Spiritualità

L’umiltà

È una virtù del cuore che non tutti capiscono

L’umiltà

L’ umiltà è una qualità spesso fraintesa al giorno d’oggi. Il termine che deriva dal latino humilis che significa anche “basso”, “dalla terra”. Chi è umile dunque, possiede la buona qualità di non sentirsi migliore degli altri.

L'umiltà

L’umiltà però, non coincide con l’insicurezza o un senso di inferiorità, tutt’altro. Per essere umili è necessario avere una buona autostima e una profonda conoscenza di sé. Solo in questo modo infatti, è possibile vivere pienamente questa qualità.

Invece la superbia, che è l’esatto contrario, spesso espone alla sopravvalutazione delle proprie capacità, con tutti i danni che ne derivano.

L’umiltà comprende la conoscenza dei propri limiti e la consapevolezza che si può e si deve migliorare di giorno in giorno. Allo stesso modo, essere umili significa ammettere la propria imperfezione e la necessità dell’aiuto degli altri. Questa qualità opera per il bene senza volere nulla in cambio e non aspetta neppure un ringraziamento.

L’Umiltà, Una Forza che Disarma

Applicare l’umiltà quotidianamente aiuta a comprendere maggiormente gli altri ma anche a correggersi, passo dopo passo. Purtroppo questa virtù può essere anche dissimulata per averne dei meriti. Le persone davvero umili però, si riconoscono nelle prove e si manifestano in tutta la loro forza di fronte alle offese. Essere umili significa assomigliare ad un mandorlo fiorito che quando viene colpito con una pietra risponde con una pioggia di fiori.

L’umiltà è un bene disarmante che riesce, con il tempo, a piegare qualunque arroganza.

Non è un caso che in tutte le religioni questa virtù venga considerata altamente positiva. Soltanto attraverso questa qualità infatti, si può entrare in reale contatto con Dio.  Questo perché bisogna riconoscere e ammettere la grandezza di quel che non possiamo comprendere pienamente e rispetto al quale siamo piccolissimi.

Negli anni passati avevo appuntato una frase, della quale purtroppo non conosco l’autore, che esprime perfettamente il concetto dell’umiltà legata a Dio:

La fermezza nel difendere la verità non è superbia, è forza, che nella sua umiltà si appoggia esclusivamente su Dio e non su sé stessa.”

Lettura consigliata: La grandezza dell’umiltà. La virtù che salverà il mondo di Livio Fanzaga

La grandezza dell'umiltà. La virtù che salverà il mondo

Tasto Amazon

Articoli correlati

21 Commenti

  1. non è facile parlarne di questa parola perché la parola stessa lo dice e parlare di cose che possono sembrare vicine da noi possono essere lontane da chi ci misura. Mi sovviene il concetto di intellettuale di persona che cerca di influenzare gli altri col suo pensiero e pubblica scritti, partecipa a conferenze e sputa dichiarazioni ….
    Allora mi sovviene la parola sterile e mi dico come farà a raccogliere del suo dire e del suo proclamare?
    Ai posteri l’ardua sentenza ma il comportamento dei nostri simili non cambia e allora la parola sterile è sincera

    1. Non possiamo aspettaci dagli altri quello che noi stessi non riusciamo a fare quindi, prima di preoccuparci del cambiamento altrui, lavoriamo sodo sul nostro… non è forse questo l’inizio dell’umiltà? Allora una parola non è più sterile ma feconda!
      Ciao, buon fine settimana.

  2. “” Le persone davvero umili però, si riconoscono nelle prove e si manifestano in tutta la loro forza di fronte alle offese”

    Sento sia davvero così,anche perché l’offesa stessa è più una prova per chi riesce a recepirla che per l’offensore!La cosa bella è che quando ciò accade arriva un grande conoscitore come difensore…l’ amore…e quindi chi meglio di questo ,fonte generatore di tali virtù!?

  3. “Essere umili significa assomigliare ad un mandorlo fiorito che quando viene colpito con una pietra risponde con una pioggia di fiori.” È bellissima questa immagine, Mr. Loto! 🙌
    Come anche il pensiero dell’autore sconosciuto dove nel sostenere la verità ci si appoggia esclusivamenre su Dio.

  4. Caro Loto, parlare di questo argomento è sempre difficile.
    Se ognuno di noi facesse un’esame del propria coscienza capirebbe che sarebbe facile essere umili e aiutare il prossimo.
    Come dicevo nessuno questo nemmeno lo pensa siamo troppo interessati ai nostri interessi…
    Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    1. Sono d’accordo, se ci facessimo un esame di coscienza sincero tutti ci accorgeremmo che c’è ben poco per cui essere superbi e saremmo più umili! 😉
      Buona settimana anche a te!

  5. “Essere umili significa assomigliare ad un mandorlo fiorito che quando viene colpito con una pietra risponde con una pioggia di fiori.” bellissima questa metafora!

    “L’umiltà è un bene disarmante che riesce, con il tempo, a piegare qualunque arroganza.” credo di si. Credo molto che sia nelle difficoltá che ci sia bisogno di stringere ancor piu i ranghi in questo senso, rispetto a tempi piu tranquilli. Cioè ritengo la mitezza e l’umiltá, virtú equiparabili a vere e proprie armi invisibili potentissime.

    Come dici giá tu nel post, credo che piú si proceda con una sana e veritiera comprensione e conoscenza di se stessi, piú si possa procedere verso l’umiltá…perchè piu ci guardiamo e ci riconosciamo per quello che siamo, piu capiamo di quante cose ci siano da migliorare. Quindi molta umiltá, significa molta conoscenza di se stessi. Mi viene in mente Zanardi, aveva un volto cosi radioso e degli occhi cosi lucenti e una forza interiore tale… sembrava l’umiltá e la grandezza fatta persona!

    1. Qualunque miglioramento nasce dalla conoscenza dei propri limiti e dal desiderio di migliorarsi sempre. Si, Zanardi è un ottimo esempio di questo concetto. Speriamo che possa tornare presto a sorridere.
      A presto.

  6. Non so una collega un giorno mi ha definita “pietosamente umile” … che poi non sono del tutto umile, lo sono spesso ma non sempre. Però a me è sembrata una definizione arrogante nei miei confronti. Poi è vero secondo me è una cosa positiva e che implica molta conoscenza di se e sicurezza. Serena giornata

    1. Oggi l’umiltà è vista come un difetto e non un pregio… proprio perché, purtroppo, la conoscenza di se e degli altri esseri umani è davvero limitata e superficiale.
      Buona giornata anche a te!

  7. Sinceramente non so se umiltà ed autostima debbano necessariamente coesistere. Nel mio caso mi ritengo una persona umile e di sicuro non conosco superbia, ma quanto ad autostima sono piuttosto carente. Questo il mio pensiero. Saluti

    1. Beh, l’umiltà parte dall’idea che si può sempre essere molto meglio di come si è mentre la mancanza di autostima corrisponde all’idea di non poter mai essere abbastanza. La differenza non è così sottile, eppure non è sempre facile da vedere.
      Ciao, a presto!

  8. Che sceneggiata, Mr Loto! A che farsa abbiamo assistito in questi giorni per la nomina del “nuovo” Presidente della Repubblica! Mi sono venute in mente le parole dal film “Il gattopardo”: Dobbiamo cambiare tutto affinchè non cambi niente”.

    Ma poi un po’ sconsolata, ammetto, ho cercato nel web qualche riscontro, e ho trovato un articolo dal titolo: Nuovo gattopardismo di Alberto Fraccacreta in Succedeoggi.it Pensa è del 2015! Mi si è accesa una lampadina, l’introduzione rimette in discussione tutto e stimola a qualche riflessione:
    “Nel “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa c’è ancora una verità italiana: tutto cambia perché nulla cambi. Ossia: se tutto cambia esteriormente, tutto rimane com’è; se tutto rimane com’è, tutto può cambiare interiormente”. Proseguendo nelle riflessioni dell’autore si legge:
    “Se vogliamo salvarci, è necessario un cambiamento. Ma il cambiamento non deve aver luogo: non viene dall’esterno [..] Il cambiamento deve avvenire all’interno, occupando le parti interiori della nostra anima come l’acqua occupa un recipiente”.
    Che bella che è la rete, quando si trovano questi gioielli!

    1. Cosa c’entra tutto questo con l’umiltà?
      Il cambiamento deve avvenire dall’interno, è vero, e finché le nostre riflessioni saranno indirizzate dall’esponente politico che ci piace piuttosto che dalla nostra capacità di guardare e valutare la realtà per conto nostro, ciò non avverrà mai. Ci siamo capiti, no?
      Saluti.

  9. C’entra, c’entra l’umiltà. Chi condivide le proprie riflessioni, le proprie idee senza volerle imporre agli altri, ma le offre come spunto per ragionarci sopra (come fai anche tu), dimostra umiltà.
    Cito: “…la superbia, che è l’esatto contrario, spesso espone alla sopravvalutazione delle proprie capacità, con tutti i danni che ne derivano” a me pare che si pecchi parecchio in questo senso, a discapito di tutti. Ecco, forse essere più umili e saper riconoscere i propri limiti andrebbe a vantaggio di tutti, e magari accadrebbe più spesso di trovare le persone giuste al posto giusto, no?
    Certo, a molti italiani piace fare il tifo per qualcuno, è molto più facile delegare, che impiegare energie per pensare e cercare di avere una propria opinione. Ma stanno cadendo molte maschere… è tempo di Carnevale. Chissà! Ci sarà chi cambierà maschera, o magari deciderà di mostrare il proprio volto autentico…
    Buona giornata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Pulsante per tornare all'inizio