Il Diritto di Opporsi – Recensione Libro
Il Diritto di Opporsi
di Bryan Stevenson
Titolo originale “Just Mercy”
Genere: Biografia
Anno di pubblicazione: 2014
Editore: Fazi Editore
Traduzione di Michele Zurlo
Trama
Il diritto di opporsi è la vera storia delle battaglie legali dell’avvocato Bryan Stevenson e della sua organizzazione contro diverse condanne ingiuste. Tra i molti poveri, donne e bambini imprigionati solo perché non potevano difendersi, spicca la storia di Walter McMillian. Condannato a morte per un delitto che non ha commesso, attraverso la sua causa porterà Stevenson a scoprire un sistema giuridico corrotto e razzista. Il giovane avvocato si ritroverà a combattere contro una vera e propria cospirazione armato solo dei suoi ideali di pietà e giustizia.
Incipit
«Non ero pronto a incontrare un condannato. Nel 1983 ero uno studente di ventitré anni alla facoltà di Legge di Harvard alle prese con un tirocinio in Georgia: ansioso, privo di esperienza e con il timore di non essere in grado di gestire la situazione.»
Recensione de Il Diritto di Opporsi
Questo libro andrebbe letto nelle scuole. È una finestra aperta su come la realtà, purtroppo, sia spesso molto lontana dagli ideali di uguaglianza e giustizia che pensiamo appartengano alla società moderna.
Inizio la recensione de Il diritto di opporsi sottolineando che è una storia vera. Una storia che ricorda molto una storia inventata, quella de Il buio oltre la siepe. In questo caso però, la trama non è stata decisa dalla fantasia di un autore ma dalla vita.
Questo è un libro importante, che fa riflettere e che spinge il lettore a farsi domande sulla giustizia e sulla pena di morte ma anche sulla pietà e la misericordia, sulla colpa e il perdono. È una storia a tratti dura ma emozionante, che mi ha dato più volte l’occasione di sfiorare le lacrime.
La trama è una racconta delle esperienze dirette di un avvocato, che è l’autore del testo, con le storie personali di diversi condannati a morte. Con lui percorriamo i corridoi delle prigioni di massima sicurezza e le aule dei tribunali in cui si decide della vita della gente. Con lui ci commuoviamo ascoltando le ultime parole di chi sta per affrontare la sedia elettrica e la gioia di chi viene scagionato. Assistiamo impotenti alle ingiustizie dovute al razzismo ed esultiamo per essere riusciti a fare giustizia.
Il diritto di opporsi è una lettura che toccherà le corde della tua sensibilità perché affronta temi davanti ai quali non si può restare indifferenti. Più vai avanti nella storia e più vieni a conoscenza di situazioni così drammaticamente ingiuste da restare senza parole. Ti chiedi se è davvero possibile che sia successo tutto questo e ti rendi tristemente conto che lo è.
Conclusioni
Bryan Stevenson, l’autore de Il diritto di opporsi merita una menzione speciale. Mi è piaciuto molto il modo in cui si è aperto in questa sorta di biografia. Ha scritto nero su bianco tutte le sue insicurezze, le sue paure ed i suoi momenti di estrema debolezza.
Il suo stile è elegante ma mai eccessivamente elaborato, per rendere leggi e normative comprensibili a tutti.
Il fatto che continui a lavorare per i più deboli e si batta da sempre contro le ingiustizie me lo rende particolarmente simpatico. Anche se è maturato rispetto alla giovinezza raccontata all’inizio del libro, non ha perso per strada i suoi ideali come molti fanno con il tempo.
Per me conoscere le storie di vita contenute ne Il diritto di opporsi e l’esistenza di avvocati come Stevenson è stata fonte di grande ispirazione.
Purtroppo, nonostante a parole si parli tanto di giustizia, i nostri pregiudizi ci tengono ancora molto lontani dal nocciolo della questione. Per giudicare equamente una persona bisogna sempre tenere conto che “ognuno di noi è ben più delle azioni peggiori che può aver commesso”.
Concludo la recensione de Il diritto di opporsi consigliandone la lettura a tutti. In particolare, consiglio questo libro agli studenti di giurisprudenza, agli appassionati di storie giudiziarie e a chi ama le storie vere che insegnano qualcosa.
Citazione
«Il potere della pietà pura e semplice è di essere rivolta a chi non la merita. È proprio quando la pietà è meno scontata che diventa più potente: abbastanza potente da spezzare il ciclo del vittimizzare ed essere vittime, del castigo e della sofferenza. Ha il potere di guarire le ferite e i danni della psiche che conducono all’aggressività e alla violenza, agli abusi di potere, all’incarcerazione di massa.»
Curiosità
- Bryan Stevenson, oltre ad essere un avvocato e un attivista per la giustizia sociale, insegna presso la New York University School of Law.
- Nel 2018, l’autore ha ricevuto il Benjamin Franklin Award dalla American Philosophical Society come “maggiore cassa di risonanza per giustizia e misericordia”.
- Stevenson ha fondato l’associazione non-profit Equal Justice Initiative (EJI) a Montgomery, per la difesa gratuita dei poveri condannati alla pena di morte.
- Il diritto di opporsi è stato selezionato dalla rivista Time come uno dei 10 migliori libri di saggistica per il 2014. Nello stesso anno è entrato tra i 100 libri notevoli del New York Times.
- Con questo libro l’autore è stato premiato nel 2015 con la medaglia Andrew Carnegie per l’eccellenza nella saggistica. Nello stesso anno ha ricevuto anche il premio letterario Dayton Literary Peace 2015 per la saggistica.
- Da Il diritto di opporsi è stato tratto un film con lo stesso titolo. Interpretato da Michael B. Jordan nel ruolo di Stevenson, è stato distribuito nelle sale il 25 dicembre 2019.
Il Diritto di Opporsi – Recensione Libro