Religione

La Nascita di Gesù

Buon Natale con un testo di Sartre

La Nascita di Gesù

Il Natale è fatto per ricordare la nascita di Gesù, anche se ultimamente si cerca di convertirlo in una festa generica e perfino commerciale.

La nascita di Gesù

La maggior parte dei cristiani sa già che il 25 Dicembre non è realmente il giorno della nascita di Gesù. Questo era infatti il giorno della celebrazione pagana del Sole, ed è stato scelto per il suo valore simbolico al fine di ricordare Gesù. Così come il sole illumina e dà materialmente la vita al mondo, così la nascita di Gesù illumina spiritualmente e dà vita agli uomini.

Sebbene il Natale sia una festività strettamente religiosa, spesso tocca le corde emotive di persone che religiose non sono per niente. Esattamente come a certe persone il Natale mette tristezza, ad altre fa ritrovare la bellezza della speranza e dell’inimmaginabile. È forse questo uno dei miracoli più belli di questo periodo dell’anno.

Proprio per questo voglio augurare a tutti voi Buon Natale con lo scritto di un filosofo ateo, tratto dal racconto Bariona o il figlio del tuono. Jean Paul Sartre lo scrisse nel 1940, per i suoi compagni, mentre era nel campo di concentramento di Treviri.

La Nascita di Gesù Immaginata da Sartre

Ecco come Jean Paul Sartre ha immaginato Maria e la nascita di Gesù.

«La Vergine è pallida e guarda il bambino. Bisognerebbe dipingere sul suo viso, quella meraviglia ansiosa che non è apparsa che una sola volta su un volto umano. Perché il Cristo è suo figlio, la carne della sua carne e frutto del suo ventre. Lo ha portato nove mesi in sé stessa e gli darà il seno e il suo latte diverrà il sangue di Dio.

In alcuni momenti la tentazione è così forte che dimentica che è il figlio di Dio.
Lo stringe nelle sue braccia e gli sussurra “piccolo mio”. Ma in altri momenti rimane interdetta e pensa: “Dio è là”, e viene presa da uno sgomento religioso per questo Dio muto, per questo bambino che in un certo senso mette paura.

Tutte le madri sono un po’ frastornate, per un attimo, davanti a questo frammento ribelle della loro carne che è il loro bambino. Si sentono esiliate davanti a questa nuova vita fatta della loro vita, abitata da pensieri estranei. Ma nessun bambino è stato strappato più crudelmente e rapidamente da sua madre, perché è Dio e supera in tutto ciò che lei potrebbe immaginare. Penso che ci siano anche altri momenti, rapidi e sfuggenti, in cui lei sente che il Cristo è suo figlio, il suo piccolo, e che è Dio.

Lo guarda e pensa “Questo Dio è il mio bambino. Questa carne è la mia carne, è fatto di me, ha i miei occhi e la forma della sua bocca è simile alla mia, mi assomiglia, è Dio e mi assomiglia”.

Nessuna donna ha avuto dalla sorte il suo Dio per sé sola, un Dio piccolissimo da stringere tra le braccia e coprire di baci. Un Dio tutto caldo che sorride e che respira, un Dio che si può toccare e che ride.
Ed è in quei momenti che dipingerei Maria se fossi un pittore.»

Per quel che mi riguarda, questa è uno dei passi più belli che abbia letto sulla nascita di Gesù. Attraverso la sua sensibilità, Sartre ha saputo cogliere e trasmettere lo sgomento umano davanti a ciò che non è facile spiegare.

Buon Natale, con l’augurio che il ricordo della nascita di Gesù quest’anno ti dia la stessa meraviglia di Maria nel capire che Dio ti assomiglia.

Lettura consigliata: L’infanzia di Gesù di Benedetto XVI (Joseph Ratzinger)

L'infanzia di Gesù di Benedetto XVI

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23 Commenti

  1. Grazie per il tuo bellissimo post che mi conforta. Non faccio che sentire purtroppo tante persone che considerano il Natale solo business o peggio una invenzione dei cristiani. Purtroppo stiamo abbandonando anche la semplice tradizione. C’è una triste freddezza nelle famiglie e un grande buio esistenziale. Un affettuoso saluto e un Felice e Santo Natale a te, auguri! ^_^

    1. Quella che descrivi è, purtroppo, la più grande e diffusa povertà dei nostri giorni. Colmare la povertà materiale è molto più facile che colmare quella spirituale… pensa quanta sofferenza che c’è in giro!
      Grazie, buon Natale anche a te.

  2. Mi è piaciuto molto lo scritto di Sartre. Per me questo sarà il primo Natale senza mio padre e ciò mi mette tanta tristezza. Allo stesso modo , mi mette tristezza vedere il Natale trasformato solo in festa consumistica. Auguri, auguri. Buone Feste.

    1. Capisco la tristezza per la mancanza di tuo padre ma il Natale è fatto proprio per ricordarci che la nostra vita non finisce su questa terra. Per quanto riguarda il consumismo, non bisogna arrendersi. Solo con la vera fede si può provare vera gioia durante queste festività e se c’è vera gioia, te lo assicuro, traspare e colpisce tutti quelli che ne vogliono fare solo una questione di regali e cibo a volontà!
      Un abbraccio e l’augurio di un buon Natale.

  3. Io vivo il Natale con tristezza solamente perchè ricordo quando ero bambina. I sogni e le belle cose che mi hanno fatto credere i miei. Ora vedo le cose da adulta, consumismo, regali, il cibo e le abbuffate … meglio i bimbi. Serena giornata e tanti cari auguri …

    1. A Natale possiamo ritrovare nel nostro cuore i sogni e le cose belle di quando eravamo bambini… essere adulti, spesso, significa solo rinunciare alla magia della speranza. Eppure ogni giorno il sogno di qualcuno nel mondo si avvera! Il nostro Natale è come noi vogliamo che sia.
      Buon Natale, con l’augurio che tu possa ritrovare, almeno per un giorno, il cuore di quando eri piccola.♥

    1. Michelangelo ha saputo rendere perfettamente l’idea del viso di chi è senza peccato… ma in quel caso Maria soffriva, mentre nel racconto di Sartre Maria è pura felicità!
      Ciao Andrea, ti auguro un Natale pieno pieno di felicità e… partite a carte vittoriose! 😉

      1. buona vigilia e un santo Natale mister a te e quanti hai nel cuore
        Stanotte spero si avveri una mia preghiera
        un amico mangia preti mi chieda di accompagnarlo alla messa della Natività
        Sia festa vera

  4. Sartre accenna a quanto una donna  (  quasi ogni donna) possa sentirsi  frastornata a trovarsi tra le braccia quel nuovo
    essere concepito dall’amore, cresciuto dentro di sé fra entusiasmo , ma anche sgomento, tra mille dubbi e domande.
    Io sono atea e penso che per ogni madre, il proprio figlio/a 
    sia un Dio.
    Buone Feste!

    1. Sicuramente Sartre ha descritto ciò che aveva visto, e quindi conosceva, della maternità. Ma l’ha fatto aggiungendoci tutta la potenza del mistero spirituale rappresentato dalla nascita di Gesù.
      Ciao Cristiana, buone Feste anche a te.

  5. Un giorno per stare insieme ai propri cari senza fretta, senza correre ma in tranquillità godendo di momenti veri e sinceri 🙂
    Tanti cari Auguri di Buone Feste a te e famiglia!

  6. “Buon Natale, con l’augurio che il ricordo della nascita di Gesù quest’anno ti dia la stessa meraviglia di Maria nel capire che Dio ti assomiglia.” … sconvolgente e bellissimo augurio.

    Niente sarà più come prima!
    (anche senza cambiare la quotidianità esterna!)

      1. Ho letto il commento di Lorenzo sopra e mi piace molto che lo abbia fatto nel tuo blog…lo vedo come simbolo di “casa” il tuo blog ora,dove non manca l’accoglienza, soprattutto nei casi in cui ci si smarrisce con la consapevolezza che in qualche modo o forma ci si “rinasce ” sempre!

        Che non sia questo il vero senso del Natale?

        Adesso un augurio di buon anno a tutti noi viandanti di esistenza realmente virtuale.😉

        1. Sicuramente quel tipo di rinascita è uno dei sensi più profondi del Natale. Ti ringrazio per le belle parole, sapere che il mio blog ti ricorda “casa” è uno dei complimenti più belli che potessi ricevere.
          Buon anno nuovo anche a te Lara!

  7. Grazie per questo bellissimo scritto di Sartre.
    Nel mio caso il Natale risveglia sempre la mia parte bambina: mi piace guardare film sul Natale, soprattutto se sono fantastici e i buoni riescono a vincere sul male, mi piace partecipare alla messa di mezzanotte e cantare con il coro tutti i canti di Natale, mi piace immaginare che si sia tutti un po’ più buoni e m’incanto a ricordare i vecchi Natali in cui c’erano ancora i miei genitori, i miei suoceri, le zie, e i nipotini erano ancora piccoli e innocenti. Insomma, sento tantissimo la magia del Natale, anche se, purtroppo, devo pensare che niente sarà più come prima. Tante persone care non ci sono più e i miei due cugini, che ho sempre visto come fratelli, essendo tutti figli unici, stanno combattendo dure battaglie: uno con il parkinson e l’altro con un arto artificiale da imparare a dominare. Penso anche alle famiglie di quelle due ragazze uccise proprio a Natale e alla famiglia distrutta di quel ragazzo, pur incosciente e colpevole, pur sempre un ventenne, che avrà per tutta la vita un rimorso enorme da portare. Niente sarà mai come prima per nessuno di noi. Gli anni dell’innocenza e della fanciullezza sono ormai lontani, ma il Natale tocca sempre il cuore e, almeno per un momento, si può provare a sognare. Buone feste a te, ai tuoi cari e a tutti i visitatori di questo blog!

    1. È proprio così, infatti in molti cercano la magia del Natale nelle cose esterne mentre può essere soltanto dentro di noi… ti ringrazio, ti auguro anche io di passare delle splendide Feste e ti abbraccio.

  8. Gli scrittori non credenti esprimono il sentimento religioso (quasi ne provassero nostalgia) scrivendone con tratti forti. Erri De Luca ha scritto un capolavoro sulla nascita di Gesù e l’ha titolato “In nome della madre”, ogni tanto lo rileggo e il suo sentimento aumenta il mio.
    Siamo ancora in periodo natalizio, ti porgo auguri di serenità e pace sperando contrassegnino tutto l’anno che fra poco comincerà.
    Ciao.

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