Psicologia

Lasciar Andare

Libera il cuore per fare spazio al presente

Lasciar Andare

Nella vita a volte ci vuole il coraggio di lasciar andare i rimpianti ed i rimorsi, i ricordi, il rancore ed il desiderio di vendetta. A volte è necessario perfino lasciar andare i sogni e le persone alle quali vogliamo bene. Quello che ci fa soffrire legandoci al passato è infatti un’inutile zavorra che ci trasciniamo dietro e che spesso non ci permette di andare avanti.

Lasciar andare

La vita infatti è un viaggio che ci porta ad affrontare ogni giorno piccole e grandi avventure, cambiamenti, rivoluzioni e sfide. Si attraversano mari quieti e in tempesta, strade in discesa ma anche in salita. Viaggiare tra tutto questo appesantiti da ciò che non ci serve più è inutile. Il peso di quello che ci portiamo dentro rende il nostro passaggio su questa terra più difficile di quanto già non sia. Tutto perché non siamo stati in grado di lasciarci alle spalle quello che rende il nostro cuore pesante.

Se non impariamo a lasciar andare quello di cui non abbiamo bisogno, la nostra vita non diventa solo più faticosa ma anche molto meno divertente.

Infatti, se c’è una cosa che manca spesso nelle persone è infatti la leggerezza. Attenzione però, con il termine leggerezza non intendo il menefreghismo né, tanto meno, la superficialità, atteggiamenti fin troppo diffusi oggi. Mi riferisco invece alla capacità di liberarsi da tutto il superfluo per vivere ogni esperienza con semplicità e purezza, come fanno i bambini.

Lasciar andare – I Pesi Emotivi

Siamo stracolmi di sentimenti ristagnanti o inespressi, di pregiudizi e di pensieri inutili. Soffochiamo le nostre energie nelle cose che siamo convinti di sapere, nelle frequentazioni sbagliate e nelle prese di posizione prive di prospettiva. Non ti senti mai come se fossi sopraffatto da quello che pensi, provi o ricordi?

Bisogna lasciar andare tutto questo lontano da noi! Di tanto in tanto serve fare pulizia dentro di noi perché significa svuotarsi, ricominciare, ricostruire, lasciare spazio al nuovo. Può sicuramente far paura ma è un processo che ci permette di sentirci ancora vivi e di trovare un nuovo equilibrio.

La tristezza, il vuoto esistenziale e la solitudine sono spesso dei veri e propri sintomi. Spesso significano proprio che non riusciamo a lasciar andare tutti i pesi emotivi che non fanno altro che portarci a fondo. Solo liberandocene possiamo riuscire ad osservare la nostra vita e tutto quel che ci succede per quello che è. Sicuramente ogni nostro attimo su questa terra è momentaneo e sostanzialmente irrilevante nella grandezza dell’Universo ma, allo stesso tempo, grandioso ed irripetibile.

Ogni istante, ogni sentimento, ogni relazione sociale deve renderci felici e tirare fuori la parte migliore di noi oppure arricchirci come persone. Anche il dolore è un grande maestro, capace di insegnarci lezioni preziose che non avremmo appreso in altro modo.

Quando tutto finisce però, è tempo di lasciar andare e proseguire il viaggio, attraversando un presente ricco di nuove sfide, persone, sentimenti e cose.

Lettura consigliata: Diventa ciò che sei di Alan W. Watts

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20 Commenti

  1. non è facile dimenticare e buttarsi dietro tutto e spesso ritornano
    secondo me è questione di carattere e depressione cercata perché piace la situazione di precaria ilarità
    sono convinto che non è facile lasciar perdere e credo che non sia una cosa spontanea ma meditata e come scelta di vita.

    1. Non si deve necessariamente “dimenticare” perché questo, in effetti, sarebbe impossibile. Secondo me bisognerebbe accettare che certe cose fanno parte del passato e che, quindi, non torneranno. Ma questa accettazione non deve venire soltanto attraverso i pensieri, dovrebbe diventare qualcosa che sentiamo profondamente in noi… un concetto difficile da spiegare!
      Ciao, buon fine settimana.

  2. Ciao Mr. sempre interessanti i tuoi pensieri ,ed è un piacere passare a leggerti .

    Sai , penso vi siano due distinzioni , almeno per quel che mi riguarda, la prima è il seguire la mente , con tutto il suo carico di cose negative e positive , che vi passano soprattutto riguardo al mio passato , spesso le filtro , ed anche se non le lascio mai andare , riescono a non farmi stare male nel ricordo che fu…mi e’ persino capitato a volte di sentirmi talmente menefreghista al riguardo di certi ricordi dolorosi , che mi sembrava così strano .
    E l’altra distinzione e’ il Cuore . Gia’ quel battito che scandisce il nostro vivere ogni giorno , che ci fa piangere nei ricordi , che ci fa sorridere quando veniamo presi da quella percezione giocosa che e’ il nostro Io interiore.
    Non potrei non ascoltare la mente ed il cuore , sarebbe come fare un torto a me stessa .

    Un caro saluto per un buon fine settimana.

    Rosy

    1. Capisco cosa intendi, ma a volte è necessario non guardarsi indietro per andare avanti. Faresti un torto a te stessa anche se scegliessi di vivere un presente fatto di ricordi dolorosi. Bisognerebbe imparare a godersi ogni attimo per quello che è… perché non tornerà mai più.
      Un abbraccio.

  3. Sono d’accordo con l’articolo. Arriva sempre il momento, prima o poi, in cui è indispensabile lasciarsi alle spalle ricordi, persone, fatti o cose inutili e controproducenti per il nostro cammino. Inoltre l’esistenza di ciascuno è scandita da tappe inevitabili: sopraggiungono, infatti, mutamenti anche improvvisi che ci costringono a prendere decisioni radicali. Rotture di rapporti, lutti e perdite varie richiedono un grande sforzo, la capacità di reinventarsi, di perseguire nuovi obiettivi, di abbandonare credenze, opinioni e desideri per proiettarsi nel futuro. Non è facile, ma è l’unica via possibile per andare avanti e attribuire un senso al nostro cammino.
    Ciao, Mr. Loto. 🙂

    1. Di sicuro in certi casi non è facile ma è necessario. Purtroppo oggi si tende invece all’accumulo compulsivo di ogni cosa: oggetti, esperienze, ricordi e perfino persone. Magari non si ha nessuno da chiamare quando si attraversa un momento difficile ma abbiamo migliaia di “amici” sui social…
      Ciao Romina, ti auguro una buona domenica.

  4. Sono d’accordo. Io stessa proprio ultimamente ho deciso di tagliare i ponti con persone che si trovavano in un limbo affettivo, come mi viene da definirle. Una sorta di né carne né pesce, quelle che la frase ‘ci si vede in giro’ le descrive perfettamente. Il guaio è che se sei circondata da troppe persone di questo tipo rischi, com’è capitato a me, che quando hai bisogno della loro presenza, loro ‘in giro’ non ci sono mai e ti ritrovi sola tuo malgrado. Così ho deciso di cancellare il loro numero e cancellarli dagli ‘amici’ nonché bloccare ogni contatto virtuale e non. Considera che in questo limbo c’erano persone nei miei radar da molti anni, ma sempre con queste modalità. Affetti pochi ma veri!

    1. Io l’ho fatto molto tempo fa, è una consapevolezza triste ma che bisogna ammettere se si cerca di costruire intorno a sé dei rapporti autentici. Certo, il rischio è di sentirsi soli, a volte, ma non è forse peggio essere soli pur pensando di avere tanti amici?
      La verità può far male ma è sempre preferibile a una vita fatta di apparenze e menzogne… almeno per me! 😉
      Buona domenica.

  5. Sì alle volte bisogna proprio lasciare andare … non mi piace molto ma credo che se le cose devono andare per quel verso ci sia proprio poco da fare ed è inutile arrampicarsi sui vetri e trattenere ciò che comunque se ne andrà. Serena giornata

    1. Eppure si tende facilmente a farlo… nonostante sia inutile! Proprio per questo cercare di trattenere ciò che deve essere lasciato andare è un comportamento che fa male e danneggia.
      Buona settimana!

      1. Eh già lo sto provando in questo periodo. Ho bisticciato con una persona che credevo amica ma forse non lo era molto per razzismo. Lei tranquillamente mi ha eliminata dalla sua vita, io ammetto che faccio un pò più fatica … accetterò, non ho molto altro da fare. Serena nottata

  6. Metto il mio +1 su questo e mi viene in mente “Let it be” dei Beatles.

    Tante situazioni in cui dobbiamo solo imparare a dirlo, a sentirci a nostro agio mentre lasciamo che accada e cosi lasciarci trasportare dal fiume della vita, senza opporci.

    A volte trattenere e “tenere” fa molto piú male che lasciar andare. Provato sulla mia pelle, diverse volte. Diciamo che tutte le volte che si presenta un’occasione del genere, tagliare i ponti rimane sempre faticoso e doloroso, perche in mezzo a “situazioni negative” c’erano anvhe cose buone. Ma a volte non si puó far altro che cosi, per salvare il buono e tagliare il marcio ovvero ció di quella situazione che non andava piu bene, non era piu “vivibile”.

    1. Esatto. Chi l’ha provato lo sa, nella vita bisogna avere il coraggio di tagliare tutto quello che potrebbe soltanto continuare a farci del male… è una questione di sopravvivenza, a volte nel vero e proprio senso della parola, altre in senso psicologico. Ci sono molte persone oggi, purtroppo, che sono vive fisicamente ma morte dentro.
      Ciao, buona giornata!

  7. Sai mentre leggevo il tuo post mi rendevo conto che il senso può anche essere racchiuso nella metafora del viaggio.Quando stiamo per affrontare un viaggio la prima cosa che ci viene in mente è il bagaglio,la valigia, tutto ciò che nel quotidiano non facciamo a meno , lo infiliamo li,cercando di riempire ogni spazio possibile…E non si lascia andare quel beautycase o quel golfino o la catenina che abbiamo messo tra l’indispensabile:)

    Il viaggio ,equivale al cammino che facciamo quotidianamente e quello che non libera la mente lo occupa la materia…

    Se siamo leggeri nello spirito lo saremo anche nel corpo….e chissà che non si possa viaggiare cogliendo aspetti e paesaggi ancora sconosciuti tra vette altissime e innevate e mari sconfinati che oltrepassano il peso della tempesta fino a riuscire a lasciar andare lasciandoci andare..

    1. Il concetto è perfettamente calzante! Il punto è che quando si viaggia con valige pesanti diventa tutto più scomodo e, cosa ancora peggiore, per mancanza di spazio non si ha la possibilità di portare con sé le nuove cose belle che ogni viaggio ci offre…
      A presto.

  8. Ciao Mr.Loto
    eh sì difficile lasciar andare sopra tutto se si è tenuto stretto qualcosa che non c’era e si avrebbe voluto avere vicino, qui l’impresa è ardua.
    Per molto molto tempo ho cercato di tenere vicino dei parenti ( mio zio, fratello di mio papà e la sua famiglia) mia mamma e i miei fratelli abbiamo sempre cercato un legame ma eravamo sempre lontani anche se vicini. Noi orfani lasciati soli e cercati solo a Natale con regali reciclati e anonimi. Non che mi interessasse un regalo concreto ma sentire l’amore questo era il regalo che preferivo. Ecco con il tempo ho lasciato andare, ma rimane sempre quel qualcosa che non c’era e non ci sarà.
    Interessante post di facile lettura ma difficile esecuzione.
    Un abbraccio e buona serata
    Chiara

    1. Per costruire un rapporto bisogna essere in due e, per quanto faccia male, non si può spingere qualcuno a volerci bene. Per questo è meglio lasciar andare e cercare di non pensarci più, soprattutto quando si sono fatti diversi tentativi. Capisco quella sensazione di “quel qualcosa che non c’era e non ci sarà”, purtroppo l’ho provata molte volte, ma ti assicuro che quel qualcosa non ci sarebbe comunque. Non dobbiamo mai lasciarci rubare la serenità interiore! 😉
      Buona serata.

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