Funghi Commestibili
Amanita rubescens
L’Amanita rubescens, anche nota come amanita rossa, è una delle poche amanite commestibili. Il fungo deve però essere cotto a lungo prima di poter essere consumato.

Il suo nome deriva dal latino rubescens che significa rosseggiante. Il nome sta a indicare la proprietà che la carne ha di virare al rosso quando viene tagliata.
Aspetto
Il cappello dell’Amanita rubescens può raggiungere i 10 cm di diametro. All’inizio ha una forma globosa che, con la crescita, si espande fino a diventare appianata. Il suo colore è arancio/rossastro, anche se con il tempo si decolora.
Le lamelle sono fitte e ben distanziate dal gambo, il loro colore è bianco. Se manipolate oppure negli esemplari vecchi presentano macchie rossastre.
Il gambo è pieno ma fibroso, con un’altezza massima di 18 cm, il suo aspetto è diritto ma si allarga in direzione della base. Il suo colore è bianco nella parte alta e assume sfumature rosa fino al rosso in direzione della base.
Negli esemplari ancora giovani, nella parte alta del gambo è presente un anello molto carnoso e striato che spiove verso il basso in modo vistoso.
La carne è soda e bianca con sfumature rosee. L’odore è molto delicato mentre il gusto è particolarmente dolce e aromatico.
Habitat Amanita rubescens
L’Amanita rubescens è presente in tutt’Italia, sia in pianura che in montagna. Il fungo cresce ovunque sotto alle conifere e alle latifoglie. La Tignosa vinata è uno dei primi funghi a fare la comparsa nei boschi già da maggio fino ad autunno inoltrato.
Photo Credit: Björn@Flickr
Commestibilità
Attenzione: il fungo è velenoso da crudo, prima di consumarlo va cotto per almeno 20/30 minuti. Consumato crudo causa la sindrome emolitica che può avere anche gravi conseguenze.
Una volta cotto, il fungo diventa un discreto commestibile. Questo a causa di alcune tossine termolabili, le emolisine, che si disattivano dopo una cottura a oltre 60°. Si sconsiglia di cuocere l’Amanita rubescens alla griglia perché il rischio che restino parti crude è molto alto.
Il fungo ha anche un gusto molto forte che può non essere gradito da tutti. Se lo si cuoce in un misto di funghi, è bene non esagerare con le quantità in quanto il suo gusto coprirebbe quello di tutti gli altri.
Curiosità
La Tignosa vinata è facilmente confondibile con l’Amanita pantherina, un fungo della stessa famiglia ma molto velenoso. Se non sei un esperto di funghi, ti consiglio vivamente di far controllare questi esemplari a personale esperto prima di consumarli.
Secondo uno studio polacco, questi funghi tendono ad accumulare mercurio nelle loro carni, per cui è sempre meglio consumarli saltuariamente e a dosi moderate. (1)
Amanita rubescens
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.