Assumersi le Proprie Responsabilità
Quando andavo a scuola non sopportavo i ragazzi che evitavano di assumersi le proprie responsabilità, li ritenevo dei vigliacchi. Li vedevo fare o dire delle cose da spavaldi di cui poi però, temevano le conseguenze.
Sebbene avessi voti più che dignitosi, da studente avevo dei problemi con l’autorità degli insegnanti. Più di una volta gli sono andato contro, ma sempre a viso aperto. Sono sempre stato consapevole del fatto che, se volevo sentirmi libero di esprimere ciò che pensavo, dovevo anche prendermi il carico di ciò che questo comportava.
Avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità è una qualità tipicamente da adulti. Questa mia presunta maturità ha sempre portato i professori ad apprezzarmi, nonostante la condotta non proprio ineccepibile.
La vita è piena di incombenze e più si cresce e più le responsabilità diventano gravose, soprattutto per quanto riguarda il campo lavorativo. Quando poi si forma una famiglia, assumersi le proprie responsabilità diventa necessario anche per tutelare le persone che amiamo e delle quali dobbiamo occuparci.
Ecco, a me sembra che ultimamente le persone non sappiano o non vogliano più farsi carico di ciò che comporta l’essere davvero liberi. E questo, purtroppo, non vale solo quando parliamo di scelte o di esprimere il proprio pensiero ma di tutti gli ambiti della vita. La situazione è davvero preoccupante. Se hai paura delle conseguenze di ciò che dici o che fai infatti, o non sei consapevole delle tue azioni o sei schiavo dei tuoi timori.
Assumersi le Proprie Responsabilità Serve a Crescere
In linea generale, nella nostra società gli adolescenti vengono cresciuti in modo da non assumersi le proprie responsabilità. Sono sempre spalleggiati e protetti dai genitori, anche quando sono in torto marcio e dovrebbero assumersi in prima persona le conseguenze dei loro errori. Imparando a fare ciò che vogliono senza nessun pegno da pagare, crescono arroganti e senza spina dorsale. Non è un caso che, una volta adulti, questi giovani si facciano distruggere dalle prime vere difficoltà che incontrano.
Soltanto diventando capaci di affrontare le conseguenze dei nostri comportamenti possiamo davvero cresce. Solo così si diventa più forti e soprattutto, si impara a riflettere bene prima di fare o dire qualunque cosa.
Purtroppo oggi tutto è talmente provvisorio da portare le persone a credere che si può vivere gettando l’attribuzione di qualunque male agli altri. Così l’insegnante ce l’ha con nostro figlio, il politico non fa quel che dovrebbe, il coniuge non è più come una volta, l’amico sbaglia a pensarla in quel modo e via dicendo.
Eppure assumersi le proprie responsabilità è un modo per essere più realisti e consapevoli della realtà, e non solo. Questo è il passo iniziale per cambiare le cose in meglio.
Prima di occuparci delle presunte colpe degli altri, allora, iniziamo a valutare il nostro comportamento. Potremmo accorgerci all’improvviso che la responsabilità delle brutture del mondo, purtroppo, è anche nostra.
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Lettura consigliata: Responsabilità. Rispondere di sé, rispondere all’altro di Mario Vergani
C’è una chiave di lettura in questo post ed è legata alla “libertà del nostro essere”, non a caso quella scritta in rosso ci rimanda ad un altro vecchio post.
Prima cosa penso a come ci muoviamo noi esseri umani attraverso argomentazioni che anche con un apparente titolo diverso ,ci conduce sempre alla stessa destinazione : noi stessi !
A me ” riconduce” nella e alla parte più spirituale ,perché non si confonde con altre risposte e la sento più vicina alla fonte della verità!
Mi sono riletta anche quel post sull'”essere davvero liberi”…è tutta li la risposta …è tutta qui .
Quando ciò che fai è un ripetersi di convenzioni sociali e aspettative altrui , in ogni sfera,sei meno propenso ad assumerti le responsabilità che vanno contro la tua profonda libertà e ti rendono costantemente infelice.Quindi o sopprimi la parte di te come essenza e natura e vai avanti come un automa (cosa che vedo costantemente in tanti esserei conformati a tale
forma di schiavitù) oppure un bel giorno decidi con grande “coraggio” di uscire fuori da quel bozzolo e svolazzare con le ali della tua libertà su bellezze da cui ne eri impedito conoscerne ,proprio per la mancata capacità di assumerti tu per primo la Tua responsabilità verso il te stesso!
Assumersi la propria responsabilità si sposa in modo imprescindibile (secondo me )con la libertà e con la felicità!
La vita non è altro che un viaggio segnaletico,ma se non ci impegnano in quella forma di libertà interiore fatta di distacco esteriore e di accuse verso il prossimo …non potremmo mai comprendere nessun segnale nel suo più profondo significato …che è il significato del ruolo che la nostra stessa vita cerca di riconciliare attraverso la libertà del proprio spirito!
Buona settimana a te e ai tuoi fedeli lettori,tra cui io 🙂
Hai scritto “Quando ciò che fai è un ripetersi di convenzioni sociali e aspettative altrui , in ogni sfera,sei meno propenso ad assumerti le responsabilità che vanno contro la tua profonda libertà”. Questa sì che è un’ottima chiave di lettura! Credo proprio che tu abbia ragione. Quando si è liberi, nel senso più profondo del termine, non si ha paura di assumersi le conseguenze delle proprie scelte, il punto è tutto qui.
Ti ringrazio, a presto.
Quello che faccio sempre io anche se mi costa fatica alle volte perchè onorare i propri impegni e le proprie scelte a volte è anche faticoso. Ma è doveroso. A mia figlia ovviamente insegno che è necessario assumersi le proprie responsabilità. Non sempre accoglie la cosa ma penso che a forza di continuare a ripeterle le cose, col tempo capirà. Speriamo 🙂
A volte è faticoso, a volte è perfino controproducente ma sicuramente serve a renderci più riflessivi e attenti alle nostre azioni e alle nostre scelte. 😉
I buoni insegnamenti che si danno ai propri figli sono come piccoli semi… che a volte hanno bisogno di un po’ di tempo per crescere nelle loro coscienze e dare frutti.
Ciao, ti auguro una lieta settimana.
Eh sì certamente serve ad essere attenti e riflessivi per le nostre azioni. E confido anche che gli insegnamenti che do a mia figlia servano e diano i loro frutti. Serena giornata
Buona giornata anche a te! 😉
Buongiorno 🙂
Ciao Ely!
Ciao spero tutto bene, qui è piovoso ma bene 🙂 un saluto
Si, tutto bene anche qui! 😉
Ci insegnano ogni giorno a fuggire dalle proprie responsabilità. E’ un modo per dipendere completamente dagli altri. ciao, gi
Esatto, è anche un modo per non evolversi mai.
Ciao, buona giornata!
Caro Loto, ogni giorno si legge elle cose ingiuste, ciò nonostante cerchiamo di coprire certe verità.
Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
La verità a volte ci fa male, ci fa vergognare, ci svantaggia … ma nasconderla, facendo finta che non sia così, serve a poco. prima o poi viene sempre a galla!
A presto.
Essere davvero liberi. Cosa ci impedisce di essere liberi?
Stavo riflettendo sul tema delle responsabilitá proprio in questi giorni, perchè mi sono accorto che tendo a scansarle. E ho pensato che senza responsabilitá, senza accettarle, non si cresce. C’è chi va in giro alla ricerca di responsabilitá e chi come me vorrebbe sempre e solo vivere l’eterna fase da Peter Pan… Senza crescere mai.
Purtroppo o per fortuna, gli unici momenti in cui mi sento veramente vivo sono d’estate, quando smetti di contare i giorni, non sai piu quando è lun mart merc… non esistono numeri di calendario ne giorni della settimana. Esiste solo l’estate e tanti momenti da vivere… Che era esattamente quello che ho avuto la fortuna di vivere tipo a 16 anni … Ecco… Esattamente senza responsabilita ma solo “all’avventura” girando in bici o in motorino dalla mattina a notte fonda. Quelli sono i momenti che mi hanno riempito davvero, e che mi riempino tutt’ora, quelli che ti fanno sentire vivo. Del resto chi ha inventato la convenzione del conteggio dei giorni? Che brutta cosa. Quando sei piccolo è solo un altro giorno di sole, una bici una strada e basta. Quando viene sera un altro tramonto, poi una notte stellata, gli amici il pallone e sei sudato fradicio. E via, il giorno dopo uguale e via ancora 🙂 che fortuna che è stata. Pero questo si riconduce alle responsabilita: mi rendo conto che forse mi piace non averne, vorrei non crescere anzi tornare indietro.
Preferirei essere un irresponsabile felice di sentirmi pienamente vivo, rispetto ad un infelice responsabile e diligente.
A differenza tua a scuola sono sempre stato diligente. È questo che mi ha fregato, forse non sono mai stato sveglio. A scuola andavo bene, non ricordo di aver mai discusso con un solo professore anzi tutti mi portavano da esempio. Tutto il contrario invece di quel che è accaduto ed accade nel mondo del lavoro dove conta saper essere scaltri e attenti… E a me non va molto 🙂 preferirei vendere hamburgher e campare guardandomi le partite in tv e creare un luogo accogliente per gli ospiti (magari prima o poi lo faccio).
Le responsabilita pero credo siano una cosa che fanno crescere. Dire me ne vado a vivere da solo, prendo la mia roba e vado. Prendersi la responsabilita di dissentire su quello che sta facendo alcune persone, semplicemente non partecipando ed in silenzio, è stato per me la piu forte protesta fatta nell’eta adulta. La libertá è partecipazione ma è anche non partecipazione. Se non vengo, ti do un segnale, se lo capisci. Se non lo capisci, cmq non mi interessa esserci. Anche se non è del tutto cosi, non è vero che non mi interessava esserci ma non mi interessava esserci “a quelle condizioni”. Non scendo sotto certe cose, difendo le mie convinzioni e se tocchi alcuni tasti che non devi, non riesco proprio a non essere ferito.
È una mia responsabilita poi gestirne le conseguenze ed effettivamente sono anni (quasi 10) che fatico e sento che ancora questo nodo non è sciolto, ma ci sto lavorando perche se non lo sciolgo sembra che la mia vita sia intrappolata lá dentro ed in qualche modo non vada piu avanti. Assurdo ma è cosi. È la mia responsabilitá di come ho gestito forse non bene la cosa, potevo fare meglio… ma nom va data la colpa agli altri. Se ti hanno ferito, problema loro. Se hai lasciato che ti ferissero, problema tuo, perche dare cosi peso a quelle situazioni? Libertá è liberarsi di questi pesi.
Scegliere e portare avanti le proprie scelte è molto difficile, ma è la cosa migliore che possiamo fare, e ci rende piú liberi. Saper soffrire, resistere… È importantissimo.
I conti si fanno sempre alla fine e anche se non tornassero, l’importante sarebbe ritrovarsi col cuore in pace. Quella sarebbe la vittoria vera, il resto conta 0.
Sai Lorenzo, hai una qualità meravigliosa e assai rara: riesci ad essere sincero con te stesso e a vedere le tue debolezze. Questo è l’unico modo che esiste per migliorarsi ogni giorno, quindi è una cosa molto bella se non ti lascia sconfortare cadendo nell’insicurezza. Tutti abbiamo dei difetti, solo che la maggior parte di noi fa finta di non vederli per paura di mostrarli agli altri! 😉
Credo che a poche persone piaccia assumersi delle responsabilità anche quando lo fanno sempre. Il punto è capire che serve farlo perché ci permette di vedere tutto sotto un’ottica diversa, più ampia.
In te sento sempre una punta di acredine quando parli del tuo lavoro. Io al tuo posto cercherei una strada alternativa per poterlo lasciare e dedicarti a qualcosa in cui tu ti possa sentire davvero realizzato e libero! Valuta i rischi ma non lasciarti fermare dalla paura di non farcela. Nella vita bisogna essere felici! 🙂
Un caro saluto.
Acredine? 😂😂 Eh … è un discorso lungo questo, un capitolo importante. Diciamo che non posso lamentarmi in realta del lavoro ma mi sento sempre in work in progress e non credo che smettero mai di sentirmici. Probabilmente è il mio approccio al lavoro e alla vita, per me si tratta di un percorso… se mi ritrovo fermo o statico, mi muovo … Se ottengo uno cerco 2 se trovo 2 cerco 3. Ed in questo ci trovo del bene ma per questo ho lasciato indietro altre cose e questo è l’aspetto negativo. Il tuo sentire cmq è giustissimo, e ho un approccio “ci provo ma col paracadute” tentando di non farmi male insomma. Paura di non farcela, sai non solo dovuta alle mie capacita ma anche al contorno, all’italia, alla situazione economica generale, alle tante leggi che ci sono. Non è un ottimo paese per aspiranti imprenditori 😂 e la pandemia certo ora non aiuta proprio. Chi ha un lavoro, puó solo ringraziare e provare a tenerselo stretto, al momento.
Ti volevo ringraziare per le belle parole spese per me e per il fatto che provi a “spronarmi”: è una bella cosa, a cui ammetto, non sono abituato.
Buona vita Mr!
È giusto cercare sempre di raggiungere sempre nuovi obbiettivi ma a un certo punto bisogna anche imparare a godere di ciò che si ha, altrimenti di rischia di passare la vita a rincorrere qualcosa… ciao Lorenzo, a presto!
“Valuta i rischi ma non lasciarti fermare dalla paura di non farcela. Nella vita bisogna essere felici! 🙂” guarda hai perfettamente ragione.
Essere felici vale piu di tutto il resto e…. c’ho pensato bene, bene, bene. Accetterei, accetterei la felicitá. Forse sto diventando pronto. È un periodo strano… devo riprendere il filo del discorso. Ritrovarlo… seguirlo. Ne ho un bisogno estremo. Grazie per tutti i tuoi post e commenti. Mi sto sentendo pronto. Sento in me nuove consapevolezze, nuovi “coraggio”. Purtroppo, il mio grosso rammarico è non riuscire a capire se io stesso mi sono autoescluso dalla felicitá, 10 anni fa. A volte è difficile individuare la veritá di certe scelte fatte che ci portano ancora conseguenze: era stata veramente una scelta che mi ha condotto alla liberta e dunque verso la felicita vera, oppure mi sono tirato la zappa sui piedi da solo mettendomi in difficolta da solo? (Sembrerebbe la seconda in quanto sono finitocin grande difficolta!) Su questa mia decisione, il mio cuore è diviso e non trova “pace” dandosi talvolta una risposta e a volta la contraria… senza riuscire a capire quale sia la veritá su questa cosa. Sopratttto, dopo tanti anni, questa situazione mi porta conseguenza ancora oggi … e la mia testa non è per niente libera. Consigli?
L’unico consiglio che posso darti è di non pensare più al passato. Parti dal presente e inizia a costruire quello che vorresti essere e avere nel futuro prossimo. Concentrati su ciò che ti renderebbe felice, non su quello che è razionalmente più conveniente fare. Segui la tua aspirazione, segui la tua vera essenza. Solo così troverai la strada.
Buona serata.
Ho iniziato ad insegnare a diciotto anni e, per più di quarant’anni, ho avuto la responsabilità di educare ed istruire migliaia di minori. Ho avuto la responsabilità di educare e crescere mio figlio, poi mi sono presa cura dei miei genitori anziani, particolarmente di mia madre, gravemente malata di Alzheimer, che aveva le capacità di ragionamento di una bimba di un anno o poco più. Ancora mi sento responsabile della cura del mio cagnolino e faccio il possibile per farlo felice. Ora sono in pensione da un anno, mio figlio lavora e vive per conto suo, sto cercando di recuperare la mia libertà, ma è difficile liberarsi da quel senso di responsabilità che mi ha accompagnata per anni. Certo, forse tutto ciò mi ha aiutata ad essere forte, a non abbattermi, a vincere le difficoltà, ma a volte vorrei tanto tornare bambina, quando erano i miei genitori a prendersi la responsabilità di me e vivevo felice nella sicurezza del loro affetto e della loro protezione.
Hai toccato un punto interessante. È vero, essere persone responsabili a volte può portare a vivere in modo meno spensierato e più “pesante” ma credo che questo faccia parte della crescita che ognuno di noi deve necessariamente affrontare per diventare qualcosa di più grande. La bellezza dell’essere bambini sta proprio nell’incarnare quell’inizio di trasformazione che ci porterà a diventare ciò che saremo da adulti… quella purezza che non avremo mai più nel corso della nostra vita. Però possiamo sempre scegliere di dedicare uno spazio dentro di noi a quei bambini che eravamo. Possiamo scegliere di trovare sempre un po’ di spazio nella nostra vita anche per la leggerezza! 🙂
Un caro saluto.
Hai proprio ragione. In effetti quella bambina dentro di me c’è ancora, ne sono sicura!