La Tolleranza Oggi
La tolleranza oggi sembra essere sparita. Eppure basterebbe un minimo di logica per riuscire a vedere che la tolleranza oggi è più necessaria che mai per sopravvivere ed evolversi.
Ma cosa si intende con questo termine? Essere tolleranti significa saper accettare e convivere con le persone che pensano e si comportano in modo molto diverso da noi. È una qualità necessaria in qualunque società civile che comprenda molti individui. Questo perché, inevitabilmente, ogni persona è un mondo a parte, con le proprie idee e il proprio modo di fare e merita rispetto.
In passato forse era più facile essere tolleranti perché, di solito, si nasceva, si viveva e si moriva nello stesso luogo. Si era perennemente circondati da persone con la propria stessa cultura, lingua, religione e convenzioni sociali.
La tolleranza oggi è invece diventata una sfida, soprattutto per chi ha paura della diversità e del cambiamento. Nella nostra epoca, come è naturale che accada, ormai tutte le nazioni sono un miscuglio di razze, idiomi e religioni. La situazione attuale quindi, rende l’essere tolleranti ancor più indispensabile di quanto non lo sia mai stato nella storia dell’uomo fino ad ora.
La tolleranza oggi è necessaria per una convivenza pacifica ma non solo. Le persone più intelligenti possono usarla in modo fruttuoso, dato che è da chi la pensa diversamente da noi che possiamo imparare ciò che non conosciamo.
La Tolleranza Oggi è Sempre un Bene?
Nella mia vita ho visto diversi tipi di questa qualità. Alcune volte, dato che è necessaria, è di facciata ma non davvero sentita. Allora non porta a nulla se non alla pur apprezzabile mancanza di conflitti. In altri casi essere tolleranti ci trasforma in persone positivamente curiose, portandoci ad un vero e proprio scambio culturale che arricchisce tutti.
Quello che però ultimamente mi lascia davvero perplesso, è il modo in cui la tolleranza viene praticata. Forse inizia ad esserci una crescente comprensione nei confronti di coloro che sono sempre stati considerati dei diversi o degli emarginati, e questo è un bene. D’altro canto però, osservo anche una crescente sopportazione passiva nei confronti del Male in generale.
È triste e allo stesso tempo terribile assistere alla totale assuefazione delle persone alla disonestà, all’ingiustizia, al servilismo, alla menzogna. Nessuno sembra più interessarsi e difendere ciò che è giusto.
Sebbene come atteggiamento di base la tolleranza oggi sia una buona cosa, a volte può diventare patologica. Spinta fino a certi livelli, questa qualità diventa menefreghismo, portandoci ad addormentare la nostra coscienza.
Ci sono cose di fronte alle quali abbiamo il diritto, nonché il dovere di arrabbiarci. Non si può essere tolleranti davanti a quello che è esplicitamente sbagliato.
Perfino Gesù, che è stato l’essere più tollerante in terra, ha rovesciato indignato i banchi dei mercanti che lucravano nel tempio.
Lettura consigliata: Quando la coscienza è addormentata a cura di N. Trentacoste
quando per la prima volta ho sentito parlare di tolleranza stavo studiando meccanica applicata ai componenti delle macchine in catena di montaggio. Oggi ha assunto un significato assai più complesso. Mi accorgo anche nel nostro piccolo vivere di borgata ci sono simpatie e indifferenze…spesso congenite tra case e case, da lunga data e credo che i giovani non sappiano più nemmeno il motivo ma esistono. Mi dico spesso che il mondo essai grande per viverci tutti in armonia e poi per diradarci ci pensano le malattie e le guerre, meglio vivere d’accordo e nella condivisione.
Non posso che essere d’accordo con te. Purtroppo siamo intolleranti con le persone e tolleranti verso i comportamenti sbagliati… invece dovrebbe essere il contrario!
Ciao, buona settimana.
Caro Loto, questa frase è difficile definire giusta, tolleranza in certi casi è impossibile, mentre in altri e necessaria.
Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
La tolleranza in certi casi è impossibile, mentre in altri è necessaria… ciò che conta è riuscire a distinguere bene quali casi rientrano nei primi e quali nei secondi! 😉
Ciao Tomaso, a presto.
Scusa per la lunga assenza. Credo che i tolleranti siano rimasti davvero in pochi e che ora prevalga la rabbia, la presunzione di essere migliori e la sensazione di essere fregati. Una mia amica, invalida, con problemi seri … dentro e fuori da ospedali è stata soggetto di foto da parte di una vicina che voleva dimostrare la sua “falsa” invalidità. Ma ci rendiamo conto??? Ma dove stiamo andando??? E questo è solo uno degli esempi. Una mia amica è argentina … dovresti sentire come parla dei migranti. Il mondo sta impazzendo. Serena giornata
Ben ritrovata!
Anche io, a volte, penso che il mondo stia impazzendo… ma poi mi dico che l’essere umano ha sempre avuto questo genere di problemi. Il punto è che invece che l’umanità non ha mia fatto veri passi avanti nella conoscenza di sé e questo ci porta a restare piccoli piccoli, nella nostra miseria. 🙁
Confido nel futuro. Anche se i nostri difetti e i nostri limiti forse non cambieranno mai, possiamo fare in modo che siano la parte che alimentiamo meno.
Buon fine settimana.
Concordo con te, la tua frase “possiamo fare in modo che siano la parte che alimentiamo di meno” mi è piaciuta davvero tanto. Hai ragione!!! E’ di sprono ad essere persone migliori. Un saluto
Ciao Ely, buona settimana!
Un post che condivido pienamente anche se un piccolo esame di coscienza lo faccio a me stessa.Dal momento in cui si percepisce questa consapevolezza di tolleranza come pregio e come difetto,dato che siamo tutti esseri fragili ed imperfetti sono sicura di rappresentare la retta correttezza io ponendomi con gli altri?
“Ci sono cose di fronte alle quali abbiamo il diritto, nonché il dovere di arrabbiarci. Non si può essere tolleranti davanti a quello che è esplicitamente sbagliato.”
Ed è esattamente quello che intendo …a volte ci si arrabbia perché quello che e’ naturale per me dentro va a cozzare fortemente con un innaturale fuori,e l’indifferenza sarebbe peggiore di un conflitto interiore se non un alleato all’intolleranza più che alla tolleranza!
Quello che davvero fa male è l’abitudine all’intolleranza e alla tolleranza nello stesso momento in cui una sopraggiunge all’altra perdendone nel saper gestire i propri comportamenti e soprattutto la propria natura
E se fossero prove da superare per migliorare lo spirito in ognuno di noi?
Oddio non prendiamola come giustificazione però ma come presa di coscienza su cui lavorarci sempre!
L’ignoranza è ad esempio una di quelle malattie difficili da curare,e non mi sto riferendo alla mancanza di cultura ma alla scarsa intelligenza emotiva , dove chi compete con la stessa spesso ricade negli stessi errori…dove azioni sbagliate generano in persone differenti ma arrivando a sbagliare contemporaneamente nell’incapacità di gestire la tolleranza. Allora bussa la noncuranza e non perché si è indifferenti ma perché si è disarmati in qualunque forma di dialogo pacifico!
Insomma siamo a sabato e un buon minestrone ci sta😉
Bisogna vivere le situazioni ,sperimentale e munirsi di tantissima tolleranza nei fatti e di conseguenza nelle parole…quella saggezza ed empatia su cui in pochi vogliono confidare!
Buona domenica!