Paura di Morire
Tutti noi abbiamo un po’ paura di morire, è una cosa normale. La paura della morte però, è generalmente benefica perché può motivarti a migliorare la tua salute sia con l’esercizio fisico che con la dieta.
Inoltre, una sana preoccupazione di perdere la vita può spingerti a valutare meglio i rischi prima di intraprendere un’attività potenzialmente pericolosa.
Quando però la paura di morire diventa eccessiva e si trasforma in una fobia, ecco che può influire negativamente sul nostro stile di vita. Se ancora non lo sapevi, questa fobia ha un nome e si chiama tanatofobia.
Come accennato in precedenza, è normale preoccuparsi della propria salute o di quella dei propri familiari. Malgrado questo, in alcune persone queste preoccupazioni possono trasformarsi in una vera e propria fobia.
I sintomi più comuni che ci indicano che la nostra paura di morire si è trasformata in tanatofobia sono:
- Terrore
- Ansia
- Angoscia
- Vertigini
- Attacchi di panico
- Sudorazione
- Palpitazioni cardiache
Tali sintomi, in genere, non si verificano tutti insieme e non sono presenti in ogni momento della giornata. Solitamente si manifestano quando pensi alla tua morte o a quella dei tuoi cari. (1)
Nel corso degli anni, la ricerca ha mostrato due costrutti separati ma collegati della paura di morire: la paura della morte o la paura del processo di morte. (2)
Paura di Morire: Le Cause
Quello che effettivamente influenza la presenza dell’ansia da morte non è ancora certo. Le variabili proposte sono molte, tra queste la religiosità, il genere, lo stato psicologico e l’età. È cosa nota che le persone che soffrono di disturbi d’ansia generalizzati sono più soggetti alla paura di morire. (3, 4)
Secondo un recente studio californiano, le persone molto umili, che quindi danno poco peso all’importanza personale, hanno meno paura di morire delle altre. (5)
Per quanto riguarda la religione, questa ha un duplice effetto sui suoi seguaci. Da un lato ha un effetto positivo perché un credente pensa che quando morirà andrà ad incontrare Dio e avrà la vita eterna. (6, 7)
Dal lato opposto, la religione ha invece un effetto negativo sulla paura della morte. Il credente infatti teme il giudizio di Dio e ha paura della punizione e di conseguenza non vuole morire. (8, 9)
Per quanto riguarda l’età, le persone sono consapevoli che l‘invecchiamento avvicina sempre più alla morte. (10)
Alcuni studi hanno segnalato che la paura di morire raggiunge il suo picco verso i 50 anni per poi scomparire quando si è anziani. (11, 12) Secondo uno studio dell’Università della Florida, l’ansia causata dalla prospettiva della morte è elevata anche nei ventenni. (13)
Come Affrontare la Paura di Morire
Nel 1933, Jung scrisse che “la vita è come una parabola, inizia con la nascita e finisce con la morte. In altre parole, la morte fa parte del ciclo della vita.” Comprendere quindi l’inevitabilità della morte è essenziale in questa vita.
Per comprendere il meccanismo che ci porta ad affrontare la paura di morire è stato fatto un interessante studio su alcuni studenti di medicina durante il loro tirocinio in ospedale. Nello studio sono state analizzate le strategie più usate dagli studenti per far fronte ai danni psicologici derivanti dalla morte dei pazienti.
Dai risultati è emerso che l’accettazione passiva della morte attraverso la razionalizzazione era la più comunemente usata, in particolar modo dagli uomini. (14)
In pratica, se riesci a comprendere che Chi ha creato questo mondo ha previsto per noi anche la morte, forse riuscirai ad accettare più di buon grado il fatto che un giorno dovrai lasciare il tuo corpo.
Ad oggi non esistono metodi scientifici che possono permetterti di eliminare la paura e l’ansia della morte. Ci sono due strade che puoi prendere.
- La prima è quella della comprensione e dell’accettazione del ciclo della vita che non fa nessuna distinzione tra le persone. Tutti infatti dobbiamo morire.
- La seconda via è quella dei farmaci per il trattamento dell’ansia. Dove possibile però, è sempre meglio evitare questa soluzione.
Su questo tema ho trovato molto illuminante quello che scriveva Sant’Agostino ne “La Città di Dio” a proposito della paura della morte. Ecco, in breve, il suo pensiero:
“… Che importa allora il genere di morte, quando si muore una volta soltanto? Dato il gran numero di morti, legate ai casi quotidiani di questa vita, che incombono in qualsiasi modo su ogni uomo e finché non si sa quale di esse sopraggiungerà, io mi domando se non sia preferibile sopportarne una nel momento della fine, piuttosto che temerle tutte insieme durante la vita.”
E ancora:”E so bene che si preferisce vivere a lungo con l’incubo di tante morti, piuttosto che, avendone sperimentata una, non temerne più nessuna. Non si deve ritenere cattiva la morte se una buona vita l’ha preceduta e, d’altro canto, rende cattiva la morte proprio ciò che viene dopo di essa. Quelli che sono necessariamente destinati a morire non si preoccupino troppo perciò del modo in cui toccherà loro morire, ma nel luogo in cui, morendo, debbono andare.
In pratica Agostino suggeriva di pensare alla morte solo quando essa si presenterà (morire una volta sola) piuttosto che morire 1.000 volte continuando a pensare alla morte.
Paura di morire