Esiste sicuramente un nesso tra televisione e società. La qualità dei programmi televisivi e i loro ascolti determinano senza dubbio il grado evolutivo delle persone che li guardano. La nascita e la programmazione di certi format infatti non esisterebbe se non ci fosse la richiesta da parte del pubblico.
Se pensiamo a questo legame tra televisione e società, in Italia la situazione è piuttosto avvilente. Da noi la programmazione televisiva purtroppo, non brilla certo per la qualità. Da molti anni vengono mandati in onda su tutti i canali programmi mediocri e privi di qualsiasi contenuto culturale. Dato che televisione e società si influenzano a vicenda, è lecito chiedersi se lo scopo di certe trasmissioni non sia quello di annientare la mente della gente.
È difficile capire perché così tante persone continuino a seguire dei programmi televisivi che non solo non insegnano niente ma finiscono con il danneggiare chi li guarda. La maggior parte delle trasmissioni infatti, alienano dalla realtà, tolgono il senso critico, alimentano la rabbia e generano insicurezza ed ansie.
Il degrado della televisione e della società è stranamente cresciuto di pari passo con il benessere economico dei decenni passati. Agli inizi la televisione svolgeva un ruolo di intrattenimento garbato ed informazione. Con il tempo la società è cambiata e la morale, la genuinità, la trasparenza e l’onestà intellettuale sono stati sacrificati al denaro e al potere. Non è un caso che questi valori siano del tutto assenti anche nella televisione.
Televisione e Società: I Programmi sono un Termometro
La volgarità crescente, le liti in diretta e la morbosità da cronaca nera sono il termometro che segna la nostra pessima salute morale, emotiva, psicologica ed intellettuale.
Viene da chiedersi se è una società corrotta che genera una pessima televisione oppure se è una televisione sbagliata che genera una società corrotta. Secondo te quale dei due influenza l’altra?
Io non so in quale modo televisione e società si influenzino a vicenda, né chi sia il colpevole di tanto degrado culturale. So per certo però che se ognuno di noi avesse dei valori che gli suggeriscono delle scelte diverse, migliori, anche i programmi televisivi cambierebbero in meglio. Questo perché l’offerta si adegua sempre alla richiesta.
Fino a quando certe trasmissioni avranno ascolti record, televisione e società non cambieranno.
Non ci pensiamo mai e spesso non lo crediamo possibile, ma ognuno di noi può fare la differenza, semplicemente cambiando canale o spegnendo la tv.
Lettura consigliata: Televisione e società italiana 1975-2000 di Enrico Menduni
Giustissimo. La televisione offre ciò che l’utente chiede. Se i programmi sono così scadenti è perché li abbiamo voluti e scelti. Quando è nata la tv c’era un canale solo. La gente era obbligata a seguire quello che veniva proposto e le programmazioni erano varie: c’erano la sera dell’attualità, quella del cinema, quella dei documentari geografici o scientifici, quella del quiz, quella dell’importante teleromanzo a puntate ( vedi Promessi sposi, Il conte di Montecristo, La freccia nera ecc…) quella del dibattito politico e quella del varietà musicale. Nel pomeriggio c’erano le trasmissioni per i ragazzi, con giochi, film, quiz, romanzi e persino la pubblicità era di qualità ( vedi Carosello) Non parliamo poi di trasmissioni come Non è mai troppo tardi, che hanno insegnato a leggere e a scrivere a moltissime persone! Alla fine il telespettatore si istruiva su un po’ di tutto e non c’erano volgarità o brutti esempi da seguire…Poi sono aumentati i canali e la gente ha cominciato a scegliere, decretando il successo di questo o quel programma, scendendo sempre più in basso. Per i media è iniziata la gara all’audience e tutti si sono affrettati a dare all’utente ciò che chiedeva, con i risultati che sappiamo. Forse dovremmo proprio tornare al canale unico, o non ci sarà salvezza!
Sono un nostalgico della “vecchia” televisione. Purtroppo le nuove generazioni non hanno mai conosciuto delle trasmissioni di qualità se si escludono quelle di tipo strettamente culturale. Eppure noi abbiamo visto come sia possibile intrattenere piacevolmente senza litigi e volgarità, senza pettegolezzi e visi artefatti dalla chirurgia.
Per il livello bassissimo che abbiamo toccato dubito che un solo canale risolverebbe il problema. È il fatto che certi programmi siano così seguiti ad essere davvero preoccupante…
Ciao, ti auguro una serena giornata.
Già ma si vede anche che la tv rispecchia la società. Io lo vedo a scuola di mia figlia, alle medie. Io ricordo che ai miei tempi si giocava e ci si aiutava. Ok certo ti prendevano un pò in giro e capitava di bisticciare ma dovresti vederli adesso. Si sputano addosso, si rompono le cose, sembra una battaglia ogni giorno. E la tv è così. Tant’è che io non la guardo, mai. O praticamente mai, ammetto che mi guardo Josephine l’angelo 🙂 cose da “bimbetti”, è mia figlia che mi ha fatto conoscere il programma e mi piace. E a volte guardo qualche giallo su canale 38. Ma finita lì. Io preferisco stare all’aria aperta, coi miei cani o sul divano a coccolare i gatti. La tv lobotomizza. Serena giornata
“La tv lobotomizza” sembra un’affermazione esagerata… ma sai che in un certo qual senso è vero? Molte persone, specie quelle più avanti con l’età, tendono a pensare che tutto ciò che viene detto alla televisione sia vero. Quindi quando sentono qualcosa attraverso questo mezzo non si informano ulteriormente ma acquisiscono quel pensiero in modo passivo.
Fai bene a stare all’aria aperta… ti aiuterà anche ad educare al meglio tua figlia in questa giungla di leoni da quattro soldi che è diventata la nostra società.
Un abbraccio.
Io pensavo anche per dire a come manipolano anche genitori e bambini. Per le bimbe le scarpine Lelly Kelly che solo il nome fa venir la nausea, vestitini rosa e giocattoli “pucciosi”, per i maschi i gormiti o pistole spara acqua quando va bene o cappettine di plastica ma sempre comunque un classificare i bambini. Ma se un figlio vuole giocare con una bambola o mia figlia con una macchinina??? E’ vietato??? E poi vedo mio marito quando fa la spesa generalmente acquista cose passate in pubblicità. Io non guardando la tv o poco non sono così condizionata. Comunque certamente meglio l’aria aperta 🙂
Si, indubbiamente la televisione condiziona, anche oltre la pubblicità. E questa la dice lunga sul fatto che i giovanissimi assistano a certe trasmissioni. 🙁
Concordo con te. Serena giornata
Se si volessero appiattire le menti e il senso critico di certo la tv sarebbe un ottimo strumento, si può scegliere a chi e a cosa dar risalto…con le ovvie conseguenze. Del resto penso che sia insito nell’uomo cercar di portare acqua al suo mulino e, come ben sappiamo, una parte di verità non è la verità, che è fatta da mille e più sfumature, allora, in qualunque modo si agisca sulla notizia privandola di dati essenziali, si agisce sulla formazione dell’idea…da li alla coscienza. Se poi ci mettiamo dentro programmi di basso o inesistente spessore culturale… la frittata è fatta. Credo che l’uno si proponga come specchio dell’altra ma, nonostante le notizie buie arrivino sempre e da ogni angolo del pianeta, credo che questa società stia aprendo gli occhi e non sia disposta a farsi cullare da contenuti poveri, credo rivendichi il diritto di saperne di più, di essere parte attiva.
La penso come te, su tutta la linea. Anche io ho la percezione che le persone stiano aprendo gli occhi ma mi lascia perplesso il fatto che certi programmi abbiano ancora un audience così alto. Confido nell’immediato futuro! 😉
Ciao, buona giornata.
Eh, sono d’accordo. Le tue domande me le sono fatte spesso anche io non trovando una risposta diversa dalla superficialità di molte persone alle quali non interessa minimamente migliorare se stessi ma solo trovare riempitivi del loro tempo.
Suppongo non si rendano conto di quanto tale tempo sia prezioso e – molto – limitato.
Sono d’accordo, si tende a sottovalutare il fatto che il nostro tempo su questa terra non è affatto illimitato…
Buona serata!