Prataiolo Velenoso – Agaricus xanthoderma
Funghi Velenosi
Prataiolo Velenoso – Agaricus xanthoderma
Il prataiolo velenoso, nome botanico Agaricus xanthoderma, è una specie abbastanza comune in Italia, soprattutto nelle zone erbose. Il fungo, a differenza dei più noti prataioli (Agaricus campestris) che sono commestibili, è tossico.
Il suo nome deriva dal latino e dal greco. Agaricus significa campestre, xanthós sta per giallo e derma è la pelle. È appunto la sua colorazione gialla, soprattutto alla base del gambo, che permette di non confonderlo con il suo cugino più famoso e ricercato, ovvero il prataiolo.
Aspetto
Il prataiolo velenoso ha un cappello che può raggiungere la ragguardevole misura di 14 cm di diametro. Negli esemplari giovani la sua forma è campanulata per poi appianarsi con l’invecchiamento. Il suo colore è bianco crema che però vira al giallo se viene toccato o sfregato.
Le lamelle sono fitte e piuttosto chiare all’inizio per poi scurirsi fino a diventare brune nerastre.
Il gambo, che può misurare fino a 12 cm di altezza, ha forma cilindrica con la parte finale lievemente ingrossata. Nei primi stadi di vita del fungo il gambo è pieno per poi perdere compattezza durante la crescita. Nella sua parte superiore è presente un anello membranoso. Il suo colore è bianco ma diventa giallo al contatto, soprattutto nella parte inferiore.
La carne dell’ Agaricus xanthoderma è bianca ma vira al giallo intenso se toccata. Il suo odore ricorda quello dell’inchiostro ed il sapore è sgradevole.
Habitat del Prataiolo Velenoso
Il prataiolo velenoso cresce nelle aree erbose ed incolte, nei prati e più raramente nei boschi. Non cresce mai solitario ma sempre in compagnia di altri esemplari della stessa specie (gregario). Lo si trova quasi esclusivamente in pianura e difficilmente nelle zone di montagna. L’ Agaricus xanthoderma è un fungo tipicamente autunnale.
Photo Credit: Gonzalo Andrés@Flickr
Commestibilità Agaricus xanthoderma
Si tratta di un fungo tossico che, se ingerito, provoca una più o meno lieve sindrome gastrointestinale. I primi sintomi si manifestano entro 5 ore dal consumo. Se cucinato l’odore di inchiostro si accentua e ne scoraggia il consumo. Anche la sua colorazione gialla si intensifica durante la cottura.
Curiosità
Il suo odore sgradevole di inchiostro e la colorazione gialla sono i tratti distintivi che permettono di non confondere il fungo con le specie commestibili. Il prataiolo velenoso può essere confuso con l’Agaricus arvensis; quest’ultimo però, anche se diventa leggermente giallo al tatto, ha un odore gradevole.
Prataiolo Velenoso – Agaricus xanthoderma
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.