un età a qualcosa su base materiale del solo corpo, dei soli pensieri…che portano l’anima stessa ad essere mutevole in tutte le situazioni prettamente terrene…condannata a non avere pace.
Se ogni uomo ha un’anima spirituale … chi favorisce lo spirito ascolta la voce di Dio fidandosi di Lui.
Forse l’anima e lo spirito pur facendo parte della stessa essenza hanno fini diversi…l’una cerca la comprensione umana l’altro ha fede.Forse così anche l’anima trova riposo…forse la nostra cerca questo da un po di tempo che non è il tempo legato all’età…ma forse a qualcosa di eterno e immutabile…libera dal cospetto del malessere che vivono molte persone…e in pace al cospetto di Dio!
Hai scritto una bellissima riflessione alla quale non mi sento di dover aggiungere nulla.
Buona domenica.
Ho letto il post prima di commentare e dopo aver commentato ho riletto con molta attenziine nuovamente il post e mi sono stupita di come abbiano in comune il concetto fondamentale rivisto da più prospettive!
“La nostra parte materiale, avendo un inizio con la nascita e una fine con la morte fisica, possiede una chiara identificazione temporale della sua durata. La nostra parte spirituale invece è eterna, con un inizio probabilmente, ma senza una fine”
Ti ringrazio per la pazienza e ti auguro una serena domenica…
Il confronto è bello proprio per questo, ci dà il modo di vedere le cose da diversi punti di vista, al fine di avvicinarsi un pochino di più alla realtà.
Buona settimana.
La mia anima è al momento stanca e sfiduciata , anche a causa di brutte esperienze, recenti , tipo diversi mesi di ospedale ed una situazione attuale non entusiasmante. Devo essere nato pessimista, con brevi periodi di relativo ottimismo . Posso solo dire che ho pregato tanto per rialzarmi , ma per come vivo adesso mi sembra di essere vittima di uno scherzo del destino . Mi incammino nuovamente verso un quieto disinteresse verso un Dio che, da un po’ , sento assai poco. E a volte lo odio, sia per motivi personali , dunque egoismo e lo so , sia per quanta sofferenza vedo in giro . Anima ? E se non fosse vero nulla ? Non credo che la sofferenza continua avvicini a Dio, secondo me chi afferma tale ” verità ” mente a sé stesso e agli altri, e forse ha il demonio , il Nemico , dentro .
Se non fosse vero nulla?
Tu senti in cuor tuo di essere solo un corpo? Riesci davvero ad immaginare di non esistere più?
Certamente la sofferenza non sempre avvicina a Dio, a volte fa l’esatto contrario. Ma la sofferenza ha un grande valore: rivela la vera natura del nostro spirito, anche se a volte facciamo fatica a riconoscerla perfino noi.
Sant’Agostino, un filosofo e teologo che apprezzo moltissimo, scriveva: “Sotto lo stesso fuoco la paglia brucia e l’oro brilla.” Forse è questo il senso del dolore. È facile essere buoni, ottimisti e fiduciosi quando tutto va bene. Lo è molto meno quando si attraversa un mare in tempesta… ma paradossalmente è proprio in quest’ultimo caso che ne abbiamo più bisogno.
Un caro saluto e l’augurio sincero che tutto vada per il meglio.
Personalmente, non riesco a credere nell’esistenza dell’anima, definita dai cattolici quella cosa eterna che sopravvive alla morte. Non riesco a crederci perché anche nella Bibbia non viene mai menzionato ciò che ci aspetterebbe dopo la morte, ovvero l’inferno o il paradiso, né si parla dell’anima che sale su dopo aver esalato l’ultimo respiro. Faccio fatica a credere anche nella reincarnazione, e chi ci crede afferma proprio di avere un’anima antica perché è frutto di esperienze passate. Tuttavia trovo sia un tema affascinante e mi piacerebbe capirne di più, ma dovrei prima avere fede in ciò che leggerei. Trovo interessante invece l’affernazione di Etty, il fatto che l’anima non avrebbe età. Ammettiamo allora che io abbia un’anima, allora ti direi che mi è stato detto che per la mia età sembro molto saggia e che alcune cose che ho scritto hanno dato l’impressione come se avessi vissuto e fatto chissà quante esperienze. In verità, a causa anche della mia giovane età, non vanto chissà quali esperienze, anzi, così arrivai a questa conclusione: se davvero risulta in me una saggezza fuori dalla norma, non è certo frutto di molte esperienze, ma piuttosto dell’intensità con cui ho vissuto quelle mie pochissime. Perché se è vero che le esperienze fanno crescere, e ciò non lo metto in dubbio, è vero anche che bisogna anche saper cogliere la lezione da ogni esperienza e rendersi conto di ciò che si è vissuto… cosa per la quale credo sia necessario un certo lavoro interiore che forse nessuno ti può dare.
PS. A me è volte è capitato di provare un senso di vuoto e di indifferenza nei confronti delle cose terrene, proprio perché finite, ma interpretavo la cosa in senso negativo: mi sentivo “colpevole”, poiché ingrata nei confronti di un dono così prezioso che è la vita, e nonostante ciò non provare voglia di renderla “viva”. Ma pensadoci poi bene, la mia non era mancanza di voglia di vivere, ma mancanza di determinati mezzi necessari per la felicità su questo mondo… per farti un banalissimo esempio: una persona vorrebbe diventare fotografa, ma non può perché non ha soldi per seguire corsi né per comprarsi attrezzature adatte. Il problema si pone proprio perché la felicità su questa terra è basata su cose materiali, dove il denaro è un mezzo imprescindibile per realizzare i propri sogni.
Ciao Maria, non so quanti anni hai, ma indipendentemente dall’età, i tuoi ragionamenti e le domande che ti poni sono sicuramente sintomo di intelligenza. Gli esseri spirituali, ovvero quelle persone in cui prevale la forza dell’anima sulle debolezze del corpo, spesso hanno un disinteresse per le cose terrene. Quando dici che la felicità sulla terra è basata sulle cose materiali, in realtà (secondo me) dici una cosa vera a metà. È vero che la maggior parte della gente ricerca la felicità nelle cose materiale, ma ti assicuro che così facendo si può trovare al massimo qualche sorta di appagamento temporaneo, non di certo la felicità. Qui sulla terra tutto è destinato a finire, sia le gioie che i dolori, per cui mi sembra energia sprecata passare tutta la vita a rincorrere i beni terreni che sono destinati a svanire. Dal canto mio sono convinto che l’anima esiste, nella Bibbia non viene citata esplicitamente ma metaforicamente si. D’altronde la Bibbia è tutta una metafora. Sant’Agostino che è stato il più grande teologo e filosofo di sempre diceva: “Non preoccuparti del modo in cui dovrai morire ma preoccupati piuttosto di dove, morendo, dovrai andare.”
Molto bella la citazione di Sant’Agostino.
Concordo più o meno con il tuo discorso riguardo il fatto che le cose materiali non fanno la felicità, tant’è vero che sono infiniti gli esempi di personaggi famosi che si sono tolti la vita, nonostante avessero apparentemente tutto. Diciamo anche che la miseria a volte ti fa vedere cose e ti fa scendere in profondità che una persona benestante difficilmente coglie… forse è questo il lato “positivo”?
Che la Bibbia sia piena di metafore è vero, ma non capisco in quali versi abbia citato l’anima… perché poi, secono me, è anche, soprattutto, una questione di traduzioni.
I riferimenti all’anima sono davvero tanti, soprattutto nel Vangelo:
Nessuno può vedere il regno di Dio se non nasce di nuovo da acqua e Spirito (Gv 3, 5)
Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può, forse, entrare una seconda volta nel seno di sua madre e rinascere (Gv 3, 3-4)?
Ciò che è generato dalla carne è carne; ciò che è generato dallo Spirito è spirito (Gv 3, 6-8).
Rispose Gesù: Chiunque beve di quest’acqua avrà sete ancora; ma chi beve l’acqua che io gli darò non avrà sete in eterno: l’acqua che io gli darò diverrà in lui sorgente d’acqua zampillante per la vita eterna (Gv 4, 12-14).
Questi sono solamente dei piccoli esempi ma da quello che mi sembra di capire sembri essere una persona molto curiosa con una grande voglia di comprendere i testi sacri.
Per quanto mi riguarda sono rimasto letteralmente folgorato dalla capacità che Sant’Agostino ha avuto nello spiegare e commentare la Bibbia in modo semplice e comprensibile a tutti. Ho trovato particolarmente illuminante, soprattutto per quanto riguarda l’anima, Il Commento al Vangelo di San Giovanni, di cui ti consiglio la lettura dell’Omelia 15, dal punto 10 in avanti.
Un saluto
Grazie ☺